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La Commissione Europea apre il tavolo strategico per l’automotive

Pubblicato 31 gennaio 2025

Al via il confronto tra il settore automobilistico e le istituzioni europee per trovare un piano per uscire dalla crisi. Si parla soprattutto di limiti alle emissioni e concorrenza cinese.

La Commissione Europea apre il tavolo strategico per l’automotive

MOMENTO CRUCIALE - È iniziato ieri il confronto tra la Commissione Europea e l’industria, rappresentato da case automobilistiche, fornitori, società civile e sindacati. L’obiettivo degli incontri è stabilire entro l’inizio di marzo un piano d’azione per sostenere un settore in difficoltà, che occupa quasi 13 milioni di persone e pesa per il 7% sul pil del Vecchio Continente. “Siamo consapevoli delle sfide che deve affrontare l’industria automobilistica”, ha detto la presidente della UE Ursula von der Leyen, ricordando il momento cruciale in cui il comparto si trova, dovendo affrontare sfide come la transizione energetica, la concorrenza cinese.

SPAURACCHIO SANZIONI - La questione più urgente sul tavolo è la tabella di marcia verso la neutralità dalle emissioni di carbonio, che quest’anno impone alle case limiti molto più restrittivi che in passato (93,6 g/km di CO2), che si abbasseranno ulteriormente nel 2030 (49,5 g/km) per azzerarsi completamente nel 2035, quando è previsto il bando totale alla vendita di nuove auto a combustione. Chi non le rispetta paga: 95 euro per ogni grammo di CO2 oltre la soglia consentita, moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Su parla quindi ci cifre miliardarie. I costruttori prevedono di dover adottare misure drastiche per raggiungere gli obiettivi prefissati, in particolare in una fase in cui le vendite delle elettriche sono in calo e gli incentivi non sono più confermati da molti paesi: le soluzioni al momento prevedono il taglio della produzione di auto termiche e la condivisione (lautamente pagata, come si può leggere qui) delle quote di CO2 con le case automobilistiche “virtuose”. 

QUESTIONE DAZI - Tra queste difficoltà si insinuano le case cinesi, capaci di offrire prodotti (in particolare elettrici) a prezzi molto competitivi grazie a minori costi di produzione. Per questo l’Unione Europea ha imposto dei dazi, che possono superare anche il 35%: tuttavia la mossa non è stata accolta positivamente in modo unanime dalla case automobiliste europee, intimorite per una possibile ritorsione da pare della Cina che le penalizzerebbe in quello che - numeri alla mano - è il mercato più importante al mondo. Altri dazi preoccupano le case europee, cioè quelli paventati dal neo presidente statunitense Donald Trump, per i veicoli non prodotti negli USA

SI GUARDI AL MERCATO - Dal piano, che sarà presentato il 5 marzo, von der Leyen si aspetta di individuare un percorso che possa garantire all’industria europea di “prosperare in Europa e competere con successo sulla scena globale”. L’Acea, l’associazione che raccoglie la maggior parte delle case automobilistiche europee, speca che attraverso il confronto si passi “da un approccio basato sulle sanzioni a uno basato sul mercato e sulla domanda alla transizione”. Per questo, secondo i costruttori, è necessario rivedere gli obiettivi da qui al 2035 e ripristinare in tutta Europa gli incentivi all’acquisto di auto pulite. 



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Ritratto di forfait
31 gennaio 2025 - 15:46
-...un piano d’azione per sostenere un settore in difficoltà--- messo in tali condizioni chissà da chi :)))))))))))))))))))))))))
Ritratto di giocchan
31 gennaio 2025 - 17:11
1) Energia a buon mercato dalla Russia che non c'è più 2) La Cina che ha prodotti migliori e a più buon mercato di quelli europei (e quindi non li compra più come una volta) 3) Prossimi dazi di Trump PS: come vedi, la transizione energetica, le multe del 2025, il 2035, ecc... c'entrano zero.
Ritratto di Tistiro
31 gennaio 2025 - 17:16
L acea spera che "da un approccio basato sulle sanzioni si passi a uno basato sul mercato". Almeno leggere fino in fondo...
Ritratto di forfait
31 gennaio 2025 - 17:18
Io non ho fatto nessun embargo a nessuno. Idem non ho fatto nessuna pianificazione industriale di "miei" prodotti automotive (tipo schifare le seg. B alla portata di tutti), ecc.ecc.ecc. Se rileggi il mio precedente = non c'è assolutamente nessuna aberrazione/incongruenza con la situazione nella realtà fattualmente sviluppatasi: han fatto tutto "loro" gli interessati da ss'incontro . Quello delle multe 2025/2035 era invero più un tuo personale specifico retropensiero (fra l'altro tutto da dimostrare quanto ininfluente, poi, eh)
Ritratto di giocchan
31 gennaio 2025 - 17:55
Ok - pensavo stessi dicendo che era la UE ad averli messi in difficoltà (non che si fossero messi in difficoltà da soli...:)
Ritratto di Edo-R
31 gennaio 2025 - 18:49
@giocchan perdonami ma come fai a dire che le multe e il 2035 c'entrino zero? Se mi multi sono costretto ad aumentare il prezzo, perché devo dar da mangiare ai poveri azionisti con margini più che positivi. Se mi piazzi un BAN sono costretto a sovraindebitarmi in pochissimi anni per far uscire fuori bev e pure fiacche, costose e sti costi li devo nuovamente recuperare o sui listini o sul risparmio di impianti/personale. Mettiamoci pure quello che sono stati gli altri imprevisti ( calo vendite Cina, guerre, Covid ecc.) e le aziende di auto hanno finito di essere tali, si possono dare alla finanza e mondo assicurativo. O No?!
