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La Basilicata blocca la corsa all’oro nero

03 agosto 2012

Il consiglio regionale approva una norma che impedisce nuove ricerche petrolifere: sarebbero insostenibili per il territorio. Ma il governo potrebbe impugnare il provvedimento davanti alla Corte costituzionale.

OBIETTIVO: PROTEGGERE IL TERRITORIO - Il consiglio regionale stoppa la corsa all’oro nero in Basilicata. “Abbiamo deciso di porre un freno alle ricerche ed estrazioni petrolifere perché le concessioni già in essere occupano uno spazio che noi riteniamo limite in termini di sostenibilità”, ha dichiarato il governatore Vito De Filippo, che spiega: “Alla fine di giugno avevamo 17 fra richieste e procedimenti in corso per nuove ricerche, ma queste avrebbero investito tutto il territorio regionale. Non potevamo permetterlo”. Da qui, l’approvazione all’unanimità dell’articolo 19 della manovra d’assestamento di bilancio, con cui s’intende bloccare l’emissione di “nuovi titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi liquidi e gassosi”. Un provvedimento che potrebbe innescare un braccio di ferro con il governo: su questa materia, infatti, i poteri decisionali spettano non soltanto alla Regione, ma anche allo Stato, che a questo punto potrebbe sentirsi esautorato e impugnare la legge regionale davanti alla Corte costituzionale, con l’accusa di essere contraria all’interesse nazionale.

MA I LAVORI IN CORSO NON SI TOCCANO - La disposizione salva comunque “le intese relative a titoli minerari in essere”, vale a dire quello in Val d’Agri e quello, più recente, a Tempa Rossa. Nel primo sito, compreso tra i monti Volturino e Sirino, l’Eni già produce 85.000 barili al giorno, che una volta a regime arriveranno a quota 104.000. Per quanto riguarda il giacimento a Tempa Rossa, nella valle del Sauro, i titolari della concessione Total (al 75%) e Shell (25%) hanno da poco annunciato un piano d’investimenti da 1,6 miliardi per produrre 50.000 barili di petrolio al giorno a partire dal 2016, cui andranno sommati, una volta a regime, circa 230.000 metri cubi di gas naturale e 240 tonnellate di Gpl al giorno.



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Ritratto di Montreal70
3 agosto 2012 - 17:59
Interesse collettivo? Bello, quando non si è colpiti in prima persona.
Ritratto di fabri99
3 agosto 2012 - 18:17
4
Potrei facilmente dire, da Valtellinese, col cavolo che smettono, vanno contro l'interesse italiano e collettivo... Ciao Montreal ;)
Ritratto di Montreal70
3 agosto 2012 - 18:21
Bravo!
Ritratto di xspray
4 agosto 2012 - 13:13
mi spiegate quali interessi,oltre quelli delle compagnie petrolifere???Queste compagnie petrolifere riconoscono alla basilicata royaltis per il 7%,in africa danno royaltis per il 40%!!!!Cioè la regione dovrebbe permettere di regalare petrolio e farsi inquinare il territorio,senza avere nulla in cambio???Per il bene dell'Italia???Come qualche anno fa che avevamo il più grande giacimento di metano totalmente sfruttato della basilicata e i condotti lo portavano dritto al nord???(inquinamento a non finire,soldi non se ne sono visti e io non ho il metano in casa)per rinpinguare come al solito le casse dell'italia del nord!!! Voi del nord non sapete cosa è successo qui e cosa sta succedendo da quando siamo uno stato unito,e non sapete neanche che noi 151 anni fa eravamo più avanzati di voi su tutti i campi.Non sapete che l'eroe garibaldi era un assassino e credete alla favola che mille hanno vinto contro 10.000.Questo sta continuando ad accadere ancora oggi... Prima di parlare informarsi non fa male.
Ritratto di fabri99
4 agosto 2012 - 16:55
4
Non hai capito 'na beata minkia... Ho detto che da Valtellinese potrei facilmente dire interesse collettivo, ma se poi lo facessero vicino a me interesse collettivo di sto ***... Stavo interpretando il pensiero della maggior parte delle persone indirettamente colpite da questo fenomeno: ovvero molti ragionano dicendo che finchè non lo fanno vicino a me, mi va bene! Saluti
Ritratto di Montreal70
6 agosto 2012 - 02:27
Qualora ti riferissimi a me, sono sicilianissimo. Hai presente quella regione che ha finanziato con denari e uomini l'unità d'Italia? O quella che esporta (ESPORTA!) nel resto del paese l'energia elettrica?
