LA CINA È VICINA - È probabile che i casi della
Volvo e della PSA Peugeot Citroën non resteranno gli unici casi di presenza cinese nel mondo dell’industria automobilistica europea. Come noto la Volvo è stata acquisita nel 2010 per 1,8 miliardi di euro dalla cinese Geely; qualche settimana fa, la cinese Dongfeng ha acquisito il 14% del pacchetto azionario del gruppo PSA, assumendo la stessa consistenza societaria della famiglia Peugeot e dello Stato francese.
POSSIBILI ALTRI CASI - Che questi casi siano destinati a essere seguiti da altri non è solo una previsione dettata da studi e analisi. È semplicemente un dato di fatto dato che la Baic (marchio della Beinjing Automotive Group, nella foto in alto il modello Senova), una delle principali protagoniste del settore auto cinese, ha dichiarato di essere sempre interessata a cogliere eventuali opportunità in Europa o negli Usa.
INSISTENZA - La cosa è stata esternata da Dong Haiyang, responsabile delle attività internazionali della Baic. In particolare Dong Haiyang ha detto che la Baic sarebbe interessata a un brand di gamma media o alta. Ed è la seconda volta che il manager cinese manifesta questa intenzione aziendale. La prima volta fu un anno fa ma poi non è successo nulla.
PER L’ESPORTAZIONE - Le intenzioni della Baic non sono legate alle prospettive commerciali interne alla Cina, ma alla possibilità di esportare la produzione Baic. Detenere un marchio europeo o statunitense darebbe visibilità e credibilità alla casa cinese, aiutandola non poco nei suoi progetti espansivi fuori dai confini del sempre più affollato e competitivo mercato interno. Stante l’attuale situazione non è facile immaginare una acquisizione in tempi brevi, e ovviamente da parte del manager della Baic non è stato fatto alcun nome.