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Due iniziative per cambiare il Codice della Strada

14 maggio 2019

Il Parlamento e il governo hanno avviato due procedure diverse per arrivare a un nuovo Codice. Difficile fare previsioni sugli sviluppi e sui tempi di approvazione.

Due iniziative per cambiare il Codice della Strada

NON PARTE BENE - Gli ingorghi sono uno dei problemi più diffusi per la circolazione stradale e si direbbe che i legislatori vogliano che anche la stessa regolamentazione della strada viva il suo bravo ingorgo. Sono infatti due i processi legislativi avviati per arrivare a cambiare il Codice della Strada. Da un lato c’è l’iniziativa parlamentare che mette mano a una settantina di articoli, dall’altra il governo ha avviato l’iter per il varo di una legge delega mirante a rivedere il Codice. E non è che si possa sperare che i due procedimenti vadano a incontrarsi dando luogo a una auspicabile sintesi: le leggi parlamentari e i decreti legislativi (che sono lo sbocco delle leggi delega) hanno percorsi e tempi completamente diversi. Dunque sono da registrare i segnali di una apparente volontà di ammodernare la normativa che regola l’andare per strada, ma contemporaneamente non si può che avere dubbi e incertezze sui reali sviluppi di tale volontà.

DUE CANTIERI APERTI - In particolare, la commissione Trasporti della Camera dei deputati ha varato il testo della legge che mira a introdurre numerose modifiche al Codice, e sulla base dei tempi previsti dalle procedure di legge, nella seconda metà di giugno dovrebbe iniziare il confronto parlamentare in assemblea per l’approvazione. Per quel che riguarda la legge delega voluta dal governo, c’è da dire che l’istituto della legge delega è utilizzato per l’elaborazione di norme molto complesse (come è, o sarebbe, un codice della strada completamente nuovo, quindi non basato sull’introduzione di modifiche e aggiunte). E se la discussione in assemblea non è certo rapida per l’inevitabile allargamento della discussione, da vivere nei due rami del parlamento, la via della legge delega è ancora più complessa, perché richiede una ben precisa serie di passaggi con tempi stabiliti dalla legge. Il tutto per arrivare all’emanazione della nuova normativa sotto forma di decreto legislativo emesso dal Presidente della Repubblica.

I CONTENUTI PREVISTI - Chiarito che la carne al fuoco è davvero tanta (appunto sino ad avere due… fornelli accesi) si possono citare alcune delle novità che sono previste. Se la legge delega contiene per sua natura solo indicazioni di massima (sulla base di cui il governo deve elaborare la normativa definiva e articolata, rispettando numerosi passaggi di confronto con le commissioni parlamentari e con soggetti non parlamentari), il disegno di legge destinato a essere messo in discussione all’assemblea della Camera dei deputati probabilmente nella seconda metà di giugno punta a introdurre diverse novità. 

CICLISTI E NUOVI VEICOLI - Tra le cose che sono sul tappeto se ne segnalano diverse che riguardano i soggetti definibili più deboli: per esempio i ciclisti e i pedoni. Per i ciclisti si parla di regolamentazione dell’andare in contromano e dell’obbligo di una distanza minima (1,5 metri) da rispettare per sorpassarli. Sul fronte dei pedoni è di notevole rilievo normativo l’introduzione di una nuova tipologia di strada: la “strada scolastica”, termine con cui si intende classificare dei determinati percorsi interessati dal transito dei ragazzi che vanno ed escono da scuola. Ciò per avere regole specifiche volte a rendere più sicure quelle strade. Ancora nell’ambito delle categorie meno forti, le nuove norme dovrebbero introdurre la regolamentazione della presenza di skate board, monopattini, pattini a rotelle, segway, hoverboard, monoruote e via discorrendo. E mettendo mano a una normativa che ne regoli il comportamento, pare inevitabile che ne vengano anche definite le caratteristiche.

IN AUTOSTRADA CON LE 125 - Altra novità significativa dovrebbe essere l’apertura dell’accesso in autostrada per i motocicli ci cilindrata inferiore ai 150 cc (come prevede la normativa attuale). Il nuovo limite sarebbe abbassato a 125 cc. Questa apertura sarebbe però riservata ai maggiorenni con patente B o che abbiano conseguito la patente A1 o A2 da almeno due anni. E a proposito di autostrada, va detto che il ventilato innalzamento dei limiti di velocità (si era parlato di 150 km/h) non è previsto. 