Ritratto di syax
6 agosto 2012 - 12:27
IL SUD CHE FINANZIA IL NORD ???? MA CHE TI SEI FUMATO STAMATTINA ??? comunque siamo sempre a lamentarci quando facciamo l'estrazione non va bene, se non l'avessimo fatta avremmo avuto da dire.. non siamo mai contenti questa è la realtà..
Ritratto di Montreal70
6 agosto 2012 - 12:38
Deduco che a scuola, la storia non fosse il tuo forte, pertanto, piuttosto che cimentarmi in prima persona nell'ardua impresa di colmare le tue enormi lacune, ti consiglio di provvedere da te. Sarebbe utile anche un corso di bon ton. Sai, insinuare che il prossimo faccia abuso di strane sostanze, non è molto ben accetto nella società. Magari nei pascoli funziona diversamente, ma non saprei dire.
Ritratto di fabri99
6 agosto 2012 - 08:56
4
Eliminerei tutte le cose a statuto speciale: non solo la troppa libertà delle regioni a statuto speciale, ma adirittura città, come Livigno. Livigno, città molto famosa forse perchè tutto costa meno senza tipi di tasse eccetera, s'è arricchita grazie a questo: con il pretesto dello sci o delle scampagnate, tutti vanno sempre su a caricare le auto di benzina sopratutto, ma anche altri prodotti molto costosi, tipo bresaola... Vi sembra giusto che abbiano prezzi diversi da noi, solo perchè si sono guadagnati lo Statuto speciale? Vi sembra giusto che sti *** si siano arricchiti grazie allo Statuto Speciale? Cari Saluti ad entrambi ;)
Ritratto di romeo64
3 agosto 2012 - 18:27
INTERESSE COLLETTIVO E' CHE L'ITALIA SI STA IMPOVERENDO..... CON I NO A TUTTO...... NUCLEARE...... TERMOVALORIZZATORI.... ECC ECC.... COSI... E NON TUTTI CI PENSANO I RIFIUTI TOSSICI LI TROVIAMO DA QUALCHE PERTE NEGLI IMPASTI DELLE STRADE..... MATTONI DI CASA..... ECC... (ALCUNI LO FANNO...) BASTA FARE LE COSE CON COGNIZIONE.......
Ritratto di GM-one
6 agosto 2012 - 16:21
troppo bello parlare(anzi scrivere) e fare le cose a casa di altri! ti dico solo una cosa,io abito a 2 passi dall'ILVA di Taranto,nonchè a 2 passi dall ENI e a 2 passi dalla cementir,e se non bastasse vicino ho anche 2 inceneritori,una miriade di industrie del famoso idotto ILVA. la prossima volta che al tuo bel paesino faranno un referendum sul nucleare allora,fai lo sciopero della fame con gli striscioni "fatela a 200mt da casa mia" e poi puoi iniziare a scrivere boiate
Ritratto di Lo Stregone
3 agosto 2012 - 18:37
Se da una parte l'oro nero potrebbe dare una boccata d'ossigeno per il nostro paese, di contro, nessuno lo vuole sotto il naso. Non accadrà poi che una compagnia straniera venga sul nostro suolo e si prenda quello che vuole mentre noi diremo loro "venite, venite pure...." pensando ai soldi, senza pensare a quello che faranno come faremmo noi?
Ritratto di MatteFonta92
3 agosto 2012 - 23:20
3
Seee, saluti... prima che questi si fermino dovranno prima volare gli asini, l'interesse per il petrolio passa sopra ad ogni cosa, nella società di oggi. Un po' come le centrali nucleari: molti le vorrebbero per permettere all'Italia di essere indipendente per l'elettricità, ma nessuno vorrebbe mai abitarci vicino.
Ritratto di omnia
4 agosto 2012 - 07:33
..basta!
Ritratto di omnia
4 agosto 2012 - 07:30
...di che cosa stiamo parlando. Da Lucano garantisco che finalmente il governatore De Filippo ha preso al sua prima e giusta decisione nei confronti di questi ignobili sfruttatori. Lo sapete che il petrolio estratto non rimane in Italia? E lo sapete che siamo tra le regioni che paga il prezzo della benzina e del gasolio piu cari di ogni altro! E allora basta allo sfruttamento indiscriminato di un territorio già tanto depauperato dalle politiche scellerate dei governi precedenti. Ma di quale interesse collettivo si parla allora?? Forse di quello dei politici seduti sulle poltrone a Roma, non di certo di tutta quella popolazione che continua a pagare il gasolio a 1,70 litro. Inoltre dimenticano o fanno finta di non ricordare, che la Basilicata è tra le regioni con la più alta percentuale di terremoti ('80 docet) in Italia. Eppure insistono nello stoccaggio di materiale altamente pericoloso e continuano a bucare un suolo in continuo movimento. Se questo è interesse pubblico .....
