Con il nuovo anno il bollo auto potrebbe cambiare per molti automobilisti. Le nuove normative introducono infatti alcune agevolazioni per chi dichiara un reddito al di sotto di una certa soglia o chi ha scelto un’auto a zero o basse emissioni. Il sistema di esenzioni affianca ora al criterio ambientale anche quello reddituale, con l’obiettivo di diminuire le spese relative all’auto per chi ne ha più bisogno e allo stesso tempo favorire una mobilità più sostenibile a livello ambientale: per molti automobilisti potrebbe consentire un bel risparmio già a partire dal prossimo anno.
La novità principale è l’esenzione totale dal pagamento del bollo per le persone con un reddito personale annuo non superiore agli 8.000 euro. Il provvedimento è stato pensato per sostenere i nuclei economicamente più vulnerabili, per i quali anche un costo annuo di entità limitata può avere un impatto rilevante sulle finanze domestiche. Per ottenere il beneficio sarà necessario attestare formalmente la propria situazione reddituale, attraverso documenti come la Certificazione Unica o la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Solo dopo la verifica dei requisiti richiesti sarà possibile ottenere l’esenzione.
Oltre al reddito, resta importante anche il criterio ambientale: chi possiede un’auto elettrica o ibrida è esentato dal pagamento del bollo per cinque anni consecutivi. Il conteggio inizia dalla data di immatricolazione dell’auto, a patto che sia stata immatricolata a partire dal 2022. Per poter usufruire dell’agevolazione è necessario che il veicolo sia regolarmente registrato come elettrico o ibrido nelle banche dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Di norma è inoltre richiesta la presentazione di un’apposita istanza agli uffici regionali competenti oppure l’utilizzo delle piattaforme online predisposte dagli enti incaricati della gestione del tributo.
Oltre alle esenzioni previste dalle novità sul bollo auto 2026, restano in vigore anche alcune agevolazioni già esistenti. Per esempio, il pagamento della tassa non è richiesto per i veicoli intestati a enti del terzo settore impegnati in attività di utilità sociale, né per i mezzi utilizzati direttamente per l’erogazione di servizi a favore della collettività. Resta confermata anche l’esenzione per le persone non vedenti, i sordi e i soggetti con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104, nel rispetto dei criteri fissati dall’Agenzia delle Entrate e dall’ACI. L’agevolazione si applica sia ai veicoli utilizzati per il trasporto delle persone con disabilità sia a quelli intestati direttamente ai beneficiari. Sono inoltre confermate le esenzioni per le auto storiche riconosciute come di interesse collezionistico, purché rispettino i requisiti previsti dalla normativa attuale.
Pur in presenza di novità valide a livello nazionale, il bollo auto rimane un tributo di competenza regionale, con conseguenti differenze nelle procedure applicative da una Regione all’altra. In alcuni territori l’esenzione per i veicoli elettrici e ibridi viene attribuita automaticamente, mentre in altri è necessario presentare un’apposita domanda entro termini prestabiliti. Esistono variazioni anche per quanto riguarda le scadenze di pagamento. In generale, il bollo deve essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza, ad eccezione del mese di prima immatricolazione, per il quale il pagamento va effettuato entro lo stesso mese. Di conseguenza, per i veicoli con bollo in scadenza a dicembre 2025, il termine ultimo di pagamento è fissato alla fine di gennaio 2026.






















