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L’auto elettrica conviene davvero?

Pubblicato 27 settembre 2019

A questa domanda risponde lo studio realizzato dal Politecnico di Milano, che ipotizza un risparmio di 12.000 euro nell’arco di 10 anni.

L’auto elettrica conviene davvero?

CONVIENE SECONDO IL POLIMI - Attualmente le auto elettriche costano ancora molto, sicuramente più delle controparti con motore a scoppio. Questo nonostante comunque negli ultimi mesi sono stati compiuti dei passi in avanti anche grazie agli incentivi (governativi e regionali). Ma conviene effettivamente acquistare un’auto elettrica? Le variabili da prendere in considerazione sono molte. Un contributo in tal senso proviene dallo studio realizzato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, nel quale vengono prese in considerazione due autovetture appartenenti al segmento B, quello delle utilitarie: una elettrica e una a benzina. Lo studio analizza il TCO, ossia il parametro che considera il costo di acquisto, di manutenzione e quello fiscale. Stando a quanto emerge dall’analisi, con l’acquisto di un’elettrica in meno di un anno si può pareggiare il costo di un’auto a benzina, con un risparmio di circa 12.000 euro nell’arco dei 10 anni. 

GLI INCENTIVI PESANO - Il contesto preso in considerazione dallo studio del Politecnico di Milano ipotizza un chilometraggio annuo di 11.000 km e una provincia come quella di Trento dove sono offerti incentivi all’acquisto per le auto elettriche pari a 6000 euro, cumulabile con l’ecobonus governativo e non legato alla rottamazione. Altri aspetti favorevoli, che aumentano la convenienza dell’elettrico, sono i parcheggi gratuiti e l’accesso gratuito alle ZTL, i minori costi per il “pieno” e la manutenzione e l’esenzione del bollo (previsto da alcune regioni).

CHILOMETRAGGIO E RICARICHE - Gli altri parametri da considerare quando si decide poi di acquistare un’elettrica, oltre al prezzo dell’auto e a quello di un’eventuale wallbox (che costa circa 1500 euro e che permette di ricaricare la vettura nel box di casa), sono il chilometraggio annuo e la percentuale di ricariche domestiche, che generalmente sono più convenienti rispetto a quelle alle colonnine pubbliche (sono comunque presenti delle colonnine gratuite). Il report completo e altri scenari sono stati illustrati a That’s Mobility, l’appuntamento organizzato al MiCo il 25 e 26 settembre. L’evento, giunto alla seconda edizione, presenta una panoramica dell’offerta attuale di veicoli elettrici e un programma di incontri volti a presentare lo stato e l’evoluzione dell’infrastruttura di ricarica in Italia.



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Ritratto di Ivan92
27 settembre 2019 - 20:00
12
Probabilmente questo studio lo hanno fatto in pausa pranzo mentre bevevano il caffè. Non per i contenuti in se ma per la totale superficialità dell'analisi senza un briciolo di approfondimento. Passiamo ai dati concreti: "L’auto elettrica conviene davvero?" La risposta è "DIPENDE". Da cosa dipende? Beh, da tutto quanto, quale auto elettrica vs auto a benzina, a quale prezzo, quanto costa un kWh? Quanto invece un litro di benzina? Ecc.. Ecc..., si potrebbero scrivere 50 pagine con centinaia di confronti senza mai trovare una risposta assoluta. Perchè questo? Semplice, perchè "l'auto elettrica" è solamente un veicolo alimentato ad elettricità, non sono mica tutti uguali. Mettere sullo stesso piano una Renault Zoe e una Porsche Taycan soltanto perchè vanno ad elettricità e come mettere sullo stesso piano una Fiat Punto e una Ferrari 488 Pista soltanto perchè vanno entrambe a benzina, non ha alcun senso. Io posso riportarvi la mia personalissima esperienza con una Tesla Model 3 Performance e rispondervi che si, conviene davvero. Perchè? Semplice, a parità di prezzo d'acquisto ha delle prestazioni nettamente superiori ad un auto termica di pari prezzo, comfort e spaziosità ed ha un eccellente equipaggiamento incluso nel prezzo, cosa assolutamente rara sul mercato automobilistico. Poi, dopo questo "piccolo" vantaggio arriva quello "grande", il costo irrisorio al km: con la Tesla Model 3 Performance ho un consumo medio di 19 kWh per 100 km, il prezzo per un kWh è di appena 0,20 CHF (0,18 €), questo significa che per macinare 10'000 km con la Tesla Model 3 Performance che gira sulla pista di Top Gear in appena 01:21.5, arriva a 261 km/h effettivi e tocca i 100 km/h partendo da ferma in appena 3,40 secondi spendo soltanto 380 CHF (350 €) mentre per percorrere la stessa distanza con un auto termica (prendo l'ultima provata di AlVolante: Fiat 500X 1.3 T da 201,4 km/h effettivi [dopo un rettilineo di almeno 10 km] e 9,20 secondi per arrivare a 100 km/h) mi servirebbero almeno 813 litri di carburante (12,3 km/litro di media rilevati) che fanno 1'300 € di carburante (1.60 € al litro). Quindi si, a me personalmente conviene tantissimo. Ma questo non vuol dire che lo stesso vale per tutti e per tutte le automobili elettriche. Probabilmente chi vive in un Paese dove la benzina costa 0,50 € al litro e un kWh di energia ben 0,70 € avrà dei risultati matematici completamente differenti. Lo stesso vale per chi compra un auto X a 45'000 € elettrica mentre lo stesso modello, con gli stessi cavalli e gli stessi optional, costa soltanto 20'000 € a benzina. "L’auto elettrica conviene davvero?": Non ci sarà mai una risposta assoluta, ognuno in base alle proprie necessità, tecnologia a disposizione, potere d'acquisto, qualità delle infrastrutture, ecc... saprà rispondersi da solo, non c'è una risposta assoluta per tutti, soprattutto non per chi nell'elettrico guarda soltanto il risparmio, ignorando tutti gli altri aspetti come comfort, performance, ecc..
Ritratto di Pernic
27 settembre 2019 - 21:13
1
Faccio alcune considerazioni da elettro scettico, non perché contrario alla tecnologia ma ritengo le soluzioni ancora primitive. Innanzi tutto ritengo inutile parlare di prestazioni assolute in quanto, traffico e codice stradale, non danno libero sfogo alle potenzialità. Mi concentrerei piuttosto sulla praticità delle soluzioni (elettrico o endotermico): tempi di rifornimento o di ricarica. Per il primo abbiamo chiari riferimenti di disponibilità e tempistica; per il secondo invece si parla mediamente di ore. Ricariche condizionate poi dalla disponibilità di trovare una colonnina libera, nei paraggi della destinazione e con idoneo locale di ristoro (meteo permettendo). Diversamente bisogna programmare un percorso ad oc, con relativa tempistica. Inoltre, c'è il rischio che la diffusione di auto elettriche sia più veloce di quelle della rete di distribuzione dell'energia elettrica. Detto ciò sul lato pratico, ritengo che su quello economico il confronto delle auto si debba fare in centimetri ed allestimento: ad oggi nettamente a favore di quelle endotermiche. Concludo con la premessa: attualmente non ritengo convenienti le auto elettriche e le stesse devono prima aumentre l'efficienza e poi abbassare i loro costi di acquisto.
