PROMESSA MANTENUTA - Detto fatto. Pochi giorni fa il presidente cinese Xi Jinping aveva detto che avrebbe reso più accattivanti gli investimenti in Cina. In modo particolare, per il settore automobilistico aveva annunciato l’eliminazione dei limiti oggi esistenti alla presenza delle case straniere nel paese, cioè il limite del 50% nella proprietà delle case, con la restante metà in mano cinese. Il presidente cinese aveva affermato che il provvedimento sarebbe stato preso il più presto possibile e ora è arrivata la decisione formale: la NDRC (National Development and Reform Commision), potentissima agenzia per la pianificazione economica del governo di Pechino, ha stabilito che fin da quest’anno il vincolo del 50/50 decade per le case produttrici di veicoli ecocompatibili, cioè auto elettriche e ibride. Nel 2020 il limite sparirà per le operazioni relative ai veicoli commerciali e dal 2022 la stessa cosa avverrà per il settore auto in generale.
MERCATO ENORME - Il cambiamento deciso dal governo cinese va a modificare il quadro del settore automobilistico nel paese asiatico, che è il più grande mercato al mondo, con 28,9 milioni di veicoli venduti nel 2017. La presenza straniera è già oggi massiccia: nel primo trimestre di quest’anno la quota di mercato delle marche straniere arriva al 55% del totale, anche grazie alle numerose joint venture tra costruttori cinesi ed esteri, sia europei che americani e giapponesi. La situazione era stata però criticata dal presidente americano Trump che aveva chiesto maggiore apertura usando anche l’arma dell’introduzione di dazi all’importazione di prodotti cinesi sul mercato Usa.
SODDISFAZIONE DELLE CASE - La notizia delle decisioni cinesi è stata subito commentata dalle principali case automobilistiche, che vedono aprirsi enormi opportunità non dovendo più per forza trovarsi un socio cinese per investire in quell'enorme mercato. Dalla Volkswagen, già presente in Cina con joint venture, è arrivato un comunicato in cui la casa tedesca afferma che “analizzerà attentamente la novità per valutare se comporterà nuove opportunità per le marche del gruppo”. Una valutazione analoga è venuta dalla Mercedes, che ha anche aggiunto di essere soddisfatta delle collaborazioni già oggi in atto.