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Aston Martin: 25 milioni per Gaydon

30 maggio 2014

Uffici e impianti della casa sono in via di potenziamento in vista dell’avvio delle nuove produzioni, a partire dalla nuova DB9.

Aston Martin: 25 milioni per Gaydon
PASSANDO AI FATTI - Cominciano ad arrivare notizie concrete, molto concrete, dall’Aston Martin, dopo l’acquisizione da parte del fondo Investindustrial dell’italiano Andrea Bonomi e dopo la sigla dell’intesa con Mercedes per la fornitura di motori (con relativo ingresso del gruppo Daimler nella società con una quota del 5%). 
 
MILIONI IN INFRASTRUTTURE - A Gaydon (sede della casa, nelle foto) sono iniziati importanti lavori di ampliamento e potenziamento del quartier generale Aston Martin e degli impianti di produzione. Un’idea delle dimensioni dell’intervento si ha dall’ammontare dell’investimento: 20 milioni di sterline, cioè quasi 25 milioni di euro.
 
I LAVORI - I lavori consistono nel potenziamento della zona uffici, la realizzazione di una nuova linea di montaggio dei pianali e l’ampliamento degli spazi destinati alle attività logistiche. Sotto il profilo dei numeri si tratta di 10 mila metri quadrati di nuove infrastrutture  che vanno ad aggiungersi agli spazi già esistenti. I programmi prevedono la fine dei lavori per il 2015.
 
 
COME UNA RINASCITA - Natura dei piani e tempistica sono coerenti con i programmi produttivi dell’Aston Martin che vedono in primo piano la nuova DB9, attesa per il 2016. E oltre ai basilari interventi sulle infrastrutture sono in vista ancora più importanti investimenti per lo sviluppo dei nuovi modelli. Hanno Kirner, direttore finanziario dell’Aston Martin ha quantificato in circa 615 milioni di euro l’impegno già deciso dalla casa per la prossima generazione di nuove vetture. Una fase di novità così rilevanti da essere equiparabile a una rifondazione della marca.
 
LE NOVITÀ TECNICGE - Per quanto riguarda i contenuti della nuova produzione non ci sono notizie ufficiali, ma si sa che gli specialisti dell’AMG-Marcedes stanno lavorando per realizzare una versione specifica per l’Aston Martin del nuovo V8 biturbo 4.0 atteso al debutto nei prossimi mesi sulla super sportiva Mercedes GT AMG. Oltre a ciò si sa anche che la nuova DB9 è in via di sviluppo su una piattaforma in alluminio completamente nuova che sostituirà quella attualmente impiegata dall’Aston Martin.


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Ritratto di PariTheBest93
30 maggio 2014 - 18:53
3
Ottime notizie, ma correggete "LE NOVITÀ TECNICGE" per favore!
Ritratto di Merigo
30 maggio 2014 - 19:47
1
Straricco di famiglia ma anche ricco di talento suo. Compra le aziende candite, le risana e le rivende a chi ne continuerà la storia. Non è cioè proprietario di un classico fondo di investimenti che morde e fugge appena c'è una plusvalenza. Lui ci mette anima e corpo, ma anche tanto del cervello di cui è dotato. Ad Aston Martin ha già trovato il futuro acquirente, Mercedes, che dopo le magre esperienze con Chrysler prima, e con l'ancora più magro tentativo di crearsi il marchio del lusso in casa con Maybach poi, ha ora rinunciato a fare il Pigmalione, collocando per ora la nuova S a top di gamma del Gruppo. Ma Mercedes lo sa che la pur magnifica S non può bastare per competere con Rolls-Royce e con Bentley, cioè con BMW e VAG. Quindi Mercedes per ora fa il fornitore e l'azionista di minoranza e lascia che sia Bonomi a provarci e, se Aston Martin sarà come tutto sembra fare supporre risanata, ne comprerà il 100%, pagandola ovviamente un'infinità di più di quello che l'avrebbe pagata ante risanamento, ma questo è il mestiere di Andrea Bonomi, e lo sa fare benissimo, come ha dimostrato con Ducati, comprandola a 300 e rivendendola dopo 5 anni a 900, milioni di Euro naturalmente. Forse non tutti sanno che Andrea Bonomi nel mondo dei motori c'è cresciuto, in quanto suo padre Carlo è stato proprietario/armatore/pilota della squadra corse Martini Racing Offshore con la cui barca, il Dry Martini, partecipò al Campionato del Mondo Offshore nella massima categoria, vincendolo nel 1973 e 1974.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
31 maggio 2014 - 09:53
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