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Ritratto di Ivan92
14 maggio 2019 - 12:07
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Finalmente hanno eliminato la legge obsoleta che vietava l'accesso in autostrada alle motociclette con cilindrata inferiore ai 150 cc senza rendersi conto che una motocicletta 125 cc 2t era in grado di raggiungere anche velocità superiori ai 160 km/h mentre un vecchio scooter 150 cc a fatica riusciva a tenere i 90 km/h. Da ex possessore di una moto 125 cc posso assicurarvi che in autostrada non hai nessun problema,io la utilizzavo quotidianamente visto che in Svizzera (e nella quasi totalità delle nazioni europee) era legale, oltre a questo nel 2011 ho fatto un viaggio dalla Svizzera alla Serbia usando le autostrade italiane e viaggiando a velocità di 120-130 km/h senza alcun problema, nel 2014 invece con la stessa moto ho fatto un viaggio dalla Svizzera alla Romania utilizzando sempre le autostrade italiane e viaggiando alla stessa velocità, se al posto dell'autostrada avessi usato le strade extraurbane probabilmente solo per raggiungere Trieste o Gorizia avrei impiegato il triplo del tempo. Eventualmente sarebbe molto più sensato limitare l'accesso in autostrada in base ai kW e non alla cilindrata. Ciò che il codice della strada italiano invece non regola con la dovuta serietà sono i livelli delle sanzioni degli eccessi della velocità e dell'alcolemia. Nel primo caso si mette sullo stesso piano qualcuno che viaggia a 90 km/h dentro un centro abitato dove ci sono incroci, passaggi pedonali, ciclisti e altri mille pericoli con chi magari viaggia a 170 km/h su un autostrada unidirezionale a più corsie, con traffico scarso e ottima visibilità, sarebbe il caso di punire di più le infrazioni sulle strade urbane e rendere più leggere le sanzioni sulle autostrade. Inoltre è veramente insensato aumentare la multa durante le ore notturne, cioè proprio nelle situazioni dove c'è minor densità di traffico e quindi è meno pericoloso viaggiare sopra i limiti su un autostrada spesso deserta. Riguardo all'alcolemia la legge mette sullo stesso piano chi magari ha un 0,51 g/litro con chi ha un 0,79 g/litro e cosa ancora più grave chi ha un 0,81 g/litro con chi magari ha un 1,49 g/litro, direi che le proporzioni sono assolutamente da aggiustare. Per quanto mi riguarda potrebbero mettere il limite pure a 0,00 g/litro perchè quando si guida non si beve però mi da comunque fastidio vedere due persone che hanno bevuto quantità nettamente diverse di alcolici venirè sanzionati nello stesso modo (lo 0,81 g/litro = 1,49 g/litro è il più eclatante). Infine è veramente una delusione il fallimento dell'innalzamento del limite autostradale a 150 km/h, questo limite autostradale sarebbe stato semplicemente un adattamento corretto alle attuali tecnologie automobilistiche, se pensate che 40 anni fa una Mercedes 240 del 1977 era autorizzata a viaggiare a 140 km/h mentre oggi una Mercedes E 63 AMG da 612 cv con la frenata automatica, il mantenimento della corsia e l'avviso per l'angolo cieco deve viaggiare a 10 km/h in meno allora è palese che i 150 km/h non sono solo un limite corretto per le attuali tecnologie, ma sono il minimo che si potrebbe legalizzare sulle autostrade (cioè statisticamente le strade più sicure di tutte dove avviene meno del 15% degli incidenti mortali).
Ritratto di DavideK
14 maggio 2019 - 15:52
Considerazioni condivisibili e di buon senso.
Ritratto di Robx58
14 maggio 2019 - 12:39
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@Ivan92 . Infatti i 150 km/h sono il minimo che si possa tenere in autostrada, ma siccome chi fa le leggi in Italia non ha neppure la patente, non sa cosa sia viaggiare a passo di camion, su Youtube ci sono dei video che dimostrano come sia normale e sicuro viaggiare a velocità anche superiori ai 150 km/ in Germania, dove in alcune autostrade non ci sono limiti, e non mi sembra si verificano più incidenti che qui in Italia. Uno dei tanti video l'ho preso come esempio, eccolo. ://youtu.be/bwEQZn4L88I
Ritratto di Ale767
14 maggio 2019 - 18:48
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Pienamente d'accordo, le persone acculturate automobilisticamente riescono a viaggiare alle alte velocità toccando anche punte di 309 km/h senza mai mettere in pericolo gli altri https://www.youtube.com/watch?v=hQV3TGDZo2U con delle auto capaci di fermarsi da 150 km/h in soli 74,9 metri (tutto dimostrato nell'articolo Pirelli del 10 maggio). Purtroppo però siamo una minoranza, qua si preferisce viaggiare a 130 km/h tutti in fila indiana nella corsia di sorpasso a 10 metri uno dall'altro e con la corsia destra libera, e puntualmente alla prima frenata parte un tamponamento a catena di 10-15 macchine perché metà non teneva la distanza di sicurezza mentre l'altra metà giocava col tablet.
