Le 10 auto più iconiche delle serie tv

Mentre da noi andava in onda il primo episodio di Starsky & Hutch, negli USA l’eredità dei due poliziotti sotto copertura venne lasciata a Hazzard, telefilm il cui nome prende spunto dalla fittizia contea della Georgia dove è ambientato, che narra le avventure dei cugini Bo, Luke, Daisy e del loro zio Jesse Duke. Ma la vera protagonista della serie è anche un’auto, la Dodge Charger, nota nel telefilm con il nome di Generale Lee, che aiuta Bo e Luke a sfuggire agli inseguimenti dello sceriffo Rosco, collaboratore di Boss Hogg, arcinemico della famiglia Duke. 
La Dodge Charger di Hazzard, riconoscibile per il colore arancio, per i numeri 01 sulle fiancate e per la bandiera confederata che sfoggia sul tetto, ovvero identificativa della matrice sudista durante la guerra di secessione USA, è un chiaro ed evidente simbolo di culto che rimanda alla campagna del sud degli Stati Uniti, alla musica country, alla birra nel pub dove lavora Daisy, alle estati cocenti. È un richiamo di un certo immaginario statunitense, ma anche simbolo della spericolatezza delle serie tv americane del passato, ricche di inseguimenti e acrobazie. Non è un caso che vennero utilizzate molte Dodge Charger R/T (a ogni episodio ce n’è praticamente almeno una diversa rispetto al precedente). 
In merito alla Dodge Charger, quest’auto ha conosciuto tre serie, la prima delle quali è stata in produzione dal 1966 al 1978 e la seconda dal 1981 al 1987. Solamente dal 2005 la Dodge ha messo in circolazione la terza serie. 

In Magnum P.I., l’indimenticabile serie televisiva poliziesca con protagonista Tom Selleck, in onda in Italia a partire dal marzo del 1982, girano un sacco di auto, ma quella più rappresentativa è senza dubbio la Ferrari 308, che la casa di Maranello realizzò in due versioni: la Gran Turismo Berlinetta (GTB) e la Gran Turismo Scoperta (GTS).  
La serie parla di Thomas Magnum, un ex reduce del Vietnam, che dopo aver lavorato con i Navy Seal e con i servizi segreti della Marina, decide di avviare una carriera di investigatore privato (P.I.). La sua auto preferita è la Ferrari 308, con targa personalizzata ROBIN 1, e ormai è entrata di diritto nell’immaginario pop tanto da essere nota anche come la Ferrari di Magnum. Certamente non c’era bisogno di dare lustro e pubblicità alla rossa fiammante uscita da Maranello, ma è evidente come il telefilm le conferì una popolarità ancora più di culto.
C’è da dire che la Ferrari 308 originale venne modificata allo scopo di permettere a Tom Selleck, non di certo un mingherlino, di entrare agevolmente a bordo della vettura (anche per questo viaggia sempre col tetto aperto), mentre per le scene più spericolate furono utilizzate delle Pontiac, rese simili alla Ferrari. 
Nella serie tv si riconoscono anche i numeri di telaio delle vetture usate: dalla Ferrari 308 Gran Turismo Scoperta del ’79 (telaio 29109), si passa alla Ferrari 308 GTSi del 1981 (telaio 34567), passando infine per una 308 GTS Quattrovalvole dell’84 (telaio 57685). 

Nuovo telefilm poliziesco USA, nuova Ferrari co-protagonista. Siamo ancora negli anni Ottanta, ma stavolta ci troviamo in Florida. Due detective sotto copertura, Sonny e Rico, interpretati rispettivamente da Don Johnson e Philip Michael Thomas, se la devono vedere ogni giorno con i criminali di Miami. Nel frattempo lanciano mode, creano un immaginario che varca anche l’Oceano e rendono ancora più celebre e iconica un’auto, la Ferrari Testarossa, disegnata da Pininfarina, capace di viaggiare fino a 290 km/h, simbolo di eccesso bilanciato con eleganza. 
Fecero la loro comparsa nella terza stagione, perché fino ad allora venivano utilizzate delle Ferrari 365 GTS/4 Daytona Spyder, con assemblaggio di base sulla Chevrolet Corvette. Probabilmente fu lo stesso Enzo Ferrari a donare due Testarossa alla produzione per porre fine alla questione, auto che originariamente erano di colore nero, ma che poi il regista Michael Mann decise di far dipingere di bianco per aumentare il contrasto con le scene in notturna.

A differenza dei telefilm precedentemente citati, in questo l’auto è assoluta protagonista e dà addirittura il nome alla serie. Questa narra delle vicende di un poliziotto, interpretato dal futuro bagnino di Baywatch David Hasselhoff, che, dopo aver rischiato la vita, viene salvato dalle industrie Knight. Dopo un duro addestramento, decide di diventare un vigilante, prendendo l’identità di Michael Knight, a bordo di KITT, un’auto indistruttibile e dotata di intelligenza artificiale (e persino di emozioni). 
Come base di KITT venne utilizzata la terza generazione della Pontiac Firebird Trans Am (le serie realizzate furono 4 in tutto, dal 1967 al 2002). Tuttavia, inizialmente l’auto utilizzata per “interpretare” KITT avrebbe dovuto essere una Datsun 280ZX, auto che comunque è stata a suo modo importante, ma che probabilmente avrebbe potuto diventarlo di più. Basti pensare che dopo il successo del telefilm, la Pontiac ricevette molte richieste dai suoi potenziali clienti per integrare la Trans Am di alcuni elementi presenti nella serie, come il colore degli interni e delle luci sul paraurti anteriore: proprio quest’ultimo accessorio fu catalogato negli optional da aggiungere alla vettura. 

