Completato (in meno di due anni) il processo di acquisizione e integrazione con Ing Car Lease, Alphabet ora pensa al futuro: l'obiettivo della società di noleggio a lungo termine del Gruppo BMW (che, però, propone ai propri clienti l'affitto di vetture di tutte le marche) è di trasformarsi in un consulente di mobilità a 360 gradi per ogni tipo di azienda. Offrendo soluzioni sempre più flessibili, innovative, efficienti e sostenibili. Così, a partire da settembre sono in arrivo quattro novità: AlphaElectric, AlphaCity, MyCityWay e AlphaDrive. La prima è un programma di mobilità aziendale sostenibile che si traduce in un vero e proprio “ecosistema”, coprendo tutti gli aspetti legati alla gestione di una flotta elettrica. Sotto la seconda sigla si cela un sistema che combina la formula del noleggio a lungo termine con il car sharing. La terza soluzione nasce per offrire mobilità temporanea nelle città in cui il cliente aziendale si reca per motivi di lavoro; AlphaDrive, infine, è una soluzione di noleggio per i dipendenti che non hanno diritto all'auto aziendale, ma che possono sostituire il proprio mezzo privato con un'auto nuova in affitto, anche “a consumo”. Per comprendere meglio quali sono i concetti innovativi di queste nuove proposte, alVolante ha rivolto alcune domande ad Andrea Cardinali (foto qui sopra), presidente e amministratore delegato di Alphabet Italia.
Non siete i primi noleggiatori a puntare sull'auto elettrica: quali vantaggi e quali differenze AlphaElectric presenta rispetto ad altre iniziative?
AlphaElectric non è semplicemente un sistema che consente alle flotte, piccole medie o grandi, di avere in noleggio una o più auto elettriche, ma un passo concreto verso la realizzazione di una mobilità aziendale sostenibile che punta a ottimizzare i costi. Il che si traduce nel prendere letteralmente per mano il cliente accompagnandolo verso “l'elettrificazione” della flotta sin dai primi passi. Ossia dal momento di analisi delle esigenze di mobilità di ogni singolo utente aziendale a quello della decisione su quali e quante vetture a impatto zero inserire in flotta (rivolgendosi a modelli di tutte le marche). Le nostre soluzioni comprendono anche servizi aggiuntivi, come il noleggio alternativo di veicoli non elettrici quando il cliente necessiti di vetture ad alimentazione tradizionale per i viaggi più lunghi (il sistema si chiama “Add on mobility”). In più, prevediamo corsi di guida specifici per veicoli elettrici, per insegnare a ottimizzare prestazioni e consumi, e una app per la localizzazione delle stazioni pubbliche di ricarica. L'obiettivo di Alphabet non è quindi quello di “vendere” il maggior numero possibile di auto elettriche, ma di saturare il potenziale ottimale del cliente: ossia non trasformare tutta la sua flotta a impatto zero, ma sostituire soltanto quelle vetture che hanno caratteristiche d'uso compatibili con la mobilità elettrica. Tenendo presente che, come ci dicono numerosi studi sul tema, il 60% della popolazione mondiale entro il 2030 vivrà nei grandi centri urbani, e dunque l'auto elettrica sarà presto la soluzione ideale per milioni di persone.
In quali aspetti AlphaCity si differenzia da un tradizionale sistema di car sharing?
La differenza fondamentale è che AlphaCity non si basa su una formula simile al noleggio a breve termine, ma sul concetto di noleggio a lungo termine. Ossia, le auto di AlphaCity sono vetture condivise che possono essere prenotate e utilizzate per gli spostamenti di lavoro al posto del taxi o delle vetture di proprietà, non necessariamente da dipendenti di un'unica azienda, ma anche da gruppi di aziende con sedi limitrofe. Una sorta di “auto condominiali”, cui possono accedere (anche per uso privato, magari nel weekend) tutti i dipendenti aziendali. Grazie a una tecnologia avanzata, il costo giornaliero o orario viene automaticamente assegnato al giusto centro di costo, o addirittura trattenuto dalla busta paga del dipendente, se l'utilizzo non è ai fini aziendali.
Nuove soluzioni di mobilità a 360 gradi suggeriscono che anche il ruolo e le competenze del fleet manager aziendale debbano cambiare...
Certamente. Oggi nelle aziende più strutturate esistono due figure professionali: il fleet manager, che è il supervisore della flotta, e il travel manager, che è addetto all'organizzazione dei viaggi d'affari e delle trasferte lavorative. Spesso queste due figure non dialogano tra loro e in molti casi dipendono da direzioni aziendali differenti. In un prossimo futuro emergerà la figura del mobility manager, che si occuperà di tutte le esigenze di mobilità dell'impresa.