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Chrysler: i risultati 2010 “hanno superato le aspettative”

31 gennaio 2011

Parola di Sergio Marchionne, che ha presentato i conti del gruppo americano. La Chrysler resta ancora in passivo, ma per il 2011 le stime sono al rialzo. Nel 2010 la Chrysler ha venduto 1,6 milioni di auto recuperando quote di mercato negli Usa.

I CONTI MIGLIORANO - Un utile operativo di 763 milioni di dollari e ricavi per 41,9 miliardi: sono questi i numeri che ha diffuso oggi la Chrysler presentando il bilancio del 2010. Il gruppo americano resta ancora in rosso con una perdita netta di 652 milioni di dollari, a fronte di 1,228 miliardi di dollari di oneri di interessi sul debito di circa 7 miliardi di dollari contratto con Stati Uniti e Canada. Debiti che, una volta saldati, permetteranno alla Fiat di esercitare l'opzione di far salire le sue quote in Chrysler dall'attuale 25% al 51%  (leggi qui per saperne di più). Ricordiamo che entrambi gli stati detengono delle quote azionarie della Chrysler: gli Usa il 9,2% e il Canada il 2,3%.

PREVISIONI AL RIALZO
- Nel 2010 il gruppo Chrysler ha consegnato 1,6 milioni di veicoli, registrando una crescita della quota di mercato in Usa dal 8,8% del 2009 al 9,2% e in Canada dall'11,3% al 13%. Per il 2011 la Chrysler stima un fatturato superiore ai 55 miliardi di dollari, un utile operativo di oltre 2 miliardi, un risultato netto positivo per 200-500 milioni di dollari, contro il passivo registrato nell'anno appena concluso.

MARCHIONNE EUFORICO
- Secondo le dichiarazioni raccolte dall'agenzia di stampa Ansa, Sergio Marchionne (nella foto in alto) ha detto che i risultati “conseguiti da Chrysler lo scorso anno, sia sul fronte dei prodotti sia sul fronte finanziario, hanno superato le aspettative. Abbiamo mantenuto la promessa di lanciare 16 nuovi veicoli negli ultimi 12 mesi. Questi veicoli sono la testimonianza della rinascita di Chrysler. Il nostro lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare per adempiere agli obiettivi del piano quinquennale”.



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Ritratto di Dareios
31 gennaio 2011 - 18:09
L'importante è che i soldi per pagare i debiti e comprare la Chrysler non li prendano dalla vendita della Alfa Romeo ai crucchi della VW...
Ritratto di audi94
31 gennaio 2011 - 18:33
1
sempre la stessa solfa... 16 modelli in 12 mesi... perchè ste cose le fa solo all'estero?? sto mago del cardigan riuscirà a combinare qualcosa anche a favore di noi italiani??
Ritratto di SaverioS
1 febbraio 2011 - 18:21
Hai capito la filosofia del " filosofometalmeccanicofurbettomarchionne" tanto lui da imprenditore ormai ha capito che in Europa ma sopratutto in Italia "e finita" da un pezzo ! non conviene costruire quì, ( tra i colossi di Volskwagen, BMW, Mercedes che battagliano veramente con il mercato Asiatico )e meglio SFRUTTARE la manod'opera a basso costo in Messico e in altri paesi eventualmente emergenti ( Brasile ). Alla faccia degli altamente specializzati operai Italiani che hanno solo la sfortuna ( si fa per dire ) di non poter andare a costruire in massa auto all'estero perchè il Governo Italiano ( di destra e di sinistra ) li tiene in ostaggio perchè e il loro TEESOOOROOO ( le galline dalle uova d'oro ). e poi in Italia non sono MAI STATI IMPIANTATI STABILIMENTI DI NESSUN GENERE DI CASE AUTOMOBILISTICHE EUROPEE A DIFFERENZA DI NAZIONI EUROPEE E AMERICANE, PERCHE' SE NO AVREBBERO FATTO CONCORRENZA ALLA FIAT.... E ADESSO CHE PER LA FIAT NON C'E PIU TRIPPA PER GATTI VOLTA LE SPALLE AGLI OPERAI ITALIANI E ALL'ITALIA TUTTA E OLTRETUTTO VORRANNO SICURAMENTE RIFILARCI I SOLITI LORO CESSI COSTRUITI ALL'ESTERO A PREZZI ALTERATI DALL'EXPORT MA CHE FONDAMENTALMENTE PER PRODURLI HANNO SPESO BEN POCO.
Ritratto di insicuro
11 febbraio 2011 - 01:33
Una cavalletta , ha presente ? quel simpatico ruspante dell'erba che dopo la loro scorribanda rimane solo terra nuda-_-_-_-_-_-__--__--
Ritratto di kim
5 marzo 2011 - 16:41
Marchionne potrebbe essere il messia.......ma come quando e dove,per ora a sentire dire in america gli può essere riuscito!!!!!! Per quanto in italia fiat sia riuscita meglio di chrysler in america il bonus dove sta, ma a prescindere da tutto questo spero proprio che il diritto di esercitare l'opzione per arrivare al 51% di Chrysler non sia la vendita di Alfa Romeo perchè allora vuol dire che Marchionne non è diverso da tutti quelli che hanno portato la Fiat ,il gruppo, dove si trova.
Ritratto di jessel
25 marzo 2011 - 10:11
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