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Da Bosch e TomTom mappe radar per la guida autonoma

07 giugno 2017

L’idea è di usare mappe su segnale radar per una miglior precisione nell’acquisizione dei dati.

Da Bosch e TomTom mappe radar per la guida autonoma

IL FUTURO STA ARRIVANDO - Un nuovo passo avanti in direzione della guida autonoma arriva grazie alla collaborazione tra Bosch e TomTom. Le due aziende hanno creato una mappa che utilizza segnali radar per la guida autonoma. Bosch è stata la prima azienda ad aver creato un "livello di localizzazione" sfruttando segnali radar, uno strumento ad oggi ritenuto indispensabile per questo tipo di mappe, fino ad oggi basate principalmente su dati video ripresi da telecamere a bordo delle vetture. La "mappatura stradale via radar" di Bosch è composta da miliardi di singoli punti che riflettono i segnali radar ovunque essi colpiscano (per esempio barriere di protezione o cartelli stradali) e riproducono il percorso seguito. I veicoli autonomi possono utilizzare la mappa per determinare la propria posizione esatta all'interno della corsia, con un livello di precisione elevato. 

ENTRO IL 2020 - Secondo la Bosch, il plus di questo innovativo sistema è l’affidabilità che non utilizza i più comuni sistemi di acquisizione dei dati attraverso il video per affidarsi, appunto, al radar. Secondo questa idea di progetto, il sistema è più preciso anche in condizioni notturne o di scarsa visibilità. I primi veicoli per la mappatura stradale via radar sono attesi, in Europa e in Usa, entro il 2020.

MAPPE IN HD - La guida autonoma richiede mappe ad alta definizione, capaci di fornire informazioni dettagliate e precise. Diversamente dalle mappe per i dispositivi di navigazione attuali, queste sono costituite da una serie di livelli stratificati. Senza scendere in dettagli troppo tecnici, i livelli si possono riassumere in: livello di localizzazione in cui un veicolo autonomo è in grado di determinare la propria posizione all'interno di una corsia utilizzando la mappatura stradale via radar più una mappa di localizzazione video aggiuntiva; poi c’è il livello di pianificazione che serve per calcolare manovre estemporanee durante la guida autonoma (pianificazione delle traiettorie) e contiene informazioni sul percorso, su segnaletica e limiti di velocità, oltre che su curve e pendenze; livello dinamico che fornisce informazioni su situazioni del traffico in rapido cambiamento, quali ingorghi, lavori in corso e pericoli, oppure parcheggi liberi, vengono salvate nel livello dinamico.



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Ritratto di skuffo
8 giugno 2017 - 15:15
L'unico problema potrebbe essere che, come già successo in altri ambiti, non ci si stia preoccupando abbastanza dell'intasamento di onde elettromagnetiche dell'ambiente circostante che ne conseguirà... ovviamente benvenuta la tecnologia ma con un occhio all'inquinamento.
Ritratto di caronte
9 luglio 2017 - 09:43
Una buona idea ma la guida autonoma è davvero necessaria?