Quello che è successo questa mattina in casa Red Bull è un vero e proprio colpo di scena. Il team di Milton Keynes ha sollevato dal suo incarico il team principal Christian Horner (nella foto sopra) "con effetto immediato”.
Secondo alcune fonti di stampa a volere “la testa” di Horner sarebbe stato Oliver Mintzlaff, ceo della Red Bull. Alla base ci sarebbero motivi tecnici, con una monoposto che ha fatto un grosso passo indietro rispetto allo scorso anno provocando la frustrazione di Max Verstappen. Inoltre, nelle ultime settimane, sono circolate consistenti voci che danno il pilota olandese vicino alla Mercedes per il prossimo anno. Ma ci sarebbero anche delle motivazioni che riguardano la sua condotta all’interno del team.
Chalerm Yoovidhya e Mark Mateschitz, i vertici della Red Bull, accusano Horner di una leadership troppo concentrata su sé stesso. Inoltre, non è di certo passata in secondo piano la vicenda dello scorso anno che ha visto il manager accusato di condotta inappropriata nei confronti di una ex dipendente. Scandalo che presto tornerà di attualità perché nel 2026 è atteso l’inizio del processo.
La Red Bull ha già nominato al posto di Horner l’ex direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, dal 2024 team principal della Racing Bulls. Mekies assumerà il ruolo di ceo. Quella di Horner alla Red Bull è una storia di grande successo, iniziata nel 2005, il primo anno della Red Bull in Formula 1. Sotto la sua guida la Red Bull ha conquistato 8 titoli piloti e 6 titoli costruttori.