Ritratto di Ivan92
28 settembre 2019 - 06:45
12
Ciao Pernic, non basterebbero mille esempi e diecimila confronti per trovare una risposta uguale per tutti, e questo perchè "l'auto elettrica" è soltanto un auto alimentata a energia elettrica, mica sono tutte uguali, le variabili in gioco sono tantissime. Nel mio personalissimo caso con la Tesla Model 3 Performance posso dirti che come tempi di ricarica "nel utilizzo reale" ci voglio 10 secondi per attaccare il cavo a fine giornata e altri 10 secondi il giorno successivo per toglierlo, tutto qua, in 20 secondi al giorno risolvo "il problema" e mentre sto a casa a farmi i fatti miei l'auto intanto si ricarica (a 11 kW, cioè +75 km di autonomia per ogni ora di ricarica), anche facendo ogni giorno tutti i giorni 400 km di strada con l'auto mi basterebbero le sole ore di sonno senza nulla altro per ricaricare da 5 a 100% (circa 6 ore e mezza), e credo che anche a te farebbe piacere lasciare l'auto in garage la sera in riserva e ritrovarla il mattino successivo con il pieno di carburante con il pieno che ti è costato appena 15 €. In viaggio invece per le soste ai Supercharger se ho fretta mi bastano meno di 20 minuti per passare dal 20% al 68% di carica e arrivare così comodamente al Supercharger successivo, in meno di tre mesi ho macinato più di 7'000 km e la scomodità tempistica per le ricariche rispetto ad un auto termica in pratica non l'ho mai vista. Anche a parità di prezzo d'acquisto è praticamente impossibile trovare una segmento D di pari allestimento che sia in grado di offrire anche soltanto un motore 6 cilindri da almeno 300 cv (la Tesla Model 3 Performance ne ha oltre 460 cv), anzi, facile che a parità di prezzo finisci per avere al massimo un "banale" 4 cilindri perciò anche come prezzo d'acquisto secondo me è un vero affare per rapporto prestazioni/tecnologia/comodità/spaziosità/accessori rispetto ad una qualsiasi altra auto della stessa fascia di prezzo, per non parlare poi dei costi irrisori per le ricariche rispetto ai costi del pieno di benzina. Ma questo come già detto non vale per tutte le automobili elettriche visto che le variabili sono tantissime e soltanto facendo un confronto diretto macchina vs macchina e Stato vs Stato si può stabilire cosa conviene davvero e cosa invece no. Saluti
Ritratto di nsx
29 settembre 2019 - 08:06
Se torni a casa con la batteria scarica e per un imprevisto devi uscire che fai prendi la bicicletta elettrica?
Ritratto di remor
29 settembre 2019 - 08:21
Teoricamente in quel caso converrebbe andare presso una colonnina di ricarica rapida (quanto più vicina possibile e se proprio si sta a zero prima fare quel minimo di ricarica a casa che serve per arrivarci), e lì in una decina di minuti accumulare nell'ordine del centinaio di km. Diciamo nel peggiore dei casi preventivare una mezzoretta di tempi morti. Il punto debole della questione è che in molte zone d'italia per il momento di tali colonnine se ne vedono praticamente zero (buon per chi invece vive in zone ad alta densità di esse)
Ritratto di Ivan92
29 settembre 2019 - 08:45
12
Se uno ha un auto elettrica non tornerà mai a casa con la batteria scarica, sarebbe come se te tornassi a casa con il serbatoio vuoto. Ad ogni modo anche se il problema posto non ha alcun senso quindi non ha nemmeno senso affrontarlo di soluzioni ne avrei parecchie: 1) Vado al Supercharger di Melide che dista 8 km da casa mia e mi fermo 15 minuti. 2) Vado al Supercharger del Monte Ceneri che dista 16 km da casa mia e mi fermo 15 minuti. 3) Vado alla colonnina Ionity che dista 25 km da casa mia e mi fermo meno di 10 minuti. 4) Per tornare a casa scarico dovrei aver fatto almeno 400 km ed essere passato di fianco alle 3 colonnine citate sopra ignorandole anche se ero con la batteria scarica (cosa stupidissima da fare) e l'imprevisto deve essersi verificato nello stesso momento in qui sono arrivato a casa, se così non fosse sarebbero bastate anche soltanto 2 ore di sosta a casa per ricaricare +150 km di autonomia mentre io me ne stavo comodamente sul divano. 5) Chiamo un Taxi. 6) Uso i mezzi pubblici. 7) Vado a piedi. 8) Uso la bicicletta elettrica. 9) Metto il casco e salgo sulla mia bellissima Yamaha R1 da 200 cv. 10) Salgo sulla mia BMW ActiveHybrid 3 (335i ibrida) da 340 cv e mi godo il sound del 6 cilindri in linea BMW e del fantastico cambio ZF a 8 marce ogni volta che pesto l'acceleratore. Possono bastare queste dieci soluzioni al "problema" che hai posto oppure devo continuare?
Ritratto di nsx
29 settembre 2019 - 15:12
Beato te che hai tutte queste soluzioni. Noi in famiglia possediamo solo un'auto e la usiamo tutti. P:S la stazione di ricarica più veloce sta ad un centinaio di chilometri. Poi a casa abbiamo una fornitura elettrica di 3 kw (quella che hanno la maggior parte degli Italiani) ne consegue che per ricaricare la tua benamate Tesla dovremmo impiegare 100/3 = 33,3 ore cioè una giornata e mezza senza contare che se mia moglie accende la lavatrice o cucina un bel gattò di patate impiegherei per un pieno due giorni.
Ritratto di gordon80
30 settembre 2019 - 13:12
Ahaha favoloso!!! Mi sono registrato al sito solo per commentare il tuo messaggio!!!
Ritratto di MAUROXX
30 settembre 2019 - 13:16
Mitico, standing ovation!! Grandissimo.
Ritratto di RANKAR
30 settembre 2019 - 16:01
Ciao NSX, volevo solo dirti che la tua condizione in famiglia è uguale alla maggioranza degli italiani, me compreso e l'elenco di possibilità che Ivan92 ha descritto non era certamente per vantarsi. Ognuno ha le sue possibilità, come aveva lui stesso scritto nel primo intervento: "Ognuno di noi in base alle proprie necessità, tecnologie a disposizione, potere d'acquisto, qualità delle infrastrutture ecc...saprà rispondersi da solo......". Vuol dire che noi, ceto medio, al momento potremo al massimo acquistare un'auto mild hybrid o full hybrid o plug-in senza spendere grosse cifre e anche senza infrastrutture di livello. Più o meno quello che oggi succede con i motori endotermici: c'è chi gira in Ferrari e chi con la 500.
Ritratto di luca.rimoldi
30 settembre 2019 - 21:20
nsx sei un grandeeee!!!! alla faccia dello sborone (svizzero per di più), ma loro sono più avanti e di colonnine, poiché sono un paesello, ne hanno tante…..
Ritratto di Angi0203
30 settembre 2019 - 13:14
ho visto un report (ARD o ZDF o 3Sat non mi ricordo) su una coppia di entusiasti che ha cercato di arriva a Cinque Terre (e dove sennò) da Francoforte passando per la Svizzera trainando una roulottina ridicola (in pratica non ci potevano neanche dormire in due) con una AUDI: una catastrofe. Non ostante equipaggiati di tutte le carte di ricarica esistenti, ricaricare le batterie resta un'avventura. Autonomia più che dimezzata. Tempi più che raddoppiati. Un po' di entusiasmo rimasto alla fine più per partito preso che per dati acquisiti. Una seconda (piccola) vettura con una piccola batteria per andare/tornare dal lavoro? subito! Una vettura con la quale andare partire per le ferie in Finlandia? ad oggi, no grazie.
Ritratto di Andre_a
27 settembre 2019 - 22:56
Magari leggiamolo lo studio prima di accusarlo di superficialità... anche l’articolo dice che hanno confrontato due segmento B, nessuno ha nominato Porsche, Ferrari o Tesla
Ritratto di Ivan92
28 settembre 2019 - 06:49
12
Ciao Andrea, appunto... Se per rispondere alla domanda "L’auto elettrica conviene davvero?" si sono addirittura scomodati a prendere un paio di segmento B facendo "uno studio" da 10 minuti allora tanto valeva non farlo proprio.
