GRANDE SFIDA - Sotto la luce artificiale della pista di Sakhir in Bahrain il campione del mondo in carica Lewis Hamilton (qui sopra) ha centrato l’obiettivo che si era dato per la giornata: conquistare la pole position che sul circuito mediorientale non aveva mai ottenuto. Lo ha fatto compiendo un giro eccezionale. Sui 5.412 metri del circuito di Sakhir, con la sua Mercedes Hamilton ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 1’32”571, conquistando così la quarta pole position consecutiva e la 42ª della sua carriera.
LA FERRARI C’È - La prestazione di Hamilton però questa volta non testimonia, come è stato tante altre volte, una superiorità totale della Mercedes. Certo, il divario dal secondo - Sebastian Vettel (foto qui sotto) - è (4,11 decimi di secondo) ma non fa strabuzzare gli occhi, e soprattutto la Ferrari di Vettel è riuscita a stare davanti all’altra Mercedes, quella di Nico Rosberg, per la precisione di 1,47 decimi. E in seconda fila, accanto alla Mercedes di Rosberg c’è la Ferrari di Raikkonen, che ha impiegato meno di un decimo più di Rosberg (98 millesimi).
WILLIAMS APPAIATE - Le due coppie di Mercedes e Ferrari si sono messe dietro le due Williams, che figurano perciò appaiate in terza fila nella griglia del Gran Premio del Bahrain, quarto della stagione.
I PROBLEMI - L’andamento delle prove di qualificazione ha offerto anche esiti che in altri tempi sarebbero apparsi clamorosi, come l’esclusione fin dalla prima fase (Q1) del campione iridato Jenson Button, la cui McLaren-Honda ha avuto tali problemi da non consentirgli di far segnare neanche un tempo. Altro campione in difficoltà è stato Fernando Alonso con l’altra McLaren-Honda, che è rimasto escluso dalla fase finale delle qualifiche e ha finito con il 14º tempo. Problemi anche per la Red Bull-Renault di Daniil Kvyat, anche in lui in crisi per il sistema di potenza (Renault).
RISCHIO SABBIA - Le previsioni per la gara coincidono tutte nell’attribuire grande importanza al comportamento delle gomme, messe a dura prova dall’asfalto della pista e dalla presenza sull’asfalto di sabbia portata dal vento. Sulla zona dell’autodromo di Sakhir soffia infatti un forte vento che appunto fa volare la sabbia più sottile e le previsioni meteorologiche fanno addirittura una vera tempesta di sabbia. A parte le condizioni ambientali e le loro conseguenze sulle gomme, il Gran Premio del Bahrain costituirà una verifica dello sviluppo delle vetture, in particolare per quanto riguarda i sistemi di potenza, cioè l’insieme del motore termico e delle unità a benzina. Diversi i team che hanno già provveduto a sostituzioni nella ricerca di migliorare le prestazioni.
ORARI TV DEL GP - Il Gran Premio del Bahrain (quarto dei venti in programma nel campionato 2015) prevede 57 giri del circuito di Sakhir e prende il via domani, domenica 19 aprile, alle ore 17 (ora italiana), con trasmissione in diretta su Sky Sport F1 e differita su Rai 2 alle 22,00.
COSÌ I TEMPI IN QUALIFICA
1. Lewis Hamilton (Mercedes) 1’32.571
2. Sebastian Vettel (Ferrari) 1’32.982
3. Nico Rosberg (Mercedes)1’33.129
4. Kimi Raikkonen (Ferrari) 1’33.227
5. Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) 1’33.381
6. Felipe Massa (Williams-Mercedes) 1’33.744
7. Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) 1’33.832
8. Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes) 1’34.450
9. Carlos Sainz Jr (Toro Rosso-Renault) 1’34.462
10. Romain Grosjean (Lotus-Mercedes) 1’34.484
11. Sergio Perez (Force India-Mercedes) 1’34.704
12. Felipe Nasr (Sauber-Ferrari) 1’34.737
13. Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) 1’35.034
14. Fernando Alonso (McLaren-Honda) 1’35.039
15. Max Verstappen (Toro Rosso-Renault) 1’35.103
16. Pastor Maldonado (Lotus-Mercedes) 1’35.677
17. Daniil Kvyat (Red Bull-Renault) 1’35.800
18. Will Stevens (Manor-Ferrari) 1’38.713
19. Roberto Merhi (Manor-Ferrari) 1’39.722
20. Jenson Button (McLaren-Honda)