NEWS

Quadrifoglio, il “diamante” della gamma Stelvio

Pubblicato 08 dicembre 2017

Con Roberta Zerbi, responsabile Alfa Romeo per Europa e Medio Oriente, parliamo della nuova versione di punta della Stelvio.

Quadrifoglio, il “diamante” della gamma Stelvio

A Roberta Zerbi (nella foto qui sopra), dall’estate 2017 alla guida dell’Alfa Romeo per l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), chiediamo innanzitutto di spiegarci i perché della scelta degli Emirati Arabi Uniti, per il test riservato alla stampa della nuova Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio.

“Dopo aver presentato la nostra prima suv a Saint Moritz e averla fatta provare in un percorso severo, che si snodava sulle montagne nei dintorni del passo dello Stelvio, ci è sembrato naturale, per il test drive internazionale della versione di punta, scegliere questa strada incredibile che porta nel cuore del Jebel Jais, le montagne che s’innalzano sulle dune del deserto di Ras al Khaimah, uno dei sette Emirati Arabi Uniti. È una strada veloce, a tre corsie, che arriva a sfiorare i 2000 metri di altitudine in quello che chiamano lo “Stelvio del Medio Oriente”. Un contesto eccellente per mettere alla prova i 510 cavalli e le qualità di guida della nostra Quadrifoglio. Ma anche un segno dell’attenzione che riserviamo a questi mercati. In questi paesi vogliamo essere sempre più presenti, e pensiamo di poterlo fare bene con i nostri modelli, a cominciare proprio dalla Stelvio Quadrifoglio”.  

Che cosa rappresenta quest’auto per l’Alfa Romeo?
“È il tassello mancante della nostra strategia e completa questa prima parte del percorso avviato oltre due anni fa con l’annuncio della rinascita del marchio e la presentazione della Giulia Quadrifoglio. Un percorso continuato con il lancio della Giulia e poi con quello della Stelvio. È il diamante della gamma Stelvio, una vettura speciale perché offre le prestazioni e il puro divertimento nella guida che solo una supercar è in grado di assicurare, ma che è anche spaziosa, versatile e adatta all’utilizzo quotidiano. Insomma, sa affrontare ogni situazione”. 

Quante pensate di produrne e dove la venderete?
“A titolo di paragone, la Giulia Quadrifoglio conquista circa un cliente su dieci, tra quanti comprano la nostra berlina. Un 10% del totale delle vendite largamente superato, comunque, in quei paesi che apprezzano maggiormente questo genere di auto, e mi riferisco a Germania, Svizzera e Regno Unito. Mercati che ci stanno dando grandi soddisfazioni, anche se non sono facili. È qui che ci confrontiamo con i nostri concorrenti più agguerriti, cioè le marche premium tedesche, e lo faremo anche con la versione di punta della Stelvio. Con la quale pensiamo di fare decisamente meglio persino delle 2000 Giulia Quadrifoglio vendute in un anno, proprio per il particolare appeal che riveste la formula del suv, sia pure ad altissime prestazioni”.

Come stanno andando Stelvio e Giulia? Si avverte la mancanza di una Giulia wagon?
“Siamo molto contenti di entrambe, considerando che la suv è presente in tutti i mercati europei soltanto da un paio di mesi, visto che le vendite nel Regno Unito hanno avuto inizio alla fine di settembre. Per quanto riguarda l’assenza di una versione wagon nella gamma Giulia, riteniamo che non se ne senta la mancanza perché la Stelvio, grazie al suo vano bagagli spazioso e alla possibilità di modulare la capacità di carico ribaltando lo schienale posteriore, viene considerata un’alternativa a tutti gli effetti alla classica famigliare. Un tipo di automobile, la wagon, che oggi soltanto in Europa ha ancora una certa rilevanza. Ma noi, quando pensiamo i prodotti Alfa Romeo, dobbiamo guardare a un mercato più globale, al Nord America, all’Asia. Dove ci chiedono suv e berline”.

Più nel dettaglio, su quali clienti state lavorando in Italia e nel resto d’Europa?
“Sui privati, naturalmente. Ma stiamo spingendo tantissimo anche sul mondo delle flotte. Prima del lancio di Giulia e Stelvio, non avevamo prodotti con cui approcciare questi canali, che ormai rivestono un’importanza strategica. Per questo, fin dal lancio abbiamo messo in piedi una serie di iniziative volte a far conoscere le nostre auto alle aziende e soprattutto a farle provare a chi poi si troverà davvero ad utilizzarle. Perché, anche nel settore delle auto aziendali e in quello del noleggio a lungo termine, l’esperienza di guida è quella che fa pendere l’ago della bilancia verso un’Alfa Romeo. In pochi mesi, con la Stelvio siamo riusciti a entrare nelle car policy di circa 600 aziende italiane, dove prima non eravamo presenti. Numeri importantissimi. E lo stesso lavoro lo stiamo facendo all’estero”.

Che cosa vi aspettate dal rientro in F1 dell’Alfa Romeo, annunciato pochi giorni fa?
