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Certificato di proprietà digitale: ecco come funziona

26 ottobre 2015

Dal 5 ottobre 2015 il CDP non è più cartaceo, ma disponibile soltanto in formato telematico: ecco come ottenerlo.

Certificato di proprietà digitale: ecco come funziona
CARTA, ADDIO - Dal 5 ottobre 2015 il certificato di proprietà (CDP) rilasciato dal PRA (il Pubblico Registro Automobilistico che, lo ricordiamo, attesta lo stato giuridico del veicolo) viene fornito in formato digitale e non più cartaceo (leggi qui la news). Per l’automobilista i vantaggi sono due: un documento in meno da conservare in auto e minori possibilità che il CDP venga smarrito o rubato. 
 
COME RICHIEDERLO - Il certificato di proprietà digitale (CDPD) è archiviato nei sistemi informatici dell’Aci e, al momento dell’acquisto dell’auto, all’intestatario viene semplicemente fornita una ricevuta con un codice. In caso di necessità, serve per accedere al CDPD attraverso una delle tre modalità prestabilite. 
1) Con un telefonino abilitato, si inquadra il codice QR nella ricevuta e il documento viene visualizzato.
2) Collegatisi al sito web indicato nella ricevuta e inserito il codice fornito, si può scaricare il documento.
3) Tramite la funzione “consulta il certificato di proprietà digitale” nell’apposita sezione (https://iservizi.aci.it/consultacdpd/ ) del sito www.aci.it, si accede al documento. 
Per le visure, il CDPD può essere richiesto alle Unità territoriali ACI PRA (l’elenco delle sedi è qui: http://www.aci.it/laci/altri-contatti/sedi-e-punti-di-servizio.html), al costo di 6 euro. Oppure, si può effettuare tutta l’operazione seduti davanti a un computer, attraverso il servizio Visuranet (si trova qui: https://servizi.aci.it/VisureInternet/welcome.do), ma il prezzo sale a 8,81 euro.
 
ALTRI SERVIZI IN ARRIVO - C’è anche un’altra novità che riguarda il CDPD: dal 2016, sia chi possiede il documento digitale sia quello cartaceo, potrà venire avvisato via mail di eventuali variazioni (come un fermo amministrativo) relativi al proprio certificato di proprietà.


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Ritratto di Sprint105
26 ottobre 2015 - 18:35
ma abolirlo del tutto no? Adesso lo nascondiamo sul web? Dai, ma basta!
Ritratto di PongoII
26 ottobre 2015 - 18:43
7
Ricapitolando: un tempo pagavo e ce l'avevo cartaceo. Ora non ce l'ho cartaceo e se mi dovesse a qualsiasi titolo servire, pago. Cambiano i cetrioli, ma ... altro no....
Ritratto di parsifal
27 ottobre 2015 - 11:49
sinceramente non so in quali casi potrebbe servire.
Ritratto di conan55
27 ottobre 2015 - 16:27
prova a vendere la macchina senza certificato e poi vedrai cosa ti dicono. ti danno un codice che non devi smarrire. sai che guduria. tanto vale avere il cartaceo come fatto finora.
Ritratto di andreaaxe
27 ottobre 2015 - 14:07
Bene ma restiamo Ridicoli : Paghiamo MIGLIAIA di EURO x 5 minuti di voltura.. e x cosa ?? I nostri colleghi stranieri mi chiedono sempre : " MA PERCHE' PAGATE ? IN ITALIA NON PAGATE già LE TASSE ?? " Già...io non so mai cosa rispondere...
Ritratto di Sebi 106
27 ottobre 2015 - 14:27
Forse serve a giustificare l'aci come duplicato del pra. Saluti.
Ritratto di Sebi 106
27 ottobre 2015 - 20:39
Cambiano tutto affinchè niente cambi. La battuta è antica,ma con certa gente resta sempre attuale: l'importante è che incassino e ci facciano perdere tempo. Questo vale con tutto ciò che riguarda chi ci amministra:cercano di impedirci di pensare liberamente. Saluti.
Ritratto di acterun
28 ottobre 2015 - 16:57
Cosa cambia fra conservare il certificato o una ricevuta col codice per potervi accedere? Niente.