Ritratto di Andre_a
28 settembre 2019 - 10:10
L’ho cercato online ma lo studio completo non sono riuscito a trovarlo: io non abito a Trento, non ho una segmento B, non faccio 11000 km all’anno ed evito i parcheggi a pagamento come la peste, ma questo non dice niente sulla qualità dello studio. Se hanno ricercato le abitudini dell’automobilista italiano medio non ci hanno certo messo 10 minuti, idem per capire quanto ti possa costare la manutenzione di un’elettrica, ancora di più se hanno fatto previsioni sul costo della benzina e della corrente e altre cose che a noi non verrebbero in mente. Magari ci leggiamo lo studio e vediamo che hai ragione te al 100%, ma in generale non mi piace questa tendenza a denigrare la ricerca basandosi su articoli scritti giustamente con superficialità. Per la tua Tesla, ad esempio, hai considerato il fatto che se ti da problemi devi portarla da un rarissimo e costoso centro Tesla perché nessun’altro ci metterebbe le mani sopra? Quanto ti costa cambiare la batteria e quante possibilità ci sono che tu debba farlo in 10 anni? Che se volevi una berlina da 500 cv potevi comprarne una usata a benzina spendendo pochi spiccioli, mentre l’elettrico ad oggi quest’opzione non ce la permette?
Ritratto di Ivan92
28 settembre 2019 - 11:05
12
Lo studio (o l'articolo) è superficiale perchè non dice assolutamente niente e le poche cose che dice sono estremamente approssimative senza un briciolo di approfondimento. Parliamo di due segmento B, quali? Che modello? Che motore? Potenza e coppia della seg. B elettrica? Potenza e coppia della seg. B termica? Prezzo d'acquisto della seg. B elettrica? Prezzo d'acquisto della seg. B termica? Consumi reali della seg. B elettrica? Consumi reali della seg. B termica? Non c'è assolutamente nulla quindi piuttosto che rendere pubblica una bozza del genere era meglio non farla proprio. Poi non metto in dubbio che da qualche parte in qualche cassetto del Politecnico di Milano queste informazioni (e molte altre) ci siano, ma se al lettore viene servito un articolo del genere dire che la ricerca è superficiale è pure un complimento. Già si fa tantissima disinformazione sia pro che contro le automobili alimentate ad energia elettrica (il tuo commento è un chiaro esempio di non conoscenza di questo mondo), con questi articoli o ricerche fatte tanto per pubblicare qualcosa la situazione la si aggrava ulteriormente. Nello specifico, hai sollevato un infinità di dubbi e perplessità sulla Tesla senza probabilmente conoscere minimamente l'argomento o la situazione reale. Per prima cosa la garanzia, 8 anni o 196'000 km, questo significa che fino al 2027 se succede qualcosa è Tesla stessa che verrà a casa mia a ritirare l'auto lasciandomi nel frattempo l'auto di cortesia (di solito una Tesla Model S P100D) per tutto il tempo dell'eventuale riparazione, il tutto a costo zero. I centri assistenza saranno pure rarissimi in Italia ma quello più vicino a me si trova a 10 minuti da casa mia (apertura prevista per il 2020), quindi oltre ad essere coperto per 8 anni senza nessun costo anche dopo questo periodo avrò il centro a due passi da casa. La batteria ha un efficienza del 90-95% anche dopo i 200'000 km, perciò il problema del degrado proprio non esiste. Infine, una berlina usata come la BMW M5 V10 (E60) con il suo fantastico 5.0 aspirato da 507 cv la prenderei molto volentieri, poi però le fatture dell'imposta di circolazione (1415 CHF vs 210 CHF della Tesla) e del benzinaio (circa 110 € per un pieno da 69 litri contro i 15 € della Tesla e circa 400 km di autonomia per entrambe) le mando a te.
Ritratto di Andre_a
29 settembre 2019 - 12:57
Sul fatto che l’articolo sia scritto con superficialità siamo d’accordo. Sulla tua situazione e sulla legislazione svizzera ammetto di non saperne niente, ma penso sia anche poco rilevante se vogliamo fare un discorso generico su un sito italiano. Quella che tu chiami “situazione reale” sono le dichiarazioni Tesla. La durata della batteria non la possiamo sapere: i risultati delle model S fanno ben sperare, ma una model 3 di 8 anni non esiste. Riguardo la garanzia, sulla carta è come dici te, ma in realtà si sentono molte lamentele: una è su clausole assurde che rendono difficile farsi pagare l’intervento da Tesla (lo sai che portare una Model X in fuoristrada invalida la garanzia?), l’altra riguarda danni che possiamo causare noi: se rompo un faro per colpa mia alla mia Subaru, ho scelta sia sul componente (nuovo-usato, originale-di terzi) che sull’installazione (concessionaria, meccanico di fiducia o fai da te), la Tesla devi per forza portarla da loro, che per la maggior parte delle persone significa una notevole perdita di tempo e denaro. Con questo non voglio dire che non sia l’auto giusta per te, ci ho pensato anch’io a una Tesla, ma ho deciso che non fa per me.
Ritratto di dumbo54
30 settembre 2019 - 14:57
2
Mi sembra di capire che , restando in Tesla, l’unico vero problema sia la ricarica. Io ho una potenza installata di 4,5 Kw, a quanto la dovrei portare per gestire un wallbox da, diciamo 7,5 kw, oltre a tutti i congegni di casa? Con quali oneri?
Ritratto di gmmensi
30 settembre 2019 - 15:27
2
Ivan92, ma tu l'assistenza Tesla l'hai mai provata? A me risulta che manchino i ricambi o che arrivino con ritardi biblici: è così?. Avrei un supercharger a 15 minuti ma in fatto di officine autorizzate la più vicina è a 150km. Questo fatto, già da solo, è un grosso fattore negativo.
Ritratto di josemiguel
9 marzo 2020 - 01:18
Magari per le auto di un certo prestigio e potenza di oltre 300 cavalli ci saranno batterie con un efficienza superiore ai 200.000 km, ma il 90% degli automobilisti si serve di vetture nell´ ordine dei 100 cavalli che non offrono tale efficenza e soprattutto non abitano in Svizzera dove c´é una rete di distributori cosí estesa come dici. Spero che per il prossimo futuro si adegui tutto il resto del mondo alla facilitá di ricarica della Svizzera, e che presto tutti possano permettersi una Tesla 3 per sfrecciare silenziosamente per le autostrade a costo 0.
Ritratto di forza72
27 settembre 2019 - 23:30
Condivido, poi pultroppo non tutte le regioni danno un incintivo in più rispetto lo stato..altro cosa l'utilizzo...tra 10 anni sicuramente avremo molte auto e molte colonnine.