“Oltre alle inevitabili e preziose ricadute tecniche dovute a questa esperienza, ci aspettiamo parecchio per la visibilità che l'operazione porterà al marchio e ai suoi prodotti. Il brand Alfa Romeo è già conosciuto in tutto il mondo. Ma i prodotti più recenti devono ancora farsi conoscere in alcuni mercati, e l’avventura in F1 costituisce una grande opportunità per lavorare in questo senso”.

Alfa Romeo Stelvio
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
605
182
111
120
172
VOTO MEDIO
3,8
3.77983
1190


Aggiungi un commento
Ritratto di Thresher3253
8 dicembre 2017 - 22:47
L'assenza della Giulia wagon é scusa del menghia. Un suv non avrà mai la capacità di carico di una station wagon e la Stelvio costa 10k euro in più della Giulia. Praticamente dicono di cambiare del tutto segmento.
Ritratto di Fr4ncesco
8 dicembre 2017 - 23:48
2
Il fatto è che le wagon vendono solo in Europa e al 90% sono tedesche (quante A4 e C si vedono berlina?). Non ci sarebbe voluto molto a fare la Giulia SW, si vede che il gioco non vale la candela. Come del resto non hanno fatto con la XE, la IS, la ATS, la Q50, la Stinger ecc e solo parlando di questa categoria.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 14:10
2
La XE però c'è da più tempo, anche se uscisse la SW almeno per 4 anni è stata senza, poi anche riguardo la Giulia non è detto che un giorno si svegliano e cambiano idea come per la XF sw che non stava ne in cielo ne in terra, anzi ricordo che facevano lo stesso discorso dell'Alfa il merito, che c'era già il SUV fuori di Sw non ne vendono ecc.
Ritratto di lucios
9 dicembre 2017 - 15:31
4
Secondo me, non ci sono tante risorse finanziarie al momento per giustificare un investimento per un prodotto acerbo, limitato al solo mercato europeo, con un'agguerrita concorrenza. A mio avviso, invece, Alfa dovrebbe ampliare verso il basso la gamma di versioni, casomai con modelli Junior con cilindrate e potenze più abbordabili.
Ritratto di Rikolas
9 dicembre 2017 - 09:28
AlfaRomeo è un marchio sportivo, Suv e SW rappresentano l'anti-sportività per eccellenza, dunque almeno quest'ultima ce la siano eviata,non ne sentiamo la mancanza. Chi ha bisogno di carico si compri la Duster, Alfa deve fare solo auto esclusive per un pubblico appassionati di sport e motori. Le esigenze famigliari non possono minare la sportività, per quello ci sono altre macchine. Cmq la Stelvio non la considero un Alfaromeo, è solo un banalissimo Suv come tanti, e anche in versione QV sempre un furgone rimane
Ritratto di gjgg
9 dicembre 2017 - 09:38
1
Dopo che Porsche e Lamborghini hanno messo in gamma Suv questo discorso ahi- noi non fa più testo a livello di immagine.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 14:18
Intanto Alfa Romeo è un marchio che deve ricostruire la sua credibilità in termini di immagine sportiva, decisamente appannata negli ultimi 30 anni. Le sw non rappresentano più l'antisportività per eccellenza, tanto che una certa Audi riscuote gran successo con le sue Avant motorizzate S o RS, con un aggravio di peso inferiore ai 50 kg rispetto alla berlina. Poi, ammesso che i suv (son d'accordo) e sw (non son d'accordo) rappresentino "l'antisportività per eccellenza", manca la coupé, per la quale questo ragionamento non può certo farsi valere. Il motivo per cui non è stata ancora ampliata la gamma Giulia l'ha spiegato Marchionne e si è letto più volte: le risorse, al momento, vanno dirottate altrove, tra cui i SUV.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 14:29
2
Beh appannata negli ultimi 30 anni anche no, solo la 159 e derivate pregiudicate da un peso eccessivo in un confronto secco con il genere di berlina.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 14:36
Per favore...
