NEWS

In discussione i futuri limiti di CO2

21 gennaio 2013

Al Parlamento europeo si deve discutere la proposta della Commissione che vuole ulteriormente ridurre gli standard per la presenza di CO2 negli scarichi delle auto.

In  discussione i futuri limiti di CO2

CONFRONTO ECOLOGICO - La settimana si annuncia animata al Parlamento europeo. Tema di discussione che si prevede controverso sono i futuri standard di emissioni di CO2 delle autovetture. Punto di partenza è la proposta avanzata dalla Commissione europea che tende a irrigidire sensibilmente  la normativa oggi esistente. La posizione della Commissione non è però condivisa da tutti e il confronto inizierà “al buio”, nel senso che non si sa come si concluderà.

GRANDI COSTI - Tra i “27” parecchi Paesi sono favorevoli a norme decisamente più severe, sostanzialmente sulla scia di quanto previsto dalla legislazione americana. Altri però ritengono che un tale approccio rischia di essere pericoloso per i costruttori europei specializzati in auto di lusso. Per questi ultimi una normativa particolarmente più esigente risulterebbe penalizzante in quanto imporrebbe pesanti sforzi in ricerca e sviluppo.
 
DIVISIONI NON SOLO TRA PAESI - Come si vede assieme alle divisioni tra Paesi membri, la questione porta alla luce anche diversi interessi: da un lato quelli dei costruttori generalisti che producono e vendono vetture di piccole dimensioni e cilindrate contenute, dall’altra gli interessi delle case di prestigio, che non possono concepire una produzione senza motori di dimensioni importanti.
 
95 G/KM PER LA COMMISSIONE - La proposta della Commissione prevede di introdurre entro il 2020  il limite di 95 g/km (come media dell’intera gamma venduta in Europa da un costruttore). Oggi la soglia in questione è di 130 g/km. Come si vede la cosa può cerare problemi grossi a chi produce e vende principalmente macchine di grossa cilindrata. 
 
UN’IDEA DI COMPROMESSO - Una idea di compromesso è quella avanzata dal gruppo Daimler (Mercedes e Smart) secondo cui per un gruppo che ha nella propria produzione anche delle vetture a bassissime o zero emissioni possono valere delle eccezioni. In pratica con la vendita delle vetture piccole e con poche emissioni si guadagnerebbero dei “supercrediti” che permetterebbero la vendita di modelli più inquinanti. Il confronto è appena iniziato ed è difficile immaginare quale potrà essere la sua conclusione.


