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Auto elettriche: in Cina scoppia lo scandalo dei sussidi

Pubblicato 16 luglio 2025

Un’inchiesta mostra che grandi aziende automobilistiche come Chery e Byd hanno ricevuto sussidi statali senza averne diritto. E spunta anche il mercato grigio dei chilometri zero.

Auto elettriche: in Cina scoppia lo scandalo dei sussidi

HANNO INTASCATO TROPPI SOLDI

Lo stato cinese ha finanziato con generosi sussidi i costruttori locali per sviluppare le nuove generazioni di auto elettriche che ora stanno conquistando diversi mercati mondiali. E proprio sul meccanismo di erogazione di questi bonus che ci sarebbero state diverse irregolarità. È quello che emerge dal rapporto di Bloomberg che prende in analisi un audit condotto dal Ministero dell’Industria e dell’Information Technology (MIIT), che ha coinvolto decine di costruttori e oltre 75.000 veicoli.

Secondo il controllo effettuato dalle autorità cinesi, sarebbero oltre 864 milioni di yuan (circa 111 milioni di euro) la somma che alcune case automobilistiche cinesi avrebbero indebitamente richiesto nel programma di sovvenzioni statali per veicoli elettrici e ibridi fra il 2016 e il 2020. Tra queste aziende rientrano anche i colossi BYD e Chery. Quest’ultima, che è l’azienda che esporta più veicolo al di fuori della Cina, avrebbe richiesto 240 milioni di yuan relativi a 8.760 veicoli non idonei. La BYD, invece, avrebbe incluso circa 4.900 veicoli che non potevano ricevere la sovvenzione, per un valore di 143 milioni di yuan. Complessivamente, si parla di oltre 111 milioni di euro contestati.

Al memento, secondo quanto riportato dalla Bloomberg, non è ancora chiaro se le aziende dovranno restituire i fondi percepiti oppure se le autorità abbiano già provveduto a dedurre gli importi dalle tranche di finanziamento successivamente erogate. 

Lanciato in Cina all’inizio del 2010, il piano di incentivi alla mobilità elettrica prevedeva sussidi fino a 60.000 yuan per veicolo (circa 7.700 euro), erogati direttamente ai produttori. Il meccanismo ha sicuramente accelerato lo sviluppo dell’industria EV in Cina, ma ha anche mostrato falle evidenti. Infatti, già nel 2016 il People’s Daily China denunciava casi di frodi per oltre 9,3 miliardi di yuan, equivalenti a circa 1,2 miliardi di euro.

Tra le principali irregolarità riscontrate figurano l’assenza di dati operativi sui veicoli, percorrenze insufficienti rispetto ai requisiti minimi e strategie aggressive di immatricolazione da parte delle case. 

DATI DI VENDITA GONFIATI

Secondo un’inchiesta della Reuters, dal 2019 l’industria automobilistica cinese avrebbe gonfiato i dati di vendita grazie a un mercato grigio, sostenuto dalle autorità locali, che permette di immatricolare come usate vetture nuove appena uscite dalla catena di montaggio per poi esportarle all’estero. Queste auto a chilometri zero, anche se non sono state mai utilizzate, venivano dapprima immatricolate in Cina e poi esportate come veicoli usati in mercati come Russia, Asia centrale e Medio Oriente. Un meccanismo che consentiva alle aziende automobilistiche di smaltire auto, dimostrare una crescita e accedere ai sussidi.

Un comportamento che ha spinto anche il Ministero del Commercio cinese a intervenire, con la sospensione dei sussidi al consumo in alcune regioni per indagare su eventuali richieste fraudolente.

Il controllo attuale, su scala molto più ampia rispetto alle verifiche del 2022, si inserisce in un contesto di crescente pressione sul settore. Una guerra dei prezzi lunga oltre due anni ha ridotto i margini di profitto e acceso i riflettori sulla sostenibilità e qualità della produzione.

