Il presidente statunitense elimina gli standard imposti da Biden con l’obiettivo di rilanciare il settore e ridurre i prezzi delle auto. Soddisfatti i costruttori, che sperano un effetto domino sull’Europa.
L’unione di carburanti provenienti da microalghe e delle tecnologie di cattura della CO2 secondo la casa giapponese toglierebbe anidride carbonica dall’atmosfera invece che produrne di nuova.
Una ricerca evidenzia come nemmeno i costruttori che hanno già stretto accordi di “pooling”, riusciranno a rispettare la soglia massima fissata dall’UE.
Il “dialogo strategico” tra i vertici di Bruxelles e i rappresentanti dell’automotive ha portato avanti la volontà di avere delle “kei car” in salsa europea. Ma sul 2035 restano ancora tanti punti interrogativi.
Uno studio dell’ICCT valuta le emissioni totali al chilometro su una vita media di 20 anni delle varie tipologie di alimentazione con risultati decisamente sorprendenti.
Via libera dal Parlamento di Bruxelles per la proroga da uno a tre anni per il rispetto dei nuovi obiettivi sulle emissioni da parte delle case automobilistiche: la conformità si misurerà su base triennale.
Confermata la proroga per il rispetto del limite delle emissioni, la Commissione Europea vuole sostenere la produzione e la vendita di veicoli autonomi ed elettrici con investimenti mirati.
La casa di Elon Musk “venderà” la sua quota nulla di CO2 ad altri costruttori, tra cui Stellantis, evitando loro le pesanti multe previste dall’Unione Europea.
Le auto di nuova omologazione dal 1°gennaio 2025 devono rispettare una versione aggiornata della normativa sulle emissioni denominata Euro 6e-bis, che avrà i maggiori effetti sulle ibride plug-in.
Il vicepresidente della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, ha dichiarato che Bruxelles è aperta ad ascoltare le ragioni dei costruttori e a ridiscutere le decisioni prese in passato.
L’Unione Europea consente di aggregare le emissioni di CO2 di gruppi automobilistici diversi per stare all’interno dei severi limiti fissati per il 2025.
Il ceo Carlos Tavares si è detto contrario a norme meno severe riguardanti i limiti delle emissioni di CO2 fissati per il 2025: “Conosciamo le regole da tempo, ora bisogna gareggiare”.
Uno studio europeo ha messo in mostra come consumi ed emissioni siano molto sottostimati dal ciclo di omologazione rispetto ai dati reali. La Corte dei conti europea esige un cambio delle norme.
Da uno studio di Politecnico di Milano e Unipol emerge che in determinate circostanze le auto più vecchie possono essere meno in inquinanti di quelle nuove.
La giapponese Mazda ha annunciato una serie di misure in tre differenti campi che saranno adottate per rendere i propri stabilimenti a impatto zero per l’ambiente entro il 2035.
Secondo uno studio del Global Fuel Economy Initiative, la crescente quota di mercato delle suv diminuisce le opportunità di riduzione delle emissioni dovute alla diffusione delle auto elettriche.