39 EURO DI RISPARMIO? - Da giugno 2018 la carta di circolazione diventerà il documento unico di circolazione e proprietà, sostituendo così i documenti oggi in vigore: per attestare la proprietà dell’auto e il diritto a circolare non si dovrà più possedere il certificato di proprietà e la carta di circolazione, come avviene oggi, ma un foglio unico che svolgerà la funzione di entrambi. La novità è stata accolta in maniera positiva e avrà conseguenze favorevoli anche a livello economico, visto che garantirà un risparmio di 39 euro: oggi infatti sono necessari 100 euro per ottenere i due documenti, ma in futuro ne basteranno 61. Il taglio dei costi rischia però di non verificarsi, stando a quanto scritto nel decreto legislativo elaborato per rendere effettive le novità, che smentisce il testo passato in Parlamento.
NO ALL’AUMENTO DEI COSTI - Secondo quanto riporta “Il Quotidiano Enti Locali & Pubblica Amministrazione”, nel decreto si legge che il risparmio verrà annullato da un pari aggravio dei costi per l’emissione della carta di circolazione, nonostante la legge delega approvata dal Parlamento citasse in maniera esplicita “significativi risparmi per l’utenza”. Il risparmio avrebbe generato un ammanco di circa 50 milioni di euro l’anno per le finanze dello Stato. Per questo motivo il decreto legislativo prevede che l’imposta di bollo sul nuovo documento dovrà garantire che non ci siano “impatti negativi sui saldi di bilancio”: l’ipotesi è che la tassa venga raddoppiata, in quanto applicata a un solo documento e non più a due. In realtà il mancato risparmio può essere una strategia temporanea per arrivare a una più rapida approvazione del decreto legislativo, anche se non c’è sicurezza in tal senso.