Aggiungi un commento
Ritratto di mjmarvin95
21 gennaio 2013 - 22:46
Non so quanto ancora si potranno abbassare le emissioni. Magari per piccoli motori un giorno si scenderà anche sotto i 75-50, ma per le alte cilindrate, come i 3.0 sarà difficile già avvicinare i 100...
Ritratto di AdriAudi
21 gennaio 2013 - 23:28
Beh dai. Forse con l'avanzare della tecnologia si riuscirà a diminuire gradualmente le emissioni. Ho per esempio visto la nuova Volkswagen eco up! con i suoi 79 g/km di CO2 che non è male. Chissà per le auto di grossa cilindrata... Staremo a vedere :)
Ritratto di mjmarvin95
22 gennaio 2013 - 11:05
Sìsì, ma infatti con i motori piccoli non sarà molto difficile, ma io intendevo con quelli grandi.... non sarà affatto semplice (parlando di benzina e gasolio)... Non ci rimane che aspettare! ;)
Ritratto di mix1977
22 gennaio 2013 - 12:59
e non mi pare che in america tutti girino con macchine con motorini irrisori.... forse laggiù sacrificano un pò le prestazioni in favore delle emissioni (vedi i motori v8 da 5-6000 cc che fanno 300-350 cv.....) solo che da noi sarebbero improponibili tali motori per via delle assicurazioni.....
Ritratto di lucios
22 gennaio 2013 - 08:14
4
1 - è possibile che ogni paio di anni sti burocrati "banchieri" europei se ne escono con una nuova normativa sull'emissione? Non possono decidere una volta per tutte la soglia minima e basta? 2 - quali sono i paesi pro 88? Questo numero mi ricorda nefasti pensieri, e non voglio dire altro............
Ritratto di anonimodoc85
22 gennaio 2013 - 09:38
In molte città le normative antinquinamento servono solo per fare soldi e per costringerti a cambiare auto.... nel 2015 con l'introduzione delle euro6 vedrete che anche chi ha modelli euro4 avrà problemi ad entrare nei centri urbani di molte città... tutto questo è per l'ecologia? io penso proprio di no. Queste leggi, come quella sugli standard di emissioni, servono solo ad accelerare il ricambio delle auto dei vari marchi in modo che stesso loro costringano i politici a fare leggi che li agevolino nel far cambiare il parco auto dei cittadini. Se veramente si volesse fare qualcosa per l'ecologia la soluzione è: 1- fare le auto il più leggere possibili (alluminio + carbonio) 2- costruire solo auto ibride, plug-in, elettriche; o la doppia alimentazione gas e metano 3- obbligare le auto ad avere un fattore ci cx minore di 0,3 4- uso di pneumatici più efficienti. Però so che è solo un'utopia perchè fin quando comanderanno gli sceicchi ed i petrolieri non ci sarà mai una svolta. Le auto ecologiche che fanno adesso servono solo per fregare le leggi e buttare fumo negli occhi ad ecologisti poco informati nel settore auto.
Ritratto di Jinzo
22 gennaio 2013 - 10:27
l'anidride carbonica... sta nel fatto che le particelle piu pericolose che posso causare cancro o infezioni nn si vedono a occhio nudo ma solo con un microscopio a scansione ambientale che costa 2 milioni di euro e qui da noi ce n'era uno solo che e gia stato sequestrato per nn fare questi controlli...se potessimo vedere a 1 miliardesimo di metro potremmo denunciare le case automobilistiche di omicidio plurimo colposo..ritornermmo a carrozza e cavalli e tutti chiuderebbero
Ritratto di Yellowt
22 gennaio 2013 - 10:45
Non mi sembra così complicato come vogliono far credere. A parità di motori e senza praticamente nessun investimento significativo, una macchina a metano taglia del 30% le emissioni di co2 ( oltre a praticamente tutte le altre emissioni nocive ). Su qualunque motore e di qualunque cilindrata. sarebbe ora di mollare la benzina e il gasolio e cominciare a innovare anche sui carburanti, non solo sui motori. Magari finalmente avremo serbatoi a metano capienti e una rete di distribuzione cappillare ( anche se già oggi in Italia non sta andando male... )
Ritratto di mjmarvin95
22 gennaio 2013 - 11:03
La soluzione potenziale esiste già, come hai ricordato tu. Ma non penso che l'abbandono di benzina e gasolio possa avvenire in modo semplice. Anzi, secondo me scatenerebbe una terza guerra mondiale che vedrebbe sicuramente in campo gli stati del Medio Oriente e quasi tutto il resto del mondo... Non è così semplice, crollerebbe l'economia. Un po' come se si decidesse di smettere di produrre sigarette e cose simili: lo sanno tutti che il fumo fa male, ma non si può interromperne la produzione....
Ritratto di Yellowt
22 gennaio 2013 - 16:22
