PRODUZIONE SENZA FRENI - La Cina è ormai il paese dove, dallo scorso anno, si vendono più automobili. Sono 13,6 milioni quelle acquistate nel 2009, un risultato che le ha permesso di soffiare agli Stati Uniti il primato di maggiore produttrice di auto al mondo. E anche nel 2010 le cose stanno andando bene: i tassi di crescita di quel mercato sono impressionati rispetto a quelli dei mercati occidentali, tanto che ormai il problema è fare le strade: basti pensare al maxi ingorgo che di recente ha coinvolto gli automobilisti cinesi (leggi qui per saperne di più). Ora, però, la crescita potrebbe rallentare leggermente nel 2010.
UN SUCCESSO PREOCCUPANTE - La Cina è stato un “rifugio” nel perdurare della crisi economica: i costruttori che hanno fatto e fanno bene all'ombra della Grande Muraglia hanno avuto bilanci floridi, o comunque hanno ridotto le perdite. Complessivamente il mercato aveva dato segni di rallentamento nel secondo quarto dell'anno (marzo-giugno 2010), ma ha avuto un nuovo picco in agosto con una crescita delle vendite del 55,7% grazie ai nuovi incentivi statali sull’acquisto di vetture a basso consumo. Crescita che, secondo alcuni analisti, potrebbe avere una “coda” positiva anche in settembre e ottobre, tradizionalmente i mesi migliori per le vendite di auto, e quindi portare il risultato 2010 a valori molto alti. A non pensarla così è Jeffrey Shen, amministratore delegato della Ford cinese (e della joint venture con la Mazda per il mercato locale): secondo quanto ha dichiarato all'agenzia Reuters, “nel terzo e quarto quarto dell'anno ci sarà sempre una crescita, ma il mercato nel 2010 vedrà complessivamente un +15-25% rispetto al 2009 e non certo +60%”.


