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Bastano 10 secondi per rubare un’auto

Pubblicato 09 agosto 2019

I test di un magazine inglese mettono ancora una volta sotto accusa i sistemi d’accesso keyless, che rendono le auto vulnerabili ai ladri.

Bastano 10 secondi per rubare un’auto

FURTI IN AUMENTO - L’anno scorso in Italia sono stati rubati 105.239 autoveicoli, il 5,2% in più rispetto al 2017. In Inghilterra e Galles sono stati 106.000 con aumento del 50% negli ultimi 5 anni. Il fenomeno sembra sia direttamente collegato alla diffusione dei sistemi di accesso e avvio dell'auto senza chiave (detti anche keyless). Questi sono comodi, perché consentono di aprire e chiudere le portiere tenendo in tasca o in borsa il telecomando, ma rendono l’auto più vulnerabile e soggetta agli attacchi di malintenzionati. Dopo aver individuato la “vittima” ai ladri bastano pochi secondi per captare il segnale radio emesso dal telecomando con un "jammer"  (stando entro i 5-6 m di distanza), riprodurlo e aprire le portiere non appena il proprietario dell’auto è abbastanza lontano da non accorgersene. Una volta all’interno, il tasto per l’accensione del motore rende il furto ancora più semplice. Il magazine inglese What Car? ha effettuato un’inchiesta sul tema, scoprendo che bastano dieci secondi per rubare vetture di ultima generazione come Audi TT RS o la DS 3 Crossback, mentre servono trenta secondi per una Land Rover Discovery Sport.

BASTANO POCHI SECONDI - Nel caso delle Audi e DS citate, sono sufficienti cinque secondi per entrare nell’abitacolo e cinque secondi per mettere in moto e allontanarsi (guarda il video qui sotto). Fra le sette auto sottoposte al test, quella ad aver resistito più a lungo è stata la BMW X3: un minuto, che in ogni caso non fa stare tranquilli i suoi proprietari. La Land Rover è stata più difficile da "rubare" perché la casa inglese utilizza un più ampio spettro di frequenze che rende l'intercettazione del segnale più complicata, ma non impossibile.

COME DIFENDERSI - Una parziale soluzione al problema esiste, come ha sottolineato What Car?, perché alcuni costruttori (come Audi, BMW, Ford e Mercedes) stanno introducendo telecomandi con all’interno un sensore di movimento, che disattiva l'emissione di segnali radio dopo alcuni secondi di immobilità. Questo accorgimento serve per prevenire una delle modalità più frequenti di furto, quando la vettura si trova nel vialetto o di fronte a casa a pochi metri da dove si trova il telecomando all'interno dell'abitazione: senza un sistema di blocco del segnale questo può essere facilmente clonato dal ladro fuori dall'abitazione e il furto diventa un gioco da ragazzi. Inoltre, alcuni costruttori hanno inserito anche la possibilità di attivare il blocco del segnale radio manualmente dal telecomando stesso. Questo può essere d'aiuto nella fase in cui ci stiamo allontanando dalla vettura, dopo avere chiuso le porte, e il telecomando si trova ancora in tasca o nella borsa.

PROTEGGI IL TELECOMANDO - Per tutte le vetture che non hanno la possibilità di bloccare il segnale del telecomando, non resta che cercare modi più "artigianali". Come per esempio inserire il telecomando all'interno di una apposita bustina che ne blocca il segnale subito dopo aver chiuso la vettura, oppure utilizzare una delle speciali scatole da muro, dotate di ganci, nelle quali appendere il telecomando quando si trova in casa durante la notte, anch'esse in grado di bloccare il segnale.



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Ritratto di DavideK
9 agosto 2019 - 16:14
Abolire l'inutile orpello del keyless troppo facile, vero?
Ritratto di Asburgico
9 agosto 2019 - 16:53
Completamente d'accordo, ma vuoi mettere aprire il portellone con il piede? SHAVE LIKE A BOMBER
Ritratto di Andre_a
9 agosto 2019 - 21:26
Non saranno essenziali, ma sono due cose molto comode, mi dispiacerebbe doverci rinunciare
Ritratto di Pavogear
10 agosto 2019 - 13:15
Non voglio dire che sia sbagliata la tua opinione, ma perché sarebbero comode? Non mi pare difficile prendere la chiave e premere il bottoncino di apertura, e nemmeno girare la chiave per accendere la macchina e tantomeno posare una borsa a terra e aprire a mano il bagagliaio. Che senso ha prendersi tutti quei rischi per una comodità inutile?
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 14:20
Non ti cambia la vita e, se veramente c’è tutto questo rischio, è ovvio che non ne vale la pena, ma non puoi negare che la comodità dei due sistemi, per quanto minima, esesta. Nel primo caso puoi tenerti le chiavi in tasca, nel secondo non devi appoggiare una borsa (che potrebbe essere pesante) per terra (dove potrebbe esserci sporco). Sono piccolezze, ma quando ti ci sei abituato le noti, se passi a un’auto che non le ha.
Ritratto di Rav
10 agosto 2019 - 14:56
4
Sono d'accordo con Andre_a e aggiungo che anche per esigenze di design spesso le aperture dei portelloni vengono posizionate nei posti peggiori. Risultato è che oltre ad aver magari bagnato la borsa, perchè piove e la devi appoggiare a terra, ti trovi anche con le mani nere di sporco. Alla fine l'unica cosa indubbiamente sicura sarebbe tornare alla chiave nella toppa, ma francamente almeno io non sono disposto a tornarci. In ogni se da una parte mi auguro che le case adottino soluzioni a protezione dell'auto, dall'altra trovo che certe banalità aiutino, ad esempio le Peugeot chiudono gli specchietti insieme all'auto ergo, se vedo che non si sono chiusi gli specchietti mi metto in allarme perchè capisco che l'auto non è chiusa. Un'auto che se la chiudo a parte le frecce non vedo altro, non la comprerei.
Ritratto di DavideK
10 agosto 2019 - 17:24
Per il baule ok, capisco possa essere una comodità. Ma rispetto ad un telecomando per aprire, ed una chiave per accendere e spegnete, non vedo proprio la comodità del keyless francamente. Anzi, non si sa dove mettere le chiavi e bisogna pensare a non dimenticarle.
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 17:47
A dove mettere le chiavi ci pensi solo una volta, quando esci di casa, poi restano li. Molto utile per una persona abituata a riporre le chiavi nella borsa che non deve cercarle ogni singola volta ma può lasciarle nella borsa. Personalmente: spenderei 2000€ di optional per il keyless? No, neanche 500. Se vivessi in una zona ad alto tasso di criminalità sarei preoccupato ad avere un’auto con il keyless? Probabilmente. Se dovessi scegliere tra due auto usate di pari prezzo e condizioni, una col keyless l’altra senza, sceglierei quella con il keyless? Si.
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 18:42
Il problema è: se ormai ti sei abituato a non dover cercare le chiavi per aprire, quanto tempo occorrerà prima che inizi a dimenticarle a casa, o peggio sul posto si lavoro, distante magari da dove hai parcheggiato costringendoti a tornare indietro e fare 3 volte lo stesso percorso?
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 19:38
Sono una persona che si scorda di tutto, mi capita con le chiavi tradizionali o con altri oggetti, ma con le keyless ancora no. Come ti ho detto, di solito le metto in tasca quando esco di casa e le tolgo solo quando rientro. Sono andato vicino a metterle in lavatrice, ma non le ho ancora lasciate fuori. Mi spaventa un po’ Tesla che ti fa usare il cellulare come chiave: quello spesso me lo scordo o mi scordo di caricarlo.
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 20:57
Io dimentico facilmente il cellulare, ma le chiavi mai. Sarà che per me l'auto è una passione, prima che una necessità. Invece il problema del telecomando del keyless è che, per chi cambiasse spesso borsa, o borsello, beh, allora il rischio di dimenticarlo è elevato.
Ritratto di supermax63
10 agosto 2019 - 21:55
x DavideK e Asburgico:Completamente d'accordo.Tanto per essere chiaro il Keyless rientra nella tecnologia inutile come tante altre diavolerie superflue.Purtroppo, Io rientro in una categoria forse fuori dal tempo che vorrebbe avere la ruota di scorta di dimensioni normali, estintore di serie obbligatorio in macchina, lettore CD meglio se multi cd.Viceversa sono del tutto favorevole agli ADAS e il Blind Spot, ciò che definisco tecnologia utile
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 23:38
Il Blind Spot rientra nel campo degli ADAS. Forse volevi porvi l'accento?