Ritratto di Er sentenza
14 maggio 2019 - 12:46
Tutte proposte fatte da incompetenti che viaggiano con l'autista. In Italia servono multe serie ed in base alla professione(visto che in base al reddito e' impossibile). Meno autovelox e ztl che incidono zero sulla sicurezza e sono solo una tassa comunale e piu' controlli delle forze dell'ordine. Fermare chi non e' assicurato, chi guida senza patente, chi non ha la revisione, chi parla al telefono. Multe pesantissime a quelli che superano la colonna al semaforo, ai maiali che buttano sigarette a fazzoletti dal finestrino, ai quelli che viaggiano di notte con abbaglianti o fendinebbia accesi a caso. Tolti questi incapaci dalle strade hai risolto il 90% dei problemi. Ma loro, dietro ogni riforma, cercano solo soldi
Ritratto di studio75
14 maggio 2019 - 13:14
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Mi sembrano proposte inutili. Il buon senso già ci diceva di fare attenzione vicino le scuole (andrebbe semplicemente chiuso al traffico il tratto di isolato negli orari di entrata e uscita dei ragazzi) e di non superare a pelo i ciclisti.
Ritratto di ammazza58
14 maggio 2019 - 20:21
i ciclisti devono imparare a usare le piste ciclabili , cosa molto difficile a fargliela capire.
Ritratto di rebatour
15 maggio 2019 - 09:39
Quando ho preso la prima patente (1962), dicevano di lasciare al ciclista lo spazio per cadere; adesso bisogna scendere e misurare col metro se ci sono 150 cm.
Ritratto di lovedrive
14 maggio 2019 - 15:41
i 125 in autostrada vanno bene a Roma sul grande raccordo anulare, ma voglio vedere la vespa 125 sull'autobrennero. in salita a 75 km/h e dietro un interminabile colonna di tir che non possono superare, perchè c'è il divieto di sorpasso. il 125 sull'autobrennero è comunque da suicida.
Ritratto di rebatour
15 maggio 2019 - 09:41
Devi vedere sulla A2 in Svizzera!
Ritratto di lovedrive
14 maggio 2019 - 15:46
i 125 vanno bene a roma per il grande raccordo anulare. ma sull'autobrennero la vespa 125 è da suicida. ci saranno code chilometriche di tir dietro la vespa in quanto per loro c'è il divieto di sorpasso.
Ritratto di Andre_a
14 maggio 2019 - 15:59
la vespa 150 invece tiene i 130 senza problemi? Sono d'accordo con Ivan92, i cavalli potrebbero essere un parametro migliore della cilindrata. Le moto (moto, non scooter) 125 degli ultimi 25-30 anni non hanno problemi con le velocitá autostradali.
Ritratto di lovedrive
14 maggio 2019 - 16:15
ok. pero se la legge dice sopra i 120 anche la vespa va in autostrada
Ritratto di Andre_a
14 maggio 2019 - 19:12
La vespa (150 da 9 CV) in autostrada ci va già. Cosa cambia se ammettiamo anche la 125 da 8 CV? Non so se sia giusto ammetterle o vietarle entrambe, ma una si e l'altra no mi sembra poco sensato. Ripeto: sarebbe meglio un limite di cavalli (10? 15? 20?) così ammettiamo l'RS 125 e lasciamo vespini e vesponi nel loro ambiente naturale.
Ritratto di Challenger RT
15 maggio 2019 - 02:11
Quando tra la fine degli anni '80 i primi anni '90 le moto 125 avevano 30-36 cv, si che era inconcepibile ed assurdo che non potessero andare in autostrada a differenza di un Vespone 150..! Parola di chi ha avuto una di quelle indimenticabili moto!
Ritratto di Mbutu
14 maggio 2019 - 16:28
Sul discorso velocità non ci torno perchè sarebbe inutile citare per l'ennesima volta le statistiche, tanto chi si è tappato occhi ed orecchie fino ad ora non cambierà comunque idea. Sui 125 in autostrada sono perplesso non tanto per le velocità, quanto per il comportamento di quei mezzi a quelle velocità. Intendiamoci, sono le stesse perplessità che ho per i 150 perchè non è che ci sia grande differenza. Quindi se va bene per gli uni non vedo perchè non per gli altri. La "strada scolastica" mi pare una ridondanza dei già esistenti cartelli in prossimità delle scuole con relativi rallentamenti. Capitolo ciclisti: contrarissimo alla possibilità di contromano. Anche a creare delle corsie con doppio senso di cui uno riservato mi pare una complicazione inutile a fronte del fatto che rispettare i normali sensi di circolazione non è che arrechi chissà quale danno ai ciclisti. Sulla distanza per il sorpasso posso essere d'accordo ...ma a quel punto devi vietare ai ciclisti quelle strade (tipo i passi di montagna) in cui tale distanza non può essere mantenuta.