L’obiettivo di questi maggiori controlli non è solo colpire chi approfitta del sistema, ma anche preservare la reputazione dell’intera industria automobilistica nazionale, oggi sempre più proiettata verso i mercati internazionali.



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Ritratto di Quello la
16 luglio 2025 - 18:57
Non capisco la notizia. E' come se mi dicessero che una Casa indiana, facciamo Maruti, ha evaso le tasse. E a me chemene? O mi sono perso qualcosa?
Ritratto di forfait
16 luglio 2025 - 19:22
In verità sembra la news più interessante degli ultimi mesi
Ritratto di Santhiago
16 luglio 2025 - 21:05
Direi che non è proprio così, è mi viene da chiedermi quale possa essere il motivo che ti spinga a fare un commento che cerca di sminuire la notizia
Ritratto di Quello la
16 luglio 2025 - 21:17
Il fatto, carissimi Santhiago e forfait, è che non capisco quale sia la notizia. Le case cinesi millantano vendite superiori al reale? Quindi?
Ritratto di Ilmarchesino
16 luglio 2025 - 21:48
3
Ma su queste notizie gonfiate che i vari amici del blog ci rompono le @@ con il vantare di tali Marchi mmmm i nodi vengono al pettine per cui permettici di godere su queste piccolezze
Ritratto di MS85
16 luglio 2025 - 22:11
Ci può stare in effetti: se non ti interessano le notizie sull’andamento del settore automotive è normale che questa notizia non ti interessi.
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 09:35
A me, caro MS, interessano molto i dati delle vendite, per curiosità, più che altro. Ma mi sono accorto che non mi interessa nulla se BYD vende più di SAIC in Cina perché non conosco nessuno dei due marchi e non mi interessa il mercato cinese. PS E anche OT: ma i dati delle vendite, anche qui in Italia, vendono forniti dal produttore? Perché in generale ho sempre pensato così. Ma allora ognuno dà i numeri che vuole.
Ritratto di MS85
17 luglio 2025 - 16:18
No, i dati in Italia arrivano dalla motorizzazione (così come in quasi tutto il resto d’Europa con l’ente equivalente locale). Quello che poteva fare una volta un costruttore era lavorare sui canali per gonfiare i numeri, ora anche quel dato è visibile, per cui quando BYD in Italia immatricola il 53% delle macchine senza che ci sia un utente dietro la cosa si vede.
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 07:01
""Quindi"" un po' tutto personalmente è possibile. "Porsche presenta la sua prima utilitaria", e quindi?? -- "Anticipato al 2030 il blocco vendite alle non Bev", e quindi?? -- "Fiat chiude assieme a Lancia e Alfa", e quindi?? -- Da domani benzina a 5e/lt", e quindi?? :)))
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 09:32
Eh no, caro forfait, non è come la narri tu. Se mi dicono che FIAT gonfia i dati delle vendite per avere più incentivi dallo Stato allora mi incacchio perché mi riguarda. Se licenzia ancora peggio. Ma questa notizia, come giustamente osserva il carissimo marchesino, serve solo a trollare i pro/vs elettrico o cinese. Voglio dire: i cinesi rubano soldi allo stato cinese: ma anche chissene!
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 09:37
Quanto dici tu era sì "ma UNA VOLTA" mo' invero ci interessa (tende ad interessarci) pure se in Cina settimana sta settimana la benzina cosa 1 cent in più o in meno; altrimenti tutti i paragoni del "qua siamo peggio e là sono meglio" da cosa verrebbero fuori (secondo te) se quanto altrove avviene poi a nessuno creasse interesse ?
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 12:22
