A DISTANZA - Passa per il brevetto numero 8.868.254 concesso dall'Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti la possibilità che l'auto riconosca il legittimo proprietario e metta in atto una serie di routine pre-programmate, dall'apertura della portiera all'accensione, fino allo sbrinamento e all'accensione del riscaldamento a distanza. A registrare il brevetto in questione, la Apple che ha già messo più di un piede nel mondo dell'auto con il suo sistema
Apple CarPlay per far dialogare il sistema multimediale dell'auto con i telefoni e tablet dotati del sistema operativo iOS. Il nuovo brevetto potrebbe andare ad ampliare il numero di interazioni tra smartphone Apple e auto e prevede un dispositivo (un localizzatore) a bordo di un veicolo, capace di interagire con uno smartphone (nello specifico, l'iPhone) per comandare le funzioni di cui sopra.
TI LOCALIZZO E TI IDENTIFICO - In questo caso, lo smartphone funge da fattore di identificazione (in pratica, diventa un token) per l'auto, che viene localizzata con il GPS: una volta localizzato il proprietario-operatore (stavolta, col GPS dello smartphone) è possibile inviare un segnale univoco dal veicolo al cellulare - gli informatici parlerebbero di un inizio di handshaking, stretta di mano - e riceverne un secondo, una volta effettuata l'opportuna identificazione, arricchito delle istruzioni (le routine da attuare).
STAI NEL PERIMETRO - La tecnologia utilizzata si basa sulla geolocalizzazione e viene definita geofencing: vengono delimitati due perimetri d'azione e, sulla base di questi, vengono create regole di azione utilizzando Internet come trasporto. Un metodo che presuppone, sulla carta, la costante tranciabilità di uno dei due elementi del sistema da localizzare e che, quando i due perimetri si intersecano, può prevedere routine supplementari, quali l'apertura del baule automatica se il proprietario resta per un determinato periodo di tempo davanti al bagagliaio.