NESSUN IMPREVISTO - Alle 9.40 di questa mattina è stato completato l’abbattimento del ponte Morandi di Genova, che il 14 agosto dell’anno scorso crollò parzialmente e causò la morte di quarantatré persone. Gli addetti hanno fatto implodere i piloni 10 e 11, gli ultimi rimasti, utilizzando ben 1500 chili di esplosivo e un detonatore arrivato appositamente dalla Spagna. Le operazioni sono state estremamente complesse e delicate, perché i tecnici hanno dovuto prima rimuovere i collegamenti rimasti fra il ponte e l’autostrada e poi piazzare la dinamite all’interno del calcestruzzo. Tutto però si è svolto nel modo previsto, tanto è vero che alle 11.15, come riporta il sito internet Il Secolo XIX, gli addetti hanno ispezionato le macerie per essere sicuri che non vi fossero cariche inesplose.
AD APRILE IL NUOVO PONTE - Al posto del ponte Morandi ne sorgerà un altro, i cui lavori di costruzione sono già partiti: il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha spiegato che i tecnici sono all’opera marzo e il 25 giugno è stata gettata la base del primo pilone. Il nuovo ponte è stato progettato dall’architetto genovese Renzo Piano e sarà costruito da una cordata di imprese. Piano ha pensato ad un ponte in acciaio, con i piloni più ravvicinati e quarantatré lampioni a ricordare le vittime del crollo; oltre alle due corsie per senso di marcia, ci saranno anche quelle di emergenza (assenti sul ponte Morandi). Il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha annunciato che il ponte sarà percorribile da aprile 2020.