Forfait scusa ma quante immatricolazioni a km zero ha fatto la Fiat negli ultimi 20 anni? quando andavi in concessionaria sapevi che ottenevi uno sconto che però non era mai parificabile a quello dei dipendenti del gruppo e consociate. Ogni singolo dipendente delle aziende in orbita a Fiat potevano acquistare 2 auto l’anno (una ogni 6 mesi) e tantissimi dipendenti acquistavano e rivendevano per arrotonfdare. Lo scrivo perché ne ho usufruito io in prima persona quando presi la Uno Turbo mia madre era dipendente Magneti Marelli e la cosa mi fruttò un bel 16% di sconto. All’epoca erano circa 3 milioni di lire in meno. È sempre mia madre ai tempi ogni 2x3 era in cassa integrazione nonostante Panda Ritmo e compagnia bella fossero da sempre le auto più vendute nel nostro paese. Hai mai visto una campagna media denigratoria nei confronti di Fiat? Certo che no! Avevano il controllo dell’editoria. E ora che qualcuno si comporta diciamo eticamente poco correttamente (nel suo paese) stiamo a fare gli inquisitori?
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 12:29
Spiegavo già sotto. Va benissimo la qualunque osservazione del tipo "MA anche qua" (e magari pure peggio che là in termini percentuali). Però rimane la differenza che qua (se non mi sfugge qualcosa) non è che ti arrivassero soldi pubblici in base agli obiettivi di vendita realizzati
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 12:58
Erano sotto altra forma ma gli aiuti ci sono stati eccome. Cambia la formula ma non la sostanza.
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 13:24
Io negli anni ricordo "al limite" (come pioggia di soldi dati in base ai volumi di immatricolato) i qui incentivi con rottamazione, e onestamente non riesco ad immaginare autoimmatricolazioni con "rientro" di un proprio usato... Sbaglio=
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 13:41
No non sbagli. Arrivavano sotto forma di cassa integrazione quando in realtà in Italia si vendevano milioni di auto e nel 90% dei casi erano Fiat. Mi riferisco agli anni 70/80. Addirittura Fiat aveva creato un mercato parallelo tramite i suoi dipendenti diretti e delle consociate che vendevano più delle concessionarie. Ogni dipendente diretto ed indiretto poteva acquistare in fabbrica l’auto ogni 6 mesi. Non hai idea di quante ne sono state vendute tra Fiat Lancia Alfa Romeo con questa formula e ciò nonostante regolarmente arrivava la cassa integrazione se non tutti gli anni uno sì ed uno anche… magari solo 1 mese ma oramai era una regola. Bel sussidio per gli imperatori dell’Italia… ieri Agnelli oggi Elkann ma la musica non cambia. Almeno in Cina lo Stato è azionista.
Ritratto di EVpundit
18 luglio 2025 - 13:46
Che c'entra la cassa integrazione che è uno strumento per tutta l'industria ed ha preso tutti i settori produttivi italiani? Sei un trollino cinese? Dillo chiaramente
Ritratto di Rush
18 luglio 2025 - 19:43
Analfabeta studia un po’ che ti serve!
Ritratto di Quello la
18 luglio 2025 - 20:12
:-))) E niente. Oggi il carissimo Rush si è svegliato male…
Ritratto di Gna2222
17 luglio 2025 - 12:50
Beata ignoranza: è comunque una forma di concorrenza sleale.
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 13:05
Ma verso chi? Le auto cinesi sino a 10 minuti fa non le voleva nessuno. Mercato russo ed asiatico sono state le sole esportazioni quindi non mi pare che siano state danneggiate le aziende europee. Semmai se c’è stata concorrenza sleale è stata solo interna. L’articolo recita che riguarda veicoli elettrici dal 2016 al 2020 e gli europei neanche si sognavano di venderle/acquistarle. Immagino i russi e gli asiatici quante ne hanno acquistate. Prima dai del cervellone a uno poi della beata ignoranza… rimbambito impara a leggere e studia un po’ prima di sentenziare.