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 15:00
Fondamentalmente, un prodotto dovrebbe essere coerente con il DNA di un marchio. In casa Alfa era il suo schema meccanico (motore longitudinale, trazione posteriore, cambio e differenziale in blocco al retrotreno, sospensioni a quadrilatero all'anteriore e a ponte rigido de Dion al posteriore), la sportività e il primato tecnologico. La personalità può evolversi anche rapidamente, non il DNA. Invero, in biologia muta anche il DNA, nell'arco di milioni di anni. Il DNA è l'elemento strutturale, la conditio sine qua non. La personalità è il carattere di un modello, l'estetica, l'allestimento. Può starci che, evolvendosi, PURTROPPO, per ragioni di economia di scala, talvolta si deroghi a questa regola, ma... non tout court e per l'intera gamma, perché a quel punto quel prodotto diventa un'altra cosa! La prossima BMW serie 1 sarà a trazione anteriore, stravolgendo il suo DNA, ma mantenendo la sua personalità. Anche per Alfa si sarebbe potuto dire lo stesso all'epoca, quando passò alla trazione anteriore. Però il DNA BMW è mantenuto dalla Serie 3 in poi, in Alfa no, si esaurì totalmente ex abrupto e il pubblico non è più riuscito a riconoscere l'identità di quel prodotto. Tralasciamo il capitolo 164 e concentriamoci sul segmento D: lanciata per sostituire l'Alfa 75 ed essendo di proprietà Fiat (il possedere contemporaneamente Lancia e Alfa ha nuociuto a entrambe, come approfondito da fior di analisti), la 155 abbandonò lo schema classico Alfa Romeo per adottare una configurazione a trazione anteriore e sospensioni a 4 ruote indipendenti (McPherson all'anteriore e bracci tirati al posteriore); inoltre, era costruita sulla piattaforma della Fiat Tempra. Dov'era il DNA Alfa? Nei motori a benzina. Stop! Di fatto, una Fiat con il motore Alfa Romeo, se a benzina. Una Fiat con il motore Fiat, la 1.9 a gasolio, e una Fiat con il motore VM, la 2.4 a gasolio. Rimproverata per tutto ciò, la Fiat cercò allora di realizzare una sostituta della 155 che potesse diversificarsi dalle altre auto del gruppo e far ritrovare quelle caratteristiche dinamiche che gli alfisti chiedevano. Niente ritorno alla trazione posteriore, comunque, perché avrebbe comportato enormi costi di sviluppo del progetto, senza poi la possibilità di poterli spalmare - quindi, ammortizzare - altrove. Si decise quindi di partire dal pianale precedente, ma di modificarlo in molte parti e di associarvi inedite sospensioni a quattro ruote indipendenti: quadrilatero alto all'anteriore (simile al quadrilatero classico Alfa, ma adatto a essere ospitato in un telaio concepito per la disposizione trasversale del motore) e un McPherson evoluto al posteriore. Questo compromesso, trovato da Fiat nella speranza di poter tornare a soddisfare le richieste degli alfisti, raccolse un enorme numero di consensi sia da parte degli appassionati del marchio sia da parte delle riviste specializzate. A riprova di questo, i numeri di vendita sopra ogni aspettativa e il premio Auto dell'anno 1998. L'ho posseduta, la 156 (una 2.4 jtd): lo sterzo era un bisturi, la tenuta in curva stupefacente, l'inserimento fulmineo. Insomma, la migliore trazione anteriore al mondo! Talmente eccezionale che sarebbe stata una Lancia perfetta, proprio in virtù dell'asse traente. 159 e Brera, per quanto belle, son state un errore, per stessa ammissione di Marchionne.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 15:18
2
Mi pare che la 156 rientra negli ultimi 30 anni; basta leggere una qualsiasi prova di una qualsiasi Giulietta, Mito, 147 per vedere che non tradiscono le aspettative sportive, penalizzata solo nel segmento D causa trazione anteriore ma hanno risolto con Giulia e Stelvio.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 15:44
Se vuoi avere ragione a tutti i costi, accomodati.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 16:06
Ho scritto del DNA, differenziandolo dalla personalità, basta capire il senso di quel che si legge. Anche la 164 fa parte degli ultimi 30 anni, come la 155, come la 159. erede della 156. La 156 era una perfetta trazione anteriore, in linea con la tradizione Lancia, come ho scritto, molto meno con quella Alfa. Non staremmo qui oggi a parlare di "rilancio" dell'Alfa Romeo se i prodotti delle ultime decadi fossero stati altro. Inoltre, se il premium parte dal segmento D - come hai più volte scritto - tutta la produzione Alfa fino al segmento C non lo è nemmeno oggi e la precedente D non lo era nemmeno ieri. Ancora, se la X2 è una 1er rialzata con la meccanica della Mini, una Mito è una Punto, per non parlare del Twin Air. Insomma, non mi sembrano autentiche Alfa.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 16:28
2
Dunque una M5 e la prossima M3/4 non sarebbero vere BMW perchè integrali e ciò non corrisponderebbe con il DNA BMW e quindi sarebbero state ottime Audi, più consone a questo tipo di trazione? (???). Perchè l'Alfasud era premium? Sempre Alfa era, Lol. Se la MiTo ai più è considerata una Punto non vedo perchè una X2 non può essere considetata una Mini. Ciò non toglie alla X2 di essere gradevole da guidare, anche se per 64.000 non basta.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 16:54
Non confondere una integrale derivata da una trazione posteriore con una trazione anteriore o, peggio con una trazione integrale derivata da una trazione anteriore, suvvia... L'Alfa nutre ambizioni premium, puoi leggerlo ovunque. Infine, stai sul pezzo, senza divagare, perché così ho fatto io: gli ultimi 30 anni, dove trovo una 164, una 155, una Mito e una 156, che, con finiture adeguate, sarebbe stata una perfetta Lancia. E non parlarmi della 8C, meraviglioso oggetto da collezione nonché abile operazione di marketing, in assenza di una gamma realmente Alfa. Infine, tornando a bomba, non basta sportivizzare una trazione anteriore perché questa possa essere considerata Alfa, viceversa lo sarebbe anche una Type-R.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 17:34