Ritratto di lucios
28 settembre 2019 - 00:35
4
Paragonare i costi di gestione attuali tra un'auto elettrica ed una a benzina è come paragonare la convenienza delle sigarette elettroniche rispetto alle tradizionali prima che lo Stato si rendesse conto che si stavano diffondendo e non applicasse accise e tasse sopra. A quanto si legge nell'articolo, lo studio non prende in considerazione lo stato evolutivo della situazione, ma proietta da qui a 10 anni la stessa situazione (con costi attuali per auto elettrica e benzina), senza considerare che la diffusione di auto elettriche comporterà maggiori costi strutturali per colonnine, luoghi di approvvigionamento, ecc. (che alla fine ricadranno sulla società o sugli utilizzatori stessi), maggiore traffico nelle ztl (per le quali le autorità dovranno inventarsi ulteriori divieti per evitare che 50 berline medie si ritrovino a circolare negli stretti vicoletti storici), maggiori costi di esercizio (perché lo Stato, le multinazionali che gestiranno i rifornimenti, ecc. si renderanno che la mucca da mungere è cresciuta troppo), senza considerare, infine che gli incentivi non sono infiniti. L'unica cosa positiva, forse, sarà la diminuzione di prezzo delle elettriche per effetti delle economie di scala. Ma anche su questo ci sono dei punti interrogativi. Le risorse per produrre i componenti utili a far viaggiare queste auto (mi riferisco in particolare ai componenti delle batterie) non sono illimitati, anzi, le risorse attuale, a quanto pare, non riusciranno a soddisfare la crescita di domanda globale, pertanto, si rischia di avere una mobilità per pochi. Cosa che è attualmente. Le elettriche, in questo momento, portano dei vantaggi solo alle persone con un determinato reddito, perché possono permettersele economicamente e come gestione quotidiana.
Ritratto di Sepp0
1 ottobre 2019 - 11:03
Le ZTL non sono nate per limitare l'inquinamento nelle stesse, ma il traffico, per evitare che i residenti nelle zone passino la vita a cercare parcheggio. Se hai una Tesla ma non abiti nella zona, non puoi comunque entrarci, non è che l'auto elettrica come per magia è un pass per arrivare a parcheggiare davanti a San Pietro, "tanto non inquina".
Ritratto di DST
28 settembre 2019 - 08:35
Ciao, hai fatto un analisi perfetta, sono pienamente d'accordo che non si può dire a priori e facendo un test in Trentino che l' elettrico conviene a tutti.... la tesla che citavi è fantastica e se ne indiano a vedere parecchie qui al nord (soprattutto svizzere), ma se ti sposti verso il centro sud troviamo ancora auto di 20 anni e oltre, a conferma che per le ragioni che citavi e una scelta del tutto personale e che comunque a prescinde deve tener conto delle infrastrutture attuali (colonnine ecc) , scarse al nord, quasi assenti al centro sud. Non dimentichiamoci poi che soprattutto a Milano i box sono merce rara, per cui non tutti possono attrezzarsi con una ricarica domestica sotto casa. Poi ovviamente provando una ettrica (ho provato un BMW i3) ti rendi conto che il futuro della modalità sarà questo, ma probabilmente tra qualche anno, adesso a mio parere e poco fattibile
Ritratto di 82BOB
28 settembre 2019 - 16:12
2
@Ivan92, in Svizzera ho notato una presenza, anche in centri minori, di vetture e infrastrutture, cosa che in riva all'Adriatico ci sognamo. Tra le tantissime variabili da tenere in conto, oltre a quelle intrinseche delle vetture già citate, ci sono anche quelle personali (tragitto percorso, uso della vettura, ecc.) e infrastrutturali (possibilità di ricarica, presenza di incentivi all'acquisto e all'uso, ecc.) che in questo caso non giocano un ruolo marginale. Sono stato comunque favorevolmente impressionato dalla tua esperienza. Io personalmente vado a metano e ho costi bassi, ma in futuro, visto che avrei facilmente la possibilità di ricaricare, l'idea di una elettrica mi stuzzica parecchio!
Ritratto di GeoSoft
30 settembre 2019 - 15:21
Aggiungerei: e chi mi garantisce che, una volta che la presenza di auto elettriche sia significativa, non vengano mese le stesse accise del carburante per autotrazione anche all'energia elettrica per autotrazione?
Ritratto di pierfra.delsignore
30 settembre 2019 - 16:55
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Al momento la tecnologia è agli albori e fruibile solo su auto di lusso, tra 10-15 anni l'elettrico sarà la prima opzione per la maggioranza della auto, fatevene una ragione, qeusto per tutti i critici, l'autonomia sarà maggiore ed i punti di ricarica diffusi, tutto non avviene mai on-off. L'elettrico ha altri notevoli vantaggi, quali la notevole affidabilità ed il costo ridotto di manutenzione. Certo che questo con costi alti di acquisto non è possibile
Ritratto di Bambino
27 settembre 2019 - 23:06
Difficile a mio avviso stabilire se è quanto possa essere conveniente un'auto elettrica rispetto ad una con motore termico e questo a prescindere dal prezzo di acquisto incentivato o meno. Anche ipotizzando un prezzo analogo a parità di classe, dimensioni e prestazioni, occorre considerare altri fattori determinanti. Forse la manutenzione di un'elettrica potrebbe essere più economica, ma i sistemi elettronici che la governano quanto sono affidabili? Quanto potrebbe essere onerosa la riparazione o la sostituzione di centraline, sensori etc per non parlare poi delle batterie. Lì si entra in un universo del tutto sconosciuto. Secondo aspetto, la ricarica. Qui regna il caos più completo per via delle diverse connessioni disponibili e per la varietà dei fornitori di energia i quali pretendono abbonamenti/contratti differenti. Ricerchiamo in garage tramite i wallbox? Bene, quanti kw installati occorrono, non certo i 3 standard. Ma anche con 6 kw pensiamo davvero di ricaricare batterie da 60, 70 o 100 kw? Quindi è necessario rivolgersi a soluzioni alternative, ben più costose. Ho sentito parlare di 50 cent al kw. Capitolo tasse: quando qualcuno si accorgerà che questi veicoli elettrici hanno potenze più che esuberanti, vedremo quanto faranno pagare di bollo. Consumo gomme: credo sia raccapricciante con i valori di coppia in gioco. Nessuno lo dice ma sarebbe curioso indagare in merito. Ultimo capitolo riguarda le accise sull'energia elettrica e qui il governo potrà sbizzarrirsi, quindi taccio per pudore.
Ritratto di gabrieleb
28 settembre 2019 - 06:00
Giustissimo, storia già vissuta in passato, prima te le fanno comprare, quando la diffusione comincia a essere capillare via gli incentivi e su le tasse attraverso bollo, superbollo, accise sul consumo di energia e chissà cos'altro. È successo per il diesel, per il pellet del riscaldamento domestico. La convenienza, ammesso che ci sia è per chi cavalca l'onda all'inizio dopo è tutto da vedere
Ritratto di pikkoz
28 settembre 2019 - 07:28
I sistemi elettronici a mio parere,come per quelli meccanici, sono affidabili tanto quanto bene sono costruiti, c'e' un video online di un esperto di auto che disassemblando una EV e' rimasto impressionato per l'elettronica che ha definito "militar-grade" (anche perche' lavora anche per lindustria miliatare), ovviamente manca ancora il verdetto che solo il tempo puo' dare. Sulla parte energetica e' una chimera, sono d'accordo , in italia poi il costo del energia e' osceno ,riguardo i wallbox dipende comunque quanto uno lo usa un auto, se la si lascia alle 9 di mattina alle 7 di mattina con 6kw ne ricarichi 60kw che ti permettono di viaggiare 450km in ambito cittadino e 280-300km in autostrada ,credo abbondantemente piu' che sufficienti per il 90% della popolazione, bisgona avere pero' il benedetto box.
Ritratto di Metalmachine
28 settembre 2019 - 06:56
1
Visto come va il mondo oggi, tutti di fretta , nessuno che si ferma per far attraversare i pedoni , auto che sfrecciano a 100kmh nei centri abitati .... L’auto elettrica non funziona .... Chi non ha il box e la sera torna dal lavoro stanco dopo le 20:00 e non trova posto nemmeno a pagare oro.... Chi ha urgentemente bisogno di partire ma non può perché l’auto e’ in ricarica .... Prr me faranno un flop....