Ritratto di Santhiago
17 luglio 2025 - 13:54
Quello frega a me quanto a te, zero. Quello che invece condiziona il mercato sono le sovvenzioni irregolari. Capisci che se giochi con regole diverse rispetto agli altri, sei avvantaggiato, e, di conseguenza, danneggi la concorrenza?
Ritratto di Santhiago
17 luglio 2025 - 13:58
Altro esempio, case cinesi utilizzano chip con un indice di difettosità che è anche 400 volte più alto rispetto a quello consentito (e controllato) ad un costruttore europeo. Ovviamente, riuscirà a produrre a un costo più basso. Questo porterà un vantaggio a lui, ed uno svantaggio alle case concorrenti, ma anche al cliente (che chiaramente, all'acquisto, mica se ne accorge.. Qui si parla sempre di qualità parlando però del percepito, io sono abituato a riferirmi a quella reale). Ti sembra un po' più interessante questa, come notizia?
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 14:11
Sul chip non saprei, caro Santhiago: diciamo che se si tratta di omologazione (e conseguenti controlli europei), allora lo standard dovrebbe essere lo stesso anche per le cinesi vendute qui.
Ritratto di Lele_1998
17 luglio 2025 - 14:34
3
permetti un appunto: in Europa non esiste nessun indice di difettosità, nel processo di immatricolazione non c'è nessuno standard per i chip impiegati. Ci si rifa al regolamento 2018/858, che vale per i veicoli prodotti ovunque. Ergo, se vengono omologate europee, cinesi, giapponesi e americane, è perché sono in regola. I due standard minimi per l'omologazione in Europa che i fornitori di chip o chip installati devono rispettare sono iso-26262(valutazione rischi) e aec-q100; quest'ultimo standard prevede un tasso di difetto minore o uguale a 1 ppm. Significa che si concede 1 chip non funzionante su 1 milione. Se le cinesi sono in vendita in Europa è perché hanno superato tutti questi tasselli.
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 14:05
Bisogna mettersi d'accordo, carissimo Santhiago: se fai parte del WTO (e la Cina ne fa parte) non puoi giocare sporco: è una sorta di aiuti di stato come quelli che UE impedisce ai propri stati membri. E ci sta la sanzione. Quindi si parla di politiche industriali: personalmente mi sembra strano parlarne in un forum di auto qui in Italia. E' come leggere su "Al Tessuto", celebre rivista di moda di Bangkok, che Jonathan - un imprenditore di Prato - è andato in Slovenia a produrre perchè costa meno la manodopera, le tasse, eccetera, e, in qualche modo, avesse evaso le tasse in Italia. Chin Ciao Lin (che in bangkokese significa Quello la), probabilmente commenterebbe: "Chissà che ne pensa il grande capo Esticazzi".
Ritratto di Lele_1998
17 luglio 2025 - 11:15
3
Non va sminuita, ma va contestualizzata. Perché l'Europa ha una popolazione di meno di 800 milioni di abitanti, con una 50ina di marchi automobilistici. La Cina ha 1 miliardo e mezzo di abitanti con 170 marchi automobilistici. Se si calcolano anche quelli secondari(in Cina tante tech stanno facendo auto, Xiaomi e IM per esempio) si arriva a 200 marchi. Tutto è in proporzione. Le cose che son venute fuori succedono in Europa da sempre, in numeri in proporzione. Inutile dire che l'Italia ha dato più di 150 miliardi alla Fiat, inutile dire che tramite mimit ed economia l'Italia continua a finanziare, sovvenzionare e incentivare marchi non più italiani ma europei. Insomma: acqua calda.
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 12:13