Ritratto di IloveDR
4 agosto 2012 - 08:58
3
il Sud, per loro, è solo terra da sfruttare...
Ritratto di Lo Stregone
4 agosto 2012 - 09:18
non rimane qui da noi allora, solo per questo è giusto bloccare qualunque cosa, e lasciare il territorio così come si trova. Io avevo seguito documentari precedenti dove si parlava di una bella riserva di petrolio in basilicata che poteva dare uno sbocco al nostro paese, non pieno, ma una piccola parte, ma adesso il gioco non vale. Bisogna sempre imparare a scavare più a fondo sulle notizie. Quando si parla di scoperte o di novità bisogna sempre cercare di studiare i lati negativi che vengono taciuti per interessi personali
Ritratto di romeo64
4 agosto 2012 - 10:04
Ma cosa c'entra il petrolio dove va? E' evidente che va raffinato da qualche parte. Perche quello del qatar o arabo ecc, ecc. Dove Va? quando una societa' investe (in basilicata c'e' Principalmente ENI) come in tutto il mondo ci sono accordi di sfruttamento con una percentuale riconosciuta a monte che va alla regione/stato con quello ne deriva la ricchezza... lo fa pure la russia... ricordiamoci che le raffinerie sono tutte piene il prodotto va raffinato anche fuori.... e allora? NO ALL'EXPORT??? MAH....
Ritratto di omnia
4 agosto 2012 - 10:31
È chiaro che nel post precedente non potevo e non posso spiegare fino in fondo quello che accade con il petrolio della Basilicata. Non di certo mi metto a scrivere un libro sulle logiche di interessi, ma posso garantirti che se il petrolio estratto costituisse una ricchezza per il paese, allora sarei il primo a favore. Peccato però che a differenza dei paesi da te citati quelli che ne traggono benefici sono altri. Domandalo agli abitanti della Basilicata quali sono stati i loro profitti in termini di tasse sull'energia. I più alti d'italia! E per caso il resto dell'Italia ne ha tratto vantaggi? Paghi per caso meno il gasolio o il riscaldamento? Non credo! Eppure il petrolio si estrae da 20 anni se per caso non lo sapessi! E concludo. La raffineria che si occupa del petrolio Lucano si trova a Taranto, ma è il prodotto finito che viene riacquistato dall'Italia alle stesse condizioni di come provenisse dalla Russia. E allora mi spieghi dov'è il vantaggio a concedere lo sfruttamento di un territorio a vantaggio di non so chi?
Ritratto di xspray
4 agosto 2012 - 13:22
eni è dello stato.lo stato da 150 anni a questa parte si interessa del nord italia perchè l'italia è nata per risollevare l'economia del nord,conquistando il ricchissimo regno delle due sicilie...grazie all'ASSASSINO garibaldi e ai suoi amici avanzi di galera. Quindi secondo questa filosofia,l'eni dà alla regione basilicata royalties per il 7%,in africa la stessa eni dà royalties per il 40%.In pratica la basilicata deve permettere che venga inquinata,che regali petrolio e che non riceva niente in cambio!!!
Ritratto di omnia
4 agosto 2012 - 13:44
Ti chiedo di non cadere in provocazioni che nulla attengono alle problematiche odierne. È vero quello che dici, ma è anacronistico parlarne oggi come un credito da dover incassare. La logica attuale è quella in chiave europeista e mai come adesso l'unità nazionale è fondamentale per la sopravvivenza di questa povera Italia. Per questo nei miei commenti parlo e ribadisco che i benefici non ci sono a livello nazionale e non solo locale. Poi se vogliamo, sappiamo bene, noi due, che potremmo estendere lo sfruttamento del territorio anche all'acqua. Ma lasciamo perdere siamo italiani e continuiamo a salvaguardare il vero interesse nazionale e non quello delle multinazionali.