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 11:20
4
Sei troppo ancorato al presente, il futuro sarà elettrico, ma non a breve termine 10-15 anni, hanno già fatto l'alto di gamma, certi discorsi li sentivo con le cinture, l'iniezione, l'ABS etc. etc. Tutto cambia se una tecnologia è affidabile sull'alto di gamma poi la diventa in 10-15 anni anche su tutta la gamma, il tempo per fare la ricerca su batterie e costruire le infrastrutture. I passaggi non sono mai on off, prima sparirà il diesel puro, poi tutte le auto saranno ibride mild o plug-in, dopo arriverà l'elettrico, il motore termico, quindi minimo ti dura ancora 30-35 anni in cui conviverà con fette di mercato sempre più crescenti fino a diventare preponderanti di auto elettriche
Ritratto di pikkoz
28 settembre 2019 - 07:18
Ma aldila' della "presunta" convenienza , ma nessuno considera che le elettriche vengono acquistate anche per il piacere di guida del powertrain? Io non parlo dello 0-100, intendo la risposta fulminea dell accelleratore, la fluidita e continuita' dell erogazione. Ho guidato guidato sia una model 3 che la I-pace e le ho trovate molto piacevoli da guidare.
Ritratto di Bambino
28 settembre 2019 - 07:26
Senza alcun dubbio. Coppia erogata istantaneamente, accelerazione entusiasmante. Però alla fine le batterie si scaricano e si rimane a piedi. Non è piacevole.
Ritratto di pikkoz
28 settembre 2019 - 07:56
Risposta fatalista, la stessa cosa si puo' dire di una benzina . Non metto in discussione dei svantaggi delle lentezza della ricarica rispetto ad un benzina che fa delle EV una soluzione non adatta ad esempio per chi non ha una presa a casa e deve percorre oltre 200km al giorno , oppure chi si fa delle sparate di 1000km senza soste .
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 18:13
4
Sono un amante delle elettriche, ma penso che queste considerazioni in fase di acquisto valgano per una fascia molto ridotta di mercato, la maggioranza degli utenti non sa nemmeno che motore monta la sua auto, guarda al confort, gadget elettronici vari e costi di gestione. Vuole una cosa che l'accendi, vai, il tutto sia connesso nel touch screen e ti porti a destinazione a basso costo. Sono un appassionato di motori, ma realista. Trazione posteriore, anteriore, integrale, 0-100, handling sono cose che guardiamo in pochi e che possono permettersi ancora meno persone.
Ritratto di Xadren
28 settembre 2019 - 08:58
1
"Il contesto preso in considerazione dallo studio del Politecnico di Milano ipotizza un chilometraggio annuo di 11.000 km e una provincia come quella di Trento dove sono offerti incentivi all’acquisto per le auto elettriche pari a 6000 euro" Praticamente conviene a Trento, peccato che uno studio del genere andrebbe fatto tenendo in considerazione, prime fra tutte, le zone più in difficoltà del Paese, non le più benestanti. Che razza di cambiamento si vuole propinare se poi la maggior parte del popolo non ne può usufruire? Ma su! Tutto è sostenuto dalle agevolazioni, tolte quelle e messe in pari con le endotermiche, le argomentazioni sull'usabilità dell'auto elettrica si sciolgono come neve al sole (è il caso di dirlo). Una domanda, poi: dopo 10 anni a che livello saranno le batterie? Quanto costerà sostituire il pacco di batterie al 75/80 % con uno al 100%? Che opzioni si prevedono per la sostituzione?
Ritratto di DST
28 settembre 2019 - 09:02
E poi sarà banale ma un prodotto diventa di successo nazionake quando tutti possono permetterselo (es auto elettriche a 10.000€ e colonnine dappertutto), oggi il mercato copre lo 0,5 % e non credo che in pochi anni possa sostituire le auto che utilizzano combustibili fossili (non dimentichiamoci poi dei mezzi pesanti)
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 18:17
4
Le innovazioni sono sempre graduali, prendi i televisori LED, non parti dal basso di gamma, il cambio al volante lo montava una Ferrari, mica una Dacia o una Fiat, la prima volta, idem per i freni a disco, li montava una Jaguar D-Type, mica una Citroen 2CV.. Basandosi sull'esperienza dell'alto di gamma tra 10-15 a listino avremo in maggioranza auto elettriche, penso con altri tipi di batterie, non litio, avendo tutto il tempo di elaborare una infrastruttura diffusa. Troppe persona si pensano che i cambiamenti siano on/off o che la tecnologia rimarrà immutata ad oggi. I primi TV led costavano 800-1000. euro ora li trovi usati a 50 euro, tempo al tempo e sarà così con le auto elettriche, ovvio non domani, e non con un passaggio switch ci sarà un lungo periodo di convivenza tra sistemi elettrici ed a combustione o misti (ibridi).
Ritratto di NeroneLanzi
28 settembre 2019 - 10:32
E interessante vedere che ci son sempre docenti con la necessità di pubblicare e abbastanza studenti che necessitano di una tesi di laurea per consentire ai primi di farlo. Ma in maniera molto più pragmatica: in quali stati nel mondo le BEV hanno una quota di mercato significativa? Tre: California, Norvegia, Cina. In quali di questi tre stati le BEV si confrontano con le ICE in condizioni di libero mercato? Zero. Direi che se vogliamo valutare la convenienza la risposta non è molto difficile da trovare.
Ritratto di Leonal1980
28 settembre 2019 - 10:35
4
i giornalisti dicono tante cose strane, come anche che smetteranno di fare il diesel, senza sapere che intendevano un diesel che hanno già smesso di farlo e ne è vietata la vendita dal 1 settembre 2018 con il nuovo WLTP 1.0 sostituito da questo 1 settembre dal euro 6.5 del WLTP 2.0
Ritratto di GeorgeNN
28 settembre 2019 - 11:09
Credo di no perchè avevo letto una notizia ove in USA una tesla 3 della polizia è rimasta a secco durante un inseguimento. Auto elettrica totalmente inutile.
Ritratto di Ale767
28 settembre 2019 - 11:16
1
Perché un auto termica della polizia col serbatoio in riserva non rimane a secco durante un inseguimento?
Ritratto di NeroneLanzi
28 settembre 2019 - 11:48
Il problema in quel caso era stato il rifornimento. Il conducente era stato chiamato in centrale per prendere dei documenti. Quindi ha interrotto la ricarica, solo dopo è stato coinvolto nell’inseguimento. Quindi no, considerando che 5 minuti di sosta alla colonnina non equivalgono a 5 minuti per fare un pieno, nel caso specifico con una vettura alimentata a benzina non sarebbe rimasto a piedi.
Ritratto di Ale767
28 settembre 2019 - 12:02
1
Quindi se un poliziotto sta a andando al distributore perché è in riserva e in quel momento accade un omicidio e l'assassino gli passa davanti il poliziotto giustamente con il megafono dirà all'assassino in fuga: "mi scusi, potrebbe aspettare 5 minuti, solo 5, che faccio il pieno in un lampo e riparto"... Che poi in Italia in una situazione analoga durante un inseguimento a oltre 200 km/h come nel caso USA per come siamo messi il malvivente sarebbe già arrivato a destinazione in totale tranquillità sparendo dalla vista dopo neanche 30 secondi mentre le povere Fiat Tipo e Jeep Renegade delle forze dell'ordine provavano a sfiorare a stento i 170 km/h.
Ritratto di NeroneLanzi
28 settembre 2019 - 13:37
Ripeto, nel caso specifico, non sarebbe accaduto nulla se la vettura fosse stata una ICE. Ripeto una terza volta per gli AF e le persone con scarsa onestá intellettuale: nel caso specifico. Aggiungo: i tempi di servizio si misurano in minuti. A parità di ripristino delle condizioni di autonomia, quelli di un ICE durante l’attivi Regolare di una pattuglia hanno durata variabile da 3 a 6-7 minuti, quelli di una BEV superano l’ora. Gli imprevisti e le emergenze, per loro stessa definizione, avvengono in maniera randomica. Una persona di normale intelligenza arriva alla conclusione che un mezzo con tempi di servizio minori fornisce garanzie maggiori. Chi è privo di tale caratteristica o è intellettualmente disonesto inizia invece a costruire scenari ipotetici alternativi.
