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Da Cambridge le super batterie per le auto elettriche

02 novembre 2015

Le batterie al litio-ossigeno sono meno costose e ingombranti e con capacità di accumulo dieci volte superiori.

Da Cambridge le super batterie per le auto elettriche
ELETTRODO AL GRAFENE - Il futuro delle auto elettriche ha buone prospettive di sviluppo? A farlo credere sono i continui annunci dello sviluppo di tecnologie innovative capaci di superare gli attuali ostacoli dei veicoli con la “scossa”: l'elevato costo delle batterie e la limitata autonomia dalle odierne soluzioni agli ioni di litio. L'ultima ricerca pubblicata in ordine di tempo è quella dei ricercatori dell'Università di Cambridge in merito alle batterie al litio-ossigeno, tecnologia da tempo allo studio e al quale i ricercatori britannici hanno dato ulteriore sviluppo grazie all'impiego di idrossido di litio al posto del perossido di litio e del grafene per l'elettrodo. 
 
COME LA BENZINA - Secondo gli studiosi di Cambridge i prototipi di batterie al litio-ossigeno sarebbero più stabili ed efficienti rispetto al passato e assicurerebbero una densità energetica di dieci volte superiore agli attuali accumulatori agli ioni di litio, ossia sarebbero in grado di immagazzinare dieci volte più energia a parità di peso. Un risultato paragonabile a quello della benzina che consentirebbe di incrementare di molto l'autonomia delle vetture elettriche. Altre proprietà positive dei nuovi accumulatori sarebbero la possibilità di ridurre a un quinto il peso delle batterie e di tagliare dell'80% i costi di produzione. Un fattore, quest'ultimo, che contribuirebbe non poco a limitare gli alti listini degli modelli a emissioni zero oggi in commercio. A migliorare sarebbe pure la durata, stimata in più di 2.000 cicli di ricarica completi, circa il doppio di quello garantito dai sistemi agli ioni di litio. 
 
TEMPI DI SVILUPPO LUNGHI - Se le prospettive future sono incoraggianti, i tempi per vedere sul mercato effettivamente gli accumulatori al litio-ossigeno non appaiono brevi. Clare Grey, il professore di Cambridge che ha guidato la ricerca, ha definito il progetto “un passo verso una batteria ideale, anche se con molti ostacoli a venire”. Secondo lo studioso, infatti, potrebbe essere necessario ancora più di un decennio per mettere a punto la tecnologia per poterla utilizzare nella produzione di serie, soprattutto a causa dell'ancora troppo bassa velocità di carica ottenuta. In altre termini, sarebbe ancora da risolvere il terzo limite delle auto elettriche: i lunghi tempi di “rifornimento”.


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Ritratto di finvale
2 novembre 2015 - 16:53
Di studi e proclami su nuove batterie, se ne parla da sempre, poi però il trasferimento alla vita di tutti i giorni di queste tecnologie innovative non avviene quasi mai, oppure lentissimamente. Banalmente, che bello sarebbe avere una batteria del telefono che carichi una volta alla settimana...
Ritratto di liinkss
2 novembre 2015 - 22:32
9
Probabile che venga alla luce per prima la batteria sviluppata dal MIT e la Samsung... per chi è interessato: http://news.mit.edu/2015/solid-state-rechargeable-batteries-safer-longer-lasting-0817
Ritratto di orsogol
3 novembre 2015 - 12:31
1
Densità energetica 10 volte superiore, costi più bassi, magari ricaricabilità in tre nanosecondi...se fosse vero sarebbe la fine dei motori endotermici. Ma dai !!! Questi annunci sono una farsa e sarebbe ora che la smettessero. Se non riescono risolvere il problema i colossi mondiali del settore, figuriamoci un piccolo laboratorio universitario. Mi sembrano annunci che servono solo ad avere qualche finanziamento in più.