In effetti concordo con il caro Quello la. Sembra più un articolo politico/finanziario che con le auto centra poco o niente. Quasi a dire “dato che sulle auto non possiamo più esprimerci in modo negativo allora attacchiamoli raccontando che hanno rubato i finanziamenti”. Guarda caso la notizia esce da bloomberg. E quindi ? Con i loro soldi pubblici hanno comprato porti e territori per esportare le merci che noi acquistiamo. Giustamente come dice Lele noi con la Fiat cosa abbiamo fatto? Sovvenzioni a pioggia per evitare possibili licenziamenti? Ricatto coadiuvato dai sindacati. Stiamo parlando di poco più di 1 miliardo. In Italia si spendono 700 milioni l’anno di soldi pubblici per fare film che vengono considerati cultura e neanche sono usciti nei cinema. Inoltre diamo quasi 1 milione di euro a un delinquente arrivato da fuori che dice essere un regista ma è un assassino che ha ucciso una donna ed una bambina. E ci permettiamo di fare la morale ai cinesi? Non ci hanno prelevato niente dei nostri soldi e quelli che gli diamo sono per aver acquistato un bene che riteniamo soddisfare la nostra esigenza/richiesta. Moralismo inutile di chi deve distogliere l’attenzione dai propri problemi. In ogni caso non è un articolo che parla di auto. Le auto sono solo lo strumento per poter gettare l’occhio nel giardino del vicino quando il nostro è un letamaio da oltre 50 anni.
Ritratto di Santhiago
17 luglio 2025 - 14:23
E come, non possiamo più esprimerci in modo negativo sulle auto? Altroché se possiamo! Se non ci fermiamo all'apparenza ma conosciamo la sostanza, possiamo, e potremo ancora per parecchi anni
Ritratto di Mbutu
17 luglio 2025 - 12:50
Quello la, diciamo che se si limitassero ad imbertarsi i soldi avresti ragione: si tratterebbe di scandalo tutto interno che a noi poco tange. Nel momento in cui utilizzano queste risorse per fare una concorrenza più aggressiva, ecco che la cosa diventa di interesse anche nostro. Poi c'è da capire: se la cifra di cui si parla sono i 111 milioni riscontrati dalle autorità, nel caso non credo abbiano spostato granchè. Se invece sono 1 miliardo e passa come denunciato dal giornale le cose cambiano. Diciamo che se hanno fregato lo stato comunque non se la passeranno bene, da noi gli avrebbero già dato un ministero.
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 14:08
L'ultima parte mi ha fatto fare una risata amara, caro Mbutu, per il resto credo di aver risposto più sopra al carissimo Santhiago.
Ritratto di Miti
18 luglio 2025 - 22:47
1
Quello la... lasci stare che torniamo parlare della guida col infradito o delle auto insabbiate...
Ritratto di Quello la
18 luglio 2025 - 23:14
:-))) giusto, caro Miti
Ritratto di Santhiago
17 luglio 2025 - 14:24
Giusto
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 15:53
Mbutu, fosse anche 1 miliardo se consideriamo il periodo di 5 anni sono “ solo” 200 milioni anno… noccioline per il comparto. Poi erano rivolti a mercati dove la presenza degli europei era minima. Anche in Russia.
Ritratto di Lele_1998
17 luglio 2025 - 16:11
3
Concorrenza aggressiva è assai diverso dal dumping di cui tanto si parla. Non c'è nessun dumping, non c'è nessuna incongruenza. Qui si tratta di investimenti statali, che sono concessi con praticamente 0 limiti dalla normativa internazionale. La Cina ha iniziato a investire nell'automotive, e l'ha fatto con le risorse che riteneva opportuno. Ricordatevi, poi, che per la sussistenza del dumping dev'esserci la strategia dei prezzi predatori. A me non risulta che i listini europei si stiano abbassando. Ergo, si stanno muovendo in maniera più che lecita. Concorrenza spietata sarebbe esportare le vetture e metterle al prezzo di vendita domestico, aggiornato per valuta e costi di trasporto/organizzazione industriale/omologazione. Non mi pare che abbiamo seg. B cinese a 14.000 euro, non mi pare che abbiamo berlinone a 25-28.000 euro. Ossia quello che valgono le nostre e loro auto uscite dalla fabbrica. Si stanno ponendo al di sotto dei nostri listini, sui segmenti superiori scontano di un 20-30%
