Libere di venerdì 23 maggio
Qualifiche di sabato 24 maggio
Gara di domenica 25 maggio
Maggio vuol dire Gp di Monaco di Formula 1: l’ottava prova del Mondiale 2025 va in scena sull’iconico circuito cittadino del Principato. L’attesa è tutta per l’idolo di casa Charles Leclerc su Ferrari. Ma i riflettori sono puntati anche sulle McLaren, le monoposto finora più competitive del campionato, e sull’indomabile Max Verstappen su Red Bull.
Nonostante la vittoria del campione olandese nell’ultimo Gp di Imola, la superiorità della McLaren sembra ancora esserci. La scuderia inglese è quella da battere in questo 2025 e ha mostrato costanza e velocità su tutti i tracciati, elementi che hanno messo in difficoltà anche Verstappen, sempre più isolato nella lotta contro Piastri e Norris.
La Ferrari ha mostrato nelle prime sette gare della stagione 2025 degli evidenti limiti tecnici e difficilmente potrà ribaltare il pronostico su un tracciato come quello di Monaco, dove il carico aerodinamico e la trazione sono fondamentali.
Nato nel 1929 e parte del calendario iridato sin dal 1950, il tracciato del Principato è una leggenda della F1. È il più corto del Mondiale (3.337 metri) e anche il più stretto, con appena 10 metri nel suo punto più ampio. Ogni curva è un simbolo: dalla Sainte-Dévote al tornante Fairmont, passando per il tunnel e la Rascasse.
La grande novità di quest’anno? L’introduzione obbligatoria di due pit-stop, indipendentemente dalla mescola scelta. Una mossa voluta dalla FIA per aumentare l’azione in pista e movimentare una gara che, per natura, offre pochi sorpassi. Qui più che altrove, la qualifica è tutto.
Il punto più impegnativo per l’impianto frenante è la curva dopo il tunnel (numero 10), dove le monoposto passano da 290 a 96 km/h in 2,06 secondi, percorrendo 91 metri. In quel frangente i piloti affrontano una decelerazione di 4,5 g, esercitando 145 kg di pressione sul pedale del freno. La potenza frenante è di 2.184 kW.