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Il cibo lo consegnano i robot

Pubblicato 14 aprile 2020

Con la pandemia dovuta al Covid-19 le attività della società specializzata nella consegna di alimenti mediante una flotta di robot autonomi è cresciuta sensibilmente.

Il cibo lo consegnano i robot

DI NECESSITÀ VIRTÙ - La Starship Technologies, azienda fondata nel 2014 dai cofondatori di Skype Ahti Heinla e Janus Friis, specializzata nella costruzione e commercializzazione di flotte di robot autonomi adibiti al trasporto di oggetti di piccole dimensioni (fino a 9 kg) e alimenti deperibili, a seguito della pandemia di Covid-19, che ha costretto i ristoranti tradizionali a chiudere, determinando l’espansione delle consegne senza contatti, sta accelerando la sua crescita.

PRIMA NEGLI USA - Dopo aver lanciato il servizio di consegna di alimenti mediante la sua flotta composta da 30 robot autonomi a Tempe, Arizona, che opera tutti i giorni dalle 10:30 alle 20:30 in una ristretta area vicino dall'Arizona State University, alla fine di marzo ha aggiunto il servizio a Washington DC, e si è espansa a Irvine, California, ampliando inoltre la sua area di servizio a Milton Keynes, nel Regno Unito, dove opera dal 2018. Nelle prossime settimane l’azienda, oltre ad ampliare il servizio a Temple estendendolo anche ad altri ristoranti, lo estenderà anche ad altre città.

COME FUNZIONA - Il funzionamento è molto semplice: gli utenti effettuano l'ordine tramite l'applicazione della Starship Deliveries, contrassegnando il punto della consegna. Una volta che il robot giunge a destinazione (i progressi possono essere osservati attraverso una mappa interattiva), gli utenti ricevono un avviso e possono quindi sbloccare il vano per poter accedere alla merce attraverso l'app. I robot, che possono attraversare le strade, arrampicarsi sui cordoli, viaggiare di notte e operare sia sotto la pioggia che sotto la neve, sono monitorati a distanza dalla Starship (in caso di necessità gli operatori umani possono prendere il controllo dei robot).

ESPANSIONE - La società lo scorso agosto ha annunciato un finanziamento di 40 milioni di dollari ed ha un piano di espansione che prevede l’estensione del servizio a 100 università entro la fine dell'estate 2021.



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Ritratto di Paolo-Brugherio
15 aprile 2020 - 16:09
6
In Italia, considerando gli approvvigionamenti con carrelli stracarichi che si vedono ultimamente ai supermercati, per ogni consegna a domicilio sarebbero necessari almeno due robot....!
Ritratto di Al.An.
16 aprile 2020 - 12:50
2
Spiacente, ma non credo proprio che questo sia il futuro ovvero ciò che dovremmo augurarci dal futuro! 1) questi piccoli mezzi possono creare impaccio ed incidenti poichè non possono percorrere strade o percorsi pedonali; 2) il carico utile che portano è sufficiente a soddisfare una necessità molto contenuta, mentre sarebbe auspicabile un mezzo molto più grande che fa più fermate e con un unico giro consegna a più clienti 3) tanti singoli viaggi andata e ritorno - anche se in modalità elettrica - hanno un impatto ben maggiore sull'ambiente di un umico furgone elettrico, perchè "ecocompatibile" non significa che è anche la soluzione migliore per l'ambiente; 4) per i piccoli acquisti è consigliabile - visto l'aumento dell'obesità - che adulti e bambini facciano movimento fisico e si rechino a piedi o in bicicletta, scegliendo così un modo veramente ecosostenibile, utile, intelligente. 5) sono molto naif ma totalmente inutili e fuori contesto
Ritratto di Giulio Menzo
17 aprile 2020 - 12:18
2
Carina l'idea, vedremo se funzionerà su larga scala