ITALIA SPACCATA - Da mercoledì scorso, i romani che avevano commesso delle infrazioni al Codice della Strada e non hanno mai pagato le multe notificate entro 31 dicembre 2004, potranno avvalersi di un condono: pagheranno la sanzione originaria, senza maggiorazioni, con solo una mora del 4%. In ballo ci sono 1 milione e 160 mila verbali.
Un “atto dovuto”, precisa Maurizio Leo, assessore al Bilancio del comune di Roma, perché “la riscossione, tornata pubblica (prima era in mano ai privati, ndr), ha fatto ripartire le notifiche arretrate, e i contribuenti si sono trovati a dover pagare sanzioni e interessi per le inefficienze della vecchia organizzazione”. In ballo ci sono 1 milione e 160 mila verbali.
Un'opinione non condivisa da altre amministrazioni comunali, come quella di Milano, Verona e Trieste, anch'esse alle prese con problemi di multe arretrate non pagate, che vedono nel condono una mancanza di correttezza verso tutti i cittadini. Secondo queste amministrazioni, non solo il condono è eticamente scorretto, ma anche economicamente poco vantaggioso. Per esempio, il Comune meneghino, a fronte di 60 milioni di euro ancora da riscuotere, calcola che ne tornerebbero indietro solo 5, la metà di quanti si potrebbero recuperare con le normali procedure.
CHI ADERISCE AL CONDONO - Ci sono però amministrazioni comunali che la pensano diversamente, e vedeno nei condoni una strada per incassare somme difficilmente recuperabili. Giusto per avere un'idea, dall'indagine riportata oggi dal Sole 24 Ore, tra le città che faranno partire una sanatoria, a Napoli stime prudenziali del comune valutano in 30 milioni di euro gli incassi derivanti dal condono.
Cifre meno impressionanti, ma sempre importanti, arrivano dalle altre città: Perugia (13 milioni di euro), Bari (8 milioni di euro) e Salerno (5 milioni di euro). Treviso, Macerata, L'Aquila e Catanzaro stanno valutando se far partire una sanatoria e ancora non hanno una stima precisa di quanto si potrebbe incassare.