MECCANISMO RIGIDO - Dal primo gennaio gli importi delle sanzioni previste per le infrazioni al Codice della strada aumenteranno del 6%%. È un adeguamento periodico, che ogni due anni viene attuato in base all’andamento dell’indice del costo della vita, elaborato dall’Istat. Ciò in base a quanto stabilito dall’articolo 195 del Codice. L’indice è stato aggiornato il 13 dicembre e ha messo in evidenza una crescita rispetto a due anni fa, crescita riportata secondo i meccanismi previsti dalla norma sugli importi delle sanzioni.
168 EURO IL MINIMO PER L’ECCESSO DI VELOCITÀ - Il risultato pratico della cosa sarà l’aumento proporzionale delle multe; per esempio i 39 euro da pagare per il divieto di sosta (la sanzione rcioè 9idotta di cui si beneficia se si paga subito) diventano 41; se invece si è sorpresi senza le cinture di sicurezza, dal prossimo primo gennaio dovrà pagare 80 euro invece di 76. Passare con il rosso significherà una multa di 161 euro, invece di 153, e così via. Infine l’eccesso di velocità: per un superamenti da 10 a 40 km/h la sanzione minima passa a 168 euro, cioè 9 di più che in precedenza. La sanzione massima passa da 639 a 677 euro.
AUMENTI ASSURDI - Le associazioni di difesa dei consumatori hanno criticato pesantemente l’aumento, sottolineando come molte famiglie abbiano problemi per arrivare a fine mese e l’eventualità di una multa rappresenta una rogna non piccola. D’altra parte non si può dire che Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani non siano attivi nel elevare contravvenzioni. Secondo uno studio condotto dal Centro studi e ricerche sociologiche “Antonella Di Benedetto” del Krls Network of Business Ethics per il magazine Contribuenti.it dell’Associazione Contribuenti Italiani in Italia negli ultimi dieci anni le multe stradali sono aumentate del 1.512%, con una multa ogni 10 secondi a Milano e una ogni 12 secondi a Roma. Il numero totale delle di sanzioni è di 78,5 milioni.
UN SEGNALE DELLA CRISI - E il fatto che sono sempre di più le multe che restano non pagate fa comprendere come ormai la questione sia dovuta a una oggettiva impossibilità di pagare, vedendo così gli importi aumentare perché non si paga subito. In proposito è in discussione una norma che consentirebbe di pagare meno dell’attuale importo minimo purché il pagamento avvenga nei cinque giorni dopo l’infrazione (o la notifica).