COLPO DI SCENA - La Corte d’Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di condanna del Tribunale nei confronti del giornalista Corrado
Formigli (
nella foto)
e della Rai per quanto detto in televisione durante una puntata di
Annozero del 2 dicembre 2010 a proposito della
Alfa Romeo Mito. La condanna prevedeva il pagamento di cinque milioni di euro alla Fiat come risarcimento dei danni inflitti con quanto affermato in tv oltre che altri due milioni per le spese per la pubblicazione della sentenza sui principali quotidiani.
OPINIONI TOTALMENTE DIVERSE - Nella sentenza di primo grado i giudici avevano definito “non veritiero e denigratorio” il giudizio critico espresso da Formigli nei confronti della Alfa Romeo MiTo (guarda il video qui sotto). La corte di secondo grado ha invece dato ragione a Formigli ed espresso un giudizio completamente opposto: “Formigli non ha affatto violato due volte la verità della notizia, mediante tendenziosi accostamenti di parole e concetti atti a rappresentare la realtà in modo deformato, la Mito è tecnicamente perdente rispetto a quella concorrenza”.
LA FIAT TACE - La questione giudiziaria è ruotata su come Formigli aveva riportato i risultati di una prova confronto cui Quattroruote aveva sottoposto la Mito, valutandola assieme alla Citroën DS3 e alla Mini. Il Tribunale aveva ritenuto che Formigli avesse usato in maniera scorretta i riferimenti al servizio giornalistico, mentre la Corte d’Appello ha affermato che “le cose, per quanto riguarda le prestazioni in pista delle tre vetture, stanno proprio così come Formigli le ha riferite”. La Fiat ieri non ha commentato la sentenza e si attende di sapere se ricorrerà in Cassazione.