Addio a Mariella Mengozzi, direttrice del Mauto

UNA VERA SIGNORA DEI MOTORI - Lutto nel mondo dei motori e della cultura. Si è spenta questa mattina alle sei, dopo una malattia con cui lottava da mesi, Mariella Mengozzi (nella foto), direttrice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Romagnola di Forlì, aveva sessant’anni ed era approdata alla guida del prestigioso museo torinese dopo 11 anni da manager alla Ferrari, nel 2018, raccogliendo il testimone di Rodolfo Gaffino Rossi. Prima donna al timone del Mauto, sei anni fa aveva preso le redini di un museo con un percorso espositivo appena ridisegnato, contribuendo a renderlo, attraverso numerose iniziative culturali anche trasversali all’universo dell’automobile, un luogo di una bellezza sempre più comprensibile anche per un pubblico non necessariamente esperto in materia.

HA SAPUTO CREARE UN MUSEO ATTRAENTE PER TUTTI - Nel 2019 Mariella Mengozzi e il suo staff avevano avviato un piano di rilancio molto importante per il Mauto, offrendo nuove occasioni per migliorare l’esperienza di visita e renderla più immersiva, con l’installazione del simulatore di Formula 1, da subito apprezzatissimo, specie dai visitatori più giovani, e la creazione di attività didattiche e per le famiglie. Sotto la sua guida, inoltre, il Mauto ha mantenuto un focus costante sulle rassegne temporanee, andando a completare e ad arricchire la collezione permanente che, nel 2013, il New York Times ha inserito tra i 35 musei più belli del mondo. Proprio al celebre quotidiano newyorkese la direttrice aveva dichiarato: “Il nostro lavoro è fare del Mauto un luogo di cultura, attraente per un pubblico vasto, non solo degli appassionati di motori”.

IL RECORD DEI VISITATORI - Negli ultimi mesi, nonostante la malattia la costringesse a restarne distante, Mariella Mengozzi non ha mai smesso di seguire il museo, tenendosi sempre in contatto con i suoi collaboratori, a dimostrazione di una passione e di una dedizione che, con i suoi modi sempre gentili e il suo genuino entusiasmo, ha saputo infondere in chiunque abbia avuto modo di conoscerla. Con lei alla guida, affiancata dal presidente Benedetto Camerana, il Mauto ha toccato quota 240.000 visitatori, infrangendo il precedente record di 221.000 persone, nel 2011, anno della riapertura. “La donna giusta al momento giusto. Una feticista dell’auto a cui affidare i contatti pubblici e privati, e le collaborazioni con gli altri musei. Una fucina di idee, una fonte inesauribile di energie - ha detto al Corriere della Sera Camerana -. Era malata da tempo ma fino all’ultimo si è informata su come andavano le cose. È una grave perdita, professionale e umana”.