Ritratto di giocchan
31 gennaio 2025 - 19:08
Ciò che sto dicendo è che quello è il vero problema. I costruttori sarebbero in crisi ugualmente. A riprova di ciò, il 2035 non è arrivato, i costruttori oggi in europa possono vendere termiche tranquillamente, e le temute multe del 2025 non le ha ancora pagate nessuno. Ma i costruttori europei (vedi gruppo VW) sono in crisi OGGI!!! VW vende in Cina le stesse auto che vende in tutta l'europa messa insieme (circa tre milioni): la grande differenza è che in Cina (al contrario dell'europa) VW vende con margini enormi - perchè quelle VW sono prodotte in Cina, da FAW o SAIC, quindi a costi cinesi, e rivendute con un sovrapprezzo "da auto tedesca". Ma la pacchia è finita, perchè i cinesi stanno comprando in maniera massiccia (50% del mercato) BEV e PHEV, e VW non ha prodotti di quel tipo competitivi come rapporto qualità-prezzo... quindi le vendite calano (-10% in Cina tra 2023 e 2024), e calano anche i margini, perchè i costruttori locali fanno prezzi aggressivi (con buona pace dei cinesi che pagano meno auto migliori), quindi VW deve abbassare in ogni caso i suoi listini. A questo, aggiungiamo (causa guerra in Ucraina) il fatto che non si può più attingere all'economico gas russo per fondere i metalli... e la frittata è fatta. Poi, per carità, è ovvio che le future multe non faranno altro che peggiorare la situazione... ma non è la UE che ha causato la situazione attuale. Anzi, se VW avesse colto l'occasione per produrre BEV di livello, oggi farebbe come Tesla, che in Cina continua a vendere perchè un prodotto competitivo ce l'ha (ad onor del vero, VW c'ha provato... purtroppo la piattaforma MEB - e il software fatto da Cariad - non sono riusciti benissimo).
Ritratto di giocchan
31 gennaio 2025 - 19:08
PS: E non solo: sempre VW (sempre inteso come gruppo), vende 1 milione di auto in nord america... che succederà domani con il 25% di dazi per le auto prodotte in messico? Non solo: i costruttori cinesi stanno prendendo quote di mercato in tutte quelle nazioni (sud america, resto dell'asia, ecc...) dove non ci sono dazi... lì VW vende 2 milioni di auto, che succederà nel 2025?
Ritratto di Edo-R
31 gennaio 2025 - 19:22
Si ok la storia del gas, l'avvento dei cinesi con prodotti meno cari ( da vedere se davvero verranno comprati e se è lecito competere con loro che non hanno la nostra stessa politica appunto........), ma la storia delle multe, rincari, è cominciata con il downsizing e la stretta sulle emissioni senza un limite. O vogliamo dimenticarlo? Quindi non direi che OGGI SONO GIÀ IN CRISI senza che non siano già stati ostacolati in tutti i modi. Ogni mercato può dare sorprese, in Usa i dazi, in Cina che adesso tendono a comprarsi più il loro prodotto buono o cattivo, noi invece che abbiamo un'industria già cara di per sé, abbiamo solo dato il colpo di grazia. Se un prodotto è valido vende, vedi Tesla e Yaris, così come Sandero. Il problema è sempre lì, ma chi l'ha chiesta l'imposizione?
Ritratto di Gordo88
31 gennaio 2025 - 19:30
1
Allora il problema è nel mercato cinese, del resto loro sono tutt' altro che scemi hanno sovvenzionato i costruttori locali profumatamente per spingerli ad investire nelle bev ( ovvero dove sono forti) e prendere quote di mercato in giro per il mondo.. tesla per ora sta a galla ma già nel 24 ha perso quote in cina e non è detto che quest anno vada meglio e l' ue che in tutto questo contesto che fa? Il gioco dei cinesi ovvero multe e date inderogabili per il famoso green deal senza il quale saremo tutti morti nel giro di pochi anni, senza uno straccio di politica industriale a sostegno del settore, solo ora si svegliano per cercare di riparare l' ormai irreparabile..