Ritratto di supermax63
11 agosto 2019 - 00:22
Esatto, hai perfettamente capito il mio intento
Ritratto di DavideK
11 agosto 2019 - 01:02
@supermax63: o forse fuori dal tempo è chi impone la vendita di scemenze non volute. Il "nuovismo" è sbagliato.
Ritratto di supermax63
11 agosto 2019 - 01:11
Non posso che concordare. In effetti, penso che le macchine moderne siano troppo piene di elettronica e troppi gingilli inutili che tra le altre cose distraggono dalla guida.
Ritratto di supermax63
11 agosto 2019 - 01:12
Come già scritto favorevole a tutti gli ADAS che incrementano la sicurezza alla guida.
Ritratto di treassi
9 agosto 2019 - 18:04
Io ho preso apposta il pacchetto inferiore per non avere il keyless...
Ritratto di DavideK
10 agosto 2019 - 00:32
Infatti. Finché è optional singolo ok, ne godranno le meraviglie solo gli interessati. Ma ormai è una piaga, alcune auto sono disponibili solo così, come diversi allestimenti ricchi.
Ritratto di Pierpaolo C
10 agosto 2019 - 15:14
Faranno pagare come optional, la più sicura versione con telecomando manuale.
Ritratto di Pavogear
10 agosto 2019 - 13:15
Hai fatto benissimo. Come detto anche da DavideK, ormai sta diventando sempre più difficile trovare auto con una buona dotazione ma prive di questi inutili orpelli
Ritratto di Thresher3253
9 agosto 2019 - 18:05
Oppure utilizzare una convenzionale chiave.
Ritratto di FOXBLACK
9 agosto 2019 - 20:26
Basta montare un microinteruttore a levetta nascosto come si faceva una volta in un punto che solo voi sapete. ..bipassando un cavo dello start. ..e il ladro ha un po da armeggiare. ...ma se te la vogliono portare via non c'è antifurto che tenga. .
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 09:21
Così però togli la comodità del keyless, senza considerare il fatto che, su un’auto moderna, non so quanto sia facile bypassare i cavi
Ritratto di FOXBLACK
10 agosto 2019 - 12:39
Basta un cavo. .il key. ..puoi usarlo per aprire poi. .scegli. ..
Ritratto di Mbutu
10 agosto 2019 - 22:28
L'ho sempre fatto anche io, specialmente con le moto. Attenzione che però invalidi la garanzia.
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 10:16
Le moto vintage avevano un ottimo antifurto: avevo una Guzzi che, se un ladro inesperto provava a rubarla dovevamo raccattargli i pezzetti di tibia (ed era keyless nel senso piú letterale del termine)
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 11:14
Eh no, perché per accenderla dovevi inserire la chiave nella toppa e girarla. Non era keyless manco per niente.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 11:15
PS: keyless e avviamento senza chiave sono differenti, ma quando c'è il primo c'è anche il secondo.
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 11:31
Keyless nel senso che la chiave non ce l'aveva per niente (anche il Ciao della Piaggio la chiave non ce l'aveva, almeno non i primi modelli). Come una bicicletta, o la incatenavi da qualche parte o il primo che passava poteva portarsela via.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 13:45
Questo vale anche per una bicicletta... sai a proposito che ad esempio nei Paesi nordici una delle prede più ambite dai ladri è proprio la bicicletta, anziché l'automobile? Tutt'altra cosa che da noi.
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 14:36
incredibile, hai sbagliato pure questa :D Come penso sia ovvio, rubano piú bici che auto anche in Italia.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 14:52
Solo nei paesi, dove ovviamente le auto sono tutti catorci d'antan e i mezzi più recenti e dal valore maggiore sono proprio le biciclette. Prova a chiedere a un Romano o un Napoletano, ma anche ad un Milanese, se sia più facile essere derubato di una bicicletta o di un'auto. Io ho chiesto ad una persona che viene dalla Finlandia e si è trasferita da anni in Italia, e tale persona mi ha appunto detto che in Finlandia puoi lasciare le auto aperte (iperbole) che tanto non le ruba nessuno, mentre puoi mettere tutti i catenacci che vuoi alla bici che tanto te la rubano comunque se se lo mettono in testa; e al contrario mi ha detto che qui la bicicletta la puoi lasciare anche in bella vista che tanto non la frega nessuno, mentre l'auto va messa in sicurezza in ogni modo possibile.
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 15:04
In Italia, auto rubate: cira 200.000 l'anno, bici rubate: circa 350.000. In realtá credo le bici siano ancora di piú, perché tutti denunceremmo il furto della nostra macchina, ma se rubano la "scassona" da 20 euro non é detto. Fonte: wikipedia, che non é certo il Ministero dell'Interno, ma neanche l'amico di Milano. Poi, se ti piacciono le esperienze personali, mi hanno rubato 2 bici nonostante fossero incatenate, non mi hanno mai rubato l'auto (grattata ai gioielli) nonostante a casa non siano mai chiuse a chiave.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 17:14
Guarda i dati per territorio, e noterai la differenza tra le zone di maggior concentrazione per numero di auto rubate e quelle di bici rubate. Infatti, le regioni Lazio, Campania e Lombardia sono le più colpite, e chi vivesse fra queste zone ovviamente non potrebbe che constatare come, nelle stesse Regioni e principalmente nei Capoluoghi, il numero di furti di auto sia più elevato di quello di furti di biciclette; senza considerare la differenza nei sistemi di sicurezza impiegabili sull'una e l'altra tipologia di mezzo e il fatto che i furti d'auto rientrano nel più ampio novero dei furti di mezzi motorizzati.
Ritratto di Andre_a
13 agosto 2019 - 13:13
Se non specifichi é ovvio che guardo l'Italia intera o, al massimo, le zone nelle quali abito io. Comunque a Milano: 8.213 auto rubate all'anno, oltre 18000 bici. Fonti: quattroruote.it, ilgiorno.it.
Ritratto di remor
13 agosto 2019 - 14:02
Per le bici in tutti i paesi turistici pianeggianti, soprattutto di mare e in tutte le città universitarie praticamente la quantità di furti tenderà, penso, all'infinito. Si fregano, datosi che c'è mercato, finanche i catorci che chi una volta faceva il mestiere del 'ferrovecchio' forse nemmeno la avrebbe ritirata. Penso fra l'altro che molti furti di appunto bici da battaglia nemmeno poi vengono denunciati.
Ritratto di Marco_Tst-97
13 agosto 2019 - 14:48
Come ti pare, ma se persone abituate nel proprio Paese a guardarsi in giro per evitare che la propria bici venga rubata mentre l'auto la possono lasciare anche aperta vengono qui e riscontrano che al contrario ci sia da mettere molta più attenzione affinché non gli venga rubata l'auto mentre le bici le puoi lasciare in mezzo alla strada che le ritrova lì allora forse c'è da pensare... fonte comunque persona che abita a Napoli.
Ritratto di Andre_a
13 agosto 2019 - 15:03
Lo capisci che, se avessi detto "abitando a Napoli ho la sensazione che la mia auto sia molto piú a rischio della bicicletta" sarebbe stata una cosa molto diversa rispetto a "Tutt'altra cosa che da noi" "Solo nei paesi, dove ovviamente le auto sono tutti catorci d'antan e i mezzi più recenti e dal valore maggiore sono proprio le biciclette. Prova a chiedere a un Romano o un Napoletano, ma anche ad un Milanese" e soprattutto "Guarda i dati per territorio (LOL)". Io i dati per territorio li ho guardati, tu prendi quello che ti dice l'istinto come se fosse la Veritá senza prenderti il minimo disturbo di documentarti.
Ritratto di Marco_Tst-97
13 agosto 2019 - 15:42
Vuoi che te lo dica chiaramente? I dati riportati dalle statistiche NON SERVONO A UN CA..O, iperbolicamente parlando! Se una cosa deve succederti, ti succederà, punto. Tutti questi dati statistici possono stabilire al massimo una probabilità, nessuna certezza né alcuna verità assoluta. Sono inoltre effettuati a campione e con determinati fondamenti che ne riducono di molto la validità assoluta. L'unica cosa che si può avere per certa è l'esperienza personale, e nient'altro. Punto.
