A vederlo camminare tra i motorhome di Imola, occhi puntati dritti verso il box e passo rapido, sembra uno di quei veterani abituati da anni alla pressione del Circus. Ma Andrea Kimi Antonelli ha solo 18 anni, e questo sarà il suo primo Gran Premio di casa. Un debutto speciale, carico di emozione ma anche di consapevolezza. “È un weekend che sento molto - ci racconta incontrando la stampa nel tardo pomeriggio di giovedì - ma cerco di viverlo come un altro passo nel mio percorso. Sto lavorando tanto con il team, stiamo facendo grandi progressi sul bilanciamento della macchina e sulla gestione delle gomme. Ogni sessione mi insegna qualcosa”.
Kimi parla con lucidità e umiltà, due qualità non scontate alla sua età, soprattutto quando si corre per un team - quello della Mercedes - che ha puntato tutto su di lui. Il lavoro con gli ingegneri sembra già quello di un pilota esperto: “Il team mi sta aiutando moltissimo a capire i dati, a migliorare in qualifica e nel passo gara. Abbiamo trovato una buona sintonia. Ci sono ancora tante cose da imparare, ma sento che stiamo andando nella direzione giusta”. A “guidare” il ragazzo e ad aiutarlo ad esprimere il suo massimo potenziale in pista, c’è anche un istruttore d’eccezione, Valtteri Bottas, tornato quest’anno alla Mercedes come terzo pilota, che gli sta offrendo molte dritte e suggerimenti.
Il ragazzo di Bologna, cresciuto a poche decine di chilometri da qui, che ha fatto il salto dai kart alla Formula in tempi record, si prepara ora a scrivere un nuovo capitolo. E a chi gli chiede come riesca a gestire tutta questa pressione pur essendo così giovane, lui gli risponde che la “partita” di oggi, ovvero quella di lottare con i migliori piloti di Formula 1, è solo l’ultima delle mille sfide che ha dovuto affrontare fin da quando era bambino per emergere nel mondo del motorsport, dove spesso anche i più bravi non trovano la via del successo. “Imola è casa mia - conclude sorridendo - e sapere che ci saranno amici e tifosi sulle tribune mi dà una carica in più. Ma la testa resta sul lavoro. Voglio continuare a migliorare, un giro alla volta”.