Il petrolio si usa in talmente tanti modi diversi che la produzione non si fermerà mai, auto o non auto. Senza contare che, anche se il discorso che fai fosse vero, il mercato del petrolio non è certo controllato dai paesi arabi. Lo controllano le società petrolifere americane ed europee che guarda caso da un decennio investono soprattutto sul gas naturale. Non sono cose che cambiano dall'oggi al domani ma sicuramente il cambiamento è in atto. Non è da ignorare nemmeno il fatto che il biometano potrebbe essere prodotto in quantità su suolo europeo facendo restare enormi quantità di denaro sul territorio. Con le tecnologie di oggi il metano è una fonte rinnovabile a saldo co2 zero quindi dovrebbe essere quello a essere incentivato se ci fosse un po di lungimiranza in politica
Ritratto di Francesco78
22 gennaio 2013 - 15:02
Via libera ai carburanti alternativi tipo turbo gpl, turbo metano, elettrico idrogeno a tutti i veicoli piccolle e grandi dai city car ai piccoli,medi e grandi suv con trazione integrale 4x4 costruire tutti i tetti delle auto con pannelli solarie ecc.............
Ritratto di LucaPozzo
22 gennaio 2013 - 15:10
Mah, molti costruttori non riusciranno a ottemperare in tempo al limite dei 130 e giá pensiamo al prossimo limite. Sinceramente lo trovo assuro. Ma tenere magari i limiti di emissione costanti (tanto nel 2015 molti ancora dovranno rincorrere) e iniziare a pensare in altri termini? Ad esempio pensando a dei limiti di peso. Influirebbe comunque sui consumi e stimolerebbe le case a fare ricerca sui materiali e sulla razionalizzazione degli schemi. (Spiacente per gli amanti dei suv col cofano a un metro e mezzo da terra e le gomme piú ribassate di una golf intamarrata. O spenderanno di piú per comprarsi le prossime generazioni di suv in fibra di carbonio, oppure dovranno rassegnarsi a viaggiare su auto razionali)
Ritratto di Yellowt
22 gennaio 2013 - 16:23
Se poi consideri che la misurazione della co2 con il ciclo europeo è falsa quanto i consumi dichiarati allora stiamo freschi...
Ritratto di LucaPozzo
23 gennaio 2013 - 00:02
Esatto. Io ho sempre piú la sensazione che la concentrazione delle case sui cicli omologativi stia in realtá portando ad aumenti nei costi senza variazioni sensibili nei consumi. Vincolare un aspetto come il peso avrebbe effetti diversi. Sicuramente contribuirebbe ad aumentare i costi, ma almeno ci sarebbe una garanzia nella riduzione dei consumi, a paritá di altri fattori. Mi vengono in mente le auto ibride o quelle elettriche: trovo che siano soluzioni ancora immature, ma almeno han costretto i costruttori a badare alla riduzione dei pesi per mascherare un po' la scarsa efficienza dell'architettura. Sono tutte ricerche che purtroppo non si son riversate abbastanza nelle auto tradizionali.
Ritratto di lucios
24 gennaio 2013 - 13:40
4
.....scherzate!!?......questa è una manna per tutti gli addetti ai lavori (case automobilistiche, indotto, concessionari, posti di lavoro, nonché gli stati, coloro che ci guadagnano di più).....per la serie, "mercato imposto".........o ti adegui o sei fuori!
Ritratto di LucaPozzo
24 gennaio 2013 - 20:30
Può essere una manna per molti. D'altra parte concordo col tuo giudizio, è un mercato fittizio, come quello delle ISO e altri. Però la case non ci guadagnano più di tanto. Si tratta quasi sempre di ridurre al minimo le perdite.
Ritratto di porsche 356
23 gennaio 2013 - 20:06
Concordo, ma inveire sui suv (e non ne posseggo) mi sembra inutile. Chi li possiede ,intanto rappresentano una percentuale insignificante e poi vedrai che li faranno anche a gas naturali. Il problema è anche che le case continuano a sfruttare motori progettati tanti anni fa
Ritratto di LucaPozzo
23 gennaio 2013 - 20:36
La mia era ovviamente solo una battuta. Diciamo che ogni ogni volta che vedo certi bestioni da cava su cui si va ad intervenire con l'adozione del carbonio o, peggio ancora, motorizzandoli ibridi, mi cascano le braccia. Fa male constatare che l'ipocrisia del cliente medio costringa le case a pensare e propagandare certe castronerie. Poi concordo, ogni X6 venduto pesa pochissimo sul totale del parco circolante, solo che per me rimane un X6 di troppo al mondo.
Ritratto di antonioernesto
22 gennaio 2013 - 21:43
come al solito al Parlamento Europeo si pensa a come far guadagnare i grandi gruppi e far invecchiare e quindi buttare via precocemente le auto già vendute. Ai Parlamentari europei non viene mai in mente di imporre un limite alle cilindrate, alle potenze, alla velocità, alle riprese mostruose....? Anche in Europa i Parlamentari sono venduti ai poteri forti!
Ritratto di porsche 356
23 gennaio 2013 - 20:11
Proprio in Europa decidano il nostro ruolo.( dicasi "limoni")

VIDEO IN EVIDENZA