Ritratto di Mbutu
12 agosto 2019 - 11:49
Andre_a, fra i segni distintivi dei motociclisti quello della pedivella è uno che sono felice di aver lasciato nel passato! ;)
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 12:16
amo le moto da cross 2 tempi, per questioni di leggerezza e semplicitá (nonché della compressione quasi innocua) le preferisco con la pedivella. In tutti gli altri campi sono d'accordo con te, anche se non rimpiango né di aver posseduto una moto molto d'epoca né di averla rivenduta.
Ritratto di Micaleo
9 agosto 2019 - 20:54
Ho la soluzione! Pulsante di avviamento con lettore impronte digitali, proprio comu sugli smartphone... Poi se la range rover la fanno pagare 1000€ in più a me non interessa nulla. Tanto ho la mia utilitaria con la normalissima chiave... Hihihi.
Ritratto di Andre_a
9 agosto 2019 - 21:24
Mi sembra un’ottima soluzione. C’era un articolo tempo fa su una casa, credo Hyundai, che ci sta pensando seriamente al lettore di impronte.
Ritratto di Micaleo
9 agosto 2019 - 21:41
Infatti mi chiedo perché ancora non abbiano preso la tecnologia di sblocco degli smartphone da applicare sulle auto... Io se fossi un cliente range rover preferirei spendere anche 2.000€ in più su un "pacchetto sicurezza" che sentirmi dire che la mia auto la rubano in 30 secondi... Ad ogni modo chi ancora possiede una fiat uno può dormire sonni tranquilli, tanto ormai i nuovi ladri 2.0 non sapranno neanche maneggiare un piede di maiale... Ahahhaa
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 09:19
Anche il riconoscimento facciale potrebbe essere un’idea: alcune auto, come la Forester, lo usano già per confugurare l’auto senza che il guidatore debba premere alcun tasto. Basterebbe una riga di programma e nessun hardware aggiuntivo per fare in modo che, se la macchina non ti riconosce, puoi accenderla solo con la chiave fisica.
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 17:07
Oppure una semplice, classica, chiave con telecomando.
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 17:18
Perché non un’ancora più semplice, classica chiave senza telecomando?
Ritratto di DavideK
10 agosto 2019 - 17:25
Perché il telecomando è comodo e sicuro. Il keyless no.
Ritratto di supermax63
15 agosto 2019 - 01:54
Purtroppo, condivido l'amara riflessione
Ritratto di DavideK
10 agosto 2019 - 17:27
Il problema dei sistemi di riconoscimento biometrico è che i dati biometrici non sono sostituibili. Ed a rubare un'impronta non ci vuole nulla. Sono sistemi molto più deboli di quanto si creda.
Ritratto di Europaspa
10 agosto 2019 - 20:46
E vabbe ma chi si sbatte a clonare un impronta per rubare un auto? Non è mica una cassaforte contenente lingotti. Comunque oltre a questi sistemi ci vorrebbe sempre la chiave manuale, se capita che presti l’auto a qualcuno o la lasci al meccanico
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 21:00
Stai scherzando? L'auto è uno dei bersagli più ambiti per i ladri! Farebbero di tutto pur di rubarne una, soprattutto quelle di blasone; forse arriverebbero anche a mozzarti un dito, o cavarti un occhio!
Ritratto di Asburgico
10 agosto 2019 - 21:16
Col lettore di impronte succederà, venderanno guanti di maglia, vendono già portafogli schermati per carte di credito
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 21:25
Hihihi, già mi immagino tutti in giro con i guanti come i giapponesi in visita nei paesi occidentali. Sarà divertente, soprattutto per quando togliendoseli si troveranno tutte le mani sudate!
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 21:35
Ma dove vivi, in Sudafrica?
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 23:36
Hai notato la temperatura di questi giorni... 40°C all'ombra, e fa caldo anche sulle montagne degli Appennini. Forse in Sudafrica stanno persino meglio che da noi!
Ritratto di DavideK
11 agosto 2019 - 01:04
Non vedo perché non copiare un'impronta per rubare un'auto da decine di migliaia di euro. Mica serve la cia.
Ritratto di Michiflanoalila
9 agosto 2019 - 22:01
È una piaga. Noi al sud usiamo il bloccasterzo corazzato e usiamo 2 chiavi per avere un po' più di sicurezza. Il furto della macchina é uno dei reati che odio perché totalmente impunito
Ritratto di oretaxa
10 agosto 2019 - 09:55
Un esempio di come l'innovazione non sia sempre sinonimo di miglioramento.
Ritratto di Mbutu
10 agosto 2019 - 10:43
Articolo semidemenziale. Nei precedenti 5 anni i furti sono diminuiti, non c'erano le chiavi elettroniche? Le auto più rubate sono modelli tipo panda, y, punto e uno (chi non ha la uno con il keyless). Semplicemente anche i ladri si sono aggiornati: prima ti rubavano l'auto in 30 secondi collegando i cavi, ora intercettando il segnale, domani ti hackereranno il sistema.
Ritratto di Pavogear
10 agosto 2019 - 13:22
Concordo sul fatto che anche una volta c'erano i furti e che le più rubate siano paradossalmente quelle con apertura vecchio stile, però analizzando i fatti emerge questo: panda, 500, y vengono rubate spesso perché dietro c'è un enorme mercato di pezzi di ricambio e quindi c'è molta più attenzione su queste auto rispetto alle altre; inoltre, un tempo è vero che bastava poco per rubare un'auto, ma è anche vero che grazie alla tecnologia si era arrivati ad una sicurezza abbastanza buona, nel senso che per entrare in macchina entravano ma poi da qui ad accenderla ce ne voleva, perché tutto passava comunque per la chiave. Ora invece siamo arrivati secondo me ad un livello troppo facilmente aggirabile e per cosa poi? Di sicuro il keyless non è una comodità che fa la differenza in un'auto perché usare la chiave non costa niente né in termini di tempo né di fatica
Ritratto di Mbutu
10 agosto 2019 - 22:59
Certo che usare una chiave non è la morte di nessuno. Come tante altre cose che abbiamo comunque sostituito col tempo. Personalmente ho sempre girato per vari motivi con un sacco di chiavi. Ultimamente le sto sostituendo con altri sistemi e la comodità è enorme. Se poi uno si ricorda di avere la testa solo perché è attaccata al collo il problema è lui, non certo come è fatta la chiave. Comunque l'esempio del singolo come sempre lascia il tempo che trova. Io semplicemente ritengo demenziale mettere in correlazione il fatto che siano aumentati i furti nel 2018 con la velocità dei professionisti nel forzare le auto con sistema keyless. Perché altrimenti mi di deve spiegare come mai nel 2017 i furti sono diminuiti (li hanno venduti tutti nel 2018 i sistemi senza chiave?) e come mai le auto più rubate sono modelli sprovvisti di tale sistema. Solo che a quanto pare va di moda questo luddismo d'accatto e quindi si deve dare addosso alla tecnologia: e le app no (il tagliando si prenota al telefono, meglio se da una cabina a gettoni); e la chiavetta USB no (meglio il CD; non importa poi che si tratti comunque di un formato digitale, magari lo stesso se non ti sei scaricato musica piratata da qualche sito da terzo mondo); ed il keyless no (lucchetto e catenaccio sulla portiera come mr. Bean); tra un po' sarà niente navigatore, al massimo cartina e bussola. Ed ora scusate ma devo andare ad impastoiare i cavalli.
Ritratto di Marco_Tst-97
10 agosto 2019 - 23:52
Prenotare un tagliando parlando direttamente con un operatore è sempre più personale e scevro da fraintendimenti rispetto a farlo da app. Il suono inciso su un CD, sebbene anch'esso digitalizzato, è comunque INCISO, quindi il "codice musicale" è scritto direttamente sul supporto fisico, e permette di mantenere la "profondità" del suono, rispetto ad una USB, in cui ho ormai con certezza riscontrato che si perdono sempre alcuni suoni caratteristici della musica che si ascolta. Il keyless NON È un sistema di sicurezza, non è nato per ridurre i furti, e i test lo dimostrano; quindi il paragone con "lucchetto e catenaccio" non ci azzecca una f4v4. Il navigatore è utile, ma non deve diventare una dipendenza: una volta usato una, due volte, se hai fatto attenzione la strada l'hai imparata, e allora il navigatore non ti serve più. Come sempre: non è la tecnologia ad essere stupida, è il modo in cui ce ne serviamo pedissequamente ad essere stupido.