Ritratto di Mbutone
14 maggio 2019 - 16:38
Sul discorso velocità non ci torno perchè sarebbe inutile citare per l'ennesima volta le statistiche inequivocabili che dimostrano la stessa mortalità sulle autostrade tedesche e italiane, tanto chi si è tappato occhi ed orecchie fino ad ora non cambierà comunque idea. Sulle Prius col CVT in autostrada sono perplesso non tanto per le velocità, quanto per il comportamento di quei mezzi a quelle velocità. Intendiamoci, sono le stesse perplessità che ho per le Lexus CT perchè non è che ci sia grande differenza. Quindi se va bene per gli uni non vedo perchè non per gli altri, basta che i 90 km/h li facciano lontani dalla corsia di sorpasso. La "strada scolastica" mi pare una ridondanza dei già esistenti cartelli in prossimità delle scuole con relativi rallentamenti. Capitolo lexussari col cvt o fanatici delle auto a scarsa autonomia: contrarissimo alla possibilità di permettergli l'utilizzo della corsia di sorpasso. Anche a permettergli l'utilizzo della corsia centrale mi pare una complicazione inutile a fronte del fatto che a queste persone piace fare i 80 o 90 km/h in autostrada per risparmiare o per non scaricare le pile. Sulla rumorosità del motore per colpa del cvt posso essere d'accordo ...ma a quel punto devi vietare ai lexussari quelle strade (tipo passi di montagna) in cui tale rumore può turbare la natura.
Ritratto di Thunder1
14 maggio 2019 - 16:52
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Posso vedere anche io uno di questi studi che dimostra la più alta incidentalità a 150 km/h rispetto ai classici 130 km/h? L'unico studio al mondo di questo genere lo hanno fatto in Austria dove hanno portando per un annetto il limite a 160 km/h per una ventina di chilometri e il numero degli incidenti è rimasto del tutto immutato.
Ritratto di Ale767
14 maggio 2019 - 18:38
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Sul discorso velocità proprio le statistiche ci dicono che in Germania si muore di meno rispetto all'Italia. Il cds tedesco dice che: sulle strade extraurbane il limite è di 100 km/h mentre sulle autostrade il limite massimo non c'è se non diversamente segnalato. Ora, se i tedeschi riescono ad avere una mortalità nella media degli altri stati pur avendo legalizzato l'altissima velocità mi spieghi perché mai noi italiani dovremmo essere così caproni da morire di più solo perché alziamo il limite di 20 km/h? Ci reputi davvero così impediti? Oppure come ha già detto qualcuno a te non interessa andare a 150 km/h però ti da fastidio che lo facciano gli altri?
Ritratto di Mbutu
14 maggio 2019 - 19:34
Ale, mi concedo di tralasciare il mio proposito di non toccare l'argomento solo perchè non ricordo se con te l'ho già affrontato; e nonostante come chiusura ti sia accoddato alla provocazione del club dei disagiati che ti hanno preceduto per rispetto nei tuoi confronti mi sembra corretto non ignorarti. Non offenderti però se poi veramente chiudo la questione. Sempre secondo i dati tedeschi, in germania la mortalità è maggiore nei tratti senza limiti rispetto a quelli con i limiti. Secondo i dati francesi, dove i limiti sulle extraurbane sono stati abbassati la mortalità è diminuita. Secondo i dati della polizia di stato la pericolosità aumenta all'aumentare della differenza di velocità fra i veicoli (quindi o trovi il modo di fare andare più velocemente anche camion, autobus e panda o innalzando i limiti aumenterai i rischi). Secondo il centro europeo di studi per la sicurezza, aumentare la velocità media (che è una logica conseguenza dell'aumentare i limti su tratte come quelle autostradali, o volete farmi credere che si continuerebbe a viaggiare a 130 e si utilizzerebbero quei 20 km/h in più solo per velocizzare i sorpassi?) porta ad un aumento dei morti. Come vedi non sono io che reputo gli italiani impediti. Sono i dati che correlano inequivocabilmente la mortalità con la velocità in qualsiasi parte del mondo.
