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Prosegue la sperimentazione del progetto E-moving di Renault e A2A

04 aprile 2011

Il progetto pilota E-moving, sviluppato dalla collaborazione tra Renault e la multi-utility A2A per sperimentare la mobilità a zero emissioni, prosegue su Brescia e Milano con la consegna di nuove vetture elettriche e l’installazione di colonnine per la ricarica.

PER UN FUTURO A ZERO EMISSIONI - Dopo la consegna di due Renault Z.E. al sindaco di Brescia Adriano Paroli, lo scorso gennaio, con lo scopo di sperimentare la mobilità elettrica nella città lombarda, si stanno facendo passi avanti nel progetto pilota E-moving che, lanciato da Renault e da A2A, tenta di capire i punti di forza e le debolezze che derivano dal circolare con macchine elettriche e, conseguentemente, ambisce a migliorarsi prima di lanciarle sul mercato. In particolare, si considerano la tecnologia e il posizionamento della colonnina di ricarica, l’interazione tra la rete e le macchine elettriche, la fornitura di energia, le soluzioni commerciali, la manutenzione e l’assistenza sulle vetture.

FANNO DA CAVIE - Della flotta Renault Z.E. fanno parte la Kangoo (nelle foto), la multispazio spinta da un motore elettrico di 60 CV che, lunga 421 cm e con una capacità di carico di 650 kg, ben si presta all’uso professionale, e la Fluence. La berlina francese può contare, invece, su un motore ricaricabile da 95 CV con una coppia di 226 Nm. Entrambe le vetture elettriche sono dotate di batterie agli ioni di litio e dovrebbero avere un’autonomia di circa 160 km.
 

Renault ze a2a e moving 2011 04 4

 
PER I PIÙ DIVERSI UTILIZZI - Oltre al Comune di Brescia, cui sono state consegnate 20 vetture Renault Z.E. (di cui 15 Kangoo e 5 Fluence), sono stati coinvolti nel progetto E-moving anche la Società Aprica, azienda responsabile della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti sul territorio bresciano, cui sono state consegnate due Renault Kangoo Z.E. Una, invece, è stata assegnata alla Fondazione Poliambulanza per lo spostamento di persone e cose tra l’Istituto Ospedaliero Poliambulanza e l’Ospedale S. Orsola. Una Kangoo Z.E. è stata scelta per l’Associazione Industriale Bresciana, che la userà per le proprie attività istituzionali in città e per le visite presso le aziende associate. Una, infine, anche per il ristorante I Monaci sotto le stelle, che prevede di utilizzarla per il trasporto degli alimenti o per servizio katering.

COINVOLTA ANCHE MILANO - In questo modo i lavoratori potranno utilizzare questi veicoli elettrici come farebbero con una normale automobile, sia in città sia lungo le strade extra-urbane, principalmente per lavoro, quindi magari anche per molto tempo, in situazioni di traffico, di code, o con strada libera e a velocità costante. Il progetto E-moving coinvolge, oltre alla città di Brescia, anche Milano, cui è stata consegnata una flotta di 60 veicoli Renault Z.E (di cui 45 Kangoo Express e 15 Fluence), da spartire tra società pubbliche, aziende private e privati. 

NECESSARI I RIFORNIMENTI DI ENERGIA - Oltre alla flotta, ovviamente, il progetto E-moving ha dovuto pensare anche alle colonnine di ricarica. A Brescia sono previsti 70 punti dove poter fare rifornimento (36 pubblici e 34 privati), mentre a Milano saranno 200 (64 pubblici e i restanti privati). In particolare, A2A sta installando per i privati delle colonnine di ricarica a doppio punto di prelievo, o dei “wall box”, nei parcheggi aziendali, per esempio, o presso le abitazioni private. Ad oggi, a Brescia, ne sono stati attivati 16 presso i clienti che hanno aderito al progetto, e altri 18 ne saranno posizionati nei prossimi mesi. Il pieno si può fare grazie a una card di riconoscimento in dotazione su ciascun veicolo, presso tutte le colonnine.



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Ritratto di trap
4 aprile 2011 - 17:08
,piuttosto che disseminare prese elettriche per l'Italia (che sarebbero costose in confronto ai pochi che le userebbero), sarebbe più conveniente che chi acquista un'auto elettrica si installi un punto di ricarica nel proprio box. Poi, tra qualche decennio, quando l'elettrico probabilmente sarà abbastanza diffuso, potrà essere conveniente l'installazione di queste prese. Poi però bisognerà fare i conti con le accise, perché se in molti acquisteranno un'auto elettrica, lo stato non incasserà più le accise sulla benzina e a quel punto dovrà metterle sulla corrente.
Ritratto di Al86
4 aprile 2011 - 17:18
Buona cosa comunciare a spingere su altro che non siano combustibili fossili, ma per l'elettrico puro è, secondo me, ancora troppo presto, le auto costano ancora troppo (e i leasing che vengono proposti alla fine non convengono più di tanto, costano come a pagare le rate per la macchina alla fine), l'autonomia che possono offrire le attuali batterie è ridicola, e l'energia elettrica viene ancora prodotta sopratutto da fonti di energia fossile (carbone e petrolio), non sarebbe meglio, per ora, procedere per gradi e puntare per il momento sulle "extended range" e sui biocombustibili?
Ritratto di Renault90
4 aprile 2011 - 22:07
Buono il continuo distribuire per sperimentare le auto elettriche sopratutto dandole ai comuni loro si che le usano spesso e quindi possono sperimentare come sono vanno difetti e pregi, cosi da arrivare preparati nel futuro con delle auto elettriche che avranno una buona autonomia.
Ritratto di bugatti veyron
5 aprile 2011 - 16:15
è davvero una bella idea quella di distribuire auto ai comuni e agli enti pubblici per sperimentare la reale durata delle batterie in situazioni reali...
Ritratto di enterprais
16 aprile 2011 - 10:50
a parma ne stanno impiantando 300 di colonnine milano dovrebbe metterne il triplo, le elettriche si epanderanno ha macchia d'olio in pochi anni meglio incominciare ha prepararsi,le novità sono sempre mal viste. non dormite all'umido come dicono ha milano!

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