OBIETTIVI AMBIZIOSI - Secondo quanto pubblicato dalla rivista specializzata tedesco
Manager Magazin, la
BMW punterebbe a mettere a punto un piano di riorganizzazione industriale volto a realizzare una corposa riduzione dei costi di produzione di 3-4 miliardi di euro all’anno: un'enormità. In primo piano tra i settori in cui intervenire ci sono i costi necessari per produrre la Mini e la BMW Serie 1, che vengono considerati troppo elevati e di ostacolo ai livelli di redditività della casa. E in base a dichiarazioni della casa dei giorni scorsi, la BMW punta a ottenere risparmi per diverse centinaia di milioni di euro all’anno.
FORTI INVESTIMENTI - I propositi ben maggiori di cui parla il magazine tedesco, sarebbero l’oggetto di un programma futuro per la cui definizione il top management della BMW avrebbe coinvolto alcuni consulenti della agenzia McKinsey. L’esigenza di intervenire sui costi sarebbe una conseguenza dei forti investimenti in vista per la BMW finalizzati allo sviluppo delle tecnologie alla base dei nuovi modelli (nella foto sopra la BMW i8), oltre che per l’allargamento della sua penetrazione sui mercati mondiali, testimoniati dall’obiettivo di portare le vendite a 2,5 milioni di veicoli, contro gli attuali quasi 2 milioni.
SVILUPPO ONEROSO - Gli investimenti produttivi per le nuove vetture elettriche e ibride vengono considerate la causa della contrazione della percentuale relativa al margine operativo dell’attività, passato dal 10,8% del fatturato registrato nel 2012 al 9,4% del 2013. Nel primo trimestre di quest’anno la percentuale è risultata del 9,5%, contro il 7% della Mercedes e il 10,1% dell’Audi.
COSTI DEL LAVORO - Da aggiungere, infine, che già nelle scorse settimane un quotidiano di Monaco di Baviera aveva pubblicato la notizia secondo cui la BMW intende tagliare i costi in Germania, e in questo caso la notizia era più precisa: l’obiettivo sarebbe di tagliare i costi del lavoro di 100 milioni di euro a partire dal 2015. Insomma, qualsiasi fonte si consideri, pare proprio che alla BMW l’argomento principale sia il contenimento dei costi, come strada per poter mantenere gli alti profitti a cui la società ha abituato negli ultimi anni. C'è da sperare che tutto ciò non vada a scapito della qualità che tanto ha contribuito al successo delle BMW.