Ritratto di forfait
16 luglio 2025 - 19:20
:))) Alè, Pronti-Via con la neo deriva (in atto ultimamente), che mo' la qualsiasi notizia che associ bev a qualcosa di anche minimamente negativo sia : complottizmoohh / maAnnycheccenefre'??? / feyknyuvz !!! :)))))))))
Ritratto di Edo-R
16 luglio 2025 - 22:31
Come non dimenticare l'hype " che i bambini fanno Oohh" e mega papiri su percentualine e trend dei sedicenti esperti ;)))
Ritratto di Volpe bianca
16 luglio 2025 - 20:35
Sussidi, incentivi, agevolazioni varie. Ci vorrebbe l'antidoping anche nel mercato delle auto. In Cina poi, dove è vero tutto e il contrario di tutto... Una dittatura comunista dove esiste solo l'apparire.
Ritratto di Edo-R
16 luglio 2025 - 22:11
+1000
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 12:28
Volpe, in realtà essendo i cinesi abili nel replicare si sono adeguati agli europei. La differenza è che là se ti beccano non ti trovano più mentre da noi se ti beccano cambi casacca e continui esattamente come prima. Ultima in apparizione la “Santa”… e non per le borse tarocche ma per cose un poco più serie. Abbiamo avuto anche noi la nostra dittatura con gli Agnelli ma c’era il boom economico e ci andava bene. Quello che vivono oggi i cinesi è quanto fatto da noi 60 anni fa.
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 14:12
Mi tocca dare ragione (molto controvoglia, considerato il predominio in Coppa Ponkio), al ca... a Rush.
Ritratto di otttoz
16 luglio 2025 - 21:23
scaldalo?
Ritratto di Ilmarchesino
16 luglio 2025 - 21:49
3
Aaaaaaaaa ed ora??? Come la mettiamo con l invasione???
Ritratto di Newcomer
16 luglio 2025 - 22:10
Che i numeri fossero gonfiati si sapeva da tempo, in proporzione succede anche in Europa. La verità emerge dalla strada
Ritratto di Al Volant
17 luglio 2025 - 05:01
Non mi pare nulla di eclatante, è normale pratica commerciale delle aziende. Fin quando hanno un mercato dove venderle. Tra l'altro mi sembrano pure cifre ridicole. Anzi è da lodare lo stato cinese che vuole preservare la qualità, avendo ben chiara la visione commerciale mondiale. Esattamente al contrario dell'Europa, che ha fornito per anni incentivi ai costruttori che NON miglioravano i prodotti, aumentavano i listino (altro che guerra dei prezzi, cartello narcos dei prezzi), margini triplicati che si perdevano in dividendi per arricchire le solite famiglie ricche.
Ritratto di Al Volant
17 luglio 2025 - 05:09
Ma poi lo dico sempre, un organismo (UE) che permette la creazione di una unica società con 14 marchi tra auto e commerciali (forse anche di più sono)... Come può essere definita se non CORROTTA? Quale principio economico ha seguito? Quale vantaggio per i consumatori? Ha ucciso concorrenza
Ritratto di Giampiero456
21 luglio 2025 - 10:24
Fare cartello e imporre i prezzi per tutto il mercato, Volkswagen e Stellantis ne sanno qualcosa.
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 06:56
Come in ogni cosa ci sono vari possibili: non si sa / si sa ma non ci si crede che son fandonie / si sa ci si fondamentalmente crede ma non lo si ammetterebbe comunque nel parlarne / si sa crede e ammette MA... / si sa e Ok è così. Quindi un passaggio in più "in chiarezza" sposta comunque il livello del "sapere" di tutti i precedenti
