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Cina: dal 2022 via le limitazioni alla proprietà delle società

19 aprile 2018

Il governo di Pechino ha annunciato sparirà la norma che limita al 50% la quota di proprietà straniera nelle case automobilistica cinesi.

Cina: dal 2022 via le limitazioni alla proprietà delle società

PROMESSA MANTENUTA - Detto fatto. Pochi giorni fa il presidente cinese Xi Jinping aveva detto che avrebbe reso più accattivanti gli investimenti in Cina. In modo particolare, per il settore automobilistico aveva annunciato l’eliminazione dei limiti oggi esistenti alla presenza delle case straniere nel paese, cioè il limite del 50% nella proprietà delle case, con la restante metà in mano cinese. Il presidente cinese aveva affermato che il provvedimento sarebbe stato preso il più presto possibile e ora è arrivata la decisione formale: la NDRC (National Development and Reform Commision), potentissima agenzia per la pianificazione economica del governo di Pechino, ha stabilito che fin da quest’anno il vincolo del 50/50 decade per le case produttrici di veicoli ecocompatibili, cioè auto elettriche e ibride. Nel 2020 il limite sparirà per le operazioni relative ai veicoli commerciali e dal 2022 la stessa cosa avverrà per il settore auto in generale. 

MERCATO ENORME - Il cambiamento deciso dal governo cinese va a modificare il quadro del settore automobilistico nel paese asiatico, che è il più grande mercato al mondo, con 28,9 milioni di veicoli venduti nel 2017. La presenza straniera è già oggi massiccia: nel primo trimestre di quest’anno la quota di mercato delle marche straniere arriva al 55% del totale, anche grazie alle numerose joint venture tra costruttori cinesi ed esteri, sia europei che americani e giapponesi. La situazione era stata però criticata dal presidente americano Trump che aveva chiesto maggiore apertura usando anche l’arma dell’introduzione di dazi all’importazione di prodotti cinesi sul mercato Usa.

SODDISFAZIONE DELLE CASE - La notizia delle decisioni cinesi è stata subito commentata dalle principali case automobilistiche, che vedono aprirsi enormi opportunità non dovendo più per forza trovarsi un socio cinese per investire in quell'enorme mercato. Dalla Volkswagen, già presente in Cina con joint venture, è arrivato un comunicato in cui la casa tedesca afferma che “analizzerà attentamente la novità per valutare se comporterà nuove opportunità per le marche del gruppo”. Una valutazione analoga è venuta dalla Mercedes, che ha anche aggiunto di essere soddisfatta delle collaborazioni già oggi in atto.



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Ritratto di alex_rm
20 aprile 2018 - 12:12
Fino ad ora un costruttore estero per costruire in Cina(e non pagare gli altissimi dazi di importazione)dov mettersi in società con uno cinese e quello cinese ha la maggioranza.Adesso hanno acquisito la tecnologia e lo stato cinese modifica le leggi tanto adesso comincia il flusso inverso con auto cinesi vendute in Europa(hanno già cominciato con la Volvo S90 fatta in Cina e venduta in Europa e con le link e co e hanno parte di PSA e Mercedes) anche se per adesso vendono nel mercato interno che è 3 volte quello europeo.Oltre al fatto che con le auto elettriche alcune tecnologie sono diventate obsolete e sono più avanti i cinesi.
Ritratto di 11kar11
19 aprile 2018 - 14:02
Il divieto cade prima per le case produttrici di veicoli ecocompatibili, cioè auto elettriche e ibride per incentivare produzione e condivisione dei costi in R&D, poi pian piano per tutti gli altri. Che Volpini 'sti cinesi. Speriamo bene :-)
Ritratto di Porsche
19 aprile 2018 - 17:53
Alla cina gli si può dire tutto, ma non che sono scemi !!! Ci hanno saputo fare in questi ultimi decenni, una classe politica (corrotta credo solo seconda all'italia) che almeno è stata capace di portare via dalla fame centinaia di milioni di persone.... Roba da libro di storia. Calcola che le "ricchezze" USA sono prodotta là.... Parlo chiaramente di APPLE....
Ritratto di Fr4ncesco
19 aprile 2018 - 14:10
2
Bravo Trump! Se non gli rompessero le @@ sul russiagate e menate simili toglierebbe anche lo stupido embargo alla Russia, ma sembra già essere riluttante all'idea di nuovi proposti dall'asse europeo franco-tedesco. Bene così! Intanto la situazione cinese diventerà più equa, non è possbile che abbia dazi superiori ai prodotti importati rispetto a tutta la merce che esporta a poco e niente, come il controllo statale sugli investimenti esteri mentre fuori dai confini i cinesi possono spendere e spandere. Un po' più di equità grazie al buon senso di una parte di occidente.
Ritratto di Porsche
19 aprile 2018 - 17:49
certo che se credi che sia merito di Trump stai sereno. Per i Cinesi Trump nemmeno esiste, è il vuoto assoluto, uno così è solo ridicolo fa delle gaffe da libro delle barzellette, la Cina ha un enorme interesse a far aumentare le quote estere in Cina, per la banalissima ragione che darà una spinta ancora maggiore agli investimenti esteri. Manna dal cielo per un paese che vuole mantenere la leadership globale, insieme alla Germania, nel settore manifatturiero globale.
Ritratto di Fr4ncesco
19 aprile 2018 - 18:33
2
A 90° con dietro i tedeschi e avanti i cinesi?
Ritratto di Giuliopedrali
19 aprile 2018 - 14:39
In ogni caso VAG e dico VAG, non la Caterham, vive e sopravvive perché ha quote enormi di mercato in Cina. Sapete quante Fiat hanno venduto in Cina a marzo: zero...
Ritratto di Porsche
19 aprile 2018 - 17:50
In Cina VW è numero UNO. Come in Europa. Non si diventa certo primo costruttore del mondo, se non hai grandi numeri in queste aree
Ritratto di alex_rm
20 aprile 2018 - 12:03
La gamma Fiat costituita da Fiat ottimo e Fiat viaggio è stata tolta dal mercato in favore della gamma Jeep(e stato fatto anche un modello apposito per il mercato cinese) che risponde maggiormente alle richieste del mercato cinese in cui conta molto il marchio.In una nazione arricchita velocemente e con persone che arrivano dalle campagne conta molto l’apparire per per far vedere un più alto status sociale.
Ritratto di Porsche
19 aprile 2018 - 17:56
La Cina ha capito che nel settore auto c'è fermento su scala globale, l'auto del "futuro" stà arrivando. In questo modo si renderà protagonista sulla scena globale. La lungimiranza della classe politica, che però resta estremamente corrotta sia chiaro, è notevole. In italia le capre che andranno al governo non sanno nemmeno di cosa si parla, sul livello di Trump, almeno siamo in compagnia.
Ritratto di Giuliopedrali
19 aprile 2018 - 19:49
Be si più o meno è vero, in più i cinesi hanno davvero gusto almeno per un certo tipo di auto, diciamo supercar o quasi ma sempre "da famiglia". In più i nostri più famosi carrozzieri/designer lavorano molto per loro. Da noi ci resta FCA che vuole massimizzare i profitti anche distruggendo una tradizione industriale unica al mondo...
Ritratto di Leonal1980
21 aprile 2018 - 01:06
4
La Fiat a rovinare marchi ha iniziato già alla fine degli anni 90.