ALL’INIZIO PESAVA TROPPO - Era il Febbraio del 1987 quando la BMW annunciò il 5.0 V12 che avrebbe equipaggiato la prima 750ì. Progettato da zero in proprio, il 12 cilindri della BMW erogava 300 CV a 5.200 giri, aveva una coppia di 450 Nm e pesava 240 kg grazie anche al basamento in alluminio. La BMW era a lavoro su questo frazionamento già nei primi anni 70 quando fu effettivamente costruito il primo 12 cilindri, nato dalla combinazione di due V6 con angolo di bancata di 60°: era un 5.0 a iniezione diretta di benzina che erogava 300 CV.
UNA LUNGA GESTAZIONE - Il peso esagerato di quel primo prototipo (315 kg) non soddisfò pienamente la BMW che nel 1977 realizzò un V12 più leggero di 40 kg e con una potenza di 275 CV. Tuttavia anche questo progetto fu accantonato a causa della crisi energetica mondiale e fu ripreso solo nel 1982 quando si decise di abbandonare la fusione di due V6 e partire completamente da zero: il risultato fu il V12 del 1987 che consentiva alla 750i di raggiungere i 250 km/h limitati elettronicamente.
SVILUPPO CONTINUO - Nel 1994 il V12 BMW fu rinnovato: la cilindrata raggiunse i 5,4 litri, la potenza salì a 326 CV con consumi ed emissioni ridotti di circa il 13%. Nel 2002 i cavalli della nuova generazione salirono a 445 e furono introdotti l’iniezione diretta della benzina, le quattro valvole per cilindro e la fasatura variabile (Valvetronic). L’attuale Serie 7 è equipaggiata con la quarta generazione del V12 denominato Twin Power Turbo (foto qui sopra) e capace di 544 CV e 750 Nm di coppia che consentono alla 760i di staccare lo 0-100 km/h in 4,6 secondi e di raggiungere la velocità massima limitata elettronicamente di 250 km/h. Il consumo dichiarato è di 12,8 litri per 100 km con emissioni di CO2 pari a 299g/km.