Ritratto di Ale767
14 maggio 2019 - 19:59
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Non ricordo se ho affrontato l'argomento con te però una risposta fuori luogo come un disco rotto che svia il succo del discorso l'ho già ricevuta da qualcuno (forse proprio da te). Primo, cosa c'entrano le strade extraurbane francesi? Qua si parla di AUTOSTRADA! Secondo, cosa c'entra lo studio interno tedesco, la mortalità complessiva delle autostrade tedesche è UGUALE o INFERIORE a quella complessiva degli altri stati, ed è l'unica cosa che conta. Terzo, per avere dei numeri discutibili serve per forza che PRIMA ci sia stato il limite dei 150 km/h da qualche parte e POI si sia dimostrato che questo aumento causa più incidenti. Come fanno i dati della polizia a dimostrare che a 150 km/h ci sarebbero più incidenti in autostrada se nessuna nazione ha il limite dei 150 km/h? Quarto, gli USA dove il delta della velocità è minimo fra i vari veicoli e i limiti sono generalmente molto più bassi rispetto alle nazioni dell'UE è proprio l'esempio perfetto da non seguire visto che hanno una mortalità nettamente più alta di noi. Per fare una misurazione oggettiva si dovrebbe prendere un autostrada a caso tipo l'A4 fra Torino e Milano, alzare il limite a 150 km/h in direzione Milano e tenere il limite di 130 km/h in direzione Torino, dopo un annetto di test si avrebbe un resoconto reale e sarebbe l'unico strumento corretto per trarre conclusioni.
Ritratto di Mbutu
15 maggio 2019 - 08:43
Gli esempi che ho riportato servono a dimostrare come, a parità di altre condizioni, ad un aumento della velocità sia correlato un aumento della pericolosità: i tedeschi con il loro sistema di regole, la loro educazione stradale, il loro parco auto muoiono di più laddove vanno più veloce. E lo stesso vale in tutto il mondo. E non è che devo convincertene. È come se ti dicessi che il sole sorge ad est: è così e basta, per quanto tu non voglia crederci. Se poi pensi che io stia sviando il discorso solo perché ho fatto una fotografia dei fatti che non soddisfa il tuo preconcetto, a maggior ragione non c'è altro che possa aggiungere.
Ritratto di Ivan92
15 maggio 2019 - 11:50
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@Mbutu e @Ale: premesso che la prima cosa che voglio dire è che mi dissocio completamente dall'atteggiamento dei cloni/troll e vi invito ad utilizzare l'apposito bottone "segnala abuso" per eliminare questi profili. Vorrei contribuire con l'argomento non con la mia opinione (credo che in questi mesi ne abbiamo parlato anche troppo) ma riportandovi uno studio tedesco recente del 09 aprile 2019. Credo che chiunque tratti l'argomento velocità dovrebbe leggerlo con attenzione proprio perchè offre una visione alternativa a ciò che siamo abituati, e numeri alla mano questo punto di vista alternativo dimostra di essere geniale. Primo punto, le autostrade tedesche senza limiti sono esattamente 57,2% del totale e hanno una velocità media misurata di appena 124,7 km/h, perciò non ci sarebbe nessun aumento significativo della sicurezza o una riduzione dell'inquinamento se ci fosse il limite 130 km/h perchè la velocità media di tutte le auto transitate rimarrebbe uguale (lo dicono i tedeschi). Secondo punto, il tasso di mortalità sulle autostrade tedesche è di appena 1,75 per un miliardo di chilometri percorsi, per fare un paragone su quelle extraurbane questo tasso cresce addirittura a 6,6 per un miliardo di chilometri percorsi. Dal 1990 ad oggi la Germania non ha mai inserito un limite di velocità generale in autostrada, eppure è riuscita a ridurre gli incidenti mortali del 72% (settantadue %!!!), quando elogiate gli autovelox e i tutor perchè poi gli incidenti sono diminuiti non dimenticatevi che in Germania sono diminuiti del 72% in autostrada NON grazie ai limiti e controlli ma alle auto sempre più tecnologiche e moderne (lo stesso studio cita l'utilissimo ABS, ESP oltre alla frenata automatica, l'assistente del mantenimento di corsia e del cambio di corsia). Nello stesso studio si legge anche che c'è un aumento degli incidenti non a causa della velocità ma a causa dell'uso del telefonino. Infine, e questo credo sia la parte più interessante, è stato fatto un paragone fra Germania e Belgio, quindi automobili simili, infrastrutture simili, educazione stradale simile ma limiti di velocità ben diversi. Conclusione dello studio: in Belgio c'è un tasso maggiore