Ritratto di Challenger RT
4 febbraio 2025 - 03:11
In Europa non hanno ancora capito che ormai il target dell’automobile europea sarà sempre più quello dell’appassionato (basta vedere il boom delle auto d’epoca). Quindi produzione premium e annullamento di qualsiasi tassazione post vendita sia d’immatricolazione che di possesso o circolazione, bastando e avanzando quella sui carburanti da livellare in ogni caso al pari di quella statunitense. Mancano i soldi? Licenziare i troppi inutili burocrati statali ed europei, perché tanto se crolla l’industria europea dell’auto di soldi ce ne saranno ancora meno. Tutto ciò non vuol dire ritorno all’ inquinantissimo diesel, da vietare definitivamente e che ha innescato la miccia della drammatica situazione attuale, né un’elettrificazione forzata, ma semplicemente la libertà di avere e guidare delle belle auto per chi vuole.. Per gli altri ci saranno sempre più mezzi pubblici elettrici dai quali, distolto lo sguardo e le orecchie dall’irrealtà degli smartphone, si potrà ascoltare dal vivo e gratuitamente la musica dei motori a benzina 6 e 8 cilindri euro 7 delle vere auto che li supereranno…
Ritratto di Byron59
31 gennaio 2025 - 15:55
Sono iniziati i confronti tra commissione e industria automotive. Sono iniziati ieri. Non dieci anni fa, o un anno fa. Sono iniziati ieri. La notizia, se vera, ha dell'incredibile. Tredici milioni di occupati in pericolo e loro si incontrano ieri. Dico, si incontrano, come fanno due amici al bar, a scambiar quattro chiacchiere. E le solite parole vuote e l'affidarsi al mercato come se fosse la soluzione a ogni male. La vedo buia. Ma quale mercato se stai normando il settore come non è riuscito a fare neanche il Partito Comunista Cinese? Di quale mercato andate cianciando? Faccio un esempio. John Elkann un paio di giorni prima della Meloni è andato a Mar a Lago da Trump. Prima del suo insediamento. E dall'incontro sono uscite promesse di migliaia di assunzioni negli Stati Uniti e investimenti miliardari. Elkann pare abbia detto al Divo Donald che in europa tira una brutta aria per l'automotive. Ma dai. In europa Elkann l'ha visto qualcuno? Eppure Stellantis ha sede, in europa, ad Amsterdam e ha decine di stabilimenti in europa. Però nessuno, né francese, né tedesco, né italiano, né olandese, né brussellese ha sentito il bisogno di vedere o sentire i vertici del secondo gruppo europeo per concordar qualcosa. Ora arriverà il piano. Ma un piano industriale si fa prima o dopo aver normato tanto pesantemente sulla materia? Ora, signori miei, io non ci credo. Sono in malafede, tutti quanti. Se devo scegliere tra il pensare che ho davanti dei dilettanti cialtroni allo sbaraglio o dei furbi furfanti che pensano ai loro interessi, preferisco che siano furfanti. Siamo nelle mani di una pletora mafiosa governata da volgari interessi personali. Altro che cupola, altro che loggia massonica. Pensate che siamo tutti degli stupidi? Voi il piano l'avete ben chiaro fin da principio. Stop alle auto per tutti. Stop alla mobilità privata. Stop all'industria.
Ritratto di Sherburn
31 gennaio 2025 - 16:13
Infatti. Questi fanno lobbiyng al contrario. La NRA fa lobbying, e infatti i fucili negli USA li trovi al Walmart. Questi fanno lobbying per non vendere. Il miglior esempio/aneddoto è la pubblicità della Renault Captur in cui il solare protagonista apre il garage, guarda la macchina e... prende la bici!
Ritratto di Gordo88
31 gennaio 2025 - 16:46
1
Esatto
Ritratto di Trattoretto
31 gennaio 2025 - 16:37
Il solito commento contro la UE intriso di fake e ricostruzioni fantasiose dei fatti, con l'immancabile complottone ordito dalla UE e dall'onnipresente John Elkann (che ha il 14% di Stellantis, sì avete letto bene, il 14%). Ci sarebbe da ridere se non fosse che sono anni che vi ingegnate per infamare la UE a favore di losche dittature straniere che da anni cercano di avvelenare la UE per disgregarla e spegnere il vento della democrazia e del diritto civile che arriva dalla UE. Perché - checchè se ne dica - i vertici UE sono eletti da un parlamento multi partitico votato dai cittadini con elezioni libere e democratiche.
Ritratto di Francesco Pinzi
31 gennaio 2025 - 16:53
Il voto è democratico, peccato che poi chi ha il "potere di fare" non faccia mai nulla. E allora, se permetti, si può anche "cominciare" a pensar male? Oppure tutti si deve pensare come te.. fammi capire.
Ritratto di Byron59
31 gennaio 2025 - 17:17
Sei tu che fai propaganda scrivendo cose NON vere. 1) Exor, presieduta da John Elkann, è l'azionista di maggioranza di Stellantis, di cui Elkann è anche presidente e AD pro tempore con tutto quello che ne consegue. Non mi va di fare l'ennesima lezione di diritto commerciale. 2) Il presidente della commissione europea NON è eletto dal parlamento europeo, una volta per tutte. Vai a lezione di diritto dell'unione prima di parlare. È nominato dal Consiglio europeo e la nomina è approvata dal parlamento, cosa che avviene sempre in ogni caso. 3) I commissari sono nominati dagli stati membri, senza diritto di veto da parte di nessuno. 4) Il parlamento europeo NON ha potestà legislativa (se non limitatissima), ma unicamente di proposta. Regolamenti e direttive sono emessi dalla commissione. Si può benissimo andare a votare alle elezione europee, libere e democratiche quanto vuoi. MA poi se voti un parlamento spogliato ab initio da ogni funzione legislativa, dimmi tu che hai concluso colla tua libertà. La tua amata europa con la separazione dei poteri di illuministica memoria si ci è pulita il culo col TUO voto. La Corte di Giustizia, organo giudiziario, è di nomina governativa. I commissari, organo esecutivo, sono di nomina statale. Il suo presidente è di nomina del consiglio, spiegami dove sta la democrazia e la separazione delle funzioni delle istituzioni europee, che sono vecchio, devi perdonarmi. Tutti quelli che scrivono su questo forum scambiano l'unione per uno stato sovrano. NON lo è. È qualcosa di molto peggio e francamente ne ho scritto tanto che mi fanno male i ditini. È un'organizzazione sovrannazionale regolata dal un trattato internazionale istituitivo e da un trattato internazionale di funzionamento. Tali trattati sono entrati nel sistema delle fonti di diritto nazionali tramite ratifica dei parlamenti nazionali nelle legislazioni nazionali. E considerato che li hanno equiparati a norme costituzionali stanno scardinando dall'interno i sistemi giuridici nazionali. Quando gli italiani si risveglieranno dal loro sonno della ragione sarà sempre troppo tardi. Perché il MOSTRO l'avete là davanti e lo scambiate per un agnellino, innocuo e democratico. Io non sono al soldo di nessuna dittatura straniera. Non prendo soldi da nessuno e ragiono con la mia testa. Non so se possiamo dire la stessa cosa dei burocrati brussellesi. 2)
Ritratto di Edo-R
31 gennaio 2025 - 18:56
@Byron complimenti per il commento, di solito non mi soffermo sui papiri :-)), ma da non esperto di politica o legge ho apprezzato. Quindi Trattoretto è bene che si inventi qualcos'altro ora....