Ritratto di Mbutu
11 agosto 2019 - 08:53
La "telefonata scevra di fraintendimenti" già non era male. Ma il suono "inciso" sul CD è una perla fantastica. Grazie di esistere.
Ritratto di Marco_Tst-97
11 agosto 2019 - 10:27
Mai notate le rigature concentriche sui dischi, anche quelli "digitali"? Secondo te cosa sono, gocce d'acqua a formare l'arcobaleno?! E poi, davvero credi che sia meglio prenotare un tagliando, così come fare qualsiasi operazione che richieda un intervento da parte di operatori fisici che possano valutare OGNI esigenza, e non solo quelle previste dall'applicazione così come è programmata, con un'app piuttosto che parlare di persona con un operatore di cui poi conosci nome e cognome e che può garantirti un contatto più personale? Nel caso fai parte di quella categoria di persone che anziché servirsi intelligentemente della tecnologia ne sono schiave, e mi dispiaccio per te...
Ritratto di Mbutu
11 agosto 2019 - 17:50
E certo, per prenotare un tagliando ho bisogno di andare a cena con l'operatore. Per il tocco personale di stabilire un giorno ed un orario. Comunque se tu non fossi quello che sei capiresti benissimo la differenza fra automatizzare una procedura banale come una prenotazione ed invece dover affrontare problematiche più complesse. Sta lì tutta la differenza fra chi sa usare la tecnologia e quelli come te. Fra l'altro non hai la più pallida idea di come funzioni un file digitale vero? Peccato che io non sia qualificato per farti da insegnante di sostegno. Quindi puoi tornare a scrivere fesserie sotto i commenti di altri.
Ritratto di Marco_Tst-97
11 agosto 2019 - 18:10
I file digitali sono degli insiemi di impulsi elettromagnetici, classificabili nel linguaggio di interazione con la macchina come 0 ed 1; ma c'è differenza fra un suono completamente digitale, campionato mediante la distinzione di un unico suono d'insieme, per risparmiare "spazio" e rendere più compatto un file audio, e la separazione delle diverse fonti sonore, campionate separatamente per poter essere poi riprodotte tutte insieme nello stesso suono. Nel primo caso, si ha un suono più "piatto", in cui non è possibile distinguere i diversi strumenti e le diverse tonalità se non ad un livello piuttosto marginale, pari alla riproduzione di un unico suono, ed è il caso del suono campionato nelle pennette USB e nei cellulari; nel secondo, si ha un suono differenziato, in cui è possibile, in uno studio di registrazione, separare i diversi suona generati dai diversi strumenti e dare ad ognuno "spazio" nella riproduzione del brano, ottenendo un suono dalla maggior "profondità". La differenza si nota, eccome: sentendo uno stesso brano "inciso", digitalmente, su un CD o campionato digitalmente in una pennetta USB, con le stesse casse o le stesse cuffiette, si nota che nel secondo caso il suono presenta dei bassi dotati di minor "tono", così come si nota poco la differenza fra i suoni medi e acuti, e non si riesce a distinguere nettamente il suono prodotto da una chitarra da quello prodotto da una banjo. Non parlo a vanvera, so come funzioni un file un digitale, e so che non tutti sono identici: guarda le "estensioni" dei file musicali campionati nelle chiavette e quelle di quelli "registrati" su disco, e noterai che sono differenti, e che un file musicale di un disco occupa più spazio di quello equivalente di una pennetta. Se tu pensi che una prenotazione sia banale, non hai capito un c4zz0 della vita, perché NON C'È NIENTE DI BANALE.
Ritratto di Andre_a
11 agosto 2019 - 20:29
Se sai come funzionano le estensioni, sai anche che è possibile registrare mp3 su un cd e wav, o qualsiasi altro formato audio, su una penna usb (ma davvero le usate in macchina??), hard disk, cellulare, cloud...? Non stai confondendo i cd col vinile? E poi potresti spiegare a me, che sono allergico ai tagliandi in officina, cosa c’è di complicato nel farti dire quando hanno mezz’ora di tempo per cambiarti l’olio?
Ritratto di Marco_Tst-97
11 agosto 2019 - 21:19
Non si tratta semplicemente di vedere quando abbiano tempo, ma anche cosa far vedere e far cambiare. Poi, grazie a questo mio prenotare di persona i tagliandi ho spesso ottenuto degli sconti coperti dal concessionario; vorrei vedere voi con la app... su USB i formati sono sempre ultracompressi, e poi hai mai sentito parlare di USB originali, con le musiche registrate direttamente in studio di registrazione?! No, invece i dischi originali ci sono, e la qualità del suono è tutta un'altra cosa.
Ritratto di Asburgico
11 agosto 2019 - 21:43
Per chi non lo sapesse i dati seri vengono ancora salvati su nastro magnetico
Ritratto di Andre_a
11 agosto 2019 - 23:46
I formati degli usb li decidi te: se copi le tracce da un cd originale senza convertirle, avrai la qualità di un cd originale. La maggior parte delle persone non sente la differenza tra un formato da cd e un buon mp3 in condizioni ottimali, figuriamoci in auto, quindi preferisce quest’ultimo per ragioni di spazio. Quella sul tagliando era una domanda seria, non retorica: se telefonando riesci ad ottenere sconti, fai benissimo a farlo.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 00:22
La maggior parte, ma io ho orecchio fino perché allenato a causa di anni di pianoforte. Quindi per me il suono campionato in una USB non è minimamente paragonabile a quello "inciso" su un CD; poi la qualità va ad aumentare con il formato e la "scomodità", migliorando con le audiocassette e gli LP, ma lì la differenza con un impianto del livello di quelli di serie nelle auto e minima davvero. Ripeto: per un orecchio allenato.
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 00:27
Dipende sempre dal tipo di impianto che hai in macchina. In ogni caso quando uso Notebook o Smartphone utilizzo Streaming e MP3, in casa impianto stereo per LP, Cassette e CD, in macchina solo e sempre CD usando lettore multi cd
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 07:49
Perdonate l'intromissione ma penso si stiano confondendo le questioni. Cd e usb o smartphone o disco rigido sono solo gli scatoloni in cui vengono trasportati i file audio e non ne influenzano la qualità. Il file audio digitale 'da ascoltare' di qualità migliore è il wav ossia quello che si trova nei cd originali, ma NB nulla toglie che lo stesso file lo si possa portare pari pari su una usb o flash memory mantenendone invariata la qualità ma col vantaggio che se su un cd da 800MB ci stanno una quindicina di brani di contro anche sulla più fessa delle usb da 8 giga ci stanno 150 brani. Il file Mp3 è un file compresso e seppur di qualità minore del wav penso che, visto che lavora sopratutto a eliminare ridondanze ed affini, per gli utenti comuni sia più che ottimale a livello di resa visto che magari in auto si ha un impianto da max qualche centinaio di euro o dallo smartphone di ascolta con le cuffie in dotazione del valore di qualche decina di euro. La parte del leone nella qualità di un brano la fa, oltre ovviamente al dispositivo che la emette che siano cuffie o amplificatore+casse, la fase di masterizzazione-mixaggio in studio. Dei conoscenti avevano fatto un cd di loro canzoni, era appunto un cd e quindi file wav, ma chi glielo aveva mixato aveva fatto una lavoro tanto pessimo che da un impianto stereo di un certo livello la voce del cantato quasi non si sentiva- distingueva.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 08:00
Ad ogni modo io sono assolutamente pro mp3. Personalmente penso che il file wav e le relative dimensioni siano una forzatura data dal fatto che se su un LP vinile o cassetta ci stavano max una quindicina di canzoni allora idem un cd da 600-700MB doveva giocoforza contenerne circa un pari numero -non è che di colpo si poteva stravolgere tutto e per cui gli Lp su vinile con 15 brani e quelli sul cd con quegli stessi 15 e in più un'altra sessantina di tracce bonus.- Quindi il livello del file audio digitale wav è stato indotto piuttosto che dedotto da una effettiva necessità qualitativa di razionale dimensione di byte per secondo di musica riprodotta. Infatti già al tempo mi molto meravigliavo che su uno stesso CD ci potevano stare o le sole 15 canzoni o in alternativa ben un intero film oppure ben un'intera enciclopedia con una caterva di fileultimediali audio e video da far impallidire quei soli 15 brani. E alla fine la qualità che percepivo mi risultava praticamente identica nell'ascoltare.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 08:12
