Lando Norris su McLaren conquista una meritata vittoria nel Gp di Monaco 2025 di Formula 1. Il pilota inglese ha dominato questo weekend: ieri la pole con tanto di record della pista oggi una vittoria mai effettivamente in discussione. Alle sue spalle un ottimo Leclerc, sempre molto efficace tra le strade di Monaco. L’altra Ferrari di Hamilton chiude al quinto posto. La sensazione è quella che effettivamente oggi per Maranello non si poteva fare di più.
L’obbligo delle due soste introdotto quest’anno per cercare di movimentare un po’ questo Gp di Monaco non ha aggiunto nulla, se non qualche finta strategica tra i team. Attualmente i limiti fisici delle strade di Monaco, che mal si sposano con le monoposto sempre più XXL, non permettono di effettuare i sorpassi. L’unico modo per guadagnare le posizioni è ai box.
Lando Norris scatta bene al via e mantiene la leadership nonostante un bloccaggio alla prima staccata. Alla prima tornata Bortoleto finisce a muro, provocando la Virtual Safety Car. Ne approfittano Gasly, Tsunoda, Bearman e lo stesso Bortoleto, che è riuscito a tornare ai box da solo, per smarcare subito uno dei due pit stop obbligatori.
Al giro 6 viene archiviato senza sanzioni il contatto tra Antonelli e il pilota della Sauber Bortoleto. Al giro 9, Gasly tampona Tsunoda causando una doppia bandiera gialla: l’ala della Alpine è danneggiata, ma il francese riesce a tornare ai box. La Ferrari tenta qualche finta strategica con i meccanici pronti ma nessuna sosta effettiva. I primi pit stop arrivano dal giro 17 con Alonso e Ocon, seguiti da Hamilton (giro 19), Norris (20), Piastri (21) e Leclerc (22). Verstappen attende fino al giro 28 per rientrare, tornando in pista quarto davanti a Hamilton. A metà gara Norris è in testa, seguito da Leclerc e Piastri.
Al giro 50, Leclerc e Norris rientrano insieme per la seconda sosta, imitati subito da Piastri. Verstappen, invece, continua senza smarcare la seconda fermata. Al giro 54 Leclerc sfiora il contatto con Stroll tra i doppiati. A sorpresa, Verstappen effettua il secondo pit stop proprio all’ultimo giro, il 78°, rientrando in pista in quarta posizione e chiudendo così una gara segnata da strategie al limite.