PER ORA È UNA PROPOSTA - Sostituire I pneumatici della propria auto a ogni cambio stagione è importante non solo per viaggiare in sicurezza, ma anche per non incorrere in sanzioni. In un periodo come questo, però, dover mettere mano al portafoglio per questa spesa può risultare problematico ed è per questo che il governo sta pensando di introdurre un incentivo ad hoc, denominato “Bonus Gomme”. La proposta arriva da tre emendamenti sottoscritti da Lega, Movimento Cinque Stelle e Forza Italia, inserite nel DL Energia.
GLI OBIETTIVI DEL PROVVEDIMENTO - L’incentivo proposto punta a ridurre ulteriormente l'impatto dell'aumento del prezzo del carburante, che ha finito per mettere in difficoltà molti automobilisti, in modo particolare chi è abituato a percorrere tanti chilometri ogni giorno per motivi di lavoro. Il Bonus Benzina, unito al taglio delle accise (durerà solo un mese), non sembra essere infatti sufficiente per alleviare gli effetti del rialzo dei prezzi carburante, che prosegue in modo ininterrotto ormai da mesi. Spingere gli automobilisti a provvedere alla sostituzione periodica dei pneumatici diventa inoltre importante anche per garantire maggiore sicurezza sulle strade. Una gomma usurata, infatti, può rivelarsi pericolosa soprattutto in condizioni atmosferiche difficili.
A CHI SPETTEREBBE - Sulla base di quanto trapela, l’esecutivo metterebbe a disposizione per l’incentivo una cifra pari a 20 milioni di euro. In attesa che possano arrivare comunicazioni ufficiali a riguardo, sembra che il reddito Isee non costituisca un requisito per accedere al Bonus. Questi sarebbero disponibile però solo fino a esaurimento dei fondi e per chi vuole effettuare il cambio gomme non migliori alla classe C1. Le nuove gomme dovrebbero avere etichettatura di classe A o B, ideali per la loro capacità di rotolamento per l’aderenza al bagnato. A beneficiarne potrebbero essere più di 100.000 persone. Il contributo per ognuno sarebbe pari a 200 euro, da spendere entro il 31 dicembre 2022. Il gommista dovrebbe quindi provvedere a effettuare personalmente lo sconto, per poi ottenere il rimborso, entro 120 giorni dall’emissione dello scontrino. Anche questo Bonus, come quelli concessi in passato, non potrà essere ceduto a terzi né varrà come reddito imponibile.