Ritratto di Lele_1998
17 luglio 2025 - 11:19
3
Concordo con Al Volant. Noi abbiamo meno marchi, meno abitanti, meno mercato del nuovo. Loro hanno il triplo dei marchi, 5x gli abitanti, 2 volte il mercato. Forfait, che ci sono state truffe in questo senso, dati gonfiati e soldi pubblici non meritati è certo. Ma così come è certo che in ogni settore, in ogni luogo del mondo, succedono queste cose; vuoi per interessi strategici nazionali, vuoi perché semplicemente l'impresa fa il bene dell'impresa. Sulla chiarezza: non ne avrai. In Cina si contestano anche i dati considerabili "ufficiali". Ma per il resto, non mi pare che noi tra captive, nlt, leasing e km0 non gonfiamo i numeri del nostro mercato. Ogni mese spuntano fuori nelle più vendute autovetture che sono al 70-80% flotte. Anche quelle sono storture di mercato, perché non sono auto effettivamente vendute.
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 11:53
Ma invero per me non è di interesse stilare (e nemmanco solo) propendere per la classica lavagna divisa a metà buoni Vs cattivi. La mia idea è per il, se c'è qualcosa da sapere, beh "sappiamolo", così quando che parleremo della qualsiasi la faremo con dovuta cognizione di causa (anziché immaginare esotici paradisi* dove tutto gira perfettamente e qua invece tutto storto; o, vale uguale, l'atteggiamento uguale ed opposto per chi il bias lo avesse invertito)
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 11:55
* Sull'esotico "forse" è più facile farsi una prospettiva fantastica (in tutti i sensi) per chi fosse abituato che "laddove non sa" => è tutto meraviglioso. Ecco, in tal senso forse news così sono imho ancora più interessanti visto che invece dei "guai nostri" è più facile ci arrivi qualcosa all'orecchio. Ma, ripeto, senza tifo di sorta; solo per avere una base realistica su cui poi fare qualsivoglia tipo di considerazione in qualsiasi scambio di commenti di qualsiasi thread
Ritratto di Lele_1998
17 luglio 2025 - 11:22
3
per dire: Gennaio/Giugno 2025, italia: 860.000 immatricolazioni. Di queste, 415.000 sono immatricolazioni a persone giuridiche. Noi ormai la consideriamo prassi fondata. Ma bene o male dal 2019-2020 solo metà del mercato italiano è a privati
Ritratto di forfait
17 luglio 2025 - 12:09
Manca però un """dettaglio""" (se non erro); qui non ti arrivano soldi aggiuntivi "pubblici" in base a quante ne immatricoli (correggimi se sbaglio)
Ritratto di Lele_1998
17 luglio 2025 - 14:13
3
nono, questo no. Ma se vogliamo: l'equivalente nostrano in termini di "aiuti" sono gli incentivi; alla fine è un bel modo per mettere in tasca soldi ai costruttori, e sui suddetti incentivi già ci furono delle polemiche, poi fermate perché risultata tutto pulito. Comunque non dimentichiamoci del fondo per l'automotive, ridotto molto con la manovra 2025; i contratti di sviluppo e gli accordi per l'innovazione, ad oggi, non sono pubblici. Non sappiamo chi ha preso soldi secondo quale promessa. Sempre per rimanere in Italia, l'INPS paga parte consistente di cig ai dipendenti tagliati fuori dagli impianti nostrani. Anche questi sono aiuti non indifferenti
Ritratto di CR1
17 luglio 2025 - 05:50
Han preso soldi e producono , esempio nostrano ; han preso soldi e son scappati col malloppo
Ritratto di Fortesque
17 luglio 2025 - 09:13
Speriamo che l’eventuale botto in stile Evergrande non faccia schizzi come fu per l’immobiliare… C’è in rete una interessante analisi di un creator italo-cinese sul paventato botto di ByD (auspicato più che altro dai suoi competitor connazionali).