Ritratto di Trattoretto
31 gennaio 2025 - 20:31
@Edo tu sei il compare fallito che dà ragione al fallito che spara falsità sulla Ue. Perché così fate in tutte le sezioni commenti. È il vostro lavoro da FALLITI
Ritratto di Trattoretto
31 gennaio 2025 - 19:53
No sei falso come una moneta ta da 3 euro. Oltre che incompetente. Exxor detiene il 14% di Stellantis.
Ritratto di Trattoretto
31 gennaio 2025 - 19:58
SEI FALSO. Da https://elections.europa.eu/it/commission-president/ I leader dei paesi dell'UE nominano un candidato tenendo conto dei risultati delle elezioni europee. Questo candidato tiene un discorso dinanzi al nuovo Parlamento riunito in plenaria e partecipa a un dibattito in Aula. Dopodiché gli eurodeputati procedono a una votazione a scrutinio segreto in cui il candidato deve ricevere almeno la metà dei consensi più uno.
Ritratto di Trattoretto
31 gennaio 2025 - 20:11
Leader dei Paesi UE e parlamento UE eletti democraticamente dai cittadini non certo nominati da chissà chi
Ritratto di Byron59
31 gennaio 2025 - 20:50
Si deve imparare a decifrare quel che si legge. Tratto dal sito del parlamento europeo e del consiglio dell'unione, con tanto di riferimenti leglislativi: Poteri I poteri del Parlamento sono stati definiti tramite successive revisioni dei Trattati dell’Unione. Tra questi figurano: Poteri decisionali (poteri di delibera): esercizio di potere legislativo insieme al Consiglio nella maggior parte delle aree di competenza dell’Unione; Facoltà di richiedere alla Commissione europea di presentare una proposta di legge (Articolo 225 TFUE); prendere decisioni relativamente al bilancio dell’Unione insieme al Consiglio; le azioni esterne all’Unione europea (decisioni dell’Unione sulla conclusione di accordi esterni) richiedono il consenso o la consultazione del Parlamento. Poteri di controllo sulle istituzioni esecutive dell’Unione (Consiglio e Commissione) principalmente assicurando il controllo politico sulla Commissione (tramite una mozione di censura) o presentando interrogazioni orali o scritte al Consiglio. Il Parlamento può inoltre esercitare il proprio controllo sulle altre istituzioni dell’Unione europea come la Banca centrale europea (Articolo 284 TFUE). Poteri di nomina, partecipando alla designazione dei membri della Commissione, dei membri della Corte dei conti e del Mediatore europeo. Competenza Legislazione Secondo la procedura legislativa ordinaria (Articolo 294 TFUE), il Parlamento si trova sullo stesso piano del Consiglio. Tale procedura è utilizzata nella maggior parte delle aree politiche tra cui: trasporti ambiente agricoltura sicurezza energetica immigrazione giustizia salute pubblica. Il Parlamento interviene sulle leggi adottate in base alla procedura legislativa speciale dando il proprio parere (procedura di consultazione) o il suo consenso (procedura di approvazione). L’approvazione da parte del Parlamento è necessaria per numerosi tipi di accordi con paesi terzi o organizzazioni internazionali, quali gli accordi di associazione o gli accordi nei settori contemplati dalla procedura legislativa ordinaria (ad esempio, accordi commerciali). Il Parlamento deve anche essere consultato in merito a tutti gli altri tipi di accordi internazionali (Articolo 218 TFUE). Allora, cerchiamo di capire: l'articolo 294 del Trattato di Funzionamento dell'unione è stato introdotto dal Trattato di Riforma dell'unione volgarmente noto come Trattato di Lisbona ed è del 2009. Introduce per la prima volta nel parlamento questa procedura, detta legislativa ordinaria. Da non confondersi con la potestà legislativa ordinaria ad esempio del nostro Parlamento. Intanto opera limitatamente ad alcune materie e in queste il parlamento viene investito di potestà legislativa con una procedura di CODECISIONE con il Consiglio dell'unione europea. Tale procedura di codecisione può riguardare sia meri pareri che il consenso vero e proprio. Si parla di CONSENSO, anche questo non è un termine casuale. Significa che l'iniziativa legislativa è della commissione, l'adozione spetta al consiglio, l'eventuale parere o consenso, in alcuni casi, al parlamento. Quindi il parlamento europeo NON si comporta come un Parlamento nazionale, manco come un consiglio regionale, o l'ARS siciliana. Il consiglio poi è l'organo che include i capi di stato e di governo delle nazioni facente parte l'unione ed al consiglio spetta di adottare gli atti normativi ue. Il consiglio decide con maggioranze variabili, con consenso all'unanimità o a maggioranza qualificata. I paesi più grandi, in seno al consiglio contano di più. Ossia, Germania e Francia. In sintesi il Consiglio Negozia e adotta le leggi dell'UE, assieme al Parlamento europeo basandosi sulle proposte della Commissione europea Coordina le politiche dei paesi dell'UE Elabora la politica estera e di sicurezza dell'UE sulla base degli orientamenti del Consiglio europeo Firma accordi tra l'UE e altri paesi o organizzazioni internazionali Approva il bilancio annuale dell'UE insieme al Parlamento europeo Quindi, limitatamente ad alcune materie il consiglio è affiancato dal parlamento come organo codecisionale dando i suoi pareri e limitatamente ad alcuni casi il consenso, mentre l'iniziativa legislativa rimane in capo alla commissione. Quando il parlamento europeo vota la von der leyen presidente della commissione, questa è già stata nominato in seno al consiglio dell'unione. Il parlamento concede il suo CONSENSO. Non so se è chiara la differenza.