di mortalità sulle autostrade rispetto alla Germania e la causa (secondo gli studi e non secondo me) è da imputare alla monotonia del viaggio, alla noiosità di mantenere una bassa velocità, al fatto che i sorpasso durano un eternità vista la minima differenza di velocità fra le varie corsie e quindi le reazioni dei conducenti calano. Infine, quando si parla di mortalità in Germania bisognerebbe anche specificare di che veicoli si tratta, non solo se ci fosse il limite o no, altrimenti una dichiarazione così vale quanto una statistica degli incidenti in base al colore delle auto, se in autostrada sulle auto rosse si muore di più che su quelle nere allora vietiamo le automobili rosse? Per terminare il discorso ve le riporto io le percentuali, di tutti gli incidenti mortali in Germania addirittura nel 58,9% dei casi sono dei tir (veicoli bloccati a 90 km/h che vanno sempre alla stessa velocità massima indifferentemente se c'è il 130 km/h o il 300 km/h come limite) mentre solamente nel 15,7% sono coinvolte le automobili. Ripeto, non ho voglia di esprimere la mia personale opinione, l'ho già scritta e riscritta mille volte, però mi sembra giusto pubblicare e diffondere uno studio tedesco che innanzitutto parla di numeri concreti (quindi non contestabili) e offre una visione diversa da ciò che siamo abituati a sentire in Italia o Svizzera. Nel seguente link potrete trovare tutto il mio breve riassunto, buona lettura https://www.autozeitung.de/tempolimit-auf-autobahnen-umwelt-sicherheit-195918.html?fbclid=IwAR05PE_7Tfftye9R09TdbWOTPj8GVSL0Uk0-C15u7hlyZmpLM-m1GetXex0#nicht_unbedingt_mehr_sicherheit
Ritratto di Ale767
15 maggio 2019 - 12:57
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@ivan92 ho letto l'articolo di autozeitung, anche usando google traduttore si capisce molto bene. Impressionante, questa è la prova ufficiale che le teorie di Mbutu sono soltanto delle fesserie scritte soltanto per un tornaconto puramente personale, se lui non vuole andare a più di 130 km/h allora nessuno deve poterlo fare.
Ritratto di Mbutu
16 maggio 2019 - 15:11
Scusami Ale ma come potrebbe uno studio citato SENZA FONTE da una rivista diventare la "prova ufficale" che trasformara i dati di 4 enti distinti in una mia teoria personale proprio mi sfugge. Quale poi possa essere il mio tornaconto mi sfugge ancora di più; non è che becco dei soldi da qualcuno se i limiti restano a 130. Riguardo al giro in autostrada a 40 km/h se ti fossi preso la briga di comprendere ciò che ho scritto non mi avresti fatto la domanda. Perchè la risposta è semplice: no, non saresti più sicuro. Proprio perchè (e riprendiamo le affermazioni della polizia di stato, non le mie) la differenza di velocità fra i mezzi è una causa di pericolo. E quindi andare a 40 all'ora in autostrada dove il grosso della circolazione va ad oltre 100 è pericoloso.
Ritratto di Ale767
16 maggio 2019 - 18:11
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Continui ad essere in contraddizione con le tue stesse teorie, dici che la differenza di velocità fra i mezzi è una causa di pericolo, quando poi un TIR deve comunque viaggiare a 80 km/h quindi la tua stessa teoria per stare in piedi dovrebbe autorizzarmi ad andare a 40 km/h, cioè lo stesso gap che c'è fra 80 e 130 km/h. Del resto gli Stati Uniti sono l'esempio perfetto di velocità basse sulle highway e minime differenze di velocità fra i veicoli, risultato: molti più morti rispetto a noi che viaggiamo più veloce e abbiamo elevati delta di velocità fra i vari veicoli. Poi lo studio del quale parli non l'ho pubblicato io però AUTOzeitung.de non mi sembra proprio la portinaia di turno, quella rivista in Germania è l'equivalente di Quattroruote in Italia quindi non parliamo di lercio.it, non credo che siamo un popolo di ritardati, potremmo sopravvivere benissimo anche a 150 km/h senza morire.
Ritratto di Mbutu
16 maggio 2019 - 15:17
Ivan, che in belgio e germania ci siano "automobili simili, infrastrutture simili, educazione stradale simile" non viene detto nell'articolo. E' una tua opinione non supportata. Lo studio citato nell'articolo è senza fonte (le uniche fonti riportae riguardano l'inquinamento e le velocità medie), quindi concedimi un certo scetticismo su tutto quanto viene affermato. Inoltre molto di quello che dici dimostra solo che la velocità non sia l'unico problema (ed io non ho mai detto il contrario) ma di certo non che non lo sia.
