CONTENIMENTO DEI COSTI - La BMW e La Mercedes-Benz, storiche concorrenti nel mercato delle auto di pregio, potrebbero avviare una partnership finalizzata alla realizzazione di berline compatte, come le future Mercedes Classe A e BMW Serie 1, e allo sviluppo di nuove tecnologie per la guida autonoma. Stando a quanto si apprende dalla stampa tedesca, le due case automobilistiche starebbero valutando questa opportunità per contenere i costi, a fronte degli investimenti previsti per consolidare la propria presenza sul mercato delle vetture del futuro. In questo senso, la BMW sta già collaborando con la multinazionale americana Intel ed ha già avviato lo sviluppo della iNext, la nuova suv elettrica la cui uscita è prevista per il 2021. Allo stesso modo, la Daimler può contare sulla partnership con la Bosch, detentrice di oltre mille brevetti, più di ogni altra azienda; il prossimo obiettivo è la nuova Mercedes Classe S (il cui lancio è previsto per il 2021), che sarà equipaggiata con i più avanzati sistemi di guida autonoma.
I COLOSSI AMERICANI - L’evoluzione delle tecnologie di guida autonoma comportano però degli sforzi economici notevoli: i numerosi test da effettuare e lo sviluppo di software e algoritmi che gestiscano le più disparate condizioni di traffico cittadino richiedono delle risorse di cui le due aziende, singolarmente, non dispongono. La BMW e la Mercedes, così come tutte le case automobilistiche, si trovano a dover competere con aziende come Uber, nata per offrire un servizio di trasporto automobilistico privato ma che, dal 2015, ha iniziato ad impegnarsi nella ricerca sulle nuove tecnologie per la guida autonoma. Uber mira a sostituire fino al 70% dei suoi veicoli per il trasporti privato con auto a guida autonoma; attualmente l’azienda americana porta avanti i suoi progetti con l’appoggio di Toyota e Volvo. L’azienda Alphabet, di cui fa parte anche Google, ha mire ancora più alte: con il suo progetto Waymo ambisce alla diffusione della propria tecnologia di guida autonoma su ogni veicolo. La FCA ha fornito una flotta di ben 62.000 vetture alla Waymo, su cui vengono installati i software di guida autonoma per l’esecuzione dei test.
TUTTO DA DEFINIRE - Qualora il confronto tra la BMW e la Mercedes dovesse prendere la giusta piega, i primi veicoli realizzati congiuntamente potrebbero nascere nel 2025, giacché entrambe le case hanno appena rinnovato le proprie berline compatte. Tuttavia, i dirigenti delle due case automobilistiche avrebbero trovato una forte resistenza a tale piano, anche da parte dei propri ingegneri. In casa BMW è già stato manifestato un forte dissenso allo sviluppo congiunto di filtri per i motori diesel, anche in seguito alle indagini che la Commissione Europea ha intrapreso nei confronti della stessa BMW, della Daimler e del Gruppo Volkswagen per verificare se vi siano stati accordi strategici finalizzati ad eludere le norme antitrust. La Daimler e la BMW già collaborano in alcune aree: nel 2015, insieme ad Audi, hanno acquistato la società di Nokia, Here, e nel 2018 hanno accorpato i loro servizi di noleggio a breve termine Car2Go e DriveNow nel tentativo di creare una maggiore presenza nel mercato.