2
"non basta sportivizzare una trazione anteriore perché questa possa essere considerata Alfa", ricordo che in un commento riguardo un OT sulla 2 Active Tourer avevi scritto l'esatto contrario, ovvero che la 2 Active Tourer era una vera BMW a prescindere dalla trazione, ma della messa a punto in linea con il marchio. Alfa lo ha fatto prima degli altri, Fiat ha anticipato tutti sulle economie di scala, tempo 10-20 anni hanno seguito a ruota. Sul segmento D non bastava la messa a punto per il tipo di auto e hanno aggiustato il tiro con il pianale Giorgio. Per cui oggi abbiamo una MiTo e una Giulietta in linea con A1, Classe A, futura Serie 1, e una Giulia in linea con Serie 3.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 17:42
Immischiare e cambiare continuamente l'oggetto del'argomento non giova al confronto e ha tutto il sapore di chi vuole assolutamente cadere all'impiedi. Non c'è dubbio che gli ultimi 30 anni abbiano visto quei modelli, su cui, se vuoi, ci confrontiamo. Poi sei passato alla nuova M5, che è comunque una Bmw per i motivi che puoi ben immaginare e che sono anche stati accennati. Adesso alla active tourer. Non è così che si porta avanti una discussione e non hai nemmeno risposto alla provocazione sulla Type-R. Ti lascio alle tue convinzioni, tenendo per me quel che mi basta sapere. Ciao.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 17:58
2
Mah, a me sembra che qui si fanno due pesi due misure, riporto esempi diversi per dimostrare che le medesime critiche possono essere fatte anche a marchi concorrenti (ma che ripetutamente non valgono se non per Alfa?). Type R? Se la facevano in Alfa sarebbe stata un'ottima Alfa. Se la Giulia la facevano in BMW sarebbe stata un'ottima BMW. La Hyundai i30N è stata sviluppata praticamente dall'ex reparto M, e se anzichè passare alla Hyundai fossero rimasti a Monaco sarebbe uscita un'ottima Serie 1 a trazione anteriore M.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 18:38
Mai scritte né pensate fesserie del genere: se ritieni che sia, per partito preso, contro alfa e pro tedesche, commetti un errore di valutazione. Sono solo un grande appassionato, punto.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 18:01
2
Ognuno giustamente ha il suo pensiero in merito. Saluti.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 18:02
Quanto al discorso sulla active tourer, che adesso ricordo, ha una personalità BMW ma non il suo DNA. All'epoca si scrisse dell'assenza del premium al di sotto del segmento D e mi permisi di non essere del tutto d'accordo, rispondendo che, analogamente, non basta una trazione posteriore a rendere premium un modello (e di trazioni posteriori generaliste ce ne sono in commercio). Sempre a tal proposito, ho anche scritto, altrove, che una A-klasse base con i fari alogeni e i copricerchi in plastica è quantomeno grottesca. Non esiste una regola assoluta, come è scorretto ritenere d'embleé non premium tutto ciò che è al di sotto del segmento C. Infine, esistono i punti di contatto tra premium e generalista per cui alcune automobili generaliste nulla hanno da invidiare ai classici costruttori premium (Type-R, Focus Rs, come anche gli allestimenti Initiale Paris o Vignale) e alcune premium base nulla hanno più di una generalista di pari prezzo.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 18:03
Errata corrige: "al di sotto del segmento D".
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 18:27
2
Il discorso premium nasceva su una critica proprio in base allo sconfinamento dettato tra immagine, dotazione, raffinatezza tecnica ecc e dal pdv del marketing e quindi anche giornalistico, accettando la distinzione più comunemente riconosciuta per una questione pratica, pur non condividendola. La discriminante per me non è la trazione, difatti se debbo fare una constatazione di esclusività mi rifaccio al segmento, esempio le D le metto tutte sullo stesso piano: se una Mazda 6 non offre la trazione posteriore di una Serie 3, ha dalla sua dimensioni generose e un livello di comfort e di guida, e di qualità, superiore ad una media che ne fa di una "flagship". Viceversa, la Serie 1 non nasce come categoria "media", C, ma da un pianale più "importante", ovvero quello della Serie 3, di cui ne conserva la maggiore raffinatezza meccanica rispetto la concorrenza. A3, Classe A sono premium? Ok, ma per capire di cosa di stiamo parlando. Ok se vogliamo riferirci alla dotazione esclusiva (ammesso e concesso che si sia pagata, perchè spesso optional), ma segmento medio resta, nulla di più esclusivo della migliore concorrenza generalista.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 18:35
2
Concordo poi che non ci sia una regola assoluta, come per tutto ciò che riguarda le auto. Sono definizioni controverse ed interpretabili a meno che uno poi non spari la cag***ta che non sta ne in cielo ne in terra (come quando si leggono paragoni impossibili e via dicendo) e c'è poco da comprendere.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 18:41
Come vedi, per non stare sul pezzo, siamo passati dalla 155 al premium. Ecco perché non amo mischiare gli argomenti.
Ritratto di gjgg
9 dicembre 2017 - 16:58
1
Le auto nel bene e nel male si evolvono. Le 3 tedesche a breve si guideranno da sole, non penso che un qualsiasi bimmer 20 anni fa avrebbe mai comprato da quel marchio per il piacere di NON guidarsela personalmente. Porsche oramai è ventanni che fa Suv. Mercedes monta motori Renault, e la prima segmento A era una monovolume più segmento B che C, a trazione anteriore. Bmw ha montato motori Peugeot e oggi sulle 3er monta dei tricilindrici. I tempi del purismo sono belli che andati. Per tutti. L'insegnamento migliore penso lo diano i giapponesi. Nissan ha avuto a contemporaneamente listino sia la Gt-R che la Pixo, ed il valore della Gt-r non è stato certamente condizionato dalla Pixo. Idem Honda che va dalla Jazz alla Nsx. Idem Toyota che va dalla Aygo alla Supra e al Land Cruiser V8.