Ritratto di Ale767
28 settembre 2019 - 13:56
1
Ripeto anche io, nel caso specifico in Italia non avrebbero potuto manco iniziare l'inseguimento per il semplice motivo che l'auto in fuga superava abbondantemente i 200 km/h mentre i nostri catorci della polizia Fiat Tipo e Jeep Renegade a fatica arrivano a 170 km/h. Se non hai l'onestà intellettuale per riconoscerlo non ti posso aiutare io. Sempre tornando nel caso specifico se si fosse rispettato il protocollo non si sarebbe scaricata nessuna auto, perché girare con una pattuglia BEV con meno del 20% di carica e come girare con una pattuglia ICE con 1/5 di serbatoio, entrambe si "scaricano" in egual modo. Che poi tu sia convinto che le auto ICE della polizia facciano benzina da sole mentre il poliziotto è in centrale a prendere dei documenti questo è una tua limitazione intellettuale… In California con tutti i supercharger ci avrebbe messo meno tempo a caricare la BEV che ad andare in ufficio a prendere i documenti e poi al distributore di benzina… Ma anche questo è intellettualmente complicato da capire per chi di mestiere avvita i bulloni delle Giulietta dentro qualche fabbrica FCA.
Ritratto di NeroneLanzi
28 settembre 2019 - 16:31
Immagino il numero esorbitante di inseguimenti a 200 orari nei centri urbani italiani... ad ogni modo, no, non ho mai affermato che i serbatoi si riempiano da soli. Ho affermato, in un italiano comprensibile e senza possibilità di essere smentito da qualsiasi forma di essere senziente degna di nota, che i fermi per un pieno di carburante hanno un impatto ridicolo sull’operativitá di una volante se confrontati ai tempi di ricarica di una BEV. Se da parte tua conosci sistemi di ricarica in grado di garantire (e replicare per tutto il ciclo vita della vettura) centinaia di km in meno di 5 minuti, faccelo sapere.
Ritratto di Ale767
28 settembre 2019 - 17:00
1
Infatti è risaputo che i malviventi in Italia quando scappano dalle forze dell'ordine usano solo ed esclusivamente le vie del centro, guai ad uscire dall'abitato. Ad ogni modo nel prossimo volantino pubblicitario FCA non dimenticatevi di scrivere che le vostre auto wannabe si ricaricano in meno di 5 minuti contro i 15 di una BEV tipo Porsche Taycan, così la prossima volta eviterete di farvi infinocchiarè di nuovo da VAG che vi ha fregato alla grande anche questa volta vendendo migliaia di Seat Leon alle forze dell'ordine italiane mentre le povere Giulietta rimanevano sui piazzali completamente ignorate da tutto il mercato automotive. Già la povera FCA Italy prendeva mazzate sui denti con le ICE, ora con l'arrivo delle BEV per i poveri fiattari arriveranno tempi durissimi. Buona cassa integrazione ;)
Ritratto di 82BOB
29 settembre 2019 - 10:56
2
@NeroneLanzi, stai descrivendo te stesso! La vettura in questione fa parte di una sperimentazione ed è stata utilizzata senza rispettare i protocolli previsti dalla sperimentazione. Una persona dotata d'intelletto prima di sparare sentenze s'informa...
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 18:21
4
A secco ci rimani pure con la benzina e se fai un inseguimento dove vai ovvimente oltre i limiti e sei in riserva tieni presente che fari 4-5 km/lt. Ti succedeva ugualmente.
Ritratto di Zot27
28 settembre 2019 - 22:19
NeroneLanzi, meglio informarsi bene prima di denigrare. Non c'è stato nessuno che è rimasto a piedi, e tantomeno è stato interrotto un inseguimento causa batteria andata a 0. Ripeto: informarsi bene prima.
Ritratto di Mbutu
28 settembre 2019 - 23:23
Zot, perché informarsi quando una fake news ripetuta abbastanza volte può confermare i nostri pregiudizi?
Ritratto di Zot27
28 settembre 2019 - 23:53
eh già
Ritratto di NeroneLanzi
30 settembre 2019 - 11:51
1. La macchina non era stata caricata precedentemente all’entrata in servizio che ha visto coinvolta la vettura nell’inseguimento. 2. La macchina non è stata caricata perché chi la guidava è stato chiamato in centrale a recuperare dei documenti (con una ICE in condizione analoga, fai benzina e parti, con una BEV o ricarichi o assolvi il compito, entrambe le cose insieme non puoi farle). 3. Non so bene cosa sia questa ossessione che avete tutti per FCA ma non è che se qualcuno scrive qualcosa che non vi piace sulle BEV automaticamente deve essere un dipendente FCA. A volte sembra di parlare con dei Baudino o Invernizzi qualsiasi qua dentro (con la differenza che almeno loro una BEV la guidano veramente). Ad ogni modo no, lavoro per un costruttore che vende sia ICE che BEV. In FCA ci ho lavorato per diverso tempo in passato. Voi in che brand vi siete fatti esperienza automotive?
Ritratto di 82BOB
30 settembre 2019 - 13:44
2
Ma hai capito di cosa stai scrivendo? Evidentemente no... Continui nel tuo delirio!
Ritratto di NeroneLanzi
30 settembre 2019 - 17:35
Questo è quanto è stato riportato da chi ha in sperimentazione la vettura, più di questi cari Bob non so dirti. Mi fa piacere che il protocollo contempli che le macchine debbano iniziare il turno cariche, ma se il tempo di carica non è compatibile con la necessità di svolgere una commissione richiesta all’operatore evidentemente o il protocollo non è sufficientemente cautelativo o l’impiego non è quello ottimale. Ma non è che ci voglia una analisi così complicata: i tempi di fermo macchina per le vetture in alcune aree corrispondono al tempo del cambio turno. Se hai turni ad H24 la matematica non lascia molto spazio agli argomenti, per quelle aree se scegli di cambiare alimentazione e passare ad una BEV devi scegliere se avere copertura temporale o copertura territoriale, entrambe non riesci a garantirle, per la che nol consente. E sinceramente questa volontà di argomentare cercando un confronto su usi omogenei tra ICE e BEV lo trovo piuttosto assurdo. Sono prodotti diversi che fanno bene cose diverse. In un momento in cui il mercato, se non viene dopato, assorbe una quota di BEV sotto l’1%, andare a promettere in comunicazione contenuti inesistenti è dannoso prima di tutto per la stessa diffusione delle BEV.
Ritratto di 82BOB
30 settembre 2019 - 20:49
2
La sperimentazione prevede che la vettura per entrare in servizio deve avere il 50% di batteria. Nel caso specifico, non avendo rispettato il protocollo l'agente ha commesso un errore ed è rimasto appiedato! Ragionamenti di confronto tra termico ed elettrico per la polizia, dato che siamo ancora in fase sperimentale, sono solo pretestuosi... Io potrei obiettare dicendo che il baffuto poliziotto Bill, al volante della sua vitaminica Dodge, con ancora i mustachi sporchi di glassa dell'ultima ciambella trangugiata, nella concitazione del momento potrebbe scordarsi di fare rifornimento e rimanere appiedato... Potrebbe, confidando nell'aiuto dei colleghi, fermarsi al distributore e sbagliare carburante, rimanendo appiedato... Potrebbe essersi scordato la regolare manutenzione e rimanere appiedato per l'assenza di altri fluidi essenziali... E in questo modo, il tatuato bandito Joe, al volante della sua Impala custom, l'avrebbe visto solo in centrale, magari acciuffato da piedipiatti al volante di una Tesla caricata a dovere prima di entrare in servizio! La polizia americana completerà la fase di test e poi valuterà se queste vetture rispondono o meno alle necessità delle forze dell'ordine statunitensi. Fino ad allora, se non facenti parte di un corpo di polizia, meglio disquisire dell'uso che ne facciamo noi privati cittadini...