Ritratto di Edo-R
31 gennaio 2025 - 20:54
@Trattoretto ancora parli TROLL? Impara e taci.
Ritratto di Sepofa
5 febbraio 2025 - 14:59
Trattoretto: smettila di vivere di fantasie, le commissioni che decidono NON le votiamo noi, nemmeno i commissari, i vice presidenti etc etc, tant' è che la Meloni si era incaxxata appena dopo le elezioni, la banda di bruxelles aveva già fatto le carte per conto loro per proteggersi.
Ritratto di Sherburn
31 gennaio 2025 - 20:11
@Byron 59: grazie!!
Ritratto di Trattoretto
31 gennaio 2025 - 20:16
Byron59 tu hai nessuna automobile sei solo un fallito, uno dei tanti qua dentro, che passano le giornate a diffamare le istituzioni europeee nelle sezioni commenti, perché campi di quello
Ritratto di kualalumpur
31 gennaio 2025 - 19:57
Sto ridendo per non piangere a sentire una fandonia simile
Ritratto di Sherburn
31 gennaio 2025 - 20:09
Sicuro che noi votiamo per la Commissione UE?
Ritratto di forfait
1 febbraio 2025 - 10:20
La cosa sicura è che si pongono dei limiti, delle regole, dei ban; e poi intanto le genti comprano (nazione per nazione, eccetto un paio di casi) 80-90-95% ancora le stesse auto di prima... Ora l'idea che tutti in massa si voterebbe per una soluzione che poi nessuno in tale massa vuole seguire-sostenere fattualmente => mi sa che sto "è una scelta dell'elettore" suona proprio storta come idea (a prescindere dall'entrare nei tecnicismi di chi ai piani alti fa cosa come e perché, oltre che in base a quale presunto "indirizzamento popolare")
Ritratto di probus78
1 febbraio 2025 - 13:11
Far passare come antidemocratiche le istituzioni europee è davvero un maldestro esercizio di fantasia, per non dire peggio. Tutte le istituzioni europee dal Presidente della Commissione, ai Commissari al Parlamento, Consiglio Europeo o Corte di Giustizia vengono nominati con meccanismi democratici (o con elezioni dirette o su scelta di Capi di Stato/Governo a loro volta eletti con metodo democratico nell'ambito di ciascun Paese). Evidentemente saranno più democratiche le istituzioni cinesi o pakistane, iraniane, turche, Coreane del Nord, Egitto e via discorrendo. Perfino gli USA non mi sembrano tanto meglio visto che hanno al potere gli stessi 2 partiti da oltre 2 secoli senza spazio alcuno per altri. Si possono contestare le scelte nel merito della UE (anche a me spessissimo non piacciono) ma è troppo comodo dissentire tacciandole di essere il frutto di imposizioni dittatoriali.
Ritratto di Sherburn
3 febbraio 2025 - 16:12
Perchè essendo noi (europei) addomesticati una dittatura vecchio stampo fa ridere. Come rompere un uovo con il martello, un'esagerazione. Meglio una democratura, che attraverso propaganda e burocrazia alla fine ti spinge in gabbia da solo, e ti chiudi pure la porta dietro. Non hanno bisogno del carceriere che ti butta nella cella.
Ritratto di Volpe bianca
31 gennaio 2025 - 16:33
Nessuno ci ha chiesto o imposto tabelle di marcia, scadenze e multe. Collegatevi alla realtà, buffoni.
Ritratto di Blueyes
31 gennaio 2025 - 16:35
1
un incontro tra carrozzoni fuori tempo massimo, ma di brutto. La montagna partorirà il topolino ne sono certo, nel frattempo tra dibattiti, confronti, tavoli, opinioni, analisi, ecc. tu va a puttane.
Ritratto di Ale8080
31 gennaio 2025 - 16:39
Parliamo di concorrenza cinese ed i cinesi acquistano le fabbriche VAG in Europa, dopo aver venduto l'anima all'auto elettrica ora si edifica sulla polvere rimasta del futuro a combustione. Comincio a pensare che il passaggio all'elettrico sarà obbligato non da una legge scellerata ma dalla mancanza di altro.
Ritratto di Quello la
31 gennaio 2025 - 16:39
Ma le tappe di riduzione di CO2 (in questo il diesel sarebbe stato una manna, invece del benzina, ed è questo che si misura per le multe) da quanto erano note? E perchè i costruttori al tempo le hanno accettate?