Ritratto di romeo64
4 agosto 2012 - 10:41
Dovremmo proprio approfondire a chi vanno i soldi??? meglio no trattare questi tasti. In basilicata ci sono dei politici. In base alle leggi facciano le loro richieste perche rappresentano i cittadini (il popolo e' sovrano) OTTENGONO... E POI DISTRIBUISCONO IN SERVIZI COME FANNO AD ESEMPIO IN SVIZZERA AI CITTADINI.... SEMPLICE!!! CHE GUADAGNANO A FARE 10.000 EURO??? PER QUESTE SEMPLICI COSE!!!! A MENO CHE IL POPOLO LUCANO NON ABBIA ELETTO GENTE DA 100 EURO ( COME SPESSO NEL RESTO D'ITALIA) LA BENZINA NON PUO MOLTO DIMINUIRE, MA PER I RESIDENTI SI PUO' TROVARE UNA FORMA....
Ritratto di omnia
4 agosto 2012 - 10:59
...concordo. La responsabilità è anche della nostra politica. Ma la discussione era rivolta all'interesse collettivo. È su questo punto che non vedo benefici. Mi sembra insomma che gli interessi siano solo dell'Eni & C.
Ritratto di anto15
4 agosto 2012 - 11:23
guardate il servizio di striscia relativo all'estrazione di petrolio nella Val D'Agri,è uno scandalo che la regione basilicata prende solo il 7% mentre paesi come il kazakistan prende il 55/60% sull'estrazione...in poche parole prendono il petrolio gratis e ai poveri lucani rimangono solo l'inquinamento e i tumori..mio padre è nato proprio in quella zona ed ho ancora parenti che vivono lì,è assurdo!!! http://www.striscialanotizia.mediaset.it/puntata/2011/05/04/puntata_194.shtml
Ritratto di omnia
4 agosto 2012 - 12:34
Si tratta di sola speculazione ai danni dei Lucani e di tutti i cittadini Italiani. Perchè di quelle risorse non vedono un centesimo di benefici. E pensare che tra le altre cose l'Eni ha fatto cose peggiori in basilicata..... ma non tedierò nessuno, tanto chi piu e chi meno ognuno di noi avrebbe cose da raccontare delle nefandezze di questo paese ai danni di tutti noi. Non dico dove ma ad esempio sul litorale Adriatico in estate prima della stagione estiva viene rimosso un cartello con il divieto di balneazione (area mai bonificata dopo la chiusura di un importante impianto di Stato) per poi ricomparire in inverno. E pensate .... è anche bandiera blu.
Ritratto di mecner
4 agosto 2012 - 11:55
L'idiozia dilagante ed istituzzionalizzata HA distrutto questa Paese mentre altri, in Europa, fanno affari d'oro. Vedere Olanda e Paesi del Nord per ciò che riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Loro guadagnano e noi ogni giorno sempre più poveri. Che i nostri Governanti siano previdenti oppure incompetenti ? L'esito e scontato, purtroppo,.........per tutti. Ma non per chi ci governa e per chi assume queste Determinazioni o per chi emette certe Sentenze. W l'Italia........
Ritratto di tony74
5 agosto 2012 - 17:04
Continuare a comprarlo all'estero tanto da noi la crisi non esiste e nn abbiamo bisogno di risorse e crescita!!!complimenti...
Ritratto di omnia
5 agosto 2012 - 19:38
Non è meglio comprarlo all'estero, semplicemente sarebbe meglio poter sfruttare il nostro ad un prezzo inferiore rispetto a quanto lo paghiamo oggi. Insomma che senso ha sfruttare il terriotorio con tutti i rischi annessi se poi i benefici non ci sono? Quale sarebbe secondo te il vantaggio? Ricordo e ribadisco che il petrolio si estrae da 20 anni in Basilicata ma la crisi c'è lo stesso, e i prezzi dei carburanti e dell'energia sono comunque tra i piu alti in Europa! Ma di cosa stiamo parlando?
Ritratto di GM-one
6 agosto 2012 - 16:26
sarebbe meglio poter sfuttare le energie alternative,visto che qui al sud(parlo per la Puglia) c'è sole,mare,vento e pure disoccupazione. Tutti sanno che sfruttando le energie alternative,con lunione del turismo e buona volontà di tutti,il sud farebbe di tutto per distaccarsi dal nord,altrimenti un peso. ma invece c'è la mafia,che non è la S.C.U. ma lo stesso "stato"
Ritratto di Freeman
6 agosto 2012 - 18:24
Guarda che i carburanti li compri all'estero ugualmente: gran parte delle compagnie che hanno le concessioni per trivellare in italia sono MULTINAZIONALI, che pagano uno sputo per poter trivellare (i costi delle concessioni sono ridicoli, tra i più bassi al mondo), ed il gioco non vale la candela perché quel che entra allo Stato ed agli enti locali con le concessioni non basta nemmeno a coprire i danni ambientali provocati. Il petrolio lucano viene raffinato da compagnie estere, che poi ne ricavano benzina che vendono agli italiani a prezzi esorbitanti. Che ci guadagniamo a lasciarglielo fare?