Ritratto di Zot27
30 settembre 2019 - 17:36
NeroneLanzi, lei sta fuorviando. Vada ad informarsi su cosa è realmente successo durante l'inseguimento.
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 18:27
4
No scusami se io devo andare di pattuglia il tempo che faccio benzina, e non puoi farla ovunque ma solo in alcuni punti convenzionati, pari pari come se fosse un Supercharger, che ti sei spostato, hai firmato i documenti etc. etc. Sai il malvivente dove è andato, se inizi un inseguimento con il 20% del serbatoio, fai 4-5 Km/lt, se l'inseguimento dura, rimani a secco, non cambia nulla, ci vedo un grande errore organizzativo, ossia fai uscire i poliziotti con un'altra vettura almeno oltre il 50%, capitato pure alle voltanti a combustione di essere spinte per gli stessi errori organizzativi.
Ritratto di otttoz
28 settembre 2019 - 12:20
conviene perchè se l'energia è prodotta da rinnovabili non si inquina per nulla
Ritratto di NeroneLanzi
28 settembre 2019 - 16:26
Ah sì, basta solo cambiare il mix energetico e la cosa è risolta. Se trovo un quarto d’ora libero dopo cena lo faccio.
Ritratto di FOXBLACK
28 settembre 2019 - 13:19
Mi viene da ridere a pensare che con due auto benzina gpl. ..sono sempre agli sgoccioli rimandando sempre il pieno. ..fino all ultimo. .. pensando a una elettrica. ..ahahah sarei sempre a piedi. ...
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 18:29
4
Cambi mentalità, se avessi un'auto elettrica la metterei sotto carica ogni sera in garage o alla colonnina del parcheggio.
Ritratto di Pavogear
28 settembre 2019 - 13:44
Dunque, per far saltare fuori i 12mila euro di risparmio in 10 anni sono andati a basare la loro ricerca su dati medi italiani? Ovviamente no, sono andati a pescarsi una provincia che, oltre ad eco-bonus, offre fino a 6mila euro di incentivi extra. Così, solo per fare un esempio, una ipotetica Peugeot 208 elettrica verrebbe a costare circa 25mila euro o poco più. Poi sicuramente avranno considerato la ricarica notturna nel garage di casa, visto che nelle colonnine il prezzo è ben diverso. Infine, sempre prendendo come esempio la provincia di Trento, è chiaro che è sfavorevole per le auto a benzina. Tutte le poche volte che vado a farmi il giretto in montagna e devo andare a fare benzina là in quelle zone mi cadono le braccia per quanto sono cari i distributori, a prescindere da benzina o gasolio. Che vadano a prendersi i dati di tutta Italia, senza contare incentivi e contando solamente i prezzi legati all' acquisto e all' uso e vedranno che la statistica cambierà. Troppo facile prendersi i dati più ottimistici possibili per fare propaganda. E questo giornale sta cadendo sempre più in basso, ormai sta cominciando a perdere di interesse. Ogni giorno articoli di esaltazione per questa categoria di auto. E pensare che qualche anno fa era al volante era una delle migliori testate automobilistiche, mentre oggi l'unico motivo per acquistarlo è il prezzo e giusto per dare un'occhiata alle auto da sogno e al listino
Ritratto di remor
28 settembre 2019 - 15:36
Beh, che dire, invidia infinita per chi abita nei posti dove l'incentivo nazionale + l'incentivo regionale + l'incentivo provinciale ecc.ecc.= l'auto elettrica praticamente ti costa un nulla. Qui da me "purtroppo" la situazione sarebbe in vero un po' del tutto opposta a quella dello studio, nel senso che facendo i semplici e classici conti della serva: tolti i 4.000 mila euro di incentivo nazionale (non ho alcuna auto da ridare-rottamare) qui non è previsto nessun aiuto in più per chi prenderebbe un'elettrica, quindi il listino ad esempio della Zoe dell'altro articolo (ovviamente la consideriamo comprensiva delle batterie perché a noleggio si incasinerebbe tutto il discorso) passerebbe nella versione 108cv da 36 a 32 mila euro. Ora una utilitaria segmento B benzina circa pari potenza allestita come la Zoe farà di listino un 20 mila euro (Fiesta benzina 100cv, o nuova Clio benzina 100cv per restare in Renault; la Citroen C3 110cv benzina in verità anche decisamente meno), quindi tralasciando i soliti pro e contro ossia che l'elettrica sarebbe in genere più scattante (in verità non la zoe 108 cv rispetto alle altre citate a benzina ciò nemmeno accade, almeno nello 0-100) ma le tradizionali avranno ben altra autonomia e velocità max, e invece focalizzando sul solo aspetto economico restano circa 12 mila euro di differenza. Bene, ammettiamo pure per assurdo che l'elettrica una volta acquistata sia poi negli anni proprio del tutto a costo zero come bollo, assicurazione e ricarica elettrica (cosa che invece non è, ma esageriamo nella convenienza di sceglierla), beh se prevediamo per quelle auto benzina di cui sopra un (mi tengo anche abbondante come spese) 450euro di assicurazione + 300 di bollo + 1000 euro annui per fare i classici 10 mila km (totale 1750e); aggiungendo che in verità qui dalle mie parti le ztl nemmeno sappiamo cosa siano abbiamo che per quasi 7 anni (12.000/1750) saremmo ancora in vantaggio ad aver scelto l'auto tradizionale; abbastanza opposto ad invece averci rimesso 12 mila euro in 10 anni. Ed NB ribadisco pur considerando per pura esagerazione di fantasia per l'elettrica che non le si pagasse alcuna assicurazione, che il bollo fosse inesistente anche dopo il terzo/quinto anno, che le ricariche fossero a costo zero, che non ci fosse da pagare alcun lavoro da fare a casa per la stazione di ricarica.
Ritratto di shouldchangenick
28 settembre 2019 - 15:44
Non c'è al momento un piano di recupero degli investimenti decente per potersi permettere l'elettrico oggi. Vuoi per il costo iniziale dell'auto, vuoi per il costo e lo smaltimento delle batterie. Di sicuro non è il risparmio immediato sui consumi a fare la differenza.
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2019 - 18:31
4
Il costo iniziale ora è proibitivo, ma se ci fossero auto da 20.000-25.000 euro, tra quello che risparmi su energia e manutenzione, la comprerei subito quando devo cambiare l'auto, spero visto che dovrò cambiarla tra qualche anno che sia così. Le batterie sono riciclate per gli accumulatori, in futuro non saranno manco al litio di sicuro.
Ritratto di andrea120374
28 settembre 2019 - 18:34
2
La quasi totalità degli italiani parcheggia l'auto in strada o più fortunati in cortile e questo pur potendo spendere è un handicap
Ritratto di Mbutu
28 settembre 2019 - 20:35
Articolo superficiale, perfetto per lettori superficiali. È sorprendente come persone che sostengano di seguire il mondo dell'automotive, di esserne appassionati quando non addirittura esperti si fermino all'articolino di al volante per sputare sentenze e fiele. Infatti lo studio prende ad esame diverse ipotesi indicando il punto di pareggio con i vari livelli di incentivo (notizia facilmente reperibile). Si va dai 5 anni col solo incentivo statale fino al singolo anno di Trento. Dalle anticipazioni in effetti non è chiaro che auto abbiano confrontato; si può solo sperare che si sia trattato di mezzi paragonabili. A mettere i puntini sulle i, non si capisce neppure come i famosi 11000 km siano stati suddivisi. Per la cronaca, c'è anche una parte sull'impatto ambientale nel ciclo di vita in Italia. Anche in questo caso troppa nebbia per esprimere un'opinione. Ma visti i risultati anticipati immagino siano sempre frutto della superficialità e dell'incapacità del Polimi rispetto agli esperti che abbiamo la fortuna di leggere qui.
