Il 2022 è stato certamente da ricordare per la Red Bull, che ha conquistato per la seconda stagione consecutiva sia il titolo costruttori di Formula 1 sia quello piloti con Max Verstappen, ma per la scuderia austriaca non è ancora possibile essere del tutto sereni. Si attende infatti la decisione definitiva della FIA sulla violazione del budget cap da parte del team relativamente al 2021, anche se difficilmente potrà esserci una revoca dei successi conquistati in pista.
Il primo a sciogliere il silenzio su quello che potrebbe profilarsi tra la FIA e la Red Bull è stato il team principal della scuderia Chris Horner, che ha parlato della trattativa in corso tra le parti per arrivare a un accordo. L’obiettivo è quello di arrivare a una soluzione in tempi brevi, in modo tale da evitare il processo presso l’Adjudication Panel e un eventuale ricorso alla Corte d’Appello. Se questo dovesse accadere, infatti, la sentenza non arriverebbe prima del 2023.
L’ipotesi più probabile al momento è quella di poter conoscere il verdetto ufficiale poco prima che prenda il via il weekend in cui si tiene la gara di Città del Messico. Uno dei timori maggiori in casa Red Bull riguardava la possibilità che possa essere revocato il titolo conquistato recentemente da Max Verstappen. Salvo colpi di scena clamorosi, questo non dovrebbe però avvenire.
Horner nel corso della sua difesa ha sottolineato che il team è riuscito a stare entro il limite di 145 milioni di dollari per quanto riguardava i costi rilevanti. Lo sforamento del budgest cap avrebbe quindi riguardato aspetti meno rilevanti per la gestione della scuderia (si parla di centinaia di migliaia di dollari). Non è escluso che la FIA possa rendere noto i dettagli economici quando comunicherà la decisione presa.