NUOVA PROSPETTIVA - Secondo indiscrezioni provenienti dall’interno dell’azienda riportate dalla stampa internazionale, il gruppo FCA sta trattando con Uber Technologies per un accordo che preveda una collaborazione tra le due aziende nel settore delle nuove forme di mobilità. Secondo le stesse fonti, l’intesa potrebbe essere definita entro l’anno. Va comunque aggiunto che il periodico americano Automotive News ha anche riportato rumors di altra origine secondo cui Uber starebbe discutendo anche con altre case automobilistiche (qui sopra un prototipo di Ford Fusion a guida atonoma).
PIÙ INTERLOCUTORI PER FCA - Evidentemente per la FCA gli scenari futuri delle nuove forme di trasporto hanno grande importanza. Poco tempo fa infatti è stato annunciato un accordo di collaborazione con Google per la fornitura di auto allestite per la autonoma, mentre in precedenza la stessa FCA aveva trattato a lungo con Amazon per studiare forme di partnership nel settore delle consegne. Quest’ultima trattativa non aveva poi dato risultati concreti, ma comunque il quadro complessivo testimonia la volontà della FCA di essere attiva protagonista in questa nuova prospettiva.
FORSE FIRMA ENTRO IL 2016 - I colloqui tra FCA e Uber sono nella fase preliminare e il primo obiettivo che hanno è l’individuazione di come potrebbe svilupparsi la collaborazione e quali potrebbero essere i suoi obiettivi produttivi. Va detto che con Google l’accordo prevede la realizzazione di un centinaio di auto a guida autonoma, da sviluppare sulla base del modello Chrysler Pacifica. Vista la natura delle due realtà - FCA e Uber - le prime supposizioni/previsioni parlano di una strategia basata sull’enorme flotta di “auto Uber”, che costituirebbe un indubbio bacino di business per la FCA. Oltre a questo, la prospettiva probabilmente più ghiotta è quella di una “flotta Uber” costituita da auto a guida autonoma, senza quindi tutte le complicazioni formali, amministrative, sociali e assicurative legate al coinvolgimento dell’uomo.
UBER: GRANDI CAPITALI - Altre notizie legate a questo quadro in continua e rapida evoluzione sono l’arrivo per Uber di investimenti per 3,5 miliardi di dollari da parte del fondo sovrano dell’Arabia Saudita, mentre è recente anche l’intesa tra Uber e Google per avviare uno studio sulle problematiche legate alla regolamentazione degli aspetti della sicurezza dei veicoli a guida autonoma. A proposito di Uber va ricordato che a credere nel suo modello di business è anche la Toyota che il mese scorso ha annunciato un investimento nella società americana. Del resto questo tipo di operazione sono all’ordine del giorno tra le case automobilistiche: la Volkswagen ha investito 300 milioni di dollari nella società israeliana Gett concorrente di Uber, mentre la General Motors ha puntato 500 milioni di dollari sulla società Lyft, anch’essa analoga alla Uber.