Ritratto di gjgg
9 dicembre 2017 - 16:58
1
Le auto nel bene e nel male si evolvono. Le 3 tedesche a breve si guideranno da sole, non penso che un qualsiasi bimmer 20 anni fa avrebbe mai comprato da quel marchio per il piacere di NON guidarsela personalmente. Porsche oramai è ventanni che fa Suv. Mercedes monta motori Renault, e la prima segmento A era una monovolume più segmento B che C, a trazione anteriore. Bmw ha montato motori Peugeot e oggi sulle 3er monta dei tricilindrici. I tempi del purismo sono belli che andati. Per tutti. L'insegnamento migliore penso lo diano i giapponesi. Nissan ha avuto a contemporaneamente listino sia la Gt-R che la Pixo, ed il valore della Gt-r non è stato certamente condizionato dalla Pixo. Idem Honda che va dalla Jazz alla Nsx. Idem Toyota che va dalla Aygo alla Supra e al Land Cruiser V8.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 17:05
Analogamente, Audi va dalla A1 alla R8, passando per la A8; Bmw dalla 1er alla i8, passando per le futura Z5 e 8er; Mercedes dalla A-klasse a... l'infinito, passando per la G-klasse. Alfa deve ancora costituire una gamma vera, introducendo modelli coerenti con il suo DNA e ampliando l'offerta di quelli derivati dall'eccellente piattaforma Giorgio.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 17:41
2
Citi i marchi tedeschi, ma Cadillac, Lexus, Infiniti, Jaguar, Genesis ecc, che sono altre realtà premium, hanno una gamma concisa e mirata. Non per forza un marchio premium deve avere 50 modelli tra varianti, versioni e lunghezze diverse, soprattutto se è parte di un gruppo. E' una peculiarità tedesca quella, non uno standard.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 17:46
Ti sfugge un "piccolo" dettaglio: quei marchi tedeschi, con quelle gamme, rappresentano la leadership di mercato del premium.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 18:05
2
Buon per loro, ma la leadership non è l'obiettivo di tutti.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 18:44
La leadership è l'obiettivo di tutte le Case che hanno i mezzi per raggiungerla, come ha fatto BMW a partire dagli anni 70, Audi a partire dagli anni 80 e Mercedes recentemente, per riprendersela (aveva perso il primato nel 2005, superata da BMW). Peraltro, leadership significa... vendere alias fatturare alias guadagnare. Ti rammento che sono aziende.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 19:11
2
Se mi metto a fare scarpe non è detto che voglia raggiungere i livelli della Nike. Potrebbe bastarmi prendere ciò che resta della torta con un prodotto che appaghi una parte della clientela in maniera sufficiente da farmi avere un guadagno. Investirei anche meno della Nike, tanto mi basterebbe così. Non a caso ci sono prodotti premium destinati solo ad alcuni mercati. E per raggiungere la leadership ci vuole un certo numero di anni per ingrandirsi (come hai detto BMW dagli anni '70, la Serie 3 viene prodotta almeno in 4 Paesi diversi per macro-area) ed è ciclica, infatti non sono sicuro che queste gerarchie dureranno per sempre, i coreani stanno avendo un boom esponenziale.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 19:35
Mi pare inutile perder tempo a ragionare sul fatto che il raggiungimento della leadership di mercato rappresenti il punto di arrivo per un'azienda. Faccio presente che Alfa negli anni 70 c'era già (e da parecchio!). Poi è diventata quello che sappiamo perché è stata gestita e ha prodotto quello che sappiamo (e di cui abbiamo appena discusso...), come BMW è diventata quello che... sappiamo. E, siccome lo sappiamo, inutile sprecare ulteriori parole. Com'è inutile controcommentare sull'ampiezza di una gamma quando ciò si accompagna alla leadership delle tedesche di cui sopra. D'altronde, financo Lamborghini ha recentemente ampliato la sua gamma (a dispetto del "conciso e mirato") e Ferrari farà altrettanto, guardacaso contendendosi la preminenza nel medesimo settore. Imparagonabile la gamma Alfa a quella della triade e certamente non bastano Giulia (in una sola declinazione) e Stelvio per far concorrenza alle 3 di cui sopra. Vedremo le nuove C ed E, sperando di ripoggiare le mie nobili terga sul sedile di un'Alfa.
Ritratto di Agl75
12 dicembre 2017 - 06:51
@ tramsi Non concordo: l’obiettivo di mercato è far tornare i propri conti. La leadership di mercato, intesa come vendite di un modello specifico o come vendite globali, è un qualcosa che non a tutti interessa in quanto non è l’obiettivo principale della singola casa costruttrice.