Forse perché hai un orecchio poco allenati, ma per chi come me ha "bazzicato" con la musica sin da giovane, credimi, la differenza si sente: stesse cuffiette, stesso brano, ma supporti diversi, le cosiddette "ridondanze" donano maggior profondità al suono riprodotto da un lettore CD rispetto a quello riprodotto, ad esempio, dal mio cellulare; così come, stesso impianto audio dell'auto, il suono prodotto dallo stesso brano, caratterizzato da dei bassi forti e cupi e degli acuti di tonalità molto alta, risulta molto differente se riprodotto da USB o da CD. Infatti sulla mia auto purtroppo non dotata di lettore CD tendo a non ascoltare la musica, se non da radio, perché la qualità del suono non mi convince per niente, tanto da pensare di comprare un adattatore per auto per collegarci un lettore CD esterno.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 09:43
Purtroppo, presumendo sia risultato chiaro che nei miei precedenti affermavo ascoltare lo stesso file wav sullo stesso impianto con l'unica differenza di portarcelo da cd o da supporto diverso, senza rilievi strumentali a conforto non possiamo escludere che sia un effetto essenzialmente psicologico. Dal mio ti posso dire che l'internet è tanto vasto quanto pubblico a tutti. Se cerchi notizie in merito penso non verrà mai a galla una frase che sia una in cui di asserisca che un file wav su cd sia differente in meglio o peggio da un file wav su qualsiasi altro supporto. Al limite ma proprio al limite potrebbe essere sottolineato che se usato in auto su supporto cd è più facile che nel prendere un sobbalzo il brano balbetti. Poi non è mia intenzione smuovere nessuno dalle proprie convinzioni, quindi pace e bene io quanto mi toccava per dovere di cronaca l'ho detto.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 09:48
P.S. La musica che ascolti da radio, di qualità ottima, non pensare che in radio abbiano 10 mila cd che di volta in volta l'omino apre e mette nel lettore. Sono tutti in in memoria su supporto diverso da cd e vengono digitalmente caricati. Come abbiamo mi sembra concordato, la qualità da radio è ottima.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 10:08
No, non ho detto che la qualità della musica da radio sia buona, anzi personalmente mi fa sch1fo; solo che tra ascoltare musica di bassa qualità da una pennetta che devo portarmi appresso o da una stazione radio su cui devo semplicemente sintonizzarmi con la radio fissa nell'auto preferisco la seconda opzione. Comunque: personalmente ho notato una differenza sensibile tra i due tipi di supporto, e non quelle che si possano determinare solo con strumentazioni dedicate. Poi, non so, probabilmente la maggior parte delle persone oggi è ormai abituata e non ha l'orecchio abbastanza allenato per cogliere appieno le sfumature tanto da fargli avvertire la differenza che per un amante della musica è invece lampante. Sarà anche per il tipo di musica che esce fuori oggigiorno, che ormai è digitale già di partenza...
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 10:12
Se copi lo stesso wav la differenza non esiste, sono esattamente gli stessi bit riprodotti dallo stesso dispositivo. Se copi su hard disk la stessa traccia in un buon formato mp3 la differenza la notano in pochi (ho letto di musicisti che non riuscivano a capire se un loro pezzo era compresso in mp3 a 320k), ma se copi la stessa traccia nello stesso formato la differenza non la sente neanche uno strumento. Se sulla tua macchina gli usb si sentono male, o sulla macchina hai uno stereo di qualitá inferiore o non copi la traccia correttamente. Tutto il resto sono opinioni e ne possiamo discutere volentieri quanto volete, ma questo é un fatto e tu Marco_Tst-97 stai dicendo una falsitá. Se le basi del discorso sono false non si puó andare avanti.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 10:56
Io non trascurarerei il già sopra accennato effetto psicologico. La letteratura scientifica è pregna di effetti placebo da una parte e, sul versante opposto proprio per dar luogo a dari certi e non soggettivi o fuorvianti, a esperimenti in doppio cieco. Io stesso ad esempio la stessa birra alla stessa temperatura dallo stesso bar nella stessa serata, il giro che pago io mi sembra molto meno gustosa di quella offertami da qualcun altro. Per dire
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 11:03
Quello puó essere, peró non possiamo far passare il fatto che la qualitá del cd é superiore e solo gli eletti con l'orecchio allenato riescono a percepirlo. Vinile e digitale sono diversi, ci sta che qualcuno preferisca l'uno o l'altro, ma col CD assolutamente no, almeno non su basi oggettive. Mi sembra la storia del re nudo.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 11:16
Quello è un caso psicologico, da studiare, non certo un qualcosa di diffuso...
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 11:10
Io non mi baso sullo stereo della mia auto, ma sull'impianto di casa, su cui ho ascoltato brani riprodotti, da CD, LP, audiocassette e USB, tutti in formati di qualità, e ripeto: al di là della teoria, al di là degli strumenti, tra il suono riprodotto da CD e quello riprodotto da USB la differenza è abissale, perché anche con le stesse estensioni il sistema di campionamento e riproduzione è in realtà diverso. Lo dico io come le dice mio padre, grande patito di impianti audio, e lo dice pure mio fratello a cui non frega nulla di qualità della riproduzione musicale.
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 12:05
Ammettiamo che per te e per la tua famiglia sia vero e che non sia un difetto del tuo impianto di casa. Una breve ricerca su internet ti mostrerá che per il resto del mondo, rilevatori audio compresi, non esiste alcuna differenza tra lo stesso file lanciato tramite CD o altro formato, mentre la differenza con un mp3 di buona c'é, ma la maggior parte delle persone, musicisti compresi, non la nota. Vista questa situazione, converrai con me che, il 90% delle persone é contento a usare Spotify tramite Car Play (o simili), il 10% piú sensibile preferisce un hdd esterno o integrato, una SD o un'usb (per quanto una penna usb che sporge dall'autoradio mi fa esteticamente orrore) in modo da portatsi dietro talmente tanta musica che riempire la bauliera di CD non basterebbe. Vista questa situazione, mi pare che di auto con lettore CD attualmente in vendita ce ne siano anche troppe.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 12:38
NB Ci sono delle penne usb molto tozze in cui la parte che resta sporgente è veramente ridottissima. Comunque resta incredibile il passo in avanti tecnologiico che con una chiavetta dal costo accessibilissimo di una ventina di euro oggi potresti portarti dietrro circa 64.000 / 10MB = 6400 canzoni in un aggeggino grande quanto la punta di un dito.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 13:53
@remor, preferisco ancora averne soltanto 15/20, ma in un CD originale con la copertina che lo attesti.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 14:27
Ah no, personalmente forse l'unica seconda utilità del lettore multi cd, oltre ai tanti brani in più del mono cd, era che potevi caricarne almeno i classici 6 lasciando appunto le custodie a casa che altrimenti l'abitacolo dell'auto diventava oltremodo una cd-teca. Non discuto però le opzioni personali, io infatti a prescindere sono per gli ambienti poco caotici e abbastanza ordinati, da cui l'apprezzare che con una chiavetta così compatta evito le custodie in ogni dove. NB Fra l'altro In merito a brano e autore oramai da un po' vengono visualizzati sullo schermo dell'impianto visibile anche ai vari passeggeri, per fortuna non si limitano più a track 01 - track 02 ecc. Una ragione in più per la quale effettivamente contonarsi di custodie e relativi foglietti non è strettamente indispensabile.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 14:32
È una questione di apparenza, di valore estrinseco, non di riconoscibilità durante la riproduzione. Vorrei vedere quando uno tra qualche anno volesse rivendere una pennetta USB con le sue musiche preferite chi gliela comprerà, non potendo vedere subito, come con i CD quale sia il contenuto e non avendo di per sé alcun valore rispetto al CD stesso.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 14:47
Per me da questo punto di vista: No Problem. Non mi sono nemmeno ai tempi in cui avrebbe potuto avere un mercato mai (ri)venduto un Cd. Alla fine spesso le canzoni - playlist - compilation sono una parte del proprio percorso di vita legati a momenti e memorie, e mai pensato di rivendermeli. Poi fra l'altro non so nemmeno se c'è un particolare mercato dell'usato con eventuali pezzi pregiati come ad esempio per i vinili. Fatto sta che, per brani comuni, penso se proponessi OGGI a un qualsiasi mio conoscente "hey ti vuoi comprare un mio cd usato?" davvero non saprei che tipo di risposta mi darebbe e che sguardo abbozzerebbe nei miei confronti.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 14:54
C'è un mercato amplissimo di vecchi CD, così come di vecchie audio e videocassette. Mai visto invece vendere pennette USB usate, non interessano a nessun collezionista.
