TRE GIOIELLI - I tre prototipi della famiglia BAT, abbreviazione di Berlinetta Aerodinamica Tecnica, furono svelati negli Anni 50 e portano la firma della torinese Bertone, che li realizzò per esplorare nuove soluzioni nel campo dell’aerodinamica. Dopo la presentazione, avvenuta nel 1953 per la BAT 5, nel 1954 per la BAT 7 e nel 1955 per la BAT 9, furono ceduti separatamente. Si sono riuniti per la prima volta nel 1989, in occasione del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, poco prima che un collezionista li acquistasse e restaurasse. Ora, il medesimo proprietario ha deciso di metterli in vendita: le tre vetture, non acquistabili separatamente, saranno battute all’asta il 28 ottobre a New York dallo specialista Sotheby’s, che stima una vendita per non meno di complessivi 14 milioni di dollari, ma con la possibilità di arrivare fino a 20 milioni.
FIGLIE DELL’ARIA - Disegnata dal celebre designer Franco Scaglione per conto della Bertone, la BAT 5 (nelle foto è l’auto di colore grigio scuro) ha la carrozzeria sagomata in funzione dell’aerodinamica: priva dei fari, ha due sporgenti appendici ai lati del frontale e grandi aperture al centro dello stesso, oltre al tetto basso, al padiglione allungato verso la sfuggente coda, a coperture per le ruote e scenografiche pinne posteriori; inoltre, le portiere non hanno le maniglie. Questa maniacale attenzione ai flussi dell’aria, unita al peso ridotto (circa 1.100 kg), diede i risultati voluti, perché la BAT 5 ha un coefficiente di resistenza all’avanzamento pari a soli 0,23, valido anche per gli standard moderni, e raggiunge velocità nell’ordine dei 200 km/h pur con un motore di bassa potenza: è il 4 cilindri 1.9 da circa 90 CV, condiviso con la berlina Alfa Romeo 1900.
DUE EVOLUZIONI - Pochi mesi dopo averla svelata, la Bertone aggiornò il progetto della BAT 5 e ne presentò la versione evoluta: nel 1954 fu svelata la BAT 7, di colore azzurro, con tratti del frontale più tesi, il tetto ribassato di circa 3 cm, il padiglione accorciato e pinne posteriori più estese. Grazie a queste modifiche, il coefficiente di resistenza all’avanzamento scende a 0,19. La terza Berlinetta Aerodinamica Tecnica, la BAT 9 (di colore argento), fu svelata nel 1955, dopo che l’Alfa Romeo si interessò al progetto. E infatti, l’anteriore ha il tipico scudetto della casa milanese e ha forme che ricordano quello della Giulietta, svelata proprio nel 1955. Pur mantenendo l’enfasi sull’aerodinamica, la BAT 9 è meno estrema delle sorelle, tanto da avere i fari, i retrovisori e pinne posteriori meno pronunciate.