Dacia Duster: su di lei molte aspettative

12 settembre 2017

Della nuova Dacia Duster, abbiamo parlato con François Mariotte, direttore commerciale, e Sylvain Coursimault, direttore marketing.

Dacia Duster: su di lei molte aspettative

La Duster è indubbiamente una delle vetture più importanti della Dacia. L’aggiornamento l’ha resa più accattivante. Quali sono i suoi punti di forza? 
Mariotte. La nuova Dacia Duster rappresenta il modello più rappresentativo, iconico della marca ed è anche quello più conosciuto. E rinnovare un modello così importante non è facile, perché non è possibile sbagliare: lo si deve rendere esteticamente più moderno, senza perdere quel carattere da suv semplice e sincero, dall’aspetto solido che ne ha sempre costituito l’anima. E il design, oltre alle buone performance in fuori strada, è una delle principali motivazioni d’acquisto della Duster. Il risultato dell’intervento è senz’altro riuscito, perché ha dato nuova vita al modello, mantenendo il family feeling della marca e l’impatto estetico proprio del modello.
Coursimault. Anche gli interni sono migliorati, nelle forme e nella qualità, con materiali più curati, ma anche nell’equipaggiamento, con il “clima” automatico, lo schermo del navigatore rialzato, il sistema di ingresso senza chiave e le telecamere perimetrali, che danno un aiuto al guidatore sia in città sia nella marcia in fuori strada. E dei passi avanti sono stati fatti anche nella sicurezza, con l’adozione del sensore dell’angolo cieco e del cruise control.

Ma mancano dispositivi come la frenata automatica d’emergenza.
Mariotte. Sì, ma i complessi sistemi di ausilio alla guida non sono tra le cose che ci chiedono i clienti. Chi acquista una Duster vuole un prodotto robusto, comodo e con un buon rapporto qualità/prezzo, insomma, un mezzo semplice, certamente sicuro, ma senza troppa elettronica. Chi cerca una suv come la Duster è una persona che bada al sodo, ma vuole un mezzo che lo faccia sognare, ovvero che gli dia la possibilità di decidere le sue destinazioni con libertà, sapendo di poter anche affrontare strade difficili senza troppe preoccupazioni. E infatti, assieme alla Sandero Stepway, è tra i più venduti.

Le altre marche, compresa la Renault, guardano al futuro puntando sull’innovazione tecnologica, sulle auto ibride e sulle elettriche. Per la Dacia non c’è il rischio di rimanere indietro?
Coursimault. La tecnologia delle auto ibride ed elettriche ha un costo che alzerebbe troppo il prezzo delle Dacia, le renderebbe poco competitive sul mercato. E poi, è vero che le ibride e le elettriche si stanno diffondendo in tutto il mondo, ma è ancora presto perché si impongano sul mercato. Il Gruppo Renault, comunque, è molto attento all’ecologia, e lo sta dimostrando. Dacia preferisce puntare sul Gpl, che costa meno e contribuisce ad abbassare le emissioni nocive. Il Gpl è pulito ed economico, in linea con i principi di Dacia. Quindi, anche per il prossimo futuro continueremo a offrire auto con le tre alimentazioni, benzina, gasolio e bifuel a Gpl, una scelta che, tra l’altro, piace molto al mercato italiano.

C’è spazio per altre suv e crossover nella gamma?
Mariotte. La Duster e la Sandero Stepway rispondono ancora molto bene alle richieste dei nostri clienti, quindi non c’è motivo per aggiungere altri prodotti, sia più piccoli, sia più grandi. Il segmento D, in particolare, è più adatto alle flotte, mentre con la Duster ci rivolgiamo ai clienti privati.

Quali sono le concorrenti della Duster?
Coursimault. Le alternative si dividono in due grandi famiglie. Anzitutto, quelle delle suv e crossover del segmento C che hanno dimensioni, abitabilità, capacità del baule simili a quelle della Duster. E’ diverso, però il prezzo, che con qualche accessorio è superiore di almeno 6.000 euro. Oppure ci sono auto che offrono prezzi ed equipaggiamenti comparabili con quelli della Duster, ma sono più piccole (fanno parte del segmento B) e offrono quindi una praticità molto inferiore. La vera alternativa è nel mercato dell’usato, anche considerando il fatto che la Duster mantiene un prezzo elevato a lungo, e quindi non fa perdere troppi soldi se si ha intenzione di rivenderla.

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Ritratto di stevecar
17 settembre 2017 - 21:33
Alla fine questa macchina ha un senso ha saputo ritagliarsi un suo spazio e una sua clientela in un serie infinita di anonime SUV o crossover con gli occhi a mandorla!