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 16:32
Mitiche, ma solo da ricordare, le audiocassette che si incantavano e il nastro si svolgeva e quindi bisognava riarrotorarle aiutandosi con una biro, fra l'altro facendo attenzione che si ben tirassse nel riarrotolarsi e non si piegasse rigirandosi il sopra col sotto. Non ci posso pensare quanti limiti sia pratici che qualitativi e per non dire di scelta cerano al tempo e per cui farsi una cultura musicale era per purtroppo non alla portata di tutti. Oggi, sembra una liberazione, vai sull'internet e puoi ascoltare immediatamente tutto di tutti, in più con delle semplici cuffie le colleghi al telefono e per l'intera giornata puoi ascoltare musica. Beh no, decisamente l'affezione agli oggetti EX tecnologici non fa per me. Proprio non mi ci immagino in giro col walkman mangianastri a cambiare pile, rigorosamente non ricaricabili, ogni 2 ore. Comunque concordo, prendersi una usb usata non avrebbe senso visto che col galoppare della tecnologia ha più senso prenderne una nuova più attuale con molta più memoria e ad un prezzo irrisorio. Poi ci si mette la musica che si vuole nel formato che più aggrada. Anzi in verità, debbo essere brutalmente onesto, personalmente ritengo che anche le chiavette usb sono già un po' passate per tale uso. Meglio avere la musica sul proprio telefono così la si ascolta in giro con gli auricolari, e poi a casa e in macchina via bluetooth collegandoli ai rispettivi impianti di diffusione. Senza dover interrompere ad ogni cambio d'ambiente là dove si era arrivati.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 17:16
Bah, che mondo di me.da quello di oggi, tutto sarà pure più.accessibile, ma non c'è più passione per nulla che non abbia una scheda di rete... che sch1fo...
Ritratto di remor
12 agosto 2019 - 18:18
Purtroppo, nel senso che nel fare un confronto generazionale tocca ammettere che le nuove leve sono avanti, mi tocca sostenere il contrario. Se si pensa che ai tempi a saper suonare uno strumento musicale era uno per classe nel migliore dei casi, oggi invece magari da autodidatti coi tutorial on line sembra che un adolescente sì e uno no stiano in una band. Con l'internet non sono pochi i ragazzi che prenotano un volo low cost las minute e a prezzi ridicoli in giornata vanno e vengono da Londra, quando al tempo va a finire qualcuno trovasse difficoltà già solo a prendere la circolare e non sapeva niente nemmeno del paese a fianco. Ora hanno l'home banking sullo smartphone quando alla stessa età non si sapeva nemmeno dell'esistenza del libretto degli assegni. Piaccia o meno internet ha dato luogo tipo ad una nuova alfabetizzazione. E fra l'altro, se non fosse per il web, nemmeno staremmo qui a commentare, paradossalmente.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 21:02
In realtà a dato luogo ad una serie di aspettative che spesso vengono disattese, tipo quella di poter imparare a suonare uno strumento salvo poi accorgersi che si è imparato solo a strimpellare; o prenotare voli online low cost che poi si scopre essere low cost per una buona ragione... internet ci ha permesso solo una cosa: imparare prima a riconoscere una truffa o di non possedere il talento in questione; solo che spesso certi cocciuti continuano comunque a non capire l'antifona. Insomma, Internet ci ha dato altri vantaggi, la possibilità di farci più in fretta una esperienza pari a quella che i nostri genitori hanno impiegato anni a costruirsi.
Ritratto di remor
13 agosto 2019 - 13:52
No. Quelli sono le tipologie che tendono a partecipare ai talent show, ossia cantanti ballerini e attori, se non ho capito male. Quelli che finiscono per praticare uno strumento li vedo molto più quadrati. Fra l'altro comunque non tutti quelli che poi praticano con successo da professionisti hanno degli studi in materia alle spalle e viceversa non tutti quelli che hanno studiato uno strumento poi hanno necessariamente trovato uno sbocco di successo nel campo. Quindi a prescindere non creerei dei sottogruppi di più o meno predefiniti. Sul fatto dei voli low cost, sorvolerei. È, lo ammetto, un po' controversa la materia del -come risparmiare-, che si tratti di trovare il distributore carburanti che pratica i prezzi migliori, la compagnia telefonica che offre lo stesso di un'altra a 1/3 del prezzo o appunto riuscire a viaggiare a fianco di un'altra persona nello stesso volo o bus ma avendo pagato la metà. In molti casi c'è chi non riesce a scorgere l'opportunità ma intravede solo una eventuale probabile anzi una fregatura certa, da qualche parte nascosta. Personalmente non ho problemi ad accettare tale atteggiamento del -dove c'è gusto non c'è perdenza- mi sembra si dica, ma ovviamente inutile cercare un eventuale approfondimento.
Ritratto di remor
13 agosto 2019 - 14:26
Giusto per dire, furono autodidatti Clapton e Hendrix, e non c'erano di certo nemmeno ancora i videotutorial di yt. Non penso ci sarebbe da aggiungere altro
Ritratto di Marco_Tst-97
13 agosto 2019 - 14:54
@remor, infatti non c'è da aggiungere altro: si diventava buoni musicisti, da autodidatti, ben prima di You Tube, proprio come lo si può fare oggi. È semplice: ti rechi in un negozio di musica, cerchi spartiti e manuali di insegnamento et voilà, il gioco è fatto, senza doverti stare a rovinare la con i tutorial visualizzati su cellulare.
Ritratto di remor
13 agosto 2019 - 16:00
See, vabbè, lasciamo perdere. Onestamente mettendomi nei panni di un teenager fra cercare gratuitamente al volo un video tutorial con tanto di numero visualizzazioni e likes a testarne la bontà e nel quale video fa vedere appunto in video dinamicamente come affrontare la questione e viceversa informarsi su pagine gialle obbligatoriamente cartaceo dove si trova il negozio di strumenti musicali più vicino, aspettare il fine settimana che papà ti ci possa forse accompagnare in macchina visto che è tot paesi più in là e coi mezzi pubblici se ne passerebbe mezza giornata, poi arrivi in negozio ti fai mostrare quello che hanno e oltre a costarti un botto è tutto da capire fin dove ti aiuterà ad imparare, se è effettivamente un buon libro o se era l'ultimo che gli era rimasto, e poi quelle figure che davvero rispetto al video ci si mette un sacco a capire cosa e come, ecc.ecc.ecc. P.S. I video yt di possono guardare anche su computer, e fra l'altro tetheringzzando il traffico dati del proprio smartphone, cioè si possono sfruttare da computer i 50-60GB dell'all inclusive da 7-8 euro al mese attivi sul proprio smartphone, senza nemmeno doversi sobbarcare i costi di un collegamento internet casalingo. E qui non vorrei aver aperto nuovi inimmaginabili scenari su quali diavolerie comporta e permette la tecnologia al giorno d'oggi.
Ritratto di Marco_Tst-97
13 agosto 2019 - 16:56
Sei un caso limite MOOOOOOLTO fuori target; esempio: io ho un contratto telefonico che mi garantisce 15 GB di connessione a €12, e non ne ho trovato al momento di migliori tra costo, avere campo ovunque e offerta. Poi, se davvero trovi difficile capire, ad esempio, le immagini di un libro di insegnamento per chitarra allora forse faresti meglio a rinunciare, perché non c'è nulla di più chiaro; senza contare che il suddetto libro si trova in una qualsiasi libreria scolastica, anche usato e quindi a prezzo ridotto, e di per sé non costa più di un qualsiasi libro di testo scolastico. Per concludere: io ricordo di avere impiegato a malapena una settimana a tempo perso per imparare gli accordi di chitarra: proprio TAAAAANTO tempo, davvero...
