Dal prossimo anno gli automobilisti che rimarranno bloccati in autostrada a causa di limitazioni del suo utilizzo (per esempio in caso di cantieri) potranno richiedere un rimborso sotto forma di una parziale riduzione del pedaggio. Lo ha annunciato Nicola Zaccheo, presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, presentando un piano alla Camera dei deputati che dovrà essere approvato. Non sono ancora stati comunicati l’elenco dei casi in cui sarà possibile richiedere il rimborso né l’entità degli stessi.
Parallelamente potrebbe anche cambiare qualcosa sul fronte dei pedaggi, che saranno legati agli effettivi investimenti realizzati. Ciò, secondo Zaccheo, porterà un beneficio per l’utenza e una riduzione dei prezzi. L’approvazione del nuovo sistema tariffario dovrebbe concludersi nelle prossime settimane e l’entrata in vigore è prevista all’inizio del 2026. Tuttavia, gli effetti si vedranno solo più avanti, “tra il 2027 e il 2028”, ha precisato Zaccheo.
Soddisfatte, pur se con qualche riserva, le associazioni dei consumatori. Massimo Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, vede sia la riduzione dei pedaggi che i rimborsi in caso di cantieri come “due miglioramenti significativi”. Tuttavia rilancia: “Auspichiamo che vengano accolti i nostri suggerimenti per potenziare ancor di più questi due provvedimenti”.
Il Codacons chiede invece un sistema più efficace di indennizzi e tutele per gli automobilisti in caso di disservizi: “Le tariffe autostradali devono essere effettivamente parametrate alla qualità dei servizi resi sulla rete e gli aumenti dei pedaggi devono essere concessi solo laddove si registra un concreto miglioramento di tutte le performance in favore degli utenti”. Per quanto riguarda gli indennizzi, il Codacons chiede che siano “diretti e automatici” per gli utenti penalizzati dai cantieri.