Ritratto di tramsi
12 dicembre 2017 - 15:31
@agl75, ciascuna Casa ha i propri obiettivi e l'optimum, il punto di arrivo assoluto è rappresentato proprio dalla leadership nel proprio settore. Chi non può si accontenta di far quantomeno tornare i propri conti e trarne profitto, ma chi ha le risorse e le dimensioni per farlo, punta alla leadership, programmandole nel tempo, come hanno fatto proprio le tedesche, anche ampliando al massimo la loro offerta. Negli stessi report, in base al modello dell'una o dell'altra, viene infatti ribadito se è best selling in class. Cmq, a parte ciò, ho ribadito che le gamme della triade si accompagnano alla (e sono motivo della) leadership mondiale nel settore premium: guardacaso, I°, II° e III°.
Ritratto di flavio84
10 dicembre 2017 - 09:22
Ciao twinturbo, cambi nick, ma i polpettoni sono sempre gli stessi!!!
Ritratto di tramsi
10 dicembre 2017 - 13:37
Twinturbo adora qualsiasi cosa faccia FCA, a prescindere e senza spirito critico, io no.
Ritratto di Leonal1980
12 dicembre 2017 - 01:53
4
Lol
Ritratto di gjgg
9 dicembre 2017 - 16:41
1
Il discorso va contestualizzato ai tempi. Una volta le coupè e le spider da considerarsi prestazionali erano delle 2 posti secche, compatte, leggere. Insomma cose tipo le Lotus o la 4C. Poi è subentrato il discorso di coupè e spider sportive sempre più grandi e pesanti al punto che magari oggi per i più i termini in tali tipologie sono macchine da quasi 5 metri e un paio di quintali di peso. Nulla toglie che fra non troppo queste ultime mutazioni di pseudo sportive non vengano a loro volta soppiantate dai Suv Sportivi. Nel bene e nel male.
Ritratto di Salve sono Ugo
10 dicembre 2017 - 04:08
Approposito di DNA se poi il dna della migliore segmento D sul mercato non permette di fare mezza derapatina siamo messi davvero male France. Ma di che stiamo parlando dai, i tempi saranno pure cambiati ma alfa romeo = puristi, oggi proprio no. Si salva ls 4c e basta. Prendetemi a parole ma la vecchia cara serie 3 intanto ha un elettronica mooooooooooooolto più permissiva, anzi assente. Idem serie 1 unica compatta TP. Prendiamo pure una sportivissima giulia ma che me ne frega a me di guidare un'auto che con l'ESP mi pinza sui freni a ogni curva dove guido sul serio? Dove sento ls macchina invece delle pinze dei freni?. Mi prendo una gt86 o ripeto insultatemi una 318, una 3 qualsiasi se voglio praticità berlina abbastanza comoda ergonomica freno a mano meccanico (senza paure di critiche) e elettronica permissiva. Questa è sportivitá. Anche se hai 3 cv niente deve "drogarmi" la guida e avere un esp sempre attivo. Bmw l'ha sempre fatto, ma stiamo perdendo anche lei perché ormai è comprata per fare i fighi sl bar. Che si faccia un Suv o un sw ormai lasciano il tempo che trova anche per alfa nel momento in cui mi fai una giulia cosi (tranne qv). Dai per favore ormai abbiamo Lamborghini suv da 650 cv che cercano di andare forte. Nessuno più h interesse a fare una sportiva vera Ogni tanto ci penso chi ha davvero letto il futuro è vw con Audi ,condivisioni per risparmiare, guids facile facile , trazione anteriore per abbattere i costi di produzione.
Ritratto di tramsi
10 dicembre 2017 - 14:18
Il superbollo è assolutamente INTOLLERABILE: per un'automobile da circa 320cv, il costo complessivo (bollo + superbollo) è circa € 2.000 (800/900 - dipende dalle regioni/province autonome - + 1100). In 5 anni sono € 10.000!!! Buttati, ovviamente. 320 cv è all'incirca la potenza media delle migliori motorizzazioni del segmento C (dove c'è chi arriva anche a 400!), quindi... non propriamente roba irraggiungibile. Non parliamo poi di potenze superiori, scoraggiando l'acquisto di una BMW M 140i o M 240i (lì siamo sui 2.300 € all'anno: 1000 + 1300), a mio avviso la segmento C più eccitante sul mercato, dopo la M2.
Ritratto di Thresher3253
10 dicembre 2017 - 19:49
Da un certo punto di vista il superbollo posso pure capirlo... ma é una tassa di 40 anni fa riferita e tarata su quel mercato, dove potenze del genere erano riservate esclusivamente alle auto per ricchi (che quindi possono permettersi di pagarlo). Oggi anche le segmento B stanno raggiungendo tali potenze.
Ritratto di flavio84
10 dicembre 2017 - 09:13
Una volta alfa era la sportiva un po x tutti, ora comincia ad esserlo x pochi, le origini dei marchi ormai non hanno piu senso.gridare allo scandalo x un alfa sw, mi sembra stupido, dato che una lambo suv, non ha creato tanti problemi.....