Ritratto di remor
14 agosto 2019 - 09:40
L'ho scritto sopra, 7-8 euro per minuti e sms a iosa più 50-60 giga. Ci hanno fatto pure le pubblicità, nb non è un mistero per pochi, vi hanno aderito milioni di italianii. Sul fatto dei libri da scuola, io non sto parlando di sentirsi arrivati per aver imparato il giro di Do, ma di autodidatti che arrivano a fare magari tipo, alla chitarra, gli arpeggi a 2 mani. O alla batteria a fare poliritmiche mano dx - mano sx - pedale nb non singolo ma addirittura doppio sulla gran cassa. Hai voglia a comprare libri per arrivare a tali livelli. Inoltre il discorso non riguardava la impossibilità di apprendere da un libro ma che ci sono vie molto più veloci e redditizie. Altrimenti nei molto visualizzati videotutorial di qualsiasi tipo, dal come cambiare la lampadina al faro della propria vettura a come mettere nel proprio smartphone la sim o la scheda di memoria, chi fa il video si limiterebbe a mettere l'immagine e descrizione del manuale (che a quanto pare non sono bastati ai tanti che hanno deciso di andarsi a cercare un video meglio esplicativo).
Ritratto di Marco_Tst-97
14 agosto 2019 - 10:14
Primo: chi impara dai tutorial online non è autodidatta, in un modo o in un altro ha imparato da qualcun altro che lo sa fare; secondo, una volta imparati gli arpeggi e gli accordi, se si è dotati è un attimo imparare a fare "i numeri" con lo strumento; i tutorial servono a quelli che ci sbattono continuamente la testa ma non riescono, e infatti oggi siamo invasi da pseudomusicisiti che si credono i Mozart del muovo millennio, così che oggi non ce n'è UNO che valga solo la metà di Mozart, lui si autodidatta; per cambiare lampadine di un'auto, per quelle più complesse sono comprese le istruzioni, per le altre, sinceramente, mo diverto anche a farlo a scatola chiusa; si è perso il gusto di fare le cose in totale autonomia. Per dire, ieri ho montato un dondolo a scatola chiusa: zero istruzioni, zero tutorial online, zero esperienza; eppure alla fine è venuto fuori perfettamente.
Ritratto di Andre_a
14 agosto 2019 - 10:35
In tema musicale, sono tra quelli che hanno imparato a strimpellare su youtube. Non sono un genio, e non voglio esserlo (pensa che non sono neanche in grado di distinguere se lo stesso file é riprodotto da cd o usb) ma mi sembra un passatempo migliore rispetto al rintronarsi passivamente davanti alla televisione. Restando in tema automobilistico invece, a scatola chiusa cambi giusto la lampadina e poco altro, seguendo una persona competente su youtube ci fai tutto il resto (ma proprio tutto, soprattutto se parli inglese e non hai un'auto estremamente rara).
Ritratto di remor
14 agosto 2019 - 11:44
Purtroppo no. O meglio probabilmente stiamo parlando di generi musicali completamente diversi e quindi non ci capiamo. Ma far passare l'idea che volendo ti prendi il libro del nipote che a scuola media sta nella classe musicale e dopo un po' allenandosi con lo strumento """a tempo perso""" ossia che ne so una volta a settimana la domenica pomeriggio se piove e non riesci a organizzare l'uscita con gli amici, beh siamo ben lontani. Gli strumentisti che intendo io in quanto tali difficilmente passerà giorno che non si eserciteranno e raggiunto un certo livello dovranno comunque continuare a praticare. Certi strumenti poi richiedono anche una certa preparazione fisica, metti il fiato per chi si applica in ottoni e simili. Per non dire i batteristi che fanno generi pesanti e fanno raffiche di doppia cassa veloci e duraturi, hanno gambe da far invidia ai ciclisti professionisti, e non è che te le fai e le mantieni così in souplesse che quando sei annoiato ti siedi 5 minuti allo sgabello e dai un paio di pestate. Se mai qualcuno ritenesse che tale ultimo approccio "facile" basti allora, poi capisco le affermazioni di partenza che poi molti approcciano ma poi falliscono, veramente di qualsiasi tutorial yt non te ne fai nulla, ma nemmeno investire una barca si soldi in un maestro a pagamento che dia lezioni quotidianamente poi alla fine frutterebbe. Ripeto a meno che per saper ad esempio suonare chitarra non si intenda fare canzoni da falò in spiaggia ma non è quanto intendevo io
Ritratto di Marco_Tst-97
14 agosto 2019 - 12:03
Hai una visione della vita, del fare musica e dell'utilizzo intelligente della tecnologia che secondo me è molto distorta; ed in linea con i tempi, purtroppo...
Ritratto di Andre_a
14 agosto 2019 - 12:49
Io ho una visione della musica distorta? Perché secondo te o punti a diventare il n.1 al mondo o non ci devi neanche provare? Strimpellare senza pretese una mezz'oretta ogni tanto é vietato? Perché sai, qui siamo su un forum automobilistico, quindi se la tua visione degli hobby é questa devi essere per forza Lewis Hamilton.
Ritratto di Marco_Tst-97
14 agosto 2019 - 13:14
Ah. Allora ammetti che per lo più quello che guardano i tutorial perché hanno come hobby quello di suonare uno strumento strimpellano ogni tanto, cosa che potrebbero fare con poco. Al di là di questo: un hobby và preso senza pretese, i tutorial invece servono se qualcuno vuole imparare in fretta per diventare un professionista; insomma, i tutorial servono per imparare in fretta un qualcosa, perché lo si deve fare per lavoro. Io stesso li ho impiegati, ma primo erano basilari, le cose più complicate ho imparato a farle da solo sperimentando, e secondo sempre e comunque perché dovevo apprendere in fretta per scopi didattici.
Ritratto di Andre_a
14 agosto 2019 - 15:09
Non posso parlare a nome di "quelli che guardano i tutorial", io li trovo utili sia per una cosa (la chitarra) che faccio a un livello neanche amatoriale che per un'altra (la meccanica) nella quale non sono un professionista, ma neanche ho mai avuto bisogno di uno, pur comprando generalmente auto ben lontane dall'essere affidabili. Se c'é un modo per imparare in maniera piú veloce e divertente é puó essere utile per tutti.
Ritratto di supermax63
14 agosto 2019 - 00:10
x remor:Viceversa molti altri aristi sono diventati dei maestri nel loro genere proprio grazie ad avere studiato molto.Solo a titolo di esempio ne cito quatrro:Jon Lord, Rick Wakeman, Keith Emerson, Edward Van Halen
Ritratto di Andre_a
12 agosto 2019 - 14:33
Hai ragione, ma a me danno fastidio anche quelle. Mi trovo bene con il Car Play e Spotify, tanto tra i rumori della macchina non noterei la differenza. Se fossi un fanatico di qualitá audio userei l'hard disk che molte autoradio hanno integrato oppure ne nasconderei uno esterno da qualche parte. Comunque sono io, capisco che per chiunque altro una penna usb del tipo che dici tu sia perfetta.
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 19:04
x remor:Le faccio un esempio pratico da collezionista ho LP originale de La Pulce d'Acqua di Angelo Branduardi che contiene anche una decina di disegni dello stesso artista.Per esempio, in questo caso non c'è Cassetta, CD,MP3 o Streaming che tenga.Ma di esempi simili potrei farne a decine
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 18:43
Da vero appassionato e malato di musica condivido il culto del CD, Cassette e LP...ciò non togloe che ascolti musica anche in formato MP3 su chiavette o schede e streaming.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 21:04
Beh, se è per questo io la ascolto da smartphone, però senza tutti questi siti a pagamento come Spotify, ma direttamente da You Tube, in minor qualità, forse, ma per la musica su cellulare "non c'ho sbatta" di pagare.
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 21:37
Lo stesso dicasi per me streaming solo gratuito
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 17:55
Qualche anno fa Pioneer aveva prodotto un caricatore CD da Baule da ben 100 Dischi
Ritratto di Andre_a
14 agosto 2019 - 10:41
Non so quanto costi, quanto pesi e quanto spazio occupi un caricatore CD da 100 dischi, ma considerando che ti permette di portarti dietro la stessa musica di una chiavetta usb da 64 giga non mi stupisce che Pioneer non lo produca piú.
