IL CENTENARIO - Alla vigilia dei suoi cent'anni, che compirà il prossimo 24 giugno, per Alfa Romeo (nella foto una 8C Competizione) è arrivato il tempo dei bilanci. Lo sa bene Sergio Marchionne, il numero uno del Gruppo Fiat che, al Salone di Detroit, non è proprio riuscito a trattenersi, dopo un 2009 in cui il Biscione ha venduto solo 110.000 auto. “Basta con le storie gloriose usate come alibi, le cavolate come i richiami a Nuvolari”, ha detto.
Aggiungendo anche: "sento favoleggiare di sfidare la BMW Serie 5 e la 7. Con quali prospettive, però? Con quali prodotti? Basta con esperienze come la 159 che ci è costata un miliardo. Dobbiamo ridimensionare le aspettative dell'Alfa Romeo e farla ripartire da basi solide”.
BUON COMPLEANNO - A cent'anni dalla sua nascita non è un bel regalo per l'Alfa Romeo, che si trova dunque a un punto di svolta e comincia a prendere corpo, almeno tra i commentatori, l'ipotesi che sarebbe meglio per la Fiat vendere un'azienda in piena crisi, che lo stesso Marchionne sembra non aver ancora deciso se rilanciare o meno. È il caso di Massimo Mucchetti, che dalle colonne del Corriere della Sera, sembra decisamente di questa opinione.
DOVREBBE VENDERE - Mucchetti, rileva che tanto scetticismo su una Casa che è stata presentata come il biglietto da visita dell'Italia per il debutto negli Usa lascia un po' perplessi. Inoltre si domanda se la Fiat abbia davvero fatto tutto il possibile per dare una nuova prospettiva all'Alfa Romeo, visto che non avrebbe mai messo sul “piatto della bilancia” un progetto serio e importante che potesse rilanciarla. Basti pensare che quando fu rilevata dall'IRI nel 1986, per non farla finire nella mani della Ford, vendeva 168.000 vetture contro le 110.000 di oggi.
In pratica, secondo Mucchetti, la Fiat ha fallito dove altri hanno avuto successo, come testimoniano i casi della Volkswagen con la Lamborghini, trasformata in "una macchina da soldi", e della BMW con la Mini, "tornata grande".
Voi cosa ne pensate?