Ritratto di Gordo88
31 gennaio 2025 - 16:57
1
In realtà il ban al 35 è una decisione politica a cui mi pare di ricordare l italia era contraria mentre la germania fu d' accordo solo quando si aprì agli e fuel..
Ritratto di Quello la
31 gennaio 2025 - 17:00
Eh, ho capito, caro Gordo, ma le norme non possono essere selettive. Ad esempio non è che se io sono contrario ad una norma allora non mi si applica. Infatti - a mente della costituzione - i referendum non possono essere fatti contro norme fiscali e… trattati internazionali! :-P
Ritratto di Gordo88
31 gennaio 2025 - 17:18
1
Ma infatti caro quello la il provvedimento è passato con costruttori favorevoli o contrari poco importava..
Ritratto di Tistiro
31 gennaio 2025 - 17:23
Erano note, ma se non riesco a rispettarle che faccio? 13milioni di dipendenti automotive a casa? Fossi un politico europarlamentare firmerei per passare al teletrasporto di persone tramite warmhole.
Ritratto di Tistiro
31 gennaio 2025 - 17:24
Wormhole
Ritratto di Gordo88
31 gennaio 2025 - 16:45
1
"un percorso che possa garantire all’industria europea di prosperare in Europa e competere con successo sulla scena globale”. ma questa ci è o ci fa?? Giusto i dazi hanno fatto in protezione delle case europee per il resto solo obblighi e sanzioni..
Ritratto di 19andrea81
31 gennaio 2025 - 16:50
Se tolgono i limiti tolgono anche la concorrenza cinese
Ritratto di giocchan
31 gennaio 2025 - 17:09
al "taglio della produzione" non ci crede proprio nessuno... sono boiate da rifilare agli azionisti quando mostreranno i risultati delle vendite in calo ("tutta colpa delle multe"... certo, certo...)
Ritratto di kualalumpur
31 gennaio 2025 - 19:53
Un piano di azione per....fare retromarcia ora che hanno distrutto le piu grandi aziende automobilistiche europee ...!
Ritratto di alex_rm
31 gennaio 2025 - 23:57
Si sono svegliati un po’ tardi,tempo di reazione di un bradipo
Ritratto di Mirko21
1 febbraio 2025 - 06:49
LA GERMANIA SPINGE PERCHÈ RIMANGA TUTTO COME ORA: FINE TERMICO 2035 E INNUMEREVOLI REGOLE DA RISPETTARE SECONDO IL DIKTAT DI TALE KLAUS SCHWAB, NOTO MANEGGIONE TEDESCO A CAPO DEL "WORLD ECONOMIC FORUM" DI DAVOS. E HO DETTO TUTTO.
Ritratto di Mirko21
1 febbraio 2025 - 06:52
MASSIMO RIDURRANNO LE MULTE ALLE CASE AUTOMOBILISTICHE E POCO ALTRO..SIAMO FOTTUTI.
Ritratto di Mirko21
1 febbraio 2025 - 06:53
TUTTO IN ATTESA CHE I LAVORATORI TEDESCHI SI INCAZZINO VERAMENTE.
Ritratto di probus78
1 febbraio 2025 - 13:33
per uscire dalla crisi occorre soltanto tornare a fare auto decenti. Transizione lunga o corta che sia la stanno dominando quelli che fanno full hybrid. In Europa tabula rasa o quasi. Solo schifosi Frullini 3 cilindri con batterie a 48v. vendibili ai polli in Europa a caro prezzo ma invendibili altrove. L'Elettrico decente pare che qualcosa vende, mentre le case Europee non riescono nemmeno ad avvicinarsi a Tesla e Tesla era partita da ZERO mentre le case Europee (triade in testa) dominavano il mondo. Quindi poche chiacchiere e ricominciassero a produrre roba di qualità a prezzi abbordabili senza necessariamente dover truffare i consumatori con i dannati margini elevati che si traducono solo in premi agli AD ed agli azionisti.
Ritratto di probus78
1 febbraio 2025 - 13:34
Ricordo bene quando uscì Tesla tutti a prendere per i fondelli Elon Musk. Stessa cosa nei confronti dei giapponesi quando introdussero la PRIUS. Guardiamo adesso come ci siamo ridotti, NOI.
Ritratto di Oxygenerator
3 febbraio 2025 - 10:04
Concordo
Ritratto di Oxygenerator
4 febbraio 2025 - 08:16
Puó fare tutti i copia e incolla che vuole e scrivere in maiuscolo ( urlare ) ciò che vuole. Non le crede nessuno.
Ritratto di Sepofa
10 febbraio 2025 - 23:26
Oxi ormai le non c'è più nessuno che crede alle scemenze degli elettronauti, ormai destinati a inesorabile declino
Ritratto di Oxygenerator
11 febbraio 2025 - 08:42
Inesorabile declino ? Come la sua mente intende ?
Ritratto di Sepofa
11 febbraio 2025 - 10:01
Proprio vero: lavare la testa agli Asini si perde tempo e sapone.
Ritratto di Oxygenerator
11 febbraio 2025 - 11:07
Infatti. Parli col suo amichetto copia e incolla.
Ritratto di Sepofa
11 febbraio 2025 - 11:15
Purtroppo per gli elettronauti sarà un pessima fine, i tentativi di illudere la gente del grande bluff messo in campo da fissati ambientalisti è naufragato nel nulla
Ritratto di Oxygenerator
11 febbraio 2025 - 11:18
Si si. Certo. Poi solo a leggerla, si capisce perfettamente chi è alla fine.