Ritratto di supermax63
15 agosto 2019 - 01:50
Era un prodotto in vendita prima dell'avvento dello Streaming, Pennette , USB ecc.ecc... Io mi sono accontentato di Multi Lettore CD da 6 dischi
Ritratto di supermax63
15 agosto 2019 - 01:52
In ogni caso non c'è paragone tra chi come me ha il culto del CD o meglio ancora del vinile e Chiavetta USB
Ritratto di Andre_a
15 agosto 2019 - 12:11
hahahahahahaha
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 17:51
Viceversa, Io non ascolto mai la radio ma la mia musica tramite lettore CD in plancia da 6 dischi
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 17:43
Le segnalo che in macchina si possono anche installare impianti auduo da migliaia di euro
Ritratto di Mbutu
12 agosto 2019 - 12:00
Andre_a, il problema è che non sa come funzionano. Parla tanto per fare polemica dopo aver scopiazzato qualcosa da Wikipedia. Difatti non ha capito nulla di quello che ho scritto (eppure l'ho detto "stesso formato"). E poi fa un mischione per arrampicarsi sugli specchi. Ma è il destino di ogni troll: li lasci parlare e si vede tutta la loro miseria.
Ritratto di Marco_Tst-97
12 agosto 2019 - 13:51
È tipo, non so, la decima volta che fai il bue che dà del c0rnut0 all'asino? Io ho riportato la mia esperienza sensoriale personale, oltre a quella di altri membri della mia famiglia, e poi forse dimentichi che al di là di come sia campionato il file ci siano differenze anche nella maniera in cui avvengono campionatura e lettura del file stesso, che portano alla dispersione di alcuni segnali sonori durante la digitalizzazione e nel corso della riproduzione. È anche l'hardware a contare, e quello per la riproduzione dei file su disco è oggi più Hi-Fi di quello per la riproduzione dei file da chiavetta, a parità di costo. Ma tu ti fermi alla parte digitale, dimenticando che il segnale va registrato e letto da un supporto hardware in cui evidentemente sta la differenza.
Ritratto di supermax63
12 agosto 2019 - 18:36
Infatti, se non essitessero le differenza segnalate, come mai esistono impianti audio che costano come un appartamento? Hanno forse la stessa resa audio di una chiavetta USB del valore di pochi euro?
Ritratto di Andre_a
13 agosto 2019 - 13:03
Siccome non ne ho uno chiedo: gli impianti audio che costano come un appartamento leggono le tracce da un normale cd del valore di pochi centesimi di euro o necessitano dei cd d'oro come quello della Voyager? La resa audio mica viene dalla pennetta usb, quella contiene soltanto il file audio che, se esportato correttamente, é uguale identico a quello sul cd e suonerá uguale identico su qualsiasi dispositivo in grado di leggere sia cd che usb.
Ritratto di remor
13 agosto 2019 - 14:14
A titolo gustamente informativo: C'è chi della musica fa un uso professionale andandosene girovagando per il mondo, non è che di volta si prepara la valigia a parte coi cd che userà in quell'occasione (fra l'altro non saprebbe nemmeno come leggerli visto che poi il lavoro lo svolgerà da un modernissimo e capiente portatile che, oramai, il lettore cd nemmeno lo hanno più)
Ritratto di Marco_Tst-97
13 agosto 2019 - 14:51
Infatti ho dovuto comprare per il portatile un lettore esterno per i CD. E tendo a teneremene un altro che, per quanto vecchio, ha il plus per me di avere il lettore integrato.
Ritratto di Andre_a
13 agosto 2019 - 14:55
E il tuo "orecchio allenato" non ha notato che un PC con una scheda audio professionale senza lettore CD riproduce la musica molto meglio del tuo vecchio portatile? (per quanto buono possa essere stato quando l'hai preso)
Ritratto di Marco_Tst-97
13 agosto 2019 - 15:38
Al contrario, il mio vecchio portatile riproduce la musica e i suoni in generale MEGLIO del mio nuovo! Eppure quest'ultimo è molto più costoso di quanto lo era il mio ai tempi.
Ritratto di supermax63
13 agosto 2019 - 22:30
x Andre_a:Sfortunatamente neppure Io posseggo un impianto audio del genere ma avendo la fortuna di conoscere e frequentare un atelier musicale con una reputazione a livello mondiale spesso ho la fortuna di ascoltare novità audio con delle rese acustiche di assoluta fedeltà e qualità
Ritratto di Andre_a
15 agosto 2019 - 12:13
E la musica la leggono da...?
Ritratto di supermax63
16 agosto 2019 - 05:02
x Andre_a:Se non avesse compreso si parla di impianti con giradischi da 40000 euro diffusori da 100000 euro e via discorrendo.Lasco a Lei la scelta delle fonti sonore
Ritratto di Andre_a
16 agosto 2019 - 09:34
supermax63: no, non ho compreso cosa c'entrano giradischi da 40000 euro e diffusori da 100000 euro con il discorso che stavamo facendo del cd vs usb. Sembra quasi che, non avendo argomenti, rispondi a caso.
Ritratto di supermax63
17 agosto 2019 - 03:37
Le assicuro che chi non ha argomenti è solo Lei che pensa che una pennetta equivalga alla purezza del suono di LP, Cassette o CD diffusi tramite impianti High-End con prestazioni e rese acustiche inimmaginabili
Ritratto di Andre_a
17 agosto 2019 - 07:23
Ho mai parlato di lp o cassette?? Dopo una lunga ed estenuante ricerca sono riuscito a trovare una cosa in cui il cd è superiore: https://reddit.app.link/P79Xt36AdZ
Ritratto di supermax63
18 agosto 2019 - 02:13
Poco ma sicuro Lei di musica non capisce nulla
Ritratto di supermax63
13 agosto 2019 - 22:32
Tuttavia in casa ho un impianto audio di ottima qualità nonostaste sia datato
Ritratto di Mbutu
12 agosto 2019 - 12:02
Di banale ci siete, ad esempio, voi troll.
Ritratto di Yasnarrod
10 agosto 2019 - 11:05
1
Io faccio une bella assicurazione si mi rubano la macchina( mi pagano il valore d'acquisto) e faccio 2000 euro oggetti al interno.
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 12:17
Se l’auto non te la rubano (come alla maggior parte delle persone) hai buttato un bel po’ di soldi
Ritratto di Yasnarrod
10 agosto 2019 - 16:49
1
Hai ragione, ma resta una assicurazione come tutte le assicurazione....
Ritratto di Luzo
10 agosto 2019 - 12:08
se facessero un servizio in certe zone di italia potrebbero stupirsi nel vedere la sostituzione al volo della centralina in poco più di un minuto, keyless o non keyless
Ritratto di Andre_a
10 agosto 2019 - 12:23
Per sostituire la centralina in un minuto devi rompere un vetro, cosa che rende il furto un po’ più difficile. L’efficacia di questo sistema sta nel fatto che puoi farlo in un parcheggio pieno di gente e nessuno si rende conto che stai rubando una macchina
Ritratto di FOXBLACK
10 agosto 2019 - 12:45
Chi mastica un po di questa roba (elettronica ) sa che queste centraline si trovano già mappate facilmente in internet. ..
Ritratto di Pavogear
10 agosto 2019 - 13:12
Ma meglio! Io personalmente ho sempre trovato inutile il keyless. È così difficile levare la chiave dalla tasca e premere un bottone per aprire la macchina? È così difficile inserire la chiave nel cruscotto, girarla, e accendere la macchina in questo modo? Io un bel ritorno alle tecnologie di 10 anni fa lo farei senza problemi, così che forse ci si svegli fuori un po', che ormai non c'è limite al degrado verso il quale stiamo andando
Ritratto di treassi
10 agosto 2019 - 17:27
Che poi cosa c'è di più bello di accendere la macchina con la chiave!! Non accendo mica la televisione o lo stereo...
Ritratto di Rav
10 agosto 2019 - 15:01
4
Ma quelli che sbeffeggiano il Keyless e dicono che non è scomodo prendere la chiave dalla tasca e "premere il bottone per aprire la macchina", non pensano che alla pressione del tasto parte un segnale che può essere captato? E' brutto da dire ma a meno di non tornare alla serratura della UNO, ci sarà sempre qualcosa che un ladro può rubare/captare. Oltre al fatto che se vogliono rubare un'auto, in ogni modo ci riescono.
Ritratto di treassi
10 agosto 2019 - 17:14
Io in certi posti tipo Autogrill, mega centri commerciali, Ikea o parcheggi isolati chiudo inserendo la chiave nello sportello, certe volte mi viene automaticamente anche a casa...
Ritratto di Pavogear
10 agosto 2019 - 19:44
A salire in macchina ci si riesce lo stesso con qualsiasi chiave, al momento dell' avviamento invece c'è tutta la differenza del mondo tra una chiave con telecomando e un sistema keyless