Ritratto di Leonal1980
10 dicembre 2017 - 10:58
4
Di solo sportività non si vive più purtroppo, e i bilanci fanno boom. Rassegnati, e basta sempre con la solita frase, poi diventa spam
Ritratto di tramsi
8 dicembre 2017 - 23:45
... quindi, quando FCA non credeva nei suv e li snobbava come moda passeggera, 156 e 159 sw avevano un senso. Adesso, che si stanno suvvizzando tutto (come tutti), no, non ce l'ha. Al mio paese equivale a voler cadere sempre all'impiedi. E basta marchette alla Stelvio, non si contano più gli articoli: è un suv, non l'erede della Montreal!
Ritratto di Agl75
9 dicembre 2017 - 07:58
Guido una classicissima passat SW per motivi di carico (lavoro e famiglia). Visto che è uno scatolone, ci ho messo la R Line che almeno la fa diventare una macchina, non dico bella ma almeno gradevole. Dovessi prendere una nuova auto domani, tornerei a fare la stessa scelta o una A4. Il BMW 3 è un po’ più piccolo e il 5 costa troppo. Questo è un ragionamento da mondo del lavoro molto diffuso e quindi una Giulia SW sarebbe un nella alternativa. La Mondeo, l’octavia e persino la superb e altre diventano altrettanto valide solo in versioni molto ricche ma rimangono un livello sotto. In molte aziende i SUV non sono considerati tra le scelte possibili per via dei costi di gestione. Quindi la FCA ha fatto la scelta consapevolissima di rimanere fuori da un determinato mercato e puntare invece sui SUV. Forse per paura di non riuscire a scalzare le tedesche? Marchionne è una persona che non pare faccia scelte a caso, ci saranno motivi che noi non vediamo e a me rimane solo il dispiacere che non prenderò una Giulia SW.
Ritratto di studio75
9 dicembre 2017 - 09:30
5
la Superb laurin & klement 4x4 versione di punta 280cv non è malaccio...anzi un filino meglio di tutte le altre. C'è anche in versione diesel 190cv
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 16:59
Forse serve alla Casa, che ne pensi? In base al tuo ragionamento, se una Casa produce già un modello le concorrenti evitano di farlo anche loro perché... tanto già c'è!
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 18:35
... e siccome è un blog pubblico e chiunque può, con rispetto, rispondere, l'ho fatto.
Ritratto di gjgg
9 dicembre 2017 - 08:52
1
Ci avevano fatto già un altro articolo. Ma va be, resta indiscutibilmente la migliore per rapporto prezzo - prestazioni, almeno nella versione Quadrifoglio. Va forte più di una Cayenne e circa quanto una Urus pur costando la metà.
Ritratto di Rikolas
9 dicembre 2017 - 09:25
Invece di perdere tempo a metere in commercio questo ennesimo Suv (menomalr che almeno la SW ce la diamo eviata, orrore!), pensate a fare la Duetto che è meglio, questo è il target di un Alfaromeo, non un Crossover da "popolino medio ignorante"
Ritratto di gjgg
9 dicembre 2017 - 09:35
1
Questo è il dramma del periodo attuale, relativamente alle auto. Se mi guardo intorno quotidianamente le auto da più di 30 mila euro con targhe nuove che vedo sono al 60-70 % Suv. Sarebbe un po' da allocchi non avere Suv nella propria gamma, la gente quelli compra.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 14:28
Se vuoi vendere, devi fare i SUV. Poiché le Case sono aziende la cui mission è - giustamente - fatturare e un Duetto non garantirà mai e poi mai lo stesso ritorno economico di una Stelvio in termini numerici, la risposta è servita. Altre Case propongono Z4, TT, slc, etc. e Alfa no. La differenza attuale tra Alfa e le concorrenti principali sta proprio nella gamma. I SUV devono obbligatoriamente offrirli per in motivi già espressi, ma, accanto a questi, servono necessariamente modelli di nicchia, sempre come già fanno anche gli altri.
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 14:52
2
Più di nicchia e purista di 4C coupe e spider cosa c'è, lol.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 15:18
Non c'è appassionato che non conosca la 4C, ma l'oggetto del commento a cui rispondevo era la Duetto. La 4C è uno straordinario prodotto, ma costoso e radicale (per la felicità dei puristi), lontano dalla filosofia della Duetto: costa il 50% più di una TT con la stessa potenza e quanto una Elise Cup 250 e una Cayman S (che ha 100 cv in più).
Ritratto di Fr4ncesco
9 dicembre 2017 - 15:27
2
Quindi di nicchia ha un prodotto sportivo più specifico e sofisticato rispetto le altre che avrebbero ovviato alla mancanza con una coupe su base MiTo.
Ritratto di tramsi
9 dicembre 2017 - 15:47
Di nicchia le altre hanno anche altro (non soltanto in termini sportivi), qui si scriveva della Duetto.
Ritratto di Mbutu
9 dicembre 2017 - 15:51
Ok: i corssover ed i suv non ti piacciono. Non ti piacciono le SW e le city car. E ci può stare. Probabilmente tu puoi andare in pista tutti i fine settimana con il tuo macchinone da 500 cv e la guida sportiva. In modo da poter mettere alla prova inserimento in curva, accelerazione, tenuta di strada e tutto il pacchetto del bravo pistaiolo. Ma prima di offendere chi ha gusti diversi dovresti farti un esamino di coscienza perchè ti do una notizia, superati i 15 anni la valutazione di una vettura non si dovrebbe più limitare a "broomm, broom ...guarda come va forte".