Ritratto di Oxygenerator
17 luglio 2025 - 10:42
Insomma i furbetti ci sono dappertutto ? Una notiziona.
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 12:32
Infatti! Fossimo Biancaneve… ma credo che neanche lei fosse così candida…
Ritratto di Miti
18 luglio 2025 - 22:48
1
Magari la Heidi???
Ritratto di GiaZa27R
17 luglio 2025 - 11:46
2
hanno scoperto l'acqua calda, si sapeva da tempo di questi "aiuti" di stato. Ma a che serve questa "inchiesta" tanto finisce tutto a tarallucci e vino quando riguarda la Cina
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 12:33
Scusa ma quando succede in Italia (ogni giorno) cosa succede? Prescrizione ?
Ritratto di serginolatino
17 luglio 2025 - 12:20
Con i sussidi che ricevono in modo più o meno lecito, queste case sono in grado di fare una spietata concorrenza ai prodotti europei, sia in casa propria, che in casa nostra (Europa). Ne derivano cali di vendite e produttivi per i marchi europei, con conseguenti ricadute occupazionali e salariali. A causa della nostra capacità d'acquisto sempre più deteriorata, siamo meno propensi ad acquistare i prodotti europei, più costosi di quelli orientali, e così mandiamo in vacca la nostra stessa economia. Se va avanti di questo passo la vedo grigia
Ritratto di Rush
17 luglio 2025 - 13:15
Come alternativa le case europee potrebbero decidere di ridurre i propri margini (seeee) e attuare una politica di riconquista del mercato interno con magari aiuti dell’UE finalizzati al mantenimento dell’occupazione. Invece si continua a dare finanziamenti a pioggia (vedi incentivi) che non stanno dando alcun vantaggio. Mi domando come mai in Cina lo stato finanzia ma è anche socio mentre in Europa si finanzia ma guai ad entrare nel business. Sempre la mentalità di delocalizzare? Di non prendersi responsabilità? Perché un privato deve fare impresa con soldi pubblici senza che il pubblico possa trarne beneficio. Vuoi salvare il salvabile del settore? Applica una sorta di 110% ai cittadini che rispondendo a determinati requisiti contribuirebbero (avendone un vantaggio diretto) a mantenere in vita il settore e l’occupazione. Eeehh la faccio facile… meglio dare al gruppo un ingente somma di danaro pubblico che “sicuramente” investirà per il bene della comunità. Vedi PNRR!
Ritratto di serginolatino
17 luglio 2025 - 13:30
Confermo
Ritratto di Quello la
17 luglio 2025 - 14:14
Posso cominciare a capire perchè coso, là, come si chiama?, ah sì, Rush è in cima alla classifica della Coppa Ponkio.
Ritratto di Giampiero456
21 luglio 2025 - 10:33
L'UE, ed i vari stati, italiano, francese e tedesco in primis, finanziano già pesantemente i gruppi automobilistici europei, la differenza è che noi lo facciamo alla luce del sole, in Cina invece, per qualche motivo, si nascondono.
Ritratto di Lorenz99
18 luglio 2025 - 11:00
NON LA VEDO VOME UNA FRODE POSSIBILE AI DANNI DEL GOVERNO. È IL GOVERNO CHE HA CHIUSO UN OCCHIO ,FACENDO FINTA DI NON SAPERE. QUA PARLIAMO DI UNA DITTATURA CHE CON LA TECNOLOGIA ATTUALE CONTROLLA OGNI CITTADINO QUANDO, QUANTO E DOVE SPENDE. GLI STRANIERI PER USCIRE DALLA METRO,IN ALCUNE CITTÀ DEVONO SCANSIONARE IL PASSAPORTO. AGLI UGIURI DANNO UNA TESSERA CARBURANTE CON LITRI CONTINGENTATI E NON POSSONO USCIRE DALLE LORO CITTÀ CON POSTI DI BLOCCO PERMANENTI,I CHIOSCHETTI DI STREET FOOD DEVONO USARE SOLO PAGAMENTI DIGITALI ECC. FIGURARSI SE PRODUCI AUTO AD INSAPUTA DEL GOVERNO.
Ritratto di AZ
18 luglio 2025 - 16:26
Vabbè.

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Rilevazione di venerdì 15 agosto
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