Affascinante per storia (vi si corre dagli anni Venti), il circuito di Spa è nato unendo le strade pubbliche che collegavano le città di Francorchamps, Stavelot e Malmedy: il risultato era un percorso di 14 km, molto veloce e altrettatnto pericoloso. La curva dell'Eau Rouge e del Radillon, sequenza sinistra-destra-sinistra posta in leggera salita, ha per anni costituito un banco di prova per l'abilità e il coraggio dei piloti, assieme al tornante di Stavelot e al curvone di Blanchimot. La Formula 1 vi corre sin dalla prima edizione; tuttavia, dopo il 1970, si è deciso di spostare il Gran Premio del Belgio prima a Nivelles e poi a Zolder, perché le velocità raggiunte erano ormai incompatibili con le possibilità di sopravvivenza del pilota in caso di incidente grave. Spa viene ridotto nella lunghezza e ammodernato nelle vie di fuga, e si ripresenta in calendario nel 1983, dopo che a Zolder l'anno precedente perde la vita Gilles Villeneuve sulla Ferrari; dal 1985, con l'eccezione del 2003 e del 2006, è una tappa fissa del Mondiale, e l'ultima modifica (2007) riguarda la chicane del Bus Stop e il tornante della Source. Quest'ultimo, posto subito dopo la partenza, è un punto critico: stretto in entrata, si allarga progressivamente permettendo traiettorie molteplici ai piloti. La Eau Rouge, infine, pur addolcita, costituisce ancora una delle curve più spettacolari dell'intero Circus. Nel 2019 questo circuito ha visto la prima vittoria di Leclerc in Formula 1, che il pilota monegasco ha dedicato all'amico Anthoine Hubert, morto tragicamente in un incidente nella gara di Formula 2 solo il giorno prima.