Ritratto di schizzo650
29 settembre 2019 - 10:52
1
Se vai sul sito del Politecnico ti leggi lo studio completo
Ritratto di Mbutu
30 settembre 2019 - 00:36
Schizzo, ho fatto una ricerca veloce e non avevo trovato nulla. Hai un link? Almeno aiuti tutti noi, specialmente i soliti noti.
Ritratto di schizzo650
29 settembre 2019 - 10:50
1
Prima di commentare leggete bene, vi eviterete figure barbine, leggere non costa nulla, si impara a non dire stupidate subito smentite, poi ci vorrebbe anche la comprensione del testo e qui apriti cielo......
Ritratto di Raf17
29 settembre 2019 - 14:52
1
La provincia di Trento ?? ma non fatemi ridere e andate a vedere le prime 20 auto vendute sui grandi mercati (Russia, Stati Uniti, India ecc.) poi ditemi quante ne trovate di auto elettriche o ibride. Queste cavolate attecchiscono solo sui piccoli mecati tipo la Norvegia dove grandi sconti (fin che dureranno) spingono la gente verso l'elettrico.
Ritratto di Danilo13
29 settembre 2019 - 18:28
L'auto elettrica con il tablet non mi convincerà mai. Ovviamente i nostri governi, non appena ci sarà un parco elettrico rilevante, aumenteranno in modo sensibile il prezzo dell'elettricità, che in un paese come l'Italia è già molto alto. Poi portarsi dietro 300-400 kg di batterie con il rischio di rimanere folgorati in caso di incidente, è un non senso... come se l'energia elettrica non venisse prodotta in mondo inquinante.. W IL DIESEL!!! W LE MACCHINE VERE, SENZA TABLET, e soprattutto senza quelle orribili e costose gomme ribassate da tamarro esibizionista!
Ritratto di Francesco Pinzi
30 settembre 2019 - 09:49
Non c'è bisogno di fare grandi studi, l'auto elettrica ad oggi è inarrivabile, scomoda e impegnativa come tutte le auto "rare". Bisognerà progredire parecchio a livello globale prima di potersi permettere il "lusso" di trovare colonnine di ricarica, assistenza, soluzioni veloci alle emergenze per questo tipo di auto.. sempre che sia il futuro..
Ritratto di Davz
30 settembre 2019 - 10:28
Ok, forse; ma la corrente in futuro costerà almeno il triplo di adesso...lo stato dovrà recuperare i soldi che NN farà con le accise sui carburanti.
Ritratto di Angi0203
30 settembre 2019 - 13:16
magari un link sullo studio non sarebbe male perché parlarne senza averlo letto ... mi risulta difficile
Ritratto di otttoz
30 settembre 2019 - 13:30
conviene fare medicina preventiva o intervenire quando il tumore è all'ultimo stadio? allo stesso modo l'elettrico da rinnovabili ce lo impone il pianeta,non è scelta demandabile ai politici!
Ritratto di Badboyberna
30 settembre 2019 - 14:17
ok ma...chi abita in valle/montagna e necessità di una SW/SUV (io a casa riscaldo con legna e pellets) 4x4...ha ancora pochissima scelta... Personalmente preferisco le ibride con possibilità di 30-40-50km di pura batteria, praticamente il tragitto casa-lavoro/lavoro-casa con possibilità di ricarica sia dalla colonnina/rete domestica ma anche dal motore (per esempio negli spostamenti autostradali dove visti anche i limiti di velocità il veicolo consuma poco carburante)
Ritratto di catalina
30 settembre 2019 - 15:45
1
In ogni caso bisognerebbe considerare l'80% dei casi utili (coloro che quotidianamente non fanno più di 120-150 Km) e non soffermarsi sempre solo sul 20% dei casi che per una ragione o l'altra fanno centinaia di chilometri al giorno per i quali le soluzioni elettriche odierne sono meno pratiche ma non meno economiche e ecologiche! Sono convinto che, per esempio, una buona parte dei 65.000 frontalieri che quotidianamente si muovono in automobile dall'Italia alla Svizzera per ragioni di lavoro, da escludere quelli che utilizzano i mezzi pubblici, trarrebbero enormi benefici dall'uso di un veicolo elettrico (meglio se in condivisione). Da considerare che vi sarà vieppiù la possibilità di ricaricare sul posto di lavoro e questo in molti casi sarà pure gratuito. Ma lo stesso vale per quello che da Ferno, Cogliate, Corte Palasio o Ceranova (tutti nel raggio di 60 Km da Milano) si recano nei dintorni del capoluogo lombardo tutti i giorni lavorativi (altro che 11000 Km/annui!).
Ritratto di preda
1 ottobre 2019 - 08:28
Tutte belle parole solo teoriche, ma pratica ZERO. Peccato che dopo (stando moooolto ottimista) 10 anni, le batterie renderanno meno della meta', e quando si cominciera' ad ammortizzare la spesa, andranno cambiate, e si riparte da capo. Vedasi telefonini e quant'altro
Ritratto di catalina
1 ottobre 2019 - 15:18
1
Attualmente la perdita di autonomia si può stimare in 1-3% ogni 100'000 Km e la durata di vita delle batterie, una volta smontate dalla vettura da rottamare, possono essere impiegate ulteriori 10-15 anni come accumulatori per centrali fotovoltaiche o come stabilizzatori di rete. Cosa che viene già fatta oggi.
Ritratto di vittobra
1 ottobre 2019 - 08:55
1
... Un vicolo cieco, pura follia l'elettrico, almeno fino a quando non si troverà un'alternativa alle classiche batterie. E poi il problema riguarda solo l'Europa da quel che si capisce, il resto del mondo no? Dove si inquina di più è l'altro 95% del pianeta di terraferma, cieli e mari. È quello che ci fanno credere che non va!! L'attuale elettrico è solo incentivi, distruzione di interi territori, sfruttamento e guerre... https://www.africa-express.info/2016/01/21/congo-k-come-muoiono-i-bambini-nelle-miniere-di-cobalto-usato-nelle-batterie/
Ritratto di josemiguel
9 marzo 2020 - 01:02
Vorrei ricordare a tutti gli utenti ed eventuali acquirenti di auto elettriche, che oltre alle difficolta di reperimento di colonnine di ricarica, tempi di ricarica, costi di ricarica, c´é l´ammortizzamento dei costi delle batterie, che a seconda dei modelli variano da 9000 € (17kwh) per una smart, fino a 40.000 € (80kwh) per una mercedes e la durata delle medesime varia da 5 a 10 anni. Quindi non penso che attualmente convenga piú di tanto comprare un´auto solo elettrica, ma orientarsi magari su un´ibrida o una con impianto ad idrogeno, o ancora meglio una con motore magnetico (a calamite) non ancora in commercio per ovvi motivi commerciali. Quindi cari amici, anche se sono stati fatti passi da gigante nel campo dell´auto elettrica (vedi campionati di formula E) siamo ancora lontani dal lato convenienza economica e praticitá e reperibilitá di ricarica rapida.
Ritratto di CVLGNN67
29 dicembre 2021 - 11:59
Sarebbe Opportuno capire bene il costo della ricarica.