Ritratto di Ivan92
16 maggio 2019 - 17:34
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@Mbutu ripeto, non ho voglia di ritrattare di nuovo l'ennesima volta l'argomento, ho solo riportato ciò che dice questo studio tedesco, nello specifico chi di professione si occupa di studiare gli incidenti e migliorare la sicurezza stradale (in tedesco Unfallforscher) dichiara esplicitamente che fra Belgio e Germania c'è la stessa densità media di traffico sulle autostrade ma che la monotonia di viaggiare sempre alla stessa velocità in Belgio porta ad un maggior numero di incidenti gravi e mortali proprio perchè favorisce la distrazione e la minore concentrazione media dei conducenti, quindi non sono più pronti a reagire davanti ad un pericolo, lo dicono esplicitamente gli esperti che si occupano di queste cose per lavoro, non io. Poi che non ci sia scritto nell'articolo che le infrastrutture siano simili e le automobili anche non mi cambia nulla, io ci sono stato più volte sia in Belgio sia in Germania e posso confermarti che il parco auto circolante medio e le infrastrutture autostradali sono quasi gemellate, perciò non ho alcun bisogno di dubitare di questo articolo di autozeitung e fidarmi ciecamente delle istituzioni che mettono un limite 100 km/h e un radar/autovelox 50 metri dopo. Ogni istituzione tira l'acqua al suo mulino però le istituzioni repressive che poi non portano risultati concreti ma solo teorie non mi danno più fiducia rispetto ad un esperto del traffico che studia le cause degli incidenti e cerca tutti i modi possibili per prevenirli. Tu stesso mi dici che ci sono altri problemi ma se la velocità troppo bassa in autostrada a causa della monotonia ne causa dei nuovi (distrazione, poca concentrazione) allora forse bisogna riaggiustare un po' le cose, magari alzando leggermente un limite di velocità vecchio di 40 anni.
Ritratto di rebatour
16 maggio 2019 - 17:45
Però, che strano, in tutta Europa i bus possono viaggiare a 100 km/h, in Germania per farlo devono essere omologati al TUV, in caso contrario devono andare a 80 km/h. Eppure ormai hanno tutti ABS, ESP, retarder.
Ritratto di Ale767
15 maggio 2019 - 12:54
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"un aumento della velocità sia correlato un aumento della pericolosità" quindi secondo la tua teoria se dopo vado a farmi un giro in autostrada a 40 km/h sarò più sicuro che se vado a farlo a 130 km/h, che teoria geniale, da premio nobel.
Ritratto di Thunder1
15 maggio 2019 - 20:20
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40 km/h sono troppi, massimo 20 km/h in autostrada altrimenti raddoppi la possibilità di fare un incidente (cit. Dott. Mbutu)
Ritratto di Mbutone
14 maggio 2019 - 20:52
AHAHAHAHAHA che disagiato, uno gli chiede perché non alzare il limite a 150 km/h sulle autostrade e Mbutino gli risponde: perché in Francia sulle strade extraurbane hanno abbassato il limite a 80 km/h. AHAHHAHAHAHAHAHA
Ritratto di Ivan92
15 maggio 2019 - 11:49
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@Mbutu e @Ale: premesso che la prima cosa che voglio dire è che mi dissocio completamente dall'atteggiamento dei cloni/troll e vi invito ad utilizzare l'apposito bottone "segnala abuso" per eliminare questi profili. Vorrei contribuire con l'argomento non con la mia opinione (credo che in questi mesi ne abbiamo parlato anche troppo) ma riportandovi uno studio tedesco recente del 09 aprile 2019. Credo che chiunque tratti l'argomento velocità dovrebbe leggerlo con attenzione proprio perchè offre una visione alternativa a ciò che siamo abituati, e numeri alla mano questo punto di vista alternativo dimostra di essere geniale. Primo punto, le autostrade tedesche senza limiti sono esattamente 57,2% del totale e hanno una velocità media misurata di appena 124,7 km/h, perciò non ci sarebbe nessun aumento significativo della sicurezza o una riduzione dell'inquinamento se ci fosse il limite 130 km/h perchè la velocità media di tutte le auto transitate rimarrebbe uguale (lo dicono i tedeschi). Secondo punto, il tasso di mortalità sulle autostrade tedesche è di appena 1,75 per un miliardo di chilometri percorsi, per fare un paragone su quelle extraurbane questo tasso cresce addirittura a 6,6 per un miliardo di chilometri percorsi. Dal 1990 ad oggi la Germania non ha mai inserito un limite di velocità generale in autostrada, eppure è riuscita a ridurre gli incidenti mortali del 72% (settantadue %!!!), quando elogiate gli autovelox e i tutor perchè poi gli incidenti sono diminuiti non dimenticatevi che in Germania