Il tenente Colombo è una delle serie poliziesche americane entrate nella Storia dell’immaginario televisivo, anche grazie alla straordinaria interpretazione di Peter Falk. Niente azione a gogò, niente inseguimenti rocamboleschi o adrenalina a tutti gli angoli, ma solo cervello, analisi, investigazione basata sull’intelligenza e sull’intuito sui crimini che avvengono a Los Angeles, del cui dipartimento di polizia Colombo, per la cui caratterizzazione gli autori si ispirarono a un personaggio di Delitto e Castigo di Dostoevskij, ricopre il ruolo di tenente. 
In una città vasta come la città degli Angeli, il tenente Colombo non può certo muoversi a piedi o sui mezzi pubblici: la sua auto, fedele compagna di avventure, è una Peugeot 403 Cabriolet di colore grigio. Nella serie è trattata quasi con affettuoso disprezzo, visto che viene spesso definita “catorcio”, ma il disegno originale è di Pininfarina e la quotazione attuale è piuttosto elevata, data anche la sua rarità.

Ecco un’altra auto associata al volto di una star delle serie tv: Mr. Bean, interpretato da Rowan Atkinson. I suoi episodi sono ancora tra i più visti e trasmessi anche in Italia, ma in Regno Unito è una vera e propria icona. E come tale non poteva non avere un’auto tipicamente “brit”, come la British Leyland Mini MK4 del 1977, di colore giallo (a parte il cofano nero) con targa SLW 287R. 
Quest’auto fu concepita dalla British Leyland per rimediare all’insuccesso della Clubman berlina: il prodotto finale fu proprio la quarta generazione della Mini classica, sulla quale si andò a lavorare con l’ottica di migliorare le imperfezioni presenti nei modelli precedenti e nella rivisitazione degli elementi, come i rivestimenti interni e il quadro strumenti. 
In Mr. Bean, la British Leyland Mini MK4 non comparve subito, anzi: nell’episodio pilota l’auto “co-protagonista” era un’altra Mini, una BMC MK2 del 1969, sempre di colore arancione. Tra le gag ricorrenti della serie, una vede proprio la Mini MK4 protagonista di una competizione costante con una Reliant Regal Supervan III di colore azzurro.

Sembra che agli autori di telefilm polizieschi piacciano molto le auto: dopotutto, vedere un investigatore o un ispettore o un tenente muoversi su un autobus non sarebbe molto appetibile per il pubblico. In questo caso, però, non parliamo di una serie americana o britannica, ma di un telefilm tedesco, uno dei più noti di genere poliziesco, l’Ispettore Derrick. 
Nel telefilm seguiamo le investigazioni dell’ispettore capo Stephan Derrick e dell’ispettore Harry Klein in quel di Monaco di Baviera. Come in Colombo, qui non è la forza bruta ad avere la meglio per risolvere i casi, ma l’intuito e l’intelligenza. I ritmi, poi, non sono affatto adrenalinici, ma adatti a un giallo da camera. 
Derrick si muove a bordo di una BMW Serie 5, ma la ragione è puramente di marketing: l’ispettore capo di Monaco di Baviera sarebbe dovuto partire dalla fredda Germania Ovest per andare a colonizzare le televisioni degli altri Paesi e la BMW aveva bisogno di conquistare altri mercati con le sue auto, sbaragliando la concorrenza interna ed esterna. 
Abbiamo messo la BMW Serie 5 come modello esemplare di auto utilizzata da Derrick, ma nel telefilm prendono parte molte delle vetture realizzate da BMW, come la Serie 7, la 520i, la 730, la 525 di colore azzurro (che restò per un biennio), la 735i e la 740i. Insomma, più che un’auto, Derrick, o meglio, la polizia di Monaco di Baviera sembrava possedere un’intera ammiraglia. 

È una delle auto più iconiche della serialità televisiva americana, in grado di rubare spesso la scena agli Angeli di Charlie, ovvero Sabrina, Jill e Kelly. Nella serie la vettura viene guidata da Farrah Fawcett (Jill) e da Cheryl Ladd (Kris), si mostra per la sua sportività e per la sua estetica memorabile (colore bianco con strisce blu). 
Il telefilm parla di un’agenzia di investigazioni private, dove un capo di nome Charlie (che non si vede mai) commissiona le indagini a 3 donne che, aiutate da un assistente, risolvono i casi centrali dell’episodio.  
La Ford Mustang Cobra II accompagna le investigatrici nelle loro indagini, mettendo a disposizione la sua velocità e la sua potenza. Non certo un’auto femminile, potremmo definirla il co-protagonista maschile della serie (dopo il misterioso Charlie, ovviamente).