QUASI MEZZO MILIARDO - Multe: incassi in flessione per i comuni italiani. Nei primi 6 mesi del 2016, come riporta il Sole 24 Ore, le amministrazioni locali hanno incassato verbali per 476 milioni di euro, il 12,2% in meno rispetto alla prima metà del 2015. Il conto non include Roma, i cui incassi 2016 non sono stati registrati nel Siope, il Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici presso il ministero dell’Economia: tuttavia, i conti della capitale nel primo semestre di quest’anno (70 milioni di euro) paiono in linea con quelli dell’analogo periodo dell’anno scorso. A fine 2016, quindi, gli incassi su base nazionale dovrebbero segnare una flessione superiore a 200 milioni rispetto al 2015.
FATTORI IN GIOCO - Difficile stabilire il perché di questo calo nei proventi. Probabilmente, ha il suo peso la possibilità di pagare le multe con lo sconto del 30% entro cinque giorni dalla notifica, come è possibile da fine 2013 (vedi news qui). Va anche detto, però, che per diversi comuni il 2015 ha portato risultati notevoli, difficili da ripetere. Il caso Milano è emblematico: che nella prima metà del 2016 (64 milioni di euro) viaggia a ritmi inferiori del 41% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso; ma nel 2015 Palazzo Marino aveva incassato la bellezza di 200 milioni di euro, contro i 140 milioni del 2014. Forte riduzione (-45%) da gennaio a giugno 2016 anche per Torino: 12,5 milioni. Spiccano il crollo di Palermo (260.000 euro, -91%), Reggio Calabria (72.000 euro, -86%) e Napoli (11 milioni, -29%).
MILANO IMBATTIBILE - Nella classifica delle multe per patentato (in cui però incide il traffico di pendolari), stravince Milano: addirittura 80,3 euro a testa. Seguono Bologna (76), Lecce (67,1), Padova (64,9). Fanalini di coda Benevento (1,1 euro), Reggio Calabria e Palermo (0,7), Nuoro (0,6) e Taranto (0,1).
ITALIA A DUE VELOCITÀ - Nel Nord-Ovest, nei primi sei mesi dell’anno, ogni patentato ha già pagato verbali per 18,6 euro a testa, più del doppio dei versamenti medi pro-capite nel Sud e molto oltre il triplo di quelli registrati nelle isole. Una differenza dovuta alla frequenza dei controlli e all’efficacia della riscossione: nel Meridione, i comuni hanno più difficoltà a trasformare le multe in in pagamenti effettivi. E per il futuro? Dal 1° gennaio 2016 (se non ci saranno altri rinvii), i comuni non potranno più avvalersi dell’aiuto di Equitalia per recuperare i vecchi crediti: sarà determinante la riforma della riscossione locale.