Ritratto di GranNational87
9 dicembre 2017 - 10:57
3
"Perché della scelta degli Emirati Arabi Uniti per il test?" PERCHè LA COMPRERANNO SOLO Lì QUESTA ROBA.
Ritratto di Eccomi
9 dicembre 2017 - 14:16
Assieme agli USA, Cina, Germania,Svizzera, ecc...
Ritratto di ELAN
11 dicembre 2017 - 18:14
1
E sul sistema Degobar nonchè a Pandora (dove esiste con il "Blu Avatar")
Ritratto di Agl75
12 dicembre 2017 - 06:59
La scelta degli Emirati mi pare strana. Non sono un gran mercato per un’auto normale come l’alfa e sono pure un mercato in crisi. Le vendite sono previste in Europa e USA. Perché allora gli UAE?
Ritratto di napolmen4
9 dicembre 2017 - 11:18
Praticamente FCA ha il top dei SUV: Stelvio e g.cherokee Hellcat!! Grande marchionne
Ritratto di pad
9 dicembre 2017 - 13:16
Non dire eresie per favore.
Ritratto di Magnificus
9 dicembre 2017 - 14:16
Ennesimo articolo sulla stelvio
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
9 dicembre 2017 - 19:50
Se cerchi sulla stessa pagina di "al volante", si discute pure di volkswagen : "Dieselgate: 7 anni di reclusione per il manager Oliver Schmidt" . Sono soddisfazioni!
Ritratto di Eccomi
9 dicembre 2017 - 14:20
Vero, ha dimenticato Levante e Nuova Wrangler, declinata nella versione Rubicon. La off road più efficace e fyga disponibile sul mercato.
Ritratto di grande_punto
9 dicembre 2017 - 14:23
3
Bella, ma costa troppo :(
Ritratto di Utente_1976
10 dicembre 2017 - 15:13
Alfa per imporsi a certi livelli deve sfondare in USA e Cina, inutile girarci attorno. In USA e Cina non ti imponi con SW, ma con berline e SUV (e possibilmente con una Coupé al Top). Queste sono le priorità. Non mi sembra un concetto difficilissimo da capire. Ma la ‘gggente continua a blaterare “ehhh…ma la Giulia SW”. Allora diciamo le cose come stanno: dietro la mania della Giulia SW si nasconde (nemmeno troppo bene) la paura che Alfa dipenda sempre meno dal mercato italiano. Sembra di vedere la Italiot Version del Don Chisciotte: la guerra contro i mulini a vento (e contro l'emancipazione di FCA dal mercato italiano). Good luck, e salutatemi “i cruscotti in plastica morbida” e soprattutto “il debbbbbito con gli italioti.”
Ritratto di ELAN
11 dicembre 2017 - 18:13
1
Ando vivi?
Ritratto di FXB-88
10 dicembre 2017 - 22:18
Flop!
Ritratto di fastidio
11 dicembre 2017 - 13:12
7
Scelta sbagliata quella della SW, anche se stelvio non mi dispiace io non prenderei mai un suv invece una giulia SW la valuterei sicuramente in cambio della mia bmw
Ritratto di ELAN
11 dicembre 2017 - 15:12
1
Oh, non riesco a farmela piacere questa vettura: mi pare una Giulietta ingrassata.
Ritratto di NITRO75
11 dicembre 2017 - 16:25
Bella è bella, per carità però mi spaventa tutto il resto: mi spiace ma FCA non è ancora in grado di produrre dei veicoli con queste capacità, ma soprattutto di farli funzionali e funzionanti nel tempo. Purtroppo dopo poco tempo si innesca un meccanismo a cascata che si ripercuote su tutte le parti del veicolo. E parlo perché lo sto vivendo con una vettura del gruppo.
Ritratto di ELAN
11 dicembre 2017 - 18:12
1
Cioè?
Ritratto di NITRO75
12 dicembre 2017 - 09:19
Cioè che sulla carta pare ti propongano ogni sorta di orpelleria in fatto di elettronica, come del resto anche tutti gli altri costruttori, e poi se tutto va bene ti funziona tutto per i due anni della garanzia. Dopodiché comincia uno stillicidio generale di avarie su ogni sorta di sistema perché tutti i sistemi sulla carta sono quelli di tutti gli altri ma tutti i cablaggi sono sottodimensionati, come del resto le trasmissioni che muoiono dopo pochi km per i tipi di vetture. Questo perché i motori, e parlo dei diesel, hanno una coppia esagerata ed i gruppi frizione sono ridicoli. E mi fermo perché potrei andare avanti per ore......Quindi ottimi i design, buoni i materiali generali, mediocri i componenti, pessima l'assistenza. Alla fine sono dei bellissimi soprammobili, un po' cari, ma bellissimi.
Ritratto di Gianlupo
11 dicembre 2017 - 23:08
Devono cambiare frontali: 'sti "giuliettoidi" non avranno mai futuro; troppo plasticosi (nessun listello cromato sullo storico scudo e nessuna cromatura in genere e dall'aspetto decisamente cheap. Spiace, poi, apprendere che il restyling della Giulia sia previsto solo per fine 2022... C'é tutto il tempo di morire (come marchio, s'intende).