NUOVE RICHIESTE - “A Monza per altri cent’anni...” erano state le enfatiche parole Bernie Ecclestone, deus-ex-machina” della Formula 1, ai primi di settembre. Ecclestone e il presidente dell’Aci, a cui fa capo la pista monzese, si erano stretti la mano per suggellare un accordo che prevede il pagamento di 68 milioni di euro alla società FOM, che gestisce il campionato di Formula 1. Ma le corse di auto non sono buoi che si comprano appunto con una stretta di mano. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, a distanza di un mese e mezzo le cose sono ancora in alto mare, perché nella stesura del contratto ufficiale è emerso che da parte di Ecclestone ci sono anche due richieste che evidentemente erano rimaste fuori dalle discussioni dei primi di settembre: la disponibilità per la FOM di una palazzina sul circuito che solitamente è impiegata dall’Aci stesso, e il diritto a incassare le entrate provenienti dalla pubblicità sui tabelloni nell’autodromo. Insomma, un’altra bella manciata di milioni...
ATTESA PER UNA SETTIMANA - Già così è un bel problema, ma, come se ce ne fosse bisogno, la vicenda è complicata da un altro fatto. Per far fronte ai costi dell’operazione l’Aci conta su 12 milioni derivanti dalla legge di stabilità del 2015, ma sulla totale destinazione monzese di questi quattrini c’è stata una protesta della società che gestisce la pista di Imola che ha presentato un ricorso al TAR del Lazio. La vicenda dovrebbe risolversi il 26 ottobre con la sentenza del TAR e se quest’ultima fosse favorevole a Imola è evidente che a Monza verrebbero a mancare tutti o in parte i quattrini previsti dalla legge di stabilità 2015. Se il contratto traMonza ed Ecclestone fosse firmato prima del 26 ottobre quasi certamente scatterebbe il principio del “cosa fatta capo ha” (anche se non mancherebbero questioni legali aperte), ma se il TAR desse ragione a Imola sicuramente l’operazione Monza salterebbe. Dunque, grande è la suspense, perché le questioni in ballo sono due e i tempi stringono. Come in un arrivo in volata.







