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La BMW Motorsport gestisce anche le classiche

13 aprile 2010

BMW Group Classic perfeziona il proprio impegno con il reparto Motorsport, che offre il proprio supporto alle vetture classiche da corsa dei marchi BMW e Mini.

COME LE ALTRE GRANDI - Rispetto per la storia. E per modelli che hanno lasciato una traccia, sia su strada, sia, soprattutto, su pista. Alla BMW, già da diversi anni, esiste un apposito reparto, sullo stile di quelli della Porsche o della Ferrari, che rimette a nuovo qualsiasi vettura del passato, compreso il periodo anteguerra. Con specialisti all’opera e un vasto magazzino ricambi. Dall’inizio di quest’anno la cosa si è estesa anche alle sportive, che già, comunque, venivano seguite. Perfezionando il sistema di assistenza e ricambi. E tutto ciò che c’è dietro. Bastano manifestazioni come l’ Oldtimer Grand Prix, il Festival of Speed, la Mille Miglia, Le Mans Classic a dimostrarlo. Le competizioni con le automobili d’epoca vivono infatti una fase di boom permanente. E tra i partecipanti vi è sempre almeno un’automobile BMW.

VETTURE ANNI 60, 70 E 80 - Per garantire che queste vetture restino sempre funzionanti, gli specialisti identificano i loro clienti principali tra i proprietari di macchine da corsa degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. “Chi possiede un’automobile high-performance del genere, la vuole anche guidare“, afferma Friedrich Nohl, responsabile del reparto Motorsport di BMW Classic. E lui se ne intende: prima di assumere questa carica, Friedrich Nohl era il responsabile tecnico delle automobili sportive e da turismo della BMW Motorsport.Gli specialisti di BMW Classic Motorsport vogliono insomma aiutare i proprietari a superare vari problemi e ciò significa a volte ricostruire dei componenti speciali. BMW Classic offrirà anche un servizio di manutenzione, di riparazione e di ricostruzione per le vetture interessate maggiormente da danni e usura.

ANCHE DUE SPORTIVE DA ESPORRE - Nel corso dell’anno, gli specialisti costruiranno due vetture da competizione da esporre. La prima sarà una Mini Cooper S Mark 1 del 1964, utilizzabile nelle gare su circuiti. La seconda invece sarà una BMW 1602 da turismo degli anni Settanta. “Entrambe verranno costruite ex novo, dunque dalla scocca, “ spiega Friedrich Nohl. Mentre la Mini verrà sottoposta a una serie di modifiche che la trasformeranno in una vettura da corsa, la 1602 ha già un passato sportivo alle spalle.

LA PRIMA SPORT - Giova ricordare che nell’estate del 1961 venne presentata la prima automobile BMW del dopoguerra destinata alle competizioni, la BMW 700 Sport (in foto). Con i suoi 40 CV, il peso piuma da 640 chilogrammi declassò immediatamente la concorrenza sportiva nella categoria di appartenenza. La “piccola arrabbiata”, come la battezzò il pubblico. Nello stesso periodo, la Mini (che però era ancora di proprietà inglese) si iscrisse per sempre nella storia  del rally: la vittoria finale al Monte Carlo del 1964 è ormai una leggenda.

IL "MITO" CSL
- Gli anni Settanta furono caratterizzati dalla Coupé da sogno 3.0 CSL che divenne l’automobile da turismo di maggiore successo della propria epoca. Tra il 1973 e il 1979, l’automobile vinse sei volte il Campionato europeo e dominò per quasi un decennio il mondo internazionale del turismo. Alla fine della propria carriera, nella versione di turbo Coupé, la BMW affascinò con un potenza massima di 800 CV ed entrò nella storia con il soprannome di “Batmobile”, dovuto ai suoi generosi spoiler.



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Ritratto di Al86
13 aprile 2010 - 18:22
il fascino delle auto storiche non ha eguali, potrebbero farci un pensierino anche in Alfa Romeo, vista la simile storia piena di "vecchie glorie", perchè no? ah già dimenticavo che S.M. crede in Alfa, come no...