sono diminuiti del 72% in autostrada NON grazie ai limiti e controlli ma alle auto sempre più tecnologiche e moderne (lo stesso studio cita l'utilissimo ABS, ESP oltre alla frenata automatica, l'assistente del mantenimento di corsia e del cambio di corsia). Nello stesso studio si legge anche che c'è un aumento degli incidenti non a causa della velocità ma a causa dell'uso del telefonino. Infine, e questo credo sia la parte più interessante, è stato fatto un paragone fra Germania e Belgio, quindi automobili simili, infrastrutture simili, educazione stradale simile ma limiti di velocità ben diversi. Conclusione dello studio: in Belgio c'è un tasso maggiore di mortalità sulle autostrade rispetto alla Germania e la causa (secondo gli studi e non secondo me) è da imputare alla monotonia del viaggio, alla noiosità di mantenere una bassa velocità, al fatto che i sorpasso durano un eternità vista la minima differenza di velocità fra le varie corsie e quindi le reazioni dei conducenti calano. Infine, quando si parla di mortalità in Germania bisognerebbe anche specificare di che veicoli si tratta, non solo se ci fosse il limite o no, altrimenti una dichiarazione così vale quanto una statistica degli incidenti in base al colore delle auto, se in autostrada sulle auto rosse si muore di più che su quelle nere allora vietiamo le automobili rosse? Per terminare il discorso ve le riporto io le percentuali, di tutti gli incidenti mortali in Germania addirittura nel 58,9% dei casi sono dei tir (veicoli bloccati a 90 km/h che vanno sempre alla stessa velocità massima indifferentemente se c'è il 130 km/h o il 300 km/h come limite) mentre solamente nel 15,7% sono coinvolte le automobili. Ripeto, non ho voglia di esprimere la mia personale opinione, l'ho già scritta e riscritta mille volte, però mi sembra giusto pubblicare e diffondere uno studio tedesco che innanzitutto parla di numeri concreti (quindi non contestabili) e offre una visione diversa da ciò che siamo abituati a sentire in Italia o Svizzera. Nel seguente link potrete trovare tutto il mio breve riassunto, buona lettura https://www.autozeitung.de/tempolimit-auf-autobahnen-umwelt-sicherheit-195918.html?fbclid=IwAR05PE_7Tfftye9R09TdbWOTPj8GVSL0Uk0-C15u7hlyZmpLM-m1GetXex0#nicht_unbedingt_mehr_sicherheit
Ritratto di Thunder1
15 maggio 2019 - 20:17
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Mbutu ho solo chiesto di vedere le prove di questi studi e di quello che sostieni e te mi dai del disagiato? Ma quanto sei messo male...
Ritratto di Benjamin
14 maggio 2019 - 23:12
Sulla velocità si cita spesso la Germania, ma la differenza è che In Germania la distanza di sicurezza viene rilevata con strumento (rileva velocità e distanza dal veicolo che precede) e, se è insufficiente scatta la sanzione; i 130 km/h sono una velocità consigliata (il che ha una valenza normativa, infatti...) e le velocità superiori, in caso di sinistro, determinano -sempre e comunque- ripeto -sempre e comunque- un concorso di colpa; i controlli sono frequenti soprattutto con auto civetta; lo sfanalamento è penale: violenza privata. Ecco perché il confronto con il modello tedesco non regge.
Ritratto di Ale767
14 maggio 2019 - 23:24
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Qua non si parla di togliere i limiti ma solo di alzarli a 150 km/h. La Germania serve solo come esempio di nazione efficiente che riesce a far convivere l'alta velocità con la circolazione stradale, non lo dico io ma i numeri dei sinistri proporzionati alle altre nazioni molto più restrittive ma non per questo più sicure, Italia compresa. Reputo che non siamo un popolo di dementi e che con un po' di buonsenso potremmo facilmente non dico copiare la Germania ma almeno viaggiare a 150 km/h legalmente senza per questo rischiare l'estinzione come sostiene qualcuno.
Ritratto di DavideK
15 maggio 2019 - 02:38
Eh già, è lo sfanalamento a fare la differenza. Ma fatela finita.
Ritratto di rebatour
16 maggio 2019 - 17:11
Perfino sulle piste ciclabili la Germania è avanti a noi.
Ritratto di Gordo88
14 maggio 2019 - 19:06
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Tutte riforme inutili e controproducenti a mio avviso, solo la regolamentazione dei monopattini elettrici/segway é necessaria
Ritratto di napecarco
15 maggio 2019 - 00:38
salve a tutti, considerando il tasso di mortalità, l'età media del parco circolante, la condizione della rete autostradale, il senso civico della popolazione, la mancanza di controlli e sanzioni, per me il limite non deve essere alzato, grazie, saluti