LA GUERRA DEI REGOLAMENTI - La Formula 1 deve restare al vertice dell’automobilismo sportivo e non può “sconfessare” le sue tradizioni sull’altare dello spettacolo, che pure va migliorato prima che sia troppo tardi. Questo pensiero è stato al centro del discorso tenuto ieri da Sergio Marchionne nel pranzo di fine anno a Maranello, quando il presidente della Ferrari ha affrontato il tema del futuro della Formula 1 e si è rivolto direttamente alla Liberty Media, la società statunitense che possiede e gestisce la disciplina e sta lavorando per cambiarne alcuni regolamenti in funzione dello spettacolo, non raccogliendo però il consenso delle scuderie (a partire dalla Ferrari). “Spero di non arrivare al divorzio, ma sappiano che non stiamo bluffando quando diciamo che potremmo andare via” ha tuonato Marchionne alludendo al possibile abbandono della Ferrari, stando alle dichiarazioni riportate da vari organi di stampa.” Nel rinnovo del contratto con Liberty c’è la possibilità di svincolarsi e credo che la Ferrari abbia la forza per trascinare anche altri in un campionato alternativo”.
LA F1 DEVE ESSERE IL VERTICE - Il tema del contendere è su alcune proposte di modifica dei regolamenti della Formula 1, destinate a limitare le libertà tecniche dei costruttori per evitare che si vengano a creare lunghe egemonie di un pilota o di una scuderia (qui per saperne di più): l’obiettivo è favorire l’alternanza di vittorie e rendere ciascuna gara più incerta e spettacolare. Marchionne però teme che un cambiamento in questa direzione possa assimilare la Formula 1 (da sempre considerata la massima espressione dell’automobilismo sportivo) e campionati “minori”, a partire dalla Nascar, una disciplina molto in voga negli Stati Uniti dove però le auto condividono molte parti meccaniche e non si raggiungono i livelli di sviluppo (e spese) del circus. Per questo motivo Marchionne ha dichiarato che “fare auto tutte uguali e motori semplici ed economici è come la Nascar, a noi non interessa. Con le macchine di adesso è impossibile sorpassare, è una cosa oscena” è la sua opinione. “Dobbiamo intervenire subito prima che sia troppo tardi. L’ultimo Gp di Abu Dhabi è stato tremendo”.
Nel video qui sotto i commenti del presidente Sergio Marchionne (al centro), del direttore sportivo della Scuderia Ferrari, Maurizio Arrivabene (a sinistra), e del direttore tecnico, Mattia Binotto, in occasione della cena di Natale 2017 a Maranello.