Ritratto di penitenziagite
6 agosto 2012 - 10:43
La ricerca del petrolio sul territorio terrestre italiano è una cosa che non ha senso e soprattutto non ha alcuna ricaduta economica positiva per la cittadinanza. Dispiace che Rocco Papaleo, che è lucano, abbia prestato il suo volto per la campagna dell'Eni che in Basilicata ha combinato solo guai.
Ritratto di degrel0
7 agosto 2012 - 10:08
TUTTI VORREBBERO AVERE IL PETROLIO SOTTO I PIEDI TRANNE CHE LA BASILICATA.MAH!
Ritratto di omnia
7 agosto 2012 - 15:35
...che tu dica la tua opinione, solo che invece di limitarsi a leggere l'articolo avresti divuto dare una letta anche ai vari commenti precedenti ai tuoi. Come dici tu, tutti vorrebbero avere il petrolio sotto i piedi... Peccato che solo in Italia succede che le compagnie se lo prendano a costo zero! Ripeto: In Basilicata il petrolio si estrae da 20 anni, qual'è il beneficio che ne hai tratto? Per caso il tuo gasolio costa meno? Per caso la tua bolletta luce e gas è diminuita? L'interesse collettivo, sarà mica per caso rivolto a qullo delle compagnie petrolifere? E allora se cosi è, io preferisco che il petrolio resti dove sia, perchè bucare una terra dove la probabilità di terremoti disastrosi è altissima, tra le piu alte in Europa, allora non vedo giustificazione all'interesse collettivo.
Ritratto di nero zabriski
7 agosto 2012 - 11:51
Meglio il panorama, con l'alberelli, i pastori, i fiori e le pecore che una prospettiva di fruttifera occupazione! La solita idiozia all'italiana... Evviva il paese dei mandolini che fa la fila ai distributori Eni il fine settimana!!!
Ritratto di omnia
7 agosto 2012 - 15:44
.. Hai detto bene! Meglio un panorama con alberello e pecorelle che un territorio devastato e privo di occupazione. Dai un'occhiata ai commenti precedenti cosi ti rendi conto di quale occupazione parliamo. E aggiungo da quando si estrae il petrolio (ormai 20 anni) l'Eni Basilicata ha chiuso! Dava occupazione a 3000 dipendenti, lasciando sul territorio una quantità di amianto ancora da smaltire, impressionante! Allora meglio le pecore....
Ritratto di milziade368
7 agosto 2012 - 13:01
<<< ...l’approvazione all’unanimità dell’articolo 19 della manovra d’assestamento di bilancio, con cui s’intende bloccare l’emissione di “nuovi titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi liquidi e gassosi”. >>>, con la salvaguardia dell'ambiente. Siamo alle solite: ai nostri politici manca il coraggio di uscire allo scoperto con un provvedimento "ad hoc", che dovrebbe essere giustificato adeguatamente... lo inseriscono nel solito polpettone... Ritengo che le estrazioni petrolifere comportino qualche danno all'ambiente che può essere facilmente limitato e circoscritto. L'interesse nazionale deve tuttavia prevalere su quello locale, a condizione di adeguate garanzie sulla salute e concrete compensazioni in opere pubbliche di reale interesse, non i soliti nastri tagliati e poi, passata la festa...
Ritratto di omnia
7 agosto 2012 - 15:50
Ritengo anch'io che "se mi sporchi casa almeno porti la cena". Metafora per dire che se disastro ambientale dev'essere, almeno che lo sia in maniera controllata e con un minimo di tornaconto per tutti. Peccato che, e non mi stancherò di ripeterlo, il petrolio in Basilicata si estrae da 20 anni ma di tornaconti per i Lucani e per tutti gli Italiani, non se ne é mai parlato e non se ne parla. Allora cortesemente il petrolio lasciatelo lì dov'è!
Ritratto di caronte
3 settembre 2012 - 13:57
la basilicata abbia fatto la cosa giusta nell'interesse della comunità.