Nessun dietrofront, alla fine lo sciopero dei benzinai ci sarà. I distributori si asterranno dal servizio, come inizialmente previsto, nonostante l’ennesimo incontro avuto in data odierna con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. C’è stata comunque una parziale modifica al decreto trasparenza, entrato in vigore dal 15 gennaio. I distributori alzeranno le braccia dalle 19 del 24 gennaio fino alle 19 del 26 gennaio, per un totale di 48 ore, che coinvolgerà anche la modalità self service, su strade e autostrade. Gli automobilisti dovranno quindi muoversi in anticipo se avranno la necessità di fare rifornimento alla propria vettura.
Come indicato dalle organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa, si cercherà comunque di ridurre il più possibile i disagi, proprio per questo in quelle due giornate saranno garantiti i servizi essenziali agli utenti. Il vertice è servito comunque ad ascoltare i punti di vista dei distributori e ha portato a una modifica, almeno parziale, del decreto governativo. I gestori saranno obbligati a comunicare in maniera trasparente i prezzi dei carburanti non più su base giornaliera, ma settimanale e a ogni variazione del costo alla pompa. Gli irregolari avrebbero potuto andare incontro a una chiusura per omessa comunicazione dopo tre senza limiti temporali anche non consecutivi, mentre ora questo avverrà solo dopo quattro omissioni nell'arco di 60 giorni. L'eventuale chiusura potrà essere decisa da uno a 30 giorni, mentre prima la previsione era da sette a 90 giorni.
Cala inoltre anche l’importo previsto per la sanzione inflitta a chi non rispetta la norma: prima si poteva arrivare fino a 6 mila euro, mentre ora si potrà andare da un minimo di 200 a un massimo di 800 euro.