Ritratto di Sepofa
26 febbraio 2025 - 17:43
Oxi: tra pochi anni, finito effetto uhau del giocattolo, te e quei quattro elettronauti dovrete pensare a come disfarvi di quei pesanti bidoncini che nessuno vuole indietro. Direi un bel investimento nel nulla.
Ritratto di Oxygenerator
27 febbraio 2025 - 08:05
E quale sarebbe il problema. È una tecnologia nuova. In continua scoperta. È ovvio che sia così. Lo sapevo fin dall’inizio. Solo un illuso o uno sprovveduto, pensa di fare affari con le automobili. Gli affari con le automobili, li fanno i costruttori e i venditori. Le automobili sono solo un costo nel 99% dei casi, per gli acquirenti. Quindi dicevo, quale sarebbe il problema ? Le terrò fino a rottamarle. Tanto sono elettriche. Possono comunque andare ovunque senza limitazioni, per il resto della loro vita.
Ritratto di AZ
1 febbraio 2025 - 16:09
Occorre puntare (ossia spendere soldi) sull'innovazione e progettare batterie e sistemi energetici, motori e sistemi propulsivi, piattaforme e software all'avanguardia.
Ritratto di probus78
1 febbraio 2025 - 16:33
Difficile innovare, molto più facile delocalizzare o puntare il dito contro Europa/elettrico. MA, facendo così ci stiamo auto - castrando.
Ritratto di probus78
1 febbraio 2025 - 16:35
Perdona il "calembour"...
Ritratto di Byron59
1 febbraio 2025 - 17:52
BYD e Tesla Nascono lo stesso anno, il 2003. La prima nel Guangdong, la seconda in California. BYD auto è una costola di BYD Group, fondata nel 1994 da un oscuro chimico Wang Chuangfu. Il dottor Wang si era specializzato in chimica delle batterie nell'Università Centrale del Sud e aveva lavorato per un istituto di ricerca governativo. La storia salta un passaggio. Ottiene un prestito cospicuo per fondare BYD e far concorrenza ai giapponesi nella costruzione di batterie ricaricabili. In breve il chimico diventa leader nella costruzione di batterie ricaricabili per la nascente telefonia cellulare. In breve diventa fornitore delle batterie di Nokia e Motorola, scalza i giapponesi dal mercato delle batterie con la sua manodopera altamente specializzata e a basso costo, mentre i nipponici si affidano all'automazione. Produce batterie per Apple, diventa il secondo costruttore al mondo. Nel 2003 fonda la divisione automotive di BYD e inizia a produrre muletti, furgoni, autobus elettrici e di questi ultimi diventa il primo produttore mondiale. Infine vengono le auto. Nel frattempo BYD Group si è specializzata in pannelli FV e in batterie di accumulo. Praticamente inventa la batteria agli ioni di litio. O almeno riesce a svilupparne la produzione industriale. I legami col governo cinese sono fortissimi. E a un certo punto si butta nel settore auto. Termiche, ibride plug in e BEV. BYD Group a questo punto ha in mano tutta la filiera dell'auto. Produzione di batterie, produzione di microchip (l'avevo dimenticato), produzione di motori elettrici. Una storia dunque lunga trent'anni e iniziata coi cellulari. La fondazione di BYD Auto nel 2003 non è casuale, ma è l'anno in cui il PCC col X piano quinquennale vara la politica di appoggio verso l'auto elettrica, considerata il futuro dello spostamento individuale in Cina. L'ho già scritto altre volte. I cinesi avevano e hanno le materie prime e la tecnologia, liberarsi dall'offerta di petrolio governata dagli americani era ed è un atto di lungimirante indipendenza. Passiamo a Tesla, identico anno di fondazione in Calfornia. Nel 2005 Elon Musk diventa AD e nel 2009, primo anno di presidenza Obama, che occhieggiava in parte le ossessioni green di Al Gore, finanzia Tesla con 500 milioni di dollari. Da quel momento Tesla diventa un colosso, sviluppa gigafactory, sistemi di accumulo, pannelli fotovoltaici, sviluppo nella chimica delle batterie. In sostanza è la copia americana di BYD Group. Musk, che aveva rilevato l'azienda dai fondatori, nel frattempo costruisce gigafactory in California, in Cina, poi in Europa. Sviluppa modelli che vendono milioni di pezzi. Ma i chip se li fa fare a Taiwan. Che è centrale per molti versi nella geopolitica mondiale. Infine Musk ottiene importanti commesse dalla NASA utilizzando le loro tecnologie (il razzo che atterra dopo il decollo era un vecchio progetto NASA del progetto Orion di bushiana memoria) implementa internet dallo spazio con Starlink e soprattutto la versione militare con Starshield, quella che dovremmo comprare noi. Nell'azionariato di Tesla subentrano come azionisti di maggioranza le tre grandi Blackrock, Vanguard e State Street, che sono i tre più grandi fondi di investimento al mondo, che si autoposseggono e capitalizzano insieme centinaia di migliaia di miliardi di dollari e che hanno interessi ovunque, soprattutto nel settore estrattivo, senza dimenticare le banche. L'azionista di maggioranza di Unicredit e di Intesa San Paolo è Blackrock, E qui mi fermo. Insomma colossi non per caso.
Ritratto di John-V
1 febbraio 2025 - 23:58
La von der Leyen parla parole vuote, non sa fare altro; è una vecchia bambolina a disco, da film horror. Il 2035 è solo il codice d'una pazzia, tanto distruttiva quanto inutile, ma forse inevitabile; capita insomma. Zero CO2 è solo follia, ossessiva; un male dell'anima, un segno dei tempi. Ma tutto finirà prima, quanto più tardi tanto peggio. Ma solo per voi a quel punto. Ci sono altre terre oltre al Vecchio Continente su questo pianeta. Gli USA saranno la mia ultima, felice destinazione, di ritorno; era destino si vede. Osserverò da là, non troppo però. Vorrò vivere sano. Guardare i pazzi che fanno cose strane... Sì, a qualcuno potrà anche piacere, ma no, non fa per me, in ogni campo, lo trovo odioso, mentalmente crudele. C'è tanto di bello al mondo... Li si lasci dire, li si lasci fare; non fanno male a nessuno. Sono solo vittime dei loro fantasmi alla fine, credono ai fantasmi e nessuna legge lo vieta, anzi.
Ritratto di Miti
3 febbraio 2025 - 12:08
1
La von der Qualcosa... ha colto ancora Draghi o mi sbaglio? In qualche commissione?
Ritratto di John-V
3 febbraio 2025 - 17:53
Sono burattini, prima scassano poi cercano di rabberciare, poi riscassano, sempre per procura perché non farebbero niente senza niente in cambio, salvo provare a rabberciare di nuovo, ecc. Diciamo che più che altro scassano e basta. Viviamo un'epoca veramente strana in cui scienza, ideologia, filosofia e perfino "teologia" (e c'è da rifletterci, veramente) sembrano fondersi, alla Madame Blavatsky. Poi sta al livello di coinvolgimento di ognuno, ma la massa è mentalmente debole, occorre ricordarlo sempre. Io ormai, oltre a quando m'incazzo ma dopo m'accorgo che è totalmente inutile, osservo tutto come da dietro un vetro, blindato. E mi godo il "mio tempo", molto diverso dal "loro", molto migliore, che coincide con quello reale; è la realtà del tempo che viviamo, punto, oltre ogni sovrastruttura, oltre ogni fantasma frutto dell'immaginazione o semplicemente creato ad hoc, sempre a partire dal reale, certo. Alcuni spunti interessanti ci sono, altrimenti sarei un integralista ottuso, ma loro collassano solo sugli stessi "punti d'ossessione", portati all'estremo, e così rovinano tutto; ci rovinano tutto. Perché cresce l'AFD? Perché l'Austria ha già scelto da che parte stare? Perché hanno scassato all'inverosimile, perché non sono credibili, perché sono ridicoli, perché sono pieni di proclami senza uno straccio d'idea, perché... Basta adesso: un salutone ;-)
Ritratto di Miti
3 febbraio 2025 - 23:08
1
Concordo ... ti garantisco una cosa , si tornerà al gas russo. l'Ucraina avrà qualcosa in cambio ma non più di tanto. Zelensky vivrà negli Stati Uniti o nel Regno Unito. Presidente ucraino farà l'ex capo del esercito dimesso dal attorino qualche mesi fa. E tutta quella massa di persone giovani da tutte le due sponde della guerra saranno celebrati di eroi per qualche anno poi ...tutto a suon del 5% di PIL soldi da dare per la meravigliosa difesa Nato alias Washington. "Fermiamo questa guerra stupida" diceva Trump... Ovvio, dopo che si sono riempite le tasche , per la ricostruzione ci penserà l'Europa...come al solito.
Ritratto di Sepofa
3 febbraio 2025 - 10:17
Ridicolo di fantomatiche commissioni europee impongono assurde norme con il fine di incassare e far circolare meno auto, senza tutelare le ns industrie, in nome di un finto ambientalismo (parola molto di moda in questi anni) cancellando decenni di progressi tecnologici meccanici e storia del auto. Questi politicanti da spiaggia, molto snob e radical chic sono sempre più lontani dalla realtà, ci stanno portando verso un regresso ed impoverimento sociale
Ritratto di Oxygenerator
3 febbraio 2025 - 10:22
Mah, limiti e multe si possono anche rivedere. Bisogna vedere cosa intende fare l’industria europea con questi aiuti. Perchè se è solo la solita piangina per ottenere denaro da dividere nuovamente con gli azionisti, e non investire un fico nell’elettrico, allora anche no.
Ritratto di MAUROXX
3 febbraio 2025 - 14:41
Nulla di più semplice ed efficace: che se ne vadano!!
Ritratto di Corrado Mauceri
3 febbraio 2025 - 17:43
Se avessero fatto meno confusione e si fossero riuniti tutte le nazioni e avessero fatto un piano industriale omogeneo per tutte le case automobilistiche avrebbero gestito meglio la transizione ecologica .ma si sa molto bene.... non appartiene all uomo di dirigere il suo passo
Ritratto di Sepofa
3 febbraio 2025 - 19:03
Oxy, NO, non è leale e corretto prendere ai disobbedienti (secondo scellerate norme imposte così per caso senza logica) per finanziare un tipo di mobilità che il mercato europeo e mondiale non vuole per molti motivi, da che mondo è mondo se un oggetto migliora la vita ed è economica, non fa perdere tempo, etc etc viene acquistata senza le imposizioni di questa banda di radical chic di bruxelles. Quella delle autoapile invece è stata ampiamente respinta, nonostante